Visita a Bianchi

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mazzoblu

Guest
ho riflettuto anch'io (da anni ormai...)

non prendiamoci in giro
in tutto il mondo quando si parla di bici da corsa italiana
quali sono i marchi che TUTTI conoscono???

sono due: Bianchi e Colnago.

ben inteso; ci sono tanti altri grandi costruttori italiani che lavorano bene (io ad esempio adesso ho una Cinelli...)
ma le due marche storiche italiane di bicicletta più blasonate al mondo sono Bianchi e Colnago
le storie sono poche.

parlando di Bianchi è vero c'è storia.

ci han pedalato al Coppi, Pantani e tanti altri
Bianchi è storia; è storia del ciclismo italiano.

la Bianchi fa bici per tutti, di tutti i tipi e di tutte le esigenze.

anche di bici da corsa ne fa di tutti i tipi di ogni fascia per ogni esigenza.

la mia prima bici da corsa era una Bianchi di bassa gamma da 700.000 lire
(le bici top costavno 2-3 milioni di vecchie lire)

ed è così anche adesso
la gamma Bianchi spazia dalle bici meno care adatte a chi inizia
o a chi in bici da corsa non fa gare... con un prezzo basso.
ha una gamma media e una gamma alta per tutte le esigenze
di gamba e di portafoglio.

ho visto i modelli ed il listino 2011

il modello top della Bianchi la Oltre sfido chiunque a dire che sia una biciclettaccia...

in questo momento a me piace molto la Bianchi Infinito
che tra l'altro ha un rapporto qualità-prezzo niente male
sia che la prendi pronta come Bianchi la offre ad un prezzo veramente concorrenziale
sia che prendi solo il telaio e scegli tu la componentistica da metterci.

e poi chi pedala su una Bianchi è come se pedala sulla storia
non c'è niente da fare.

io di Bianchi ne ho avute due. la mia prima bici da corsa nel 1993 ed un'altra nel 2005.

ma come si dice non c'è due senza tre...

e per la prossima bici da corsa che cambierò valuterò ancora Bianchi

la Bianchi è un po' come la Golf per le macchine ....

ti viene in mente la bici da corsa, ti viene in mente la Bianchi
 

simon76

Apprendista Velocista
24 Luglio 2009
1.782
331
Bologna
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BIANCHI: Infinito,C.del Mondo Mod.00.5.89,Aura,ML3,Doss 4600
ho riflettuto anch'io (da anni ormai...)

non prendiamoci in giro
in tutto il mondo quando si parla di bici da corsa italiana
quali sono i marchi che TUTTI conoscono???

sono due: Bianchi e Colnago.

ben inteso; ci sono tanti altri grandi costruttori italiani che lavorano bene (io ad esempio adesso ho una Cinelli...)
ma le due marche storiche italiane di bicicletta più blasonate al mondo sono Bianchi e Colnago
le storie sono poche.

parlando di Bianchi è vero c'è storia.

ci han pedalato al Coppi, Pantani e tanti altri
Bianchi è storia; è storia del ciclismo italiano.

la Bianchi fa bici per tutti, di tutti i tipi e di tutte le esigenze.

anche di bici da corsa ne fa di tutti i tipi di ogni fascia per ogni esigenza.

la mia prima bici da corsa era una Bianchi di bassa gamma da 700.000 lire
(le bici top costavno 2-3 milioni di vecchie lire)

ed è così anche adesso
la gamma Bianchi spazia dalle bici meno care adatte a chi inizia
o a chi in bici da corsa non fa gare... con un prezzo basso.
ha una gamma media e una gamma alta per tutte le esigenze
di gamba e di portafoglio.

ho visto i modelli ed il listino 2011

il modello top della Bianchi la Oltre sfido chiunque a dire che sia una biciclettaccia...

