Azzardo una analisi (è mattina e non ho ancora bevuto, potrebbe essere un'aggravante
).
Le squadre con ambizioni di classifica non avevano intenzione di accollarsi il lavoro per tenere cucita la corsa, alla maglia rosa bastava che la fuga restasse in un range di distacco gestibile per conservarla, con la fuga sparivano anche le ambizioni di vittoria dei big evitando ev. 3 km finali di fuoco dove avrebbe potuto perdere la maglia. Insomma, per un motivo o per l'altro andava bene a tutti. Fare una sparata sul finale non avrebbe comunque portato a guadagnare chissaché e magari RE li mazzuolava invece che staccarsi.
A RE andava bene così vista la crono di domenica e non aveva senso esporsi, gli altri penso aspettino le salite più dure per sfiancare RE (e un suo eventuale calo).
Le seconde file aspettano percorsi più adatti per attaccare da lontano.
Tatticamente ci sta, 3 squadre avevano un uomo in fuga...insomma la calma piatta perfetta.
Rimangono deluse le nostre aspettative che, appena vedono salita, immaginano chissa che attacchi.
Però il problema è nostro, è una gara di 3 settimane e come tale le squadre la gestiscono.
È non credo sia un problema del giro, mi ricordo tantissimi tour dove in salita non succedeva niente, trenino e scattino finale.
Direi di non essere troppo disfattisti, non possono esserci attacchi tutti i giorni, le energie vanno gestite su 3 settimane.
Anche l'anno scorso Hindley era li a 8 secondi e non attaccava mai, poi ha piazzato il colpo all'ultimo momento e ha vinto il giro.