x recuperare più velocemente

TonyTpb

Maglia Amarillo
21 Novembre 2008
8.976
297
Milano Sud/Ovest
www.ciapratmilano.com
Bici
Trek Emonda
E inserire, oltre al "fondo", un allenamento in cui prevedere scatti/allunghi?
E' vero che il consumo di energia durante il singolo esercizio è abbastanza limitato, ma comunque per recuperare l'EPOC prodotto da ogni scatto induci senza dubbio anche un certo incremento dell'attività metabolica.
Oltre a beneficiare di una stimolazione delle intensità elevate anche nell'off-season, che comunque varie fonti mostrano essere potenzialmente vantaggiosa.
Volendo puoi anche evitare di stimolare fin da ora il sistema lattacido, utilizzando scatti quasi-massimali brevi (10-12", quindi alattacidi per definizione) e con recupero intermedio completo (dell'ordine dei 4-5')...
o-o ottimo sto facendo la stessa cosa scatti di 15'' , ed alunghi di 1' , con recupero che va dai 3' 30'' a 5'
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
20.602
2.634
Roma Eur
Visita sito
Bici
BMC slr01 TREK Madone
E inserire, oltre al "fondo", un allenamento in cui prevedere scatti/allunghi?
E' vero che il consumo di energia durante il singolo esercizio è abbastanza limitato, ma comunque per recuperare l'EPOC prodotto da ogni scatto induci senza dubbio anche un certo incremento dell'attività metabolica.
Oltre a beneficiare di una stimolazione delle intensità elevate anche nell'off-season, che comunque varie fonti mostrano essere potenzialmente vantaggiosa.
Volendo puoi anche evitare di stimolare fin da ora il sistema lattacido, utilizzando scatti quasi-massimali brevi (10-12", quindi alattacidi per definizione) e con recupero intermedio completo (dell'ordine dei 4-5')...
o-oo-o
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
7.256
2.198
Visita sito
Bici
n+1
1242915790854-24ut116prboi-500-90-500-70.jpg


per gli "amici dei rapportoni" 67x13 ( e no, non è una bici da Derny)
:D
 

DsBike

Pedivella
11 Ottobre 2010
433
17
utente disattivato
Visita sito
Bici
utente disattivato
dati approssimati
100 rpm con un 67x13= 18m/s circa
senza vento contro...~950W a livello del mare, un ~60-70W in meno con un coefficiente aerodinamico migliore di quello possibile con mani su parte bassa.

PS la bici è di Obree che voleva ritentare il record dell'ora 1 annetto fa
http://prollyisnotprobably.com/1242915790854-ebc06ahkk7w-798-75-thumb.jpg
Grande Roberto ... troppo teorico ..... bravo ! o-o
la bici di Obree ? :mrgreen: YouTube - Graeme Obree World Hour Record 1993
Noooo ! è ancora in "pista" ... incredibile ! ;nonzo%
Missilistica stradale... un mito: Tour de France-Chris Boardman 1994
YouTube - Tour de France-Chris Boardman 1994 Fastest Ever Time Trial!!
YouTube - Chris Boardman Hour Record Documetary part 1
Il documentario prosegue con altre parti
E poi il nostro Francescone nazionale:
YouTube - Moser Record
Sarà dura battere il record del 2005 dello sconosciuto Ondřej Sosenka.
Lui si che la sapeva lunga in fatto di ...... !
Ciao
Ds
 
Ultima modifica:

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
7.256
2.198
Visita sito
Bici
n+1
grazie! alla teoria, in questo caso è fisica abbastanza semplice da 2° o 3° anno di liceo, applico sempre passione per questo sport che pratico da anni.
Siamo colpevolmente fuori tema :) quindi rientrando nei binari riassumo quali sono i punti chiave del recupero post allenamento/gara:
1) reintegrare (non vuol dire necessariamente con integratori) entro 30' con corretto rapporto di carboidrati (anche ad alto indice glicemico)/proteine; 30' rappresentano la "finestra utile" per tamponare la deplezione, ovviamente in proporzione al carico eseguito. Allo stesso modo reintegrare sempre i fluidi persi.
2) stretching, sempre, ed elevazione arti inferiori anche per pochi minuti
3) riposo, sempre ogni volta possibile anche con brevi sonni di 20-30'
4) sonno completo e regolare soprattutto dopo una gara impegnativa/allenamento molto sostenuto per volume e carichi, rappresenta la primaria fonte di recupero

Semplicissimi passi, molto spesso però trascurati. Prima di passare ad altre metodologie di recupero è più corretto e logico, "ripassare" le basi.
 
