Marc Madiot si esprime sul reggisella telescopico

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Sul discorso sicurezza non vedo il nesso tra i rischi che si è preso Mohoric ed il reggisella. Il prendersi o meno i rischi mi pare soggettivo ed indipendente dal reggisella, il diametro dei dischi, le coperture, etc..
Io penso che non sia convinto neppure lui di quelle affermazioni ( sempre che siano state riportate e tradotte correttamente)
Probabile volesse parlare a Suocera perché nuora intenda....
Sul discorso dell'equità invece mi trova d'accordo: si deve trovare un equilibrio tra costi ed innovazione. E' già evidente la disparità di mezzi tra squadre WT, figurarsi tra le squadrette che si trovano nelle gare minori. "Obbligare" tutti a far crescere i costi è poco etico. Almeno come principio. Che poi è lo stesso dietro il limite di peso ed altri.
Cioè questo...
Un po' anche la proposta di Frode di fare correre le crono tutti con la stessa bici..
Anche se questo limiterebbe non di poco ricerca e sviluppo di mezzi e materiali.
In questo sport la Tecnologia è già e sarà destinata fare sempre più' la differenza., questo è un fatto..

Infatti l'unico che riesce a permettersi di correre con i freni Rim vince tutte le Garebella cumpa:clown:
 
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Sul discorso sicurezza non vedo il nesso tra i rischi che si è preso Mohoric ed il reggisella. Il prendersi o meno i rischi mi pare soggettivo ed indipendente dal reggisella, il diametro dei dischi, le coperture, etc..

Sul discorso dell'equità invece mi trova d'accordo: si deve trovare un equilibrio tra costi ed innovazione. E' già evidente la disparità di mezzi tra squadre WT, figurarsi tra le squadrette che si trovano nelle gare minori. "Obbligare" tutti a far crescere i costi è poco etico. Almeno come principio. Che poi è lo stesso dietro il limite di peso ed altri.
Discorso sicurezza ok, ma come si fa a mettere un limite ai rischi che si può prendere un corridore?
Sta a lui scegliere, non si può entrare nella sua mente.

Mentre per quel che riguarda i limiti di budget mi sembra utopistico: dai a tutti le stesse bici, scarpe, caschi e materiali, poi rimane fuori l’allenamento.
Fissi anche quello e rimane fuori l’alimentazione.
Fissata anche quella rimane la motivazione, sempre rimando nel lecito.

Insonna non si può fissare tutto, ci sono mille modi per differenziarsi dagli altri e per lavorare sui marginal gains, fa parte anche questo della competizione.
 
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Ser pecora

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Mentre per quel che riguarda i limiti di budget mi sembra utopistico: dai a tutti le stesse bici, scarpe, caschi e materiali, poi rimane fuori l’allenamento.

I limiti di budget sono una cosa diversa ( e di un tetto salariale se ne potrebbe parlare..). Far si che non ci siano troppe differenze prestazionali sui mezzi si.
Un principio cardine dell'UCI è sempre stato quello che il gesto e lo sforzo fisico deve essere preponderante rispetto il mezzo meccanico. Proprio non incorrere in derive da motorsport.
Ed ovviamente prendendosi gli strali di quelli che vogliono l'innovazione ed i mezzi "da F1"....ma poi frignano che costano troppo :-)xxxx
 

andry96

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Sul discorso sicurezza non vedo il nesso tra i rischi che si è preso Mohoric ed il reggisella. Il prendersi o meno i rischi mi pare soggettivo ed indipendente dal reggisella, il diametro dei dischi, le coperture, etc..
Mi pare che alla Sanremo non sia di certo il primo a vincere prendendosi dei bei riduci in discesa dal Poggio, non ricordo quale ciclista ( Eddy?) Si era fatto preparare appositamente la bici con movimento centrale più alto proprio per poter rilanciare prima sulla discesa del Poggio...

Vedo impossibile limitare i rischi, a meno di non trasformare le gare in cronoscalate
 

rentex

Novellino
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Sul discorso sicurezza non vedo il nesso tra i rischi che si è preso Mohoric ed il reggisella. Il prendersi o meno i rischi mi pare soggettivo ed indipendente dal reggisella, il diametro dei dischi, le coperture, etc..

