L'UCI boccia i dischi per il 2014

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eocman

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Trek Madone 7.s 2^series H2 - Red 22 - Enve - Garmin Vector
Capisco non fosse così esplicito ma in realtà erano tutte bici di un marchio decisamente top di gamma di cui nemmeno una col disco.:mrgreen:
 

rapportoagile

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Scapin Dyapason
mentre l'UCI dorme sonni profondi , BMC propone la bici del futuro ...


[url]http://eliflap.it/2014/08/29/la-bici-del-futuro-secondo-bmc/[/URL]

quante soluzioni nuove ed interessanti, bel concept ...
sveglia UCI

La bici da corsa ha un'evoluzione piuttosto lenta; in fondo a parte peso e materiali non c'è molta differenza tra le bici di oggi e quelle di 30 anni fa (un telaio, ruote a raggi e un cambio a braccio e puleggie che funziona sempre con le stesso meccanismo).
Quindi ben vengano le novità, sperando che vengano anche sviluppate e prodotte e non rimangano solo delle "esercitazioni" di stile.
 

eocman

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bach7

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Pinifarina
Sì certo, infatti hanno ancora le bici in acciaio.
Lasciamo libero sfogo ala creatività che ci ha portato fino ad oggi

ci sono milioni di articoli che spiegano perchè si è passati dal ferro al carbonio...

nel caso dei freni a disco io non vedo tutta questa "innovazione".
infatti bisogna sempre considerare le prestazioni offerte dal sistema tecnologico.
nello specifico se nella mtb, su una moto o su una macchina l'uso di un impianto frenate a dischi in acciaio è giustificato, su una bdc la giustificazione perde molto del suo lato tecnico.

infatti il limite della frenata è dato dall'attrito che si riesce a generare tra la ruota e l'asfalto.

quindi come forza frenate non vi è la necessità di averne di maggiore (a maggior ragione su asfalto bagnato). e se la pista frenante è bagnata vuol dire che la strada è un lago :mrgreen:

come modulabilità, altro aspetto fondamentale, un sistema con ruote in alluminio (e ad essere sinceri anche top di gamma di ruote in carbonio) presentano prestazioni del tutto simili ad un impianto a disco.
con uso gravoso tutti e due i sistemi hanno limiti (ovvio). se un omone di 90 kg si lancia a palla in discesa, un dischetto soffrirà come un paio di tacchette :mrgreen:

come ingombri, peso e facilità di installazione su una bici,costi di gestione e la facilità della manutenzione, il freno classico è superiore, anche solo per il fatto che è presente sul mercato da molto più tempo.

quindi perchè utilizzare su una bdc i freni a disco?
dal punto di vista tecnico è giustificabile solo perchè permette maggiore libertà nella realizzazione della ruota.
un cerchio che non ha la pista frenante sicuramente è meno soggetto a stress meccanico. quindi ha una vita più lunga. inoltre (ma solo in via teorica) potrebbe consentire un risparmio di peso. in realtà ciò non avviene perchè già oggi con i cerchi tradizionali siamo già al limite.

un passo in avanti si potrà avere quando il sistema bici verrà ripensato nel suo complesso in funzione dell'uso di un sistema frenante a disco.

nelle moto l'uso delle ruote a razze in lega di alluminio rispetto alle "vecchie" a raggi ha permesso di migliorare lo stato esistente. ma ovviamente una bici non è una moto e nello specifico sui due ruote a motori si utilizzavano freni a tamburo.

quindi perchè cambiare qualcosa che funziona (e bene) con qualcosa che non offre dal punto di vista tecnico (per lo specifico utilizzo in bdc) alcun miglioramento sensibile?

prendiamo come esempio la catena. è in giro da più di un secolo, ma visto che funziona bene, è leggera, affidabile ed economica, nessuno sogna di cambiarla magari con una cinghia o con un sistema idraulico.

ad oggi secondo me l'unico motivo per comprare delle bici con freni a disco è solo il piacere di avere una bici con freno a disco.
che sicuramente è una forte motivazione, la più forte, anche se priva di una giustificazione razionale.

e considerando che andare in bici è un piacere, è più che ovvio che ognuno voglia pedalare su una bici che lo gratifichi e quindi quest'ultimo aspetto risulta di molto più incidente del lato tecnico.
 

sepica

Ammiraglia
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ci sono milioni di articoli che spiegano perchè si è passati dal ferro al carbonio...