in questo momento a me piace molto la Bianchi Infinito
che tra l'altro ha un rapporto qualità-prezzo niente male
sia che la prendi pronta come Bianchi la offre ad un prezzo veramente concorrenziale
sia che prendi solo il telaio e scegli tu la componentistica da metterci.

e poi chi pedala su una Bianchi è come se pedala sulla storia
non c'è niente da fare.

io di Bianchi ne ho avute due. la mia prima bici da corsa nel 1993 ed un'altra nel 2005.

ma come si dice non c'è due senza tre...

e per la prossima bici da corsa che cambierò valuterò ancora Bianchi

la Bianchi è un po' come la Golf per le macchine ....

ti viene in mente la bici da corsa, ti viene in mente la Bianchi

Quotone anche qui.

Purtroppo e' una marca che e' sempre stata sottovalutata dai ciclisti italiani.
Tutti quelli che la comprano/cambiano o passano a questo marchio ne sono soddisfatti..
 

natostanco

Cronoman
5 Dicembre 2009
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Bianchi Oltre
Penso che la pecca della Bianchi ,pecca per modo di dire visto che in realtà ritengo sia un pregio, sia proprio il fatto di fare bici per molte tasche,da citybike da 250 euro alla Oltre da 3000 euro solo il telaio.
Per i fighetti può risultare brutto dire"ho una Bianchi"quando questo non significa per forza avere una fuoriserie.
E' un pò come avere una fiat Ulysse da 34000 o an mercedes classe A da 20000 euro,nonostante la differenza di prezzo dire "ho una mercedes" fa un altro effetto perchè Fiat può voler significare anche Duna.
 
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simon76

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Penso che la pecca della Bianchi ,pecca per modo di dire visto che in realtà ritengo sia un pregio, sia proprio il fatto di fare bici per molte tasche,da citybike da 250 euro alla Oltre da 3000 euro solo il telaio.
Per i fighetti può risultare brutto dire"ho una Bianchi"quando questo non significa per forza avere una fuoriserie.
E' un pò come avere una fiat Ulysse da 34000 o an mercedes classe A da 20000 euro,nonostante la differenza di prezzo dire "ho una mercedes" fa un altro effetto perchè Fiat può voler significare anche Duna.

Hai ragione.
Ci sono molti pregiudizi su questo..
 

fast1

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15 Marzo 2007
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Fidandomi di quello che tutti mi dicono è una questione di costi e di tecnologia.
Nel senso che ormai quella tecnologia è stata sviluppata in oriente da decenni e loro possono garantire standard elevati a prezzi concorrenziali e su quantitativi elevati.

La mancanza di investimenti cronica (ovvero la poca lungimiranza probabilmente) nel vecchio continente ha fatto si che si sia creato un gap difficilmente colmabile se non con investimenti massici. Soprattutto in rapporto ai quantitativi da produrre: quella del carbonio è un'industria e su piccoli quantitativi non si sopravvive.

Con questo non sto dicendo che "il carbonio lo sanno fare solo loro", ma che ormai è inutile andare a farlo da altri parti.
E' come se in Indonesia volessero aprire a tutti i costi dei pastifici: non hanno il know-how, non hanno le materie prime e non potrebbero averle se non al prezzo di di investimenti massicci su un lungo periodo. E cmq alla fine dovrebbero affrontare la concorrenza , che nel frattempo non sarebbe stata con le mani in mano. Quindi perchè farlo?
Oggi, con la globalizzazione ognuno produce quello che sa fare meglio ed in cui si è specializzato negli anni.
In Italia va forte l'industria del lusso. Quella del carbonio no. E' un fatto. Mettetevi il cuore in pace.
D'altronde gli artigiani "lussuosi" da cui farsi fare una bicicletta in Italia non mancano. Non vedo il problema per gli ossessionati del made in italy...


