io ho ricordi di persone che abitavano (al tempo) in canada e che per bici prestigiose consideravano qualsiasi cosa arrivasse dall'italia, questo lo riporto per esperienza diretta. ma commenti simili si potevano leggere o sentire in altri Pesi del mondo (e probabilmente per molti è ancora così).
Certamente, ma di nuovo parliamo di nicchie, non di mercato. Nicchie di chi si può permettere oggetti di prestigio, non della massa dei praticanti.
A Central Park nel 2001 vidi un numero sproporzionato di Colnago. Ma non fu una Colnago quella che la mamma comprò ad Armstrong. Il ciclista di Manhattan non può essere il paradigma del mercato globale, come non può esserlo chi va a farsi fare un telaio su misura dai vari Crisp o Tommasini (per citarne due, di cui il secondo molto più noto oltreoceano di quanto lo sia qua, ma sempre in una nicchia).
se poi leghiamo l'immagine di un marchio a quanto vende allora dobbiamo parlare di
Giant, di Decathlon e Merida. non di Trek
Per dare un ordine di grandezza, Trek vende grossomodo la metà di Giant e poco meno di
Specialized, Decathlon dieci volte di piàma considerando tutti i settori merceologici.
Ma non è questo il punto, ma se Trek sia "andata in auge" grazie all' "era Armstrong" oppure no.