Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)

PKMic

Apprendista Velocista
28 Settembre 2018
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Big risate ahahah...perdo due minuti per spiegarvi due cose di cui si continua a discutere senza trovare un accordo. Siete liberi di prenderli per dati di fatto o darmi del cialtrone ma tant'è...
1) gli amatori vanno pianissimo, non c'è assolutamente storia. Si i primi dei lunghi sono appena appena decenti ma fanno pietà lo stesso.
2) gli amatori non fanno pietà per colpa loro, fanno pietà perchè con tutte le corse e il tempo che dedicano i prof. all'allenamento il paragone non si può semplicemente fare, punto fine.
3) ci sono certi corridori professionisti che anche se indossano la maglietta di professionista hanno ben poco e farebbero pietà anche in una corsa amatoriale;
3) i corridori del world tour si possono definire professionisti e sono completamente di un altro livello, distante anni luce dagli amatori.
4) se hai un passato da corridore le cose di cui sopra le sai perfettamente
5) se senti la necessità di doparti per vincere una granfondo vuol dire che fare attività sportiva è l'ultimo dei tuoi problemi. Prima bisognerebbe passare dallo psicologo. La soddisfazione di vincere tra gli amatori è pari alla soddisfazione che si prova a vincere un pupazzo alla sagra del paese. L'unica cosa bella è che si può mettersi alla prova con se stessi e portarsi al limite per vedere quanto si riesce a fare.
6) qui usate l'immaginazione: se ho appena detto che gli amatori vanno come un carretto sbuso e uno ha fatto agonismo a buoni livelli è molto interessante la cosa.
7) capisco e vedo che per chi non ha mai corso la soddisfazione di vincere una gara così possa far andare fuori di testa ma la realtà è che sono corse di sfigati (se le prendono così) che vanno piano.
8) tra gli amatori c'è una percentuale di sfigati assurdi che si allenano tantissimo sacrificando famiglia e lavoro per fare podio di categoria. Ne vedo tanti e mi fanno molta pietà. Li evito come la peste perchè sono anche persone antipatiche. Personalmente simpatizzo molto con i mangia mortadella invece. Sono molto più simpatici e easy going.
9) il bello delle gare è portarsi al limite e darsele nei denti con gli amici nella consapevolezza che si va piano
10) ci sarebbero tante altre cose da dire ma lasciamo perdere
Io ti do 9 ragioni su 10, tutto tranne i mangia mortadella perché sono magro e mi piace andare in salita [emoji3]
Riguardo il fatto che ne parli la gazzetta, anche su raisport spesso fanno vedere partite di calcio di serie d...
Ma fanno cagare, e I big sono quelli che fanno la finale di champions league...
Mettiamocelo nella testa, altrimenti siamo noi a far diventare big il primo ciarlatano che passa per strada, a cui i familiari dovrebbero far dare l'infermità mentale...
Ribadisco il mio pensiero big di sto cippa...
Per quanto mi riguarda, dato che l'andazzo è ben noto, alle gran fondo farei correre solo i primi 50, senza controlli, si sfondino prendendo quello che vogliono... Il problema non sono loro, sono gli altri 10950 che fanno si che i primi 50 credano di essere qualcuno...
 
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danieletesta79

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Uno che si dopa in modo "normale" é stupido, uno che lo fa utilizzando farmaci veterinari é un idiota patentato.

Io non capisco come si possa pensare di andare a rischiare la propria salute per vincere una cazzo di granfondo, non credo che i premi siano così ricchi e la gloria del vincitore eterna...

