Felice per kuss, dopo tante tappe a fare un super lavoro per i big, lui che potrebbe fare il capitano in tante squadre.
Strafelice io, per tanti motivi.
Ringrazio un Sepp Kuss che si fa il mazzo per 3 giri consecutivi, incondizionatamente gregario di lusso al servizio del capitano di turno, di lusso quasi al livello di WVAert per efficacia e fedeltà (quasi, eh?), donando anima e corpo.
Di lusso perchè ha dato 2'40" (o quello che è) ai migliori scalatori al mondo (ma mancava Pogy, scusate se mi ripeto), può entrare nel mito come ci entrò Wouttone sul MountVentoux.
Oggi guadagna a pieno merito le 3 stelle di capitano, dando agli altri 2 un distacco abissale, eufemisticamente imbarazzante.
Da oggi renderà la Vuelta un gioco a scacchi, tattica e strategia.
Strafelice perchè ammiro l'uomo oltre al ciclista. Sepp Kuss poteva ambire anche alla maglia rossa, stasera: macchè, c'è molto di meglio in serbo, più appagante dello sprintare, come dare il cinque agli spettatori, con un sorriso da un'orecchia all'altra. Per quest'uomo è prioritario manifestare l'emozione di gioia, e trasmetterla, rispetto al computo dei secondi per avere la maglia di leader, tra l'altro - immagino - purtroppo solo temporanea perchè rimarrà imperativo servire i 2 capitani, Rogla e Vingo che sia.
Anche se è palese che con questi minuti di strapotere è già a pieno titolo il terzo capitano JV.
Strafelice stasera come quando quando taglia il traguardo per primo il Pogy, che esulta lasciandosi andare, coinvolgendoti a respirare ogni sua emozione che non nasconde mai, fosse anche l'amarezza per la crisi alle ultime tappe del TdF 2023. Anche Kuss si toglie infatti la maschera di sofferenza per svelarci l'uomo felice che c'è dietro, che è un mostro di gioia, non il mostro dei watt.
Ci vedo anche tanta spontaneità positiva in Sepp, tanta sportività. Perchè non celebra il suo ego smisurato come il Remco, che evidentemente ha i natali o discende da Sparta, e riduce la sua spontaneità al rigonfiamento del torace virile o batte il pugno in aria con veemenza, senza donare non dico al pubblico ma neanche a sè stesso il sorriso della gioia. Altrettanto spontaneo quando non vince, Remco, quando il suo machismo lo fa inveire contro chiunque, anche il primo giornalista che incrocia, perchè la sconfitta azzera l'orgoglio e la dignità dell'uomo, non del ciclista.
Strafelice infine perchè non ho visto per una volta l'iceman Vingegaard, che ricorda tanto Froome, che calano la maschera per mostrarci freddezza e nessuna empatia. Che si abbandona, al massimo, a baciarsi la fede matrimoniale.
Strafelice per il ciclismo in TV che ho ammirato oggi, una tappa eccezionalmente spettacolare della Vuelta.