Il tuo è un punto di vista condivisibile, ed effettivamente è una delle prime cose che vengono in mente nel momento in cui si vede una bici "qualunque" con sopra un nome che non le appartiene.
Per spiegarti la mia scelta però, (la scelta di utilizzare il nome "cube" ed il relativo trademark intendo) si tratta di qualcosa che non ha nulla a che vedere con "cube" in quanto casa produttrice di telai: lungi da me l'idea di spacciare il mio telaio per un "cube". Oltre al fatto di aver creato una grafica che non dovrebbe lasciar spazio ad equivoci (nel senso che nessuna cube adotta grafiche lontanamente simili, quindi spero risulti palese che la bici in realtà non sia una Cube) avevo addirittura pensato di sistemare da qualche parte nel telaio la scritta "this is not a cube" se avessi trovato una collocazione esteticamente soddisfacente. Ciò che mi piace, e che mi ha convinto nella scelta, invece, sono la scritta ed il logo cube in quanto "segni grafici". In sostanza dal mio punto di vista cube ha "un bel logo" ed un font "racing" anche svincolandoli da ciò che in realtà rappresentano, come se non esistesse una casa produttrice di biciclette che si chiama cube ed utilizza quel trademark e quel font per le scritte.
Ovviamente avrei potuto creare qualcosa di diverso ed "originale", ma il risultato raggiunto, e l'insieme grafiche-scritte-forme del telaio a me piace molto, per cui non ho sentito il bisogno di "cercare altrove. (a dire la verità ci sono 2/3 cosette che non mi soddisfano al 100%, ma gli eventuali cambiamenti da apportare sono idee che ho avuto dopo aver visto il telaio senza maschere e già in parte verniciato, e avrebbero comportato modifiche onerose in termini di tempo e manodopera, per cui, visto che chi mi sta facendo il lavoro lo sta facendo a titolo di favore non se ne farà nulla).
Tutto questo (e scusate la lunghezza) non per convincervi che la mia scelta sia "giusta", ma per spiegarvi che cosa c'è dietro.