Concordo, ma lasciami dire che non fanno niente da soli, sono ben istruiti e sanno dove procurarsi tutto. X me la cura è la multa, confido e spero che vada avanti quella storia dei 50000€, quando inizieranno a pagare x le ca22ate che fanno ci penseranno bene prima di fare gli eroi della domenica


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marco9023

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20 Luglio 2010
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bici da corsa
Io ti do 9 ragioni su 10, tutto tranne i magia mortadella perché sono magro e mi piace andare in salita [emoji3]
Riguardo il fatto che ne parli la gazzetta, anche su raisport spesso fanno vedere partite di calcio di serie d...
Ma fanno cagare, e I big sono quelli che fanno la finale di champions league...
Mettiamocelo nella testa, altrimenti siamo noi a far diventare big il primo ciarlatano che passa per strada, a cui i familiari dovrebbero far dare l'infermità mentale...
Ribadisco il mio pensiero big di sto cippa...
Per quanto mi riguarda, dato che l'andazzo è ben noto, alle gran fondo farei correre solo i primi 50, senza controlli, si sfondino di quello che vogliono... Il problema non sono loro, sono gli altri 10950 che fanno si che i primi 50 credano di essere qualcuno...
Dunque su quelli veri ci sono tante altre cose da dire ma qui non ho certezze e quindi preferisco evitare discorsi in pubblica piazza.
In ogni caso la cosa fondamentale per un corridore è la regolarità, diffidate sempre di quelli che saltano fuori dal nulla, di quelli che dicono che hanno nuovi stimoli, di quelli che cambiano il metodo di allenamento ecct...sono tutte stupidate per i polli che ci cascano, nella realtà in salita quando sei a tutta puoi avere tutti i nuovi stimoli che vuoi, puoi esserti allenato con un metodo innovativo usando le braccia al posto delle gambe ma sempre a tutta sei...il resto son balle. Quindi il primo criterio è la regolarità o comunque un graduale processo di crescita. I fenomeni che saltano fuori all'improvviso sono tutti pieni sia tra gli amatori che tra i professionisti. L'unica scusante è il lavoro per gli amatori dove effettivamente avere più tempo libero può essere una giustificazione. Tra i prof invece no, salti incredibili sono indice di doping. La storia recente lo insegna, me ne ricordo uno di una professional italiana che era diventato più forte di Nibali. L'avevo pensato subito che era scandaloso. Probabilmente i tecnici della world tour che non avevano rinnovato il contratto a questo soggetto erano degli idioti...ah no, ci hanno visto bene.
Dovrebbero chiedere si i soldi a questi dementi, ma la riscossione diventa difficoltosa perchè dopo la condanna a pagare bisogna passare per la sentenza esecutiva e nel frattempo questi possono tranquillamente far sparire quelle poche cose che hanno. Dubito fortemente poi che abbiano qualcosa di rilevante oltre a qualche bici.
Comunque - premesso che a me di questa gente non frega niente perchè non me ne frega niente semplicemente se rubano a me o ad altri un piazzamento migliore visto che non lo baratterei nemmeno con 5 euro - dico solo che il male più assoluto degli amatori sono quelli vecchi e ciccioni che vanno forte da fare schifo in salita. Quelli veramente sono i peggiori perchè vedi che è proprio una cosa contro natura che non sta in piedi e non è credibile. Personalmente se vedo un vecchio rimbecillito che va più di tanti giovani mi viene il nervoso perchè la cosa grida dopato lontano chilometri. E di persone così ne ho viste più di una. La cosa poi mi fa ribrezzo perchè se a 50 anni non hai ancora capito certe cose e ti vai a dopare come un cavallo per andare a fare l'asino e vincere la categoria con il coltello tra i denti come un assatanato vuol dire che avresti bisogno dello psicologo e di molto altro.
Per chi dovesse leggere (tra le centinaia che leggono il forum) e si dovesse sentire chiamato in causa perchè rientra nella categoria di cui sopra, sappia che sono contento che si senta chiamato in causa e consiglio lo psicologo.
 
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bach7

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10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Comunque, un ex pro che si abbassa al livello amatoriale e che a 33 anni, al top della forma quindi, per vincere una gf deve doparsi... di che stiamo parlando?! Ci sono riflessioni grosse da fare...

perfettamente d'accordo.

non parliamo di un ex prof di 50 anni che se la deve vedere con un amatore di 28...

stiamo parlando di soggetti che proprio in virtù della loro storia sportiva sanno bene come allenarsi, come alimentarsi, come si guida una bicicletta, come si affronta una gara ecc ecc.

se anche soggetti come i prof (o ex in giovane età) devono ricorrere al doping per sopravanzare un amatore (che è anni luce dietro ad un u23) allora c'è qualcosa che non torna...
 