Sul discorso dell'equità invece mi trova d'accordo: si deve trovare un equilibrio tra costi ed innovazione. E' già evidente la disparità di mezzi tra squadre WT, figurarsi tra le squadrette che si trovano nelle gare minori. "Obbligare" tutti a far crescere i costi è poco etico. Almeno come principio. Che poi è lo stesso dietro il limite di peso ed altri.
Secondo me Mohoric sarebbe andato a palla in discesa comunque, il reggisella probabilmente gli ha permesso di andare più veloce ma più sicuro. Sul discorso dell'equità non sono d'accordo. Senza le innovazioni studiate dalle grandi squadre, sicuramente con grandi mezzi economici, probabilmente saremmo ancora senza sgancio rapido a girare la ruota per cambiare. Pensate come dovevano essere imbestialiti i corridori dell'epoca che non avevano queste innovazioni.
 

Ser pecora

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Mi pare che alla Sanremo non sia di certo il primo a vincere prendendosi dei bei riduci in discesa dal Poggio, non ricordo quale ciclista ( Eddy?) Si era fatto preparare appositamente la bici con movimento centrale più alto proprio per poter rilanciare prima sulla discesa del Poggio...

L'ho scritto in fondo qui: https://www.bdc-mag.com/il-reggisella-della-vittoria-di-mohoric/

Me l'ha raccontato De Rosa, che forniva le bici a Eddy all'epoca, il quale aveva chiesto varie modifiche su diversi telai per vedere con quale riusciva a pedalare meglio in discesa dal Poggio, ed alla fine aveva optato per le pedivelle corte.
Parliamo delle Mi-Sanremo '75-'76 quindi, che sono state le ultime due vinte da Eddy sulle 7 totali, quindi si puo' dire che sapeva quello che voleva :-)xxxx
 
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I limiti di budget sono una cosa diversa ( e di un tetto salariale se ne potrebbe parlare..). Far si che non ci siano troppe differenze prestazionali sui mezzi si.
Un principio cardine dell'UCI è sempre stato quello che il gesto e lo sforzo fisico deve essere preponderante rispetto il mezzo meccanico. Proprio non incorrere in derive da motorsport.
Ed ovviamente prendendosi gli strali di quelli che vogliono l'innovazione ed i mezzi "da F1"....ma poi frignano che costano troppo :-)xxxx
Sì certo, ma l’evoluzione tecnologica c’è comunque.
Altrimenti si mette la regola come per le bici per fare l’eroica e bici uguali per tutti.
Le bici di adesso sono diverse da quelle di 50 anni fa, per esempio, ma sempre con la forza umana si muovono.
Anche gli sci da discesa di adesso sono radicalmente diversi da quelli di 50 anni fa, il paragone è improponibile, ci sono regolamenti che pongono dei limiti, ma il progresso non si può fermare.
Ci sarà sempre un’influenza del mezzo meccanico, perché si corre con quello, mica a piedi, non si può limitare o circoscrivere.
 

Ser pecora

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Sì certo, ma l’evoluzione tecnologica c’è comunque.
Altrimenti si mette la regola come per le bici per fare l’eroica e bici uguali per tutti.
Le bici di adesso sono diverse da quelle di 50 anni fa, per esempio, ma sempre con la forza umana si muovono.
Anche gli sci da discesa di adesso sono radicalmente diversi da quelli di 50 anni fa, il paragone è improponibile, ci sono regolamenti che pongono dei limiti, ma il progresso non si può fermare.
Ci sarà sempre un’influenza del mezzo meccanico, perché si corre con quello, mica a piedi, non si può limitare o circoscrivere.

Dal 1930 al '35 il Tour si è corso con bici uguali per tutti.

....ed è stato il motivo per cui sono nate le "tariffe" per far ospitare le tappe dai comuni. Visto che non c'erano piu' entrate da parte dagli sponsor.
Poi hanno riammesso gli sponsor e mantenuto i pagamenti dalle città :mrgreen:
 

kiko5

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Ma parliamo di quello sport in cui un gruppo top ormai son diverse migliaia di euro, una coppia di ruote idem, un telaio no ne parliamo. Un copertoncino ormai supera i 50 euro tranquillamente. Che ci sia bisogno di equità lo trovo corretto ma fare il discorsone per un componente che di listino andrà sui 300 400 lo trovo simpatico.
 
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Maiella

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Non é la prima volta che Madiot rilascia dichiarazioni a ruota libera su argomenti specifici. Ritengo insensata la correlazione tra la sicurezza e l'impiego di soluzioni tecniche particolari adottate per le bici. Immagino che tutto ciò che equipaggia le bici, sia il frutto di studi incentrati sulla competizione.
 
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Dal 1930 al '35 il Tour si è corso con bici uguali per tutti.