  • Mi piace
Reactions: Big_63

sindaco

Apprendista Scalatore
26 Aprile 2008
2.033
62
Manfredonia
Visita sito
Termini tecnici come carboidrati ad alto indice glicemico possono risultare indigesti.
Perchè non descrivete, invece, il genere di alimenti che dovremmo introdurre nel nostro organismo imemdiatamente dopo lo sforzo?
Tutti ne trarrebbero maggiori benefici.
Grazie.
 

TonyTpb

Maglia Amarillo
21 Novembre 2008
8.976
297
Milano Sud/Ovest
www.ciapratmilano.com
Bici
Trek Emonda
Termini tecnici come carboidrati ad alto indice glicemico possono risultare indigesti.
Perchè non descrivete, invece, il genere di alimenti che dovremmo introdurre nel nostro organismo imemdiatamente dopo lo sforzo?
Tutti ne trarrebbero maggiori benefici.
Grazie.
alimenti ad alto indice glicemico oppure IG , sono datteri uvetta miele riso patate , oppure vitargo destrosio ,etc leggiti questa discussione o-o
http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=107256
 

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
8.001
2.588
Visita sito
Termini tecnici come carboidrati ad alto indice glicemico possono risultare indigesti.
Perchè non descrivete, invece, il genere di alimenti che dovremmo introdurre nel nostro organismo imemdiatamente dopo lo sforzo?
Tutti ne trarrebbero maggiori benefici.
Grazie.


Perché non c'è un genere di alimenti...se proprio si vuole semplificare dovremmo dire alimenti che non contengono grassi, che rallentano l'assunzione degli zuccheri veloci.

Il punto di partenza è sapere che gli alimenti hanno un indice glicemico diverso, fai una ricerca su google e avrai l'elenco completo.
 
Ultima modifica:

Big_63

Passista
28 Maggio 2009
3.718
512
Bergamo
Visita sito
grazie! alla teoria, in questo caso è fisica abbastanza semplice da 2° o 3° anno di liceo, applico sempre passione per questo sport che pratico da anni.
Siamo colpevolmente fuori tema :) quindi rientrando nei binari riassumo quali sono i punti chiave del recupero post allenamento/gara:
1) reintegrare (non vuol dire necessariamente con integratori) entro 30' con corretto rapporto di carboidrati (anche ad alto indice glicemico)/proteine; 30' rappresentano la "finestra utile" per tamponare la deplezione, ovviamente in proporzione al carico eseguito. Allo stesso modo reintegrare sempre i fluidi persi.
2) stretching, sempre, ed elevazione arti inferiori anche per pochi minuti
3) riposo, sempre ogni volta possibile anche con brevi sonni di 20-30'
4) sonno completo e regolare soprattutto dopo una gara impegnativa/allenamento molto sostenuto per volume e carichi, rappresenta la primaria fonte di recupero

Semplicissimi passi, molto spesso però trascurati. Prima di passare ad altre metodologie di recupero è più corretto e logico, "ripassare" le basi.
mi puoi x favore "illuminare" sul fenomeno della deplezione e relativi effetti di una ricarica effettuata al di fuori della finestra "utile".
Vorrei togliermi un altro dubbio:capisco l'indolenzimento muscolare successivo ad allenamenti intensi alla SGL (acido lattico elevato), ma come è possibile che in certi casi anche allenandosi al medio si avvertono,se pur in misura minore, le stesse sensazioni?
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
7.256
2.198
Visita sito
Bici
n+1
per affaticamento sia neuromuscolare (senza di esso a bassa intensità potremmo teoricamente pedalare ad oltranza), sia per deallenamento a livello aerobico di processi enzimatici-biochimici riguardanti appunto enzimi e organuli cellulari (vedi mitocondri) e loro densità (volume e dimensione). Questo avvalora ancora di più il fatto che a parità di potenza sono questi micro cambiamenti/adattamenti, indotti dall'allenamento, che rendono più performante un'atleta, mentre la componente forza è trascurabile se non deleteria nel caso un aumento di densità e/o sezione di fibre riduca la densità esistente di mitocondri.
Aneddotticamente è evidente a tutti coma a parità di velocità (e condizioni) o MEGLIO a parità di potenza, l'allenamento induce, se svolto correttamente, ad una miglior adattamento e ad una maggior facilità proprio in virtù di questi cambiamenti. Biunivocamente permette di esprimere maggiori velocità (sempre a parità di condizioni) o potenze a parità di sforzo percepito.