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danieletesta79

Maglia Gialla
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Comunque dal suo profilo Instagram ha scritto che ha fatto un’infiltrazione per i dolori alle ginocchia e i medici gli avevano assicurato che poteva farlo a patto che in sia in una competizione [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23].
Per un ciclista un dolore al ginocchio cosa vuoi che sia, in fin dei conti ha solo vinto una garetta semplice come la Sportful [emoji2357][emoji2357][emoji2357][emoji2357]


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samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Big risate ahahah...............
Risus abundat im ore stultorum. A forza di ridere tanto, non leggi o non comprendi ciò che è stato ripetutamente spiegato circa il senso di non considerare questa, come la positività di un amatore qualsiasi.
....
8) tra gli amatori c'è una percentuale di sfigati assurdi che si allenano tantissimo sacrificando famiglia e lavoro per fare podio di categoria. Ne vedo tanti e mi fanno molta pietà. Li evito come la peste perchè sono anche persone antipatiche. Personalmente simpatizzo molto con i mangia mortadella invece. Sono molto più simpatici e easy going............
I mangia mordatella è gente che si fa male con l'alimentazione come i dopati si fanno male con il doping. Con la differenza che spesso non hanno testa, cuore e palle, oltre che passione, per fare una cosa bene, quindi oggi piove e sto a casa (a mangiare mortadella) domani c'è vento e allora sto a casa (a mangiare mortadella), dopodomani è freddo e allora sto a casa (a mangiare mortadella). Il risultato è panza e frustrazione verso gli "antipatici sfigati assurdi" (cit) che invece fanno sacrifici. Fare dei sacrifici, DA PULITO, per un obiettivo sportivo, per quanto esso infimo possa essere rispetto magari a un Tour de France, non è cosa per nulla disdicevole. Sempre che non sia fatta oltre i limiti, cosa che avviene ad opera di qualcuno non certo ad opera di tutti. Si può condurre uno stile di vita sano, integro, stando attenti con regolarità a cosa si mangia, agli orari a cui si va a letto e ci si sveglia ecc....tutto ciò che fa rima con attività sportiva. Altro che magnà mortadella all'ingrasso. Quello con lo sport non c'entra nulla.
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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OVVIAMENTE NON CREDO NELLA BUONAFEDE.......
Questo è quanto ha dichiarato su FB:

Mai mi sarei immaginato di dovermi sforzare di esprimere a parole quello che ho sempre cercato di raccontare con le gambe e con il culo sul sellino. Queste mie parole sono dedicate alle persone che mi hanno supportato e sostenuto, consapevoli del fatto che ciò che mi ha sempre guidato e spinto in ogni singola salita, difficoltà, e rinuncia è solo passione. Non è questa la sede per difendermi da accuse o da evidenze scientifiche di esami di laboratorio ma solo l’occasione per raccontare la realtà dei fatti nel rispetto di chi mi vuole bene. A tutti gli altri, che si sentiranno in dovere di giudicarmi chiedo il pudore di arrivare fino in fondo a questo mio scritto prima di farlo.
Oggi stesso, 10.07.2019, scopro mezzo e-mail di essere stato sospeso in via cautelare per positività a triamcinolone acetonide e suo metabolita – catina esami condotti a seguito della Gran Fondo Sportful.
Qualche gg prima della gara mi viene eseguita infiltrazione per dare sollievo al mio solito problema alle ginocchia che, come garantito da medici dello sport, è sostanza consentita purché non assunta in competizione. In buona fede ritengo che per poter correre una gara per cui mi alleno da mesi sia ragionevole procedere con la cura, anzi, ammetto che non ho avuto il minimo dubbio! Arrivo al traguardo sfinito e disidratato. Controllo di routine. No problem, ci sta, come ci potrebbe stare ogni Santa Domenica che corro una gara da Marzo a Settembre di ogni anno. Torno a casa felice assieme a Silvia perché “anche oggi ci siamo divertiti".. Oggi mi crolla il mondo addosso, non faccio a tempo a capire il come e perché, che già sono sommerso da giudizi e sentenze. Quella che per ora è una “sospensione in via cautelare” è già diventata una condanna a vita, quella che è stata tutta la mia vita fino ad oggi sembra già dover essere cancellata da poche righe.