Credo però che alcune questioni valutarie abbiano una importanza enorme nelle delocalizzazioni.
I fenomeni di delocalizzazione e produzione in paesi come Cina o Taiwan non possono esser spiegati senza considerare le scelte monetarie delle banche centrali di quei paesi.
Taiwan ha da anni surplus commerciale, ha accumulato riserve in dollari per oltre 250 miliardi, è di fatto un paese che manipola il cambio mantenendolo svalutato per favorire l'export, senza questa manipolazione certamente la delocalizzazione in cina e in taiwan sarebbe stata nettamente inferiore.
Come tanti altri paesi in via di sviluppo o di recente sviluppo basato sull'export ha questo problema della valuta che tende a rafforzarsi rendendo meno conveninete il produrre in loco.

http://it.finance.yahoo.com/echarts...osshair=on;ohlcvalues=0;logscale=off;source=;
http://it.finance.yahoo.com/echarts...osshair=on;ohlcvalues=0;logscale=off;source=;

il dollaro taiwanese è ai massimi da parecchi anni sul dollaro usa e molto vicino ai massimi sull'euro.
Gli ultimi mesi del grafico hanno una direzione precisa.

Tendenzialmente la manipolazione valutaria in cina e taiwan rende più vantaggioso il produrre in questi paesi rispetto al produrre in europa o usa, ma non incrementa molto i margini che hanno questi produttori, dato che tendenzialmente i margini restano comunque ridotti per via della concorrenza.
Bastano quindi relativamente piccoli rafforzamenti valutari per render non più conveniente la delocalizzazione o il continuare a produrre in quei paesi.

Taiwan ha una inflazione ancora contenuta e per questo si può credere che abbia un certo spazio di manovra per proseguire nel contenere l'apprezzamento della sua valuta, la banca centrale può stampare dollari taiwanesi e consegnarli agli esportatori taiwanesi (che hanno incassato dollari e euro esportando negli usa ) in cambio di dollari.

Ma questo alla lunga crea inflazione e anche il differenziale d'inflazione tra europa e taiwan (se l'inflazione in taiwan è maggiore che in europa) tende a far perdere convenineza nel produrre in taiwan, dato che con l'inflazione salgono anche i salari. Come molti altri paesi anche taiwan ha quindi la possibilità di continuare nella manipolazione valutaria, ma creando inflazione che renderà meno competitive le proprie produzione.

Più mantengono il dollaro taiwanese svalutato e più generano inflazione.

Ecco che il riequilibramento commerciale tra usa, europa ed alcuni paesi sembra solo questione di tempo.
Alcuni di questi paesi hanno per ora scelto di continuare a manipolare pesantemente la valuta mantendola svalutata, cercando di contenere l'inflazione con scelte monetarie restrittive, innalzamento dei tassi o delle riserve bancarie.
Forse Taiwan non è trai paesi che vive maggiormente questi problemi già da ora, ma non ci sarebbe da stupirsi se nella prossima dozzina d'anni si assistesse a un processo di delocalizzazione inversa a quella degli ultimi 20 anni, non è detto che accada e magari non così presto, però certo è che parlando di produzioni in oriente e di delocalizzazioni, mi sembra difficile poter trascurare le questioni valutarie.

Mi pare che siamo andati sufficientemente off-topic.
La quota prevista di commenti sul made in italy & affini mi pare si sia raggiunta.
Forse possiamo tornare a parlare di biciclette :-)

ops...non avevo letto...vabbè, ma almeno una volta quel discorso valutario che può riguardare tutti i produttori di bici che producono in oriente va fatto
 
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Ser pecora

Diretur
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Forse Taiwan non è trai paesi che vive maggiormente questi problemi già da ora, ma non ci sarebbe da stupirsi se nella prossima dozzina d'anni si assistesse a un processo di delocalizzazione inversa a quella degli ultimi 20 anni, non è detto che accada e magari non così presto, però certo è che parlando di produzioni in oriente e di delocalizzazioni, mi sembra difficile poter trascurare le questioni valutarie.