A tal proposito consiglio un articolo che ho ritrovato recentemente sulla fatica (in Inglese) , molto interessante, lo si trova anche nel box.net presente nel mio sito (Models to explain Fatigue in Cycling)

Dimenticavo..avvalora anche il fatto che vanno stimolate tutte le fasce e componenti di allenamento in tutti i periodi dell'anno dal fondo alla forza neuromuscolare, ovviamente con percentuali diverse a seconda del periodo. Il farsi xxxx km di lungo lento è un totale dissenso con ogni metodologia che rispetti principi basilari di fisiologia e allenamento specifico.
 
Ultima modifica:

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
20.602
2.634
Roma Eur
Visita sito
Bici
BMC slr01 TREK Madone
per affaticamento sia neuromuscolare (senza di esso a bassa intensità potremmo teoricamente pedalare ad oltranza), sia per deallenamento a livello aerobico di processi enzimatici-biochimici riguardanti appunto enzimi e organuli cellulari (vedi mitocondri) e loro densità (volume e dimensione). Questo avvalora ancora di più il fatto che a parità di potenza sono questi micro cambiamenti/adattamenti, indotti dall'allenamento, che rendono più performante un'atleta, mentre la componente forza è trascurabile se non deleteria nel caso un aumento di densità e/o sezione di fibre riduca la densità esistente di mitocondri.
Aneddotticamente è evidente a tutti coma a parità di velocità (e condizioni) o MEGLIO a parità di potenza, l'allenamento induce, se svolto correttamente, ad una miglior adattamento e ad una maggior facilità proprio in virtù di questi cambiamenti. Biunivocamente permette di esprimere maggiori velocità (sempre a parità di condizioni) o potenze a parità di sforzo percepito.

A tal proposito consiglio un articolo che ho ritrovato recentemente sulla fatica (in Inglese) , molto interessante, lo si trova anche nel box.net presente nel mio sito (Models to explain Fatigue in Cycling)

Dimenticavo..avvalora anche il fatto che vanno stimolate tutte le fasce e componenti di allenamento in tutti i periodi dell'anno dal fondo alla forza neuromuscolare, ovviamente con percentuali diverse a seconda del periodo. Il farsi xxxx km di lungo lento è un totale dissenso con ogni metodologia che rispetti principi basilari di fisiologia e allenamento specifico.
Grande Roberto....io e te dovremmo parlare !!!
Fermo restando che mi ripropongo di leggere il tuo allegato, vorrei approfondire il discorso chiedendo :
l'acido lattico, anche x esperienza diretta, rientra nei limiti normali subito dopo lo sforzo fisico, e come dicono in molti la si assorbe nei 20 30 minuti dopo la prestazione sportiva, giusto !?!?
io sottoposto ad un protocollo di dottorato, ho verificato che in test passavo da 2,5 mml di acido lattico , a 5 6 durante gli sforzi in anareobicità, am poi i valori rientravano subito dopo in fase di recupero .

Detto questo mi chiedo perche si continua a dire che i dolori sono l'acido lattico generato durante la prestazione ?!?
Ed invece non sono piuttosto i "famosi" doms ovvero forme di sforzo del muscolo che si microlesiona durante lo sforzo ?!?! motivo x quale occorre capire le proprie potenzialità muscolari, e motivo per il quale nonostante magari un uscita blanda, x un sbagliato riscaldamento o un allungo aneorobico non gestito al meglio si torna a casa con un po di dolori ?
e aggiungo puo essere che i dolori siano dovuti anche ad un esauriemnto dell'energie ? in altre parole sabagliata aliemntazione/colazione/integrazione ??

PArlavi di mitocondri a tuo avviso quale allenaemnto sviluppa piu risorse mitocondriali ??