Dunque, concedetemi uno sfogo: vivo in simbiosi con la bicicletta da oltre 20 anni. 20 anni di sacrifici, 20 anni di rinunce, 20 anni di gioie e sofferenze. Ho investito tutto me stesso sul sogno del professionismo e l’ho visto sfumare senza troppi rancori. Sono tornato in sella come dopo ogni caduta o incidente e ho continuato a correre senza la presunzione di poterlo fare per lavoro o di guadagnare abbastanza per vivere (nonostante si tratti di un’impegno a tempo pieno) ma solo per dimostrare a me stesso che in questo sono davvero capace. Non mi aspetto comprensione da chi non mi conosce, solo chiedo di non giudicare, sulla base di informazioni parziali, “un drogato” chi in realtà ha sempre praticato il ciclismo per pura passione.

Se sarà confermata questa mia colpa allora la accetterò con serenità, consapevole che il mondo del ciclismo è toccato da troppe ombre e che la severità dei parametri scientifici è giusta conseguenza di una realtà malata.

Per il bene di tutto ciò che ho sempre amato però non smetterò mai di correre e di dedicarmi anima e corpo alla mia passione…anche se questo volesse dire limitarmi alle uscite di gruppo con gli amici.

Questo è quanto dovevo alle persone la cui fiducia mai avrei potuto tradire!"""


A prescindere dal merito delle dichiarazioni abbastanza standard e similari ad altri casi, continuo a chiedermi perchè non viene in alcun modo citata la catina. E' domanda seria, magari qualche medico sa spiegarmelo. E' sostanza contenuta nel medesimo farmaco o come sembra, è sostanza totalmente diversa?;nonzo%
Non c'è nessuna differenza tra un farmaco veterinario e un farmaco umano, nella maggior parte dei casi.
Il Triamcinolone acetonide viene usato sia in farmaci umani che veterinari. Quel titolo della gazzetta è piuttosto ridicolo.

Per altro, per come la mettono sembra che la Catina sia il metabolita del triamcinolone, probabilmente chi ha scritto l'articolo non sa di cosa parla. Se vai una ricerca su Google nei primi risultati trovi pagine web che riportano paro paro le cose scritte nell'articolo.
Vero. Articolo pessimo da parte di un giornalucolo che come molti media, invece di fare informazione, fa sensazionalismo e sciacallaggio...oltre a disinformazione.
 
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redshadow

Apprendista Scalatore
26 Ottobre 2009
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Comunque vorrei dire una cosa:
1-le iscrizioni me le pago in toto ...non ho lo sponsor che me le paga
2-i viaggi e il soggiorno in hotel idem
3-non faccio il salto di griglia se mi tocca l'ennesimo numero
4-prima penso a divertirmi e a correre sicuro e poi al risultato
5-scelgo le GF in base a cosa offrono come servizi e alla località dove sono orgainizzate in modo da unire lo sport ad una piccola vacanza.

Senza peccare di modestia alcuna penso che questo debba essere l'approccio corretto del cicloamatore

Viceversa i vari fenomeni da copertina
1-se non hanno la griglia vip manco partono
2-manco sanno dove sono a correre
3-hanno tutto pagato
4-se non sono ambassador di qualcosa sono degli sfigati
5-sono portati su un vassoio d'argento dai vari organizzatori e media del settore(e non dite di no)

Quindi meno ipocrisia e più coerenza...volete i fenomeni nelle vostre GF ? E beccatevi il danno d'immagine ....ciao ciao

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marco9023

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Risus abundat im ore stultorum. A forza di ridere tanto, non leggi o non comprendi ciò che è stato ripetutamente spiegato circa il senso di non considerare questa come la positività di un amatore qualsiasi.