Grazie per l'approfondimento.
In ogni caso io ho precisato che Taiwan non è "delocalizzazione" nel senso di produrre dove costa meno, ma di produrre dove c'è il know-how.
Chi vuole semplicemente "risparmiare" non produce a Taiwan infatti, ma questo già da un pezzo...
 

fast1

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Grazie per l'approfondimento.
In ogni caso io ho precisato che Taiwan non è "delocalizzazione" nel senso di produrre dove costa meno, ma di produrre dove c'è il know-how.
Chi vuole semplicemente "risparmiare" non produce a Taiwan infatti, ma questo già da un pezzo...

Prego, sì, non volevo necessariamente distinguere tra le motivazioni (produrre a Taiwan perchè costa meno o per altri motivi).
Segnalavo un aspetto che colpisce certamente anche chi produce a Taiwan per motivi differenti dal puro e semplice "costa meno". Se l'euro, il dollaro usa e lo yuan si svalutano in qualche anno del 10% sul dollaro taiwanese e ogni anno l'inflazione in taiwan supera quella di europa ed usa di un 1%, anche chi non è andato a produrre a taiwan per puri motivi di costo dovrà necessariamente fare i conti con costi del produrre in cina/taiwan molto differenti da quelli attuali e non è detto che quegli altri motivi per i quali si è delocalizzato o si è scelto di produrre là continuino a esser sufficienti per giustificare la prosecuzione del produrre laggiù.

Credo anche io che le produzioni ad elevata tecnologia siano più difficilemnte spostabili se in una certa nazione si sviluppa un know-how specifico e nettamente superiore a quello che vi è in altri paesi.
Ma non è detto che sia così, magari tra 10 anni non sarà la Bianchi a tornare a produrre tutto in europa o negli usa, proprio perchè le mancherà il know-how, ma potrebbero essere proprio i produttori locali taiwanesi e cinesi a spostare alcune produzioni in europa, in questo caso non avrebbero certo il problema di trovare know-how...il know-how si sposta.
Certo è che potremmo veramente far moltissimo per attirare questi produttori, ridurre la burocrazia, ritrovare la legalità che, soprattutto nel sud italia è un ostacolo enorme allo sviluppo, e molto altro....
ma siamo off topic
 
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faustbike

Pignone
2 Ottobre 2010
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Bianchi & recumbent
e poi chi pedala su una Bianchi è come se pedala sulla storia
non c'è niente da fare.

Ciao,
quoto tutta la risposta, aggiungendo alcune note:
STRADA
- 12 Giro d’Italia
- 3 Tour de France
- 19 Milano-Sanremo
- 16 Giro di Lombardia
- 7 Parigi-Rubaix
- 4 Liegi-Bastogne-Liegi
- 5 Freccia Vallone
- 4 Amstel Gold Race
- 4 Grand Prix
- 2 Vuelta de España
- 2 Giro di Svizzera
- 2 Giro di Germania
- 4 Mondiali su strada
- 6 Mondiali su pista, velocità, inseguimento e corsa a punti
- 5 Giro dei Paesi Baschi
- 1 UCI Pro Tour
- 2 Gand Wevelgem
MTB
- 1 Medaglia d'oro olimpica (Atene 2004)
- 10 Campionati del Mondo
- 9 Campionati Europei
- 3 Coppe del Mondo XCO
- 2 Coppe del Mondo XCM
- 26 Titoli Italiani
- 14 Titoli Nazionali Esteri
- 209 Vittorie

non credo vi sia altro da aggiungere..... biciclette da supermercato non sono di certo.....!!
Fausto