nel caso dei freni a disco io non vedo tutta questa "innovazione".
infatti bisogna sempre considerare le prestazioni offerte dal sistema tecnologico.
nello specifico se nella mtb, su una moto o su una macchina l'uso di un impianto frenate a dischi in acciaio è giustificato, su una bdc la giustificazione perde molto del suo lato tecnico.

infatti il limite della frenata è dato dall'attrito che si riesce a generare tra la ruota e l'asfalto.

quindi come forza frenate non vi è la necessità di averne di maggiore (a maggior ragione su asfalto bagnato). e se la pista frenante è bagnata vuol dire che la strada è un lago :mrgreen:

come modulabilità, altro aspetto fondamentale, un sistema con ruote in alluminio (e ad essere sinceri anche top di gamma di ruote in carbonio) presentano prestazioni del tutto simili ad un impianto a disco.
con uso gravoso tutti e due i sistemi hanno limiti (ovvio). se un omone di 90 kg si lancia a palla in discesa, un dischetto soffrirà come un paio di tacchette :mrgreen:

come ingombri, peso e facilità di installazione su una bici,costi di gestione e la facilità della manutenzione, il freno classico è superiore, anche solo per il fatto che è presente sul mercato da molto più tempo.

quindi perchè utilizzare su una bdc i freni a disco?
dal punto di vista tecnico è giustificabile solo perchè permette maggiore libertà nella realizzazione della ruota.
un cerchio che non ha la pista frenante sicuramente è meno soggetto a stress meccanico. quindi ha una vita più lunga. inoltre (ma solo in via teorica) potrebbe consentire un risparmio di peso. in realtà ciò non avviene perchè già oggi con i cerchi tradizionali siamo già al limite.

un passo in avanti si potrà avere quando il sistema bici verrà ripensato nel suo complesso in funzione dell'uso di un sistema frenante a disco.

nelle moto l'uso delle ruote a razze in lega di alluminio rispetto alle "vecchie" a raggi ha permesso di migliorare lo stato esistente. ma ovviamente una bici non è una moto e nello specifico sui due ruote a motori si utilizzavano freni a tamburo.

quindi perchè cambiare qualcosa che funziona (e bene) con qualcosa che non offre dal punto di vista tecnico (per lo specifico utilizzo in bdc) alcun miglioramento sensibile?

prendiamo come esempio la catena. è in giro da più di un secolo, ma visto che funziona bene, è leggera, affidabile ed economica, nessuno sogna di cambiarla magari con una cinghia o con un sistema idraulico.

ad oggi secondo me l'unico motivo per comprare delle bici con freni a disco è solo il piacere di avere una bici con freno a disco.
che sicuramente è una forte motivazione, la più forte, anche se priva di una giustificazione razionale.

e considerando che andare in bici è un piacere, è più che ovvio che ognuno voglia pedalare su una bici che lo gratifichi e quindi quest'ultimo aspetto risulta di molto più incidente del lato tecnico.
Non condivido una lettera di quello che scrivi...
purtroppo questo topic e un continuo andare indietro e in avanti con afermazioni gia discusse abbondantemente.
I freni a disco sono la naturale evoluzione di due fili 4 molle e 4 tacchette di gomma, il freno classico garantisce una buona e CONFORTEVOLE frenata sempre che......la pista sia in buone condizioni sia in alluminio che il guidatore pesi meno di 70 kg , che non piova, che la discesa non sia troppo lunga, che il cerchio sia dritto , che i pattini siano in buono stato, che il filo scorra bene, che i corpi freno siano di buona fattura a doppio pivot, che si sia una manutenzione regolare ....
ovvero tutto funzioni a dovere allora si hai una buona frenata, ti posso assicurare che, non so se tua hai la stessa esperienza, in MTB i freni a disco garantiscono sempre un ottima frenata anche quando nelle peggiori delle ipotesi ci sia dell'aria nell'impianto , unico paura che bisogna avere, (tolto chessò dell'olio sul disco).
Questo per dirti che appunto il disco è la naturale evoluzione sia dal punto di vista tecnico ma anche confortevole e di manutentivo.

Non vorrei dire una stupidaggine i freni a tamburo ben dimensionati e calibrati erano preferiti ai freni a disco nell'auto da corsa degli anni 50, poi si passo ai freni a disco perche sono di piu facile manutenzione montaggio ispezione raffredamento e customizzazione garantendo cmq un ottima frenata ....dunque nel valutare se sia meglio uno o l'altro impianto bisogna mettere sulla bilancia tanti fattori non solo l'aspetto frenante.
 
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