I mangia mordatella è gente che si fa male con l'alimentazione come i dopati si fanno male con il doping. Con la differenza che spesso non hanno testa, cuore e palle, oltre che passione, per fare una cosa bene, quindi oggi piove e sto a casa (a mangiare mortadella) domani c'è vento e allora sto a casa (a mangiare mortadella), dopodomani è freddo e allora sto a casa (a mangiare mortadella). Il risultato è panza a frustrazione verso gli antipatici frustrati che invece fanno sacrifici. Fare dei sacrifici, DA PULITO, per un obiettivo sportivo, per quanto esso infimo possa essere rispetto magari a un Tour de France, non è cosa per nulla disdicevole. Sempre che non sia fatta oltre i limiti, cosa che avviene ad opera di qualcuno non certo ad opera di tutti. Si può condurre uno stile di vita sano, integro, stando attenti con regolarità a cosa si mangia, agli orari a cui si va a letto e ci si sveglia ecc....tutto ciò che fa rima con attività sportiva. Altro che magnà mortadella all'ingrasso. Quello con lo sport non c'entra nulla.
Secondo me siamo anche più o meno d'accordo nonostante i termini usati siano diversi. Comunque i sacrifici li possono fare quelli che preparano il tour de france non quelli che preparano una gara dove a competere ci sono esauriti che mangerebbero qualsiasi roba per alzare le braccia per la categoria. Sono dell'idea che se devi fare sacrifici per vincere una gara amatoriale o vincere la categoria qualcosa non torna perchè semplicemente non ne vale la pena. Ma questa è una mia idea, ognuno libero di stare a stecco non mangiando, massacrandosi di allenamenti, trascurando la famiglia e il lavoro per vincere una gara senza importanza. Diverso è il discorso di uscire per il piacere di andare in bici con l'idea di usare un certo criterio di allenamento per fare la gara dando il massimo divertendosi (e credo sia questo che tu intenda). Questo è tollerabile, quello che non è tollerabile sono gli esauriti che venderebbero l'anima al diavolo per vincere una gara di amatori. Quest'ultimi per me sono degli sfigati assurdi. Tutti gli amatori dopati rientrano tra gli esauriti che venderebbero l'anima per vincere. Comunque insomma ognuno libero di fare quello che vuole, se dopo 8 ore di lavoro non ne ha abbastanza può pure sfondarsi di 4 ore di bici come secondo lavoro. Non so se hai capito il modello tipo di chi intendo...di esauriti tra gli amatori ce ne sono tanti tanti, mi riferisco a quelli.
Comunque di ex pro finiti nella melma da amatori per doping ce ne sono diversi, semplicemente il fatto che sentano la necessità di ricorrere al doping può aprirsi a tante interpretazioni...magari al poco tempo per allenarsi, magari al fatto che per passare e stare là usavano una dose doppia, magari alla vecchiaia, magari alla scarsa motivazione....ma sempre lì si torna...se uno deve ricorrere al doping per vincere una gara amatoriale il problema è di tipo psicologico e si rientra tra gli esauriti che tanto detesto...sono quelli da incolpare se quando gli agonisti parlano di amatori se la ghignano sempre come a dire che branco di sfigati. Ebbene se lo fanno la colpa è di questa gente qua esaurita per una gara, vanno a rovinare una categoria il cui vero senso è andare in bici per passione e fine proprio dal significato del termine.
 

marco9023

Apprendista Passista
20 Luglio 2010
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Comunque vorrei dire una cosa:
1-le iscrizioni me le pago in toto ...non ho lo sponsor che me le paga
2-i viaggi e il soggiorno in hotel idem
3-non faccio il salto di griglia se mi tocca l'ennesimo numero
4-prima penso a divertirmi e a correre sicuro e poi al risultato
5-scelgo le GF in base a cosa offrono come servizi e alla località dove sono orgainizzate in modo da unire lo sport ad una piccola vacanza.

Senza peccare di modestia alcuna penso che questo debba essere l'approccio corretto del cicloamatore

Viceversa i vari fenomeni da copertina
1-se non hanno la griglia vip manco partono
2-manco sanno dove sono a correre
3-hanno tutto pagato
4-se non sono ambassador di qualcosa sono degli sfigati
5-sono portati su un vassoio d'argento dai vari organizzatori e media del settore(e non dite di no)

Quindi meno ipocrisia e più coerenza...volete i fenomeni nelle vostre GF ? E beccatevi il danno d'immagine ....ciao ciao

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Esatto, la penso uguale.
 

Masao1

Apprendista Velocista
10 Luglio 2018
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Questo è quanto ha dichiarato su FB:

Mai mi sarei immaginato di dovermi sforzare di esprimere a parole quello che ho sempre cercato di raccontare con le gambe e con il culo sul sellino. Queste mie parole sono dedicate alle persone che mi hanno supportato e sostenuto, consapevoli del fatto che ciò che mi ha sempre guidato e spinto in ogni singola salita, difficoltà, e rinuncia è solo passione. Non è questa la sede per difendermi da accuse o da evidenze scientifiche di esami di laboratorio ma solo l’occasione per raccontare la realtà dei fatti nel rispetto di chi mi vuole bene. A tutti gli altri, che si sentiranno in dovere di giudicarmi chiedo il pudore di arrivare fino in fondo a questo mio scritto prima di farlo.
Oggi stesso, 10.07.2019, scopro mezzo e-mail di essere stato sospeso in via cautelare per positività a triamcinolone acetonide e suo metabolita – catina esami condotti a seguito della Gran Fondo Sportful.
Qualche gg prima della gara mi viene eseguita infiltrazione per dare sollievo al mio solito problema alle ginocchia che, come garantito da medici dello sport, è sostanza consentita purché non assunta in competizione. In buona fede ritengo che per poter correre una gara per cui mi alleno da mesi sia ragionevole procedere con la cura, anzi, ammetto che non ho avuto il minimo dubbio! Arrivo al traguardo sfinito e disidratato. Controllo di routine. No problem, ci sta, come ci potrebbe stare ogni Santa Domenica che corro una gara da Marzo a Settembre di ogni anno. Torno a casa felice assieme a Silvia perché “anche oggi ci siamo divertiti".. Oggi mi crolla il mondo addosso, non faccio a tempo a capire il come e perché, che già sono sommerso da giudizi e sentenze. Quella che per ora è una “sospensione in via cautelare” è già diventata una condanna a vita, quella che è stata tutta la mia vita fino ad oggi sembra già dover essere cancellata da poche righe.

Dunque, concedetemi uno sfogo: vivo in simbiosi con la bicicletta da oltre 20 anni. 20 anni di sacrifici, 20 anni di rinunce, 20 anni di gioie e sofferenze. Ho investito tutto me stesso sul sogno del professionismo e l’ho visto sfumare senza troppi rancori. Sono tornato in sella come dopo ogni caduta o incidente e ho continuato a correre senza la presunzione di poterlo fare per lavoro o di guadagnare abbastanza per vivere (nonostante si tratti di un’impegno a tempo pieno) ma solo per dimostrare a me stesso che in questo sono davvero capace. Non mi aspetto comprensione da chi non mi conosce, solo chiedo di non giudicare, sulla base di informazioni parziali, “un drogato” chi in realtà ha sempre praticato il ciclismo per pura passione.

Se sarà confermata questa mia colpa allora la accetterò con serenità, consapevole che il mondo del ciclismo è toccato da troppe ombre e che la severità dei parametri scientifici è giusta conseguenza di una realtà malata.

Per il bene di tutto ciò che ho sempre amato però non smetterò mai di correre e di dedicarmi anima e corpo alla mia passione…anche se questo volesse dire limitarmi alle uscite di gruppo con gli amici.

Questo è quanto dovevo alle persone la cui fiducia mai avrei potuto tradire!"""