PS
aggiungo solo ora una considerazione, i commenti negativi alla Bianchi mi ricordano quelli diretti alla società di Atletica dove milita mia figlia Rita, sono sempre discreti, poco trambusto, civiltà e sportività ai massimi livelli, in 25 anni di storia: 83 titoli italiani individuali, 19 record italiani assoluti, 17 atleti in azzurro, 15 campionati italiani di società, 37 campionati regionali di società.... vero che ci sono i campionati in varie categorie.... però se ne parla pochissimo e molti (specialmente nel mondo del calcio dove non vincono nulla da tempo immemore) ne parlano malissimo.... Come per la Bianchi, ragazzi vedere sulla pista di Berlino ai Mondiali una ragazza che si allena con mia figlia, vedere tanti ragazzi vincere con serietà e discrezione titoli italiani, è la risposta migliore ai tanti denigratori, esattamente come per la Bianchi.....
 
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Metallica

Pedivella
16 Giugno 2009
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Maida (CZ)
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Bianchi ML3 Alloy; Bianchi Infinito CV
Perfettamente d'accordo con Faustbike.
Che volete, il marchio di nicchia,meno diffuso , fa tanto da "intenditori", non perchè Bianchi non sia un ottimo marchio , o gli altri lo siano e viceversa, ma molte volte si cerca qualcosa per stare "fuori dal coro".:yoga:
 

natostanco

Cronoman
5 Dicembre 2009
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Bianchi Oltre
Forse paga un pò il fatto di non sponsorizzare una squadra del Pro Tour!
Ho letto che dopo la vittoria del '98 al Tour,la Bianchi vendette il 25% di bdc in più rispetto all'anno precedente quindi non ci sono tante storie,le sponsorizzazioni azzeccate pagano,anzi ripagano.
Comunque oltre a Bianchi e Colnago,penso che anche Pinarello e Wilier sono conosciute molto nel mondo come made in Italy,sicuramente meno storia di una Bianchi o Colnago.
 
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micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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164
Torino
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
mentre l'alta gamma in carbonio a Taiwan

(...) e vengono assemblate le bici di alta gamma.

IMG_3860.JPG

La decal "HANDMADE IN ITALY" che campeggia sul telaio della Infinito è un raggiro bello e buono... Basta fare l'assemblaggio finale in Italia che un prodotto realizzato dall'altra parte del Pianeta diventa magicamente tricolore! :angrymod:

Comunque alla fine della fiera non me ne frega niente. Io il telaio Infinito ce l'ho da un anno, ci ho fatto avventure fantastiche e tante altre ci aspettano, e ne sono assolutamente soddisfatta. Anzi, adesso che ho visto in faccia in foto CHI è addetto a prendersene cura nelle fasi finali dell'assemblaggio, sono ancora più tranquilla. ;-)

Grazie a Ser Pecora per il reportage (anche se arrivo un po' in ritardo!). o-o
 

simon76

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BIANCHI: Infinito,C.del Mondo Mod.00.5.89,Aura,ML3,Doss 4600
La decal "HANDMADE IN ITALY" che campeggia sul telaio della Infinito è un raggiro bello e buono... Basta fare l'assemblaggio finale in Italia che un prodotto realizzato dall'altra parte del Pianeta diventa magicamente tricolore! :angrymod:

Comunque alla fine della fiera non me ne frega niente. Io il telaio Infinito ce l'ho da un anno, ci ho fatto avventure fantastiche e tante altre ci aspettano, e ne sono assolutamente soddisfatta. Anzi, adesso che ho visto in faccia in foto CHI è addetto a prendersene cura nelle fasi finali dell'assemblaggio, sono ancora più tranquilla. ;-)

Grazie a Ser Pecora per il reportage (anche se arrivo un po' in ritardo!). o-o

..Mmm..?