....ed è stato il motivo per cui sono nate le "tariffe" per far ospitare le tappe dai comuni. Visto che non c'erano piu' entrate da parte dagli sponsor.
Poi hanno riammesso gli sponsor e mantenuto i pagamenti dalle città :mrgreen:
Che i pro coreano con le bici tutte uguali mi sembra esagerato e limitativo.
Però per le categorie giovanili un limite mi sembra possa essere ragionevole.
Magari esiste già.
 

paolone8

Apprendista Passista
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Che i pro coreano con le bici tutte uguali mi sembra esagerato e limitativo.
Però per le categorie giovanili un limite mi sembra possa essere ragionevole.
Magari esiste già.
Sicuramente ci sono i limiti sullo sviluppo metrico della pedalata, nei giovanissimi lunghezza minima della pedivella, numero minimo dei raggi e altezza massima del profilo ruota, vietati i dischi. Altri limiti non mi risultano
 

Giantista

via col vento
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Sinceramente non comprendo le critiche mosse verso uno che lavora da anni nel ciclismo. Da amatori si può soltanto imparare o cercare di capire le scelte di un manager che parla di ragazzi che si possono far male con quell'inutile accessorio (inutile per le bdc).
Immaginate di stare in un gruppo che sta andando a 60km/h, sta per arrivare una discesa, basta una piccola distrazione, un movimento sbagliato e fai un guaio... Per abbassare il telescopico bisogna comunque modificare la posizione, facendo pressione sul sellino... su una MTB ok ma su una bdc con gente che ti sta a ruota, mi sembra un rischio inutile.
 

kiko5

Novellino
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Sinceramente non comprendo le critiche mosse verso uno che lavora da anni nel ciclismo. Da amatori si può soltanto imparare o cercare di capire le scelte di un manager che parla di ragazzi che si possono far male con quell'inutile accessorio (inutile per le bdc).
Immaginate di stare in un gruppo che sta andando a 60km/h, sta per arrivare una discesa, basta una piccola distrazione, un movimento sbagliato e fai un guaio... Per abbassare il telescopico bisogna comunque modificare la posizione, facendo pressione sul sellino... su una MTB ok ma su una bdc con gente che ti sta a ruota, mi sembra un rischio inutile.
A me sembra che Madiot intendesse dire che è un componente che aumenta la velocità in discesa aumentando i rischi. Cosa che non condivido perchè aumenta anche la sicurezza, poi andare al limite è sempre qualcosa di rischioso, sia con telescopico che con bici di 50 anni fa. Fa parte del gioco rischiare e talvolta anche farsi male. Il discorso che fai te, il rischi nell'abbassare alzare il telescopico lo trovo irrilevante. Per abbassare basta premere il comando e il tuo stesso peso fa scendere la sella. Per farla rialzare basta togliere il peso e premere nuovamente il comando. Siamo ai livelli di una cambiata o poco più ecco....
 

amarone

Pedivella
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Valpolicella, dopo 9 anni a Madrid
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Non é la prima volta che Madiot rilascia dichiarazioni a ruota libera su argomenti specifici. Ritengo insensata la correlazione tra la sicurezza e l'impiego di soluzioni tecniche particolari adottate per le bici. Immagino che tutto ciò che equipaggia le bici, sia il frutto di studi incentrati sulla competizione.
Più che a ruota libera, direi proprio alla caxxo. A volte riesce difficile capire perché certuni vogliano, per forza, dir la loro...
 

Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Caad 12 + MTB full 29"
I limiti di budget sono una cosa diversa ( e di un tetto salariale se ne potrebbe parlare..). Far si che non ci siano troppe differenze prestazionali sui mezzi si.
Un principio cardine dell'UCI è sempre stato quello che il gesto e lo sforzo fisico deve essere preponderante rispetto il mezzo meccanico. Proprio non incorrere in derive da motorsport.
Ed ovviamente prendendosi gli strali di quelli che vogliono l'innovazione ed i mezzi "da F1"....ma poi frignano che costano troppo :-)xxxx
Ma come, io non spendo millemila euri di bici e accessori, non perchè sono povero ma perchè tutti mi dicono che tanto contano solo le gambe e adesso tu mi dici che i mezzi fanno differenze? :))):
Mai una gioia :)))::)))::)))::))):
 

leandro_loi

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Più che a ruota libera, direi proprio alla caxxo. A volte riesce difficile capire perché certuni vogliano, per forza, dir la loro...
È un team manager di una squadra professionistica, e buon corridore, inoltre il motivo l'ha anche specificato. Già una volta si è trovato nella condizione di dover chiamare i familiari di un corridore che si è fatto male.
Cert'altri le sparano molto più grosse dalla tastiera di un computer, senza essere team manager nemmeno della squadra di briscola del paese.E senza che nessuno vada lì con la chiara intenzione di intervistarli.