La Rai e il Giro (commenti, critiche...)

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Martinello è bravo competente ...e cosa da non trascurare, sa mettere insieme piuttosto bene le frasi in lingua Italiana corretta...
Francamente di Sgarbozza ne abbiamo gia' uno...ha gia' il suo successore in Lelli che sembra il suo figlioccio...punterei su qualcuno di piu' intelligente per i prossimi che si dedicano al ciclismo in RAI,piu' vicini o anche meglio di Martinello,non peggio.
 
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Gamba_tri

via col vento
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In un'azienda privata si,un dipendente pubblico no,bisogna aspettare che il buon Gigino vada in pensione.

dubito abbia vinto un concorso pubblico, penso abbia un contratto che qualcuno, molto potente in Rai c'è chi dice Sergio Zavoli ma non so quanto sia vero, continua a fargli rinnovare senza vergogna e in barba alla meritocrazia.
 

Dogmafpx

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dubito abbia vinto un concorso pubblico, penso abbia un contratto che qualcuno, molto potente in Rai c'è chi dice Sergio Zavoli ma non so quanto sia vero, continua a fargli rinnovare senza vergogna e in barba alla meritocrazia.

Non e' un segreto che Sgarbozza e' stato per tantissimi anni il portaborse di Giorgio Martino.
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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sì e ci pedalicchio
dubito abbia vinto un concorso pubblico, penso abbia un contratto che qualcuno, molto potente in Rai c'è chi dice Sergio Zavoli ma non so quanto sia vero, continua a fargli rinnovare senza vergogna e in barba alla meritocrazia.

Purtroppo in Rai devono credere che Sgarbozza sia simpatico e spiritoso, una macchietta che sa dare un po' di umorismo al posto giusto. Altrimenti non si spiega come possa un simile personaggio che non capisce nulla, non sa parlare, dice delle emerite banalità e che risulta insopportabile anche alla maggioranza dei ciclisti, far parte della televisione pubblica pagata dai contribuenti.
Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio. Personalmente, benchè sia una vera appassionata, trovo che la metta troppo sul patetico. Dovrebbe aggiornarsi professionalmente. La strozzerei, ad esempio, quando chiama Uran "Ciccio", la solita menata di voler far apparire il cilcismo uno sport dove il lato umano prevale. Ma dai...oramai organzizzazione dei team, tecnologie, preparazioni e i soldi l'hanno da tempo messo alla pari con gli sport più moderni ed evoluti. E' come se in F1 si parlasse di Hamilton, Vettel e compagnia bella come se compissero le stesse gesta di Nuvolari, Fangio, Ascari....
I tempi sono cambiati, sveglia!
Per il resto Pancani capisce pure lui poco, ma quello che indispettisce è l'esagerato utilizzo di superlativi quando parla dei ciclisti italiani, Martinello qualcosa sa ma espone in un italiano poco scorrevole perchè troppo ricercato ed alla fine stanca, Max Lelli è simpatico ma per essere un bravo telecronista parla un italiano con diversi errori e l'accento toscano troppo marcato. Insomma salverei Beppe Conti, Garzelli e quel mattacchione di De Luca anche se ancora sbaglia l'uso del tu-te.
 
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5 Novembre 2008
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Serian Valley
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Purtroppo in Rai devono credere che Sgarbozza sia simpatico e spiritoso, una macchietta che sa dare un po' di umorismo al posto giusto. Altrimenti non si spiega come possa un simile personaggio che non capisce nulla, non sa parlare, dice delle emerite banalità e che risulta insopportabile anche alla maggioranza dei ciclisti, far parte della televisione pubblica pagata dai contribuenti.
Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio. Personalmente, benchè sia una vera appassionata, trovo che la metta troppo sul patetico. Dovrebbe aggiornarsi professionalmente. La strozzerei, ad esempio, quando chiama Uran "Ciccio", la solita menata di voler far apparire il cilcismo uno sport dove il lato umano prevale. Ma dai...oramai organzizzazione dei team, tecnologie, preparazioni e i soldi l'hanno da tempo messo alla pari con gli sport più moderni ed evoluti. E' come se in F1 si parlasse di Hamilton, Vettel e compagnia bella come se compissero le stesse gesta di Nuvolari, Fangio, Ascari....
I tempi sono cambiati, sveglia!
Per il resto Pancani capisce pure lui poco, ma quello che indispettisce è l'esagerato utilizzo di superlativi quando parla dei ciclisti italiani, Martinello qualcosa sa ma espone in un italiano poco scorrevole perchè troppo ricercato ed alla fine stanca, Max Lelli è simpatico ma per essere un bravo telecronista parla un italiano con diversi errori e l'accento toscano troppo marcato. Insomma salverei Beppe Conti, Garzelli e quel mattacchione di De Luca anche se ancora sbaglia l'uso del tu-te.