Sul mio telaio Infinito c'e scritto "Designed in Italy".. E sotto l'obliquo una decal (già tolta..) "Made in Taiwan"..
 

natostanco

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La decal "HANDMADE IN ITALY" che campeggia sul telaio della Infinito è un raggiro bello e buono... Basta fare l'assemblaggio finale in Italia che un prodotto realizzato dall'altra parte del Pianeta diventa magicamente tricolore! :angrymod:

Comunque alla fine della fiera non me ne frega niente. Io il telaio Infinito ce l'ho da un anno, ci ho fatto avventure fantastiche e tante altre ci aspettano, e ne sono assolutamente soddisfatta. Anzi, adesso che ho visto in faccia in foto CHI è addetto a prendersene cura nelle fasi finali dell'assemblaggio, sono ancora più tranquilla. ;-)

Grazie a Ser Pecora per il reportage (anche se arrivo un po' in ritardo!). o-o
Beh,con tutto il rispetto per la signora della foto,non capisco come hai fatto a capire che sia più affidabile lei di un signore taiwanese nel girare delle viti?;nonzo%
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Beh,con tutto il rispetto per la signora della foto,non capisco come hai fatto a capire che sia più affidabile lei di un signore taiwanese nel girare delle viti?;nonzo%

No no, non fraintendete, non mi permetterei mai di affermare una cosa del genere. Era solo una battuta del tipo: vedo in foto la persona e automaticamente tutto mi sembra più reale, genuino, meno astratto e lontano. o-o
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
..Mmm..?

Sul mio telaio Infinito c'e scritto "Designed in Italy".. E sotto l'obliquo una decal (già tolta..) "Made in Taiwan"..

Si vede che successivamente hanno modificato la faccenda delle scritte, e vivaddio: è giusto che il consumatore sia informato correttamente e senza raggiri su cosa va ad acquistare, indipendentemente dall'opinione che ciascuno di noi può avere sul Far East o sul Made in Italy. :angrymod:

Io credo di avere acquistato uno dei primissimi telai Infinito a settembre 2009, quando erano appena usciti. E la decal "truffaldina", bene incastonata nel trasparente e quindi irremovibile, campeggia ancora in tutta la sua sfacciataggine... Però, ripeto, chissenefrega. L'importante è che adesso la Casa di Treviglio abbia fatto le opportune correzioni. E, sempre, ovunque e comunque, W la Bianchi. o-o
 

natostanco

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No no, non fraintendete, non mi permetterei mai di affermare una cosa del genere. Era solo una battuta del tipo: vedo in foto la persona e automaticamente tutto mi sembra più reale, genuino, meno astratto e lontano. o-o
Non fraintendermi te,non era mia intenzione insinuare che tu potessi avere qualsiasi tipo di pregiudizio.
Volevo solo fare una battutinao-o
 

simon76

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BIANCHI: Infinito,C.del Mondo Mod.00.5.89,Aura,ML3,Doss 4600
Si vede che successivamente hanno modificato la faccenda delle scritte, e vivaddio: è giusto che il consumatore sia informato correttamente e senza raggiri su cosa va ad acquistare, indipendentemente dall'opinione che ciascuno di noi può avere sul Far East o sul Made in Italy. :angrymod:

Io credo di avere acquistato uno dei primissimi telai Infinito a settembre 2009, quando erano appena usciti. E la decal "truffaldina", bene incastonata nel trasparente e quindi irremovibile, campeggia ancora in tutta la sua sfacciataggine... Però, ripeto, chissenefrega. L'importante è che adesso la Casa di Treviglio abbia fatto le opportune correzioni. E, sempre, ovunque e comunque, W la Bianchi. o-o

Mah,chissà.. Magari proprio i primissimi telai possono essere stati fatti in Italia.. Giusto per ottimizzare i processi costruttivi e impacchettare il tutto per essere spedito nella patria dei telai..

Errata corrige:
C'e scritto "italian design". Ma comunque il senso e' quello. Con bandierina ita sotto il trasparente. Invece sotto il mov centrale un "made in taiwan" fortunatamente non sotto trasparente. L'ho tolto,perdonatemi ma su una Bianchi non sta propriamente benissimo..:mrgreen:

Sempre viva la Bianchi..!!
o-o