A prescindere dal merito delle dichiarazioni abbastanza standard e similari ad altri casi, continuo a chiedermi perchè non viene in alcun modo citata la catina. E' domanda seria, magari qualche medico sa spiegarmelo. E' sostanza contenuta nel medesimo farmaco o come sembra, è sostanza totalmente diversa?;nonzo%

Vero. Articolo pessimo da parte di un giornalucolo che come molti media, invece di fare informazione, fa sensazionalismo e sciacallaggio...oltre a disinformazione.


rispetto le sue dichiarazioni, sembrano sincere. L'unica cosa che mi sento di dire, è che se sta dicendo una balla, non fa male solo al movimento gf, ma soprattutto a se stesso.
 

POWDERFINGER

Pignone
31 Agosto 2013
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Litespeed
Comunque, un ex pro che si abbassa al livello amatoriale e che a 33 anni, al top della forma quindi, per vincere una gf deve doparsi... di che stiamo parlando?! Ci sono riflessioni grosse da fare...

Sì, ma non solo su di lui, ma anche e soprattutto sui suoi avversari amatori.
Ad ogni modo, visto che io seguo più la mtb della bdc, credo che il "problema", in entrambi i settori, sia il grosso numero di ex pro, Elite ed Under 23 che scendono tra gli amatori. Sembra quasi che queste persone, arrivate ad un certo punto della loro carriera agonistica, inizino ad allenarsi in prospettiva di arrivare a correre - e primeggiare - nelle gare amatoriali. Qualcosa è stato fatto per limitare questo fenomeno, ma sono tutte "toppe" temporali.

dico solo che il male più assoluto degli amatori sono quelli vecchi e ciccioni che vanno forte da fare schifo in salita. Quelli veramente sono i peggiori perchè vedi che è proprio una cosa contro natura che non sta in piedi e non è credibile. Personalmente se vedo un vecchio rimbecillito che va più di tanti giovani mi viene il nervoso perchè la cosa grida dopato lontano chilometri. E di persone così ne ho viste più di una. La cosa poi mi fa ribrezzo perchè se a 50 anni non hai ancora capito certe cose e ti vai a dopare come un cavallo per andare a fare l'asino e vincere la categoria con il coltello tra i denti come un assatanato vuol dire che avresti bisogno dello psicologo e di molto altro.
.

Negli amatori la differenza la fa la genetica, un ciccione (ma quanto ciccione? Intendi uno con un po' di pancia o un potenziale paziente del Dr. Nowzaradan? :mrgreen:) con le giuste caratteristiche fisiche e discretamente allenato, arriverà sempre davanti ad uno magro e allenato ma che, per caratteristiche fisiche, con il ciclismo non c'entra nulla. Poi dopo viene la selezione tra geneticamente predisposti, e dopo di questi ci sono gli "aiutini" a fare la differenza.

L'unica cosa che mi sento di dire, è che se sta dicendo una balla, non fa male solo al movimento gf, ma soprattutto a se stesso.

And who cares? :mrgreen:
 
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VIK72

Gregario
21 Agosto 2013
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Risus abundat im ore stultorum. A forza di ridere tanto, non leggi o non comprendi ciò che è stato ripetutamente spiegato circa il senso di non considerare questa, come la positività di un amatore qualsiasi.

I mangia mordatella è gente che si fa male con l'alimentazione come i dopati si fanno male con il doping. Con la differenza che spesso non hanno testa, cuore e palle, oltre che passione, per fare una cosa bene, quindi oggi piove e sto a casa (a mangiare mortadella) domani c'è vento e allora sto a casa (a mangiare mortadella), dopodomani è freddo e allora sto a casa (a mangiare mortadella). Il risultato è panza e frustrazione verso gli "antipatici sfigati assurdi" (cit) che invece fanno sacrifici. Fare dei sacrifici, DA PULITO, per un obiettivo sportivo, per quanto esso infimo possa essere rispetto magari a un Tour de France, non è cosa per nulla disdicevole. Sempre che non sia fatta oltre i limiti, cosa che avviene ad opera di qualcuno non certo ad opera di tutti. Si può condurre uno stile di vita sano, integro, stando attenti con regolarità a cosa si mangia, agli orari a cui si va a letto e ci si sveglia ecc....tutto ciò che fa rima con attività sportiva. Altro che magnà mortadella all'ingrasso. Quello con lo sport non c'entra nulla.
Sono pienamente d'accordo ,io da un anno a questa parte faccio parte di un gruppo amatoriale che si diverte anche facendo gf,ho cambiato stile di vita ,di alimentazione perdendo 15kg ,mi alleno sacrificando del tempo .Mi sento molto meglio fisicamente affrontando pero' questo circuito di gf ,per me cosa nuova ,mi sono accorto che esiste questo mondo parallelo non proprio amatoriale,insomma quando vedi soggetti con massaggiatori ammiraglie riscaldamenti con tamponi nel naso e appena danno lo start vedi solo i segni delle loro gomme sull'asfalto qualche domanda te la fai.alla Penice mentre affrontavo l'ultima salita del medio mi ha superato il prima del lungo ,velocita' tripla e bava alla bocca , tutto normale e' un amatore.Conclusione della mia prima e forse ultima partecipazione ad un circuito ,mi sono divertito con i miei compagni in griglia e durante il viaggio e nella chat che abbiamo,e penso sia questo lo spirito giusto,permettetemi un unica nota a mio favore ho partecipato a tutte e 6 le gf alla fine la mia costanza e' stata premiata nonostante i risultati scarsi sono arrivato 5 di categoria cosa ridicola visto il livello di quelli che mi passavano nelle gf,adesso posso dire che c'e' giustizia un mangia mortadella verra' premiato.
 

Masao1

Apprendista Velocista
10 Luglio 2018
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And who cares? :mrgreen:

beh in teoria prima dovrebbe venire l'uomo...
Occhio io non sto difendendo nessuno. Se per curare il tarlo è necessario escludere l'eventuale positivo (non il suddetto nello specifico) da ogni competizione, ben venga. Ma non per la competizione (che Tralaltro che competizione è?), ma per la persona stessa, che evidentemente qualche problema mentale ce l'ha
 

Sampoo87

Apprendista Scalatore
2 Aprile 2016
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Bici
Il vecchio bolide e la nuova Wilier.
È OT forse, ma io sta retorica del sacrificio proprio non la digerisco. Dai su, chi si fa 25k km all'anno lo fa perché si diverte, chi segue tabelle lo fa perché gli piace mentre si annoierebbe a uscire in modo meno strutturato, chi fa diete ferree e pesa qualsiasi cosa mangia idem, io esco anche se piove non perché devo sacrificarmi per chissà cosa, ma perché mi diverto. Sento gente a volte che dice "sacrifico del tempo che potrei dedicare a mia moglie e a mio figlio per la bici": o sei scemo o tuo figlio l'hai fatto per sbaglio e tua moglie non la sopporti più, e quella non è una rinuncia, ti diverti di più a giocare al ciclista che a fare il padre o il marito.

I sacrifici sono ben altri, e tutto questo spacciarci/si per eroi che fanno chissà quali sforzi e rinunce è anche parte del sistema che conduce al doping nel mondo amatoriale.

Siamo degli scemi vestiti di lycra che fanno dei giri in bici, fine. Per quello il doping nel mondo amatoriale è particolarmente ridicolo.
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
8.895
347
Pampas Lacustre.
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Non entro nel merito della sospensione e credo inevitabile squalifica. Non mi interessa stare dalla parte di innocentisti e,o colpevolisti.
Probabilmente il Nostro se ne andrà in giro per tutta la vita con il marchio dietro la schiena..

Quello che mi disturba è la cialtronaggine dell'articolo della Gazzetta Dello Sport.
Articolo scritto male e in modo incompetente.. Come spesso accade su quel foglio da cesso!
 
23 Ottobre 2015
6.248
3.600
Varese
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Bici
Cube, Specialized
@samuelgol ma la sostanza nel testo che hai riportato viene citata, l’hai aggiunta te?

@marco9023 chi si dopa è un idiota o mentecatto sia che lo faccia da pro tra i pro o da amatore tra amatori, visto che quelli contro cui corrono fanno parte della stessa categoria.
In ambito amatoriale questi sono una percentuale infima delle migliaia di partecipanti alle granfondo, visto che la gran parte compete unicamente contro se stessi.
 
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