Mi permetto,molto umilmente,di fare un piccolo appunto alle ammiraglie dei primi tre del lungo:in corsa non esistono solo i vostri super corridori,ma anche coloro senza i quali i vostri campioni disputerebbero gare con una trentina di ciclisti,questo riferendomi all'episodio capitato a me e al mio amico Peppo,rimasti in piedi per miracolo dopo averci incautamente tagliato la strada nel tratto finale,con l'asfalto trasformato in torrente e la pioggia che cadeva incessante.
Capisco i vostri enormi interessi commerciali,ma i professionisti corrono altrove,le gran fondo devono tornare il terreno di chi pedala per passione,e si prepara con sacrifici inquantificabili,pagando di tasca propria iscrizione,viaggio e a volte,il pernottamento.
Per gente come noi,tagliare il traguardo,rappresenta la vittoria di noi stessi,che con i mezzi e le risorse di cui disponiamo equivale al primo posto assoluto,e senza ammiraglia al seguito.
Scusate lo sfogo.
Capisco i vostri enormi interessi commerciali,ma i professionisti corrono altrove,le gran fondo devono tornare il terreno di chi pedala per passione,e si prepara con sacrifici inquantificabili,pagando di tasca propria iscrizione,viaggio e a volte,il pernottamento.
Per gente come noi,tagliare il traguardo,rappresenta la vittoria di noi stessi,che con i mezzi e le risorse di cui disponiamo equivale al primo posto assoluto,e senza ammiraglia al seguito.
Scusate lo sfogo.