Io non biasimo affatto chi si mette il casco, biasimo chi vorrebbe obbligarmi a metterlo.
E a me risulta sempre sospetto quando uno si preoccupa del bene degli altri contro la loro volontà.
L'argomento è parecchio complicato.
Personalmente non riuscirei a pedalare senza casco, soprattutto dopo che ben due miei carissimi amici ciclisti, cadendo, hanno rotto il casco, ma fortunatamente non la testa!
Capisco però chi trova la coercizione in un hobby fastidiosa; in fondo le problematiche sono simili a quelle di chi vorrebbe regolamentare uno sport come l'alpinismo, in modo da evitare gli incidenti in montagna.
Se prima di poter scalare una certa parete qualcuno dovesse autorizzarmi a farlo, la cosa mi seccherebbe parecchio e la sentirei come una limitazione della mia libertà.
Ma è anche vero che se mi ficcassi nei guai affrontando con superficialità una scalata difficile, poi toccherebbe ad altri rischiare la pelle per aiutarmi ad uscirne vivo.
Trovare un eguilibrio fra il nostro diritto alla libertà e gli obblighi che ci derivano dal vivere in una comunità è davvero complesso.
Quindi, tenendo conto che il ciclismo è uno sport pericoloso e che non viviamo da soli su un'isola deserta, penso che sia un comportamento responsabile cercare di limitare, per quanto possibile, i danni di una caduta usando il casco.
In fondo, il ciclismo è uno sport dove occorre avere equilibrio!