concordo praticamente su tutto. De Luca non è classificabile in nessuna categoria conosciuta :mrgreen::mrgreen:
 

spaghetti

Pignone
7 Gennaio 2010
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Soverato
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Bianchi Sempre
Purtroppo in Rai devono credere che Sgarbozza sia simpatico e spiritoso, una macchietta che sa dare un po' di umorismo al posto giusto. Altrimenti non si spiega come possa un simile personaggio che non capisce nulla, non sa parlare, dice delle emerite banalità e che risulta insopportabile anche alla maggioranza dei ciclisti, far parte della televisione pubblica pagata dai contribuenti.
Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio. Personalmente, benchè sia una vera appassionata, trovo che la metta troppo sul patetico. Dovrebbe aggiornarsi professionalmente. La strozzerei, ad esempio, quando chiama Uran "Ciccio", la solita menata di voler far apparire il cilcismo uno sport dove il lato umano prevale. Ma dai...oramai organzizzazione dei team, tecnologie, preparazioni e i soldi l'hanno da tempo messo alla pari con gli sport più moderni ed evoluti. E' come se in F1 si parlasse di Hamilton, Vettel e compagnia bella come se compissero le stesse gesta di Nuvolari, Fangio, Ascari....
I tempi sono cambiati, sveglia!
Per il resto Pancani capisce pure lui poco, ma quello che indispettisce è l'esagerato utilizzo di superlativi quando parla dei ciclisti italiani, Martinello qualcosa sa ma espone in un italiano poco scorrevole perchè troppo ricercato ed alla fine stanca, Max Lelli è simpatico ma per essere un bravo telecronista parla un italiano con diversi errori e l'accento toscano troppo marcato. Insomma salverei Beppe Conti, Garzelli e quel mattacchione di De Luca anche se ancora sbaglia l'uso del tu-te.

Condivido pienamente,a me fanno venire sonno peggio della Formula 1.Dico anche che sono partiti belli tosti, 90 km di tappa pianeggiante non si può vedere.Questi fanno passare la voglia di vedere il ciclismo in tv.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Condivido pienamente,a me fanno venire sonno peggio della Formula 1.Dico anche che sono partiti belli tosti, 90 km di tappa pianeggiante non si può vedere.Questi fanno passare la voglia di vedere il ciclismo in tv.
Non è che te lo prescrive il medico di guardare 90 km di tappa...se la guardi è perche' ti va di sorbirti anche tutte le -------te che dicono, 4-5 ore di diretta devono pur riempirle, senno' ti guardi gli ultimi 40 km e sicuramente non ti addormenti.
Io le guardo volentieri,sempre, anche quelle di pianura del Tour che in quanto a noia non hanno da invidiare nulla a nessuno, guardare il ciclismo mi rilassa e se mi addormento pazienza,vuol dire che in quel momento ho la mente sgombra,mi rilasso e dormo...sto bene.
Poi che la De Stefano in studio sia pesantissima,non c'è dubbio,ma c'è anche il telecomando che aiuta molto,
Alle classiche del Nord che era relegata a fare il suo vero mestiere,le interviste a fine gara,era perfetta.
E' che ormai ha fatto carriera e vuol fare la brava presentatrice,che non è e non lo sara' mai.
o-o
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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sì e ci pedalicchio
Non è che te lo prescrive il medico di guardare 90 km di tappa...se la guardi è perche' ti va di sorbirti anche tutte le -------te che dicono, 4-5 ore di diretta devono pur riempirle, senno' ti guardi gli ultimi 40 km e sicuramente non ti addormenti.
Io le guardo volentieri,sempre, anche quelle di pianura del Tour che in quanto a noia non hanno da invidiare nulla a nessuno, guardare il ciclismo mi rilassa e se mi addormento pazienza,vuol dire che in quel momento ho la mente sgombra,mi rilasso e dormo...sto bene.
Poi che la De Stefano in studio sia pesantissima,non c'è dubbio,ma c'è anche il telecomando che aiuta molto,
Alle classiche del Nord che era relegata a fare il suo vero mestiere,le interviste a fine gara,era perfetta.
E' che ormai ha fatto carriera e vuol fare la brava presentatrice,che non è e non lo sara' mai.
o-o

Capisco benissimo che i telecronisti di cilcismo sono svantaggiati rispetto a quelli di altri sport: si trovano spesso a commentare ore e ore di corsa dove non accade assolutamente nulla. Un'impresa davvero molto ma molto ardua. Io stesso quando vedo che mancano tantissimi km all'arrivo spengo la TV per riaccenderla quando la gara è sul finale. Proprio non ce la faccio a stare ore a vedere il nulla, figuriamoci a commentarlo!
Per quanto riguarda la Di Stefano non c'è pericolo, cambio canale! Ma non solo per colpa sua, non sopporto i commenti del dopogara con tutti quegli ospiti che dicono la propria opinione. Parole...parole...parole... Per carità!
Purtroppo ora in TV c'è l'abitudine, non solo pe ril cilcismo, di voler strafare e così dopo il puro evento sportivo ti spiattellano un altro bel po' di tempo dedicato all'analisi di cose accadute che nessuno ha il potere di modificare.
Credo che un qualsiasi appassionato ha capito e si è già fatto un'idea durante la gara e la telecronaca.
A mio parere l'ideale sarebbe trasmettere l'evento sportivo senza interruzioni di nessun genere tipo gli interventi dallo studio :wacko: (ovviamente la pubblicità non puoi eliminarla) , poi qualche intervista ed una rapida analisi di come si è svolta la corsa. Finita lì.
Ma quanti sono gli incaricati della Rai alle tappe Giro?

Pancani
Martinello
Conti
De Stefano
Sgarbozza
Garzelli
De Luca
Lelli
L'intervistatore del dopo tappa

Troppi.
 

123lorka

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Capisco benissimo che i telecronisti di cilcismo sono svantaggiati rispetto a quelli di altri sport: si trovano spesso a commentare ore e ore di corsa dove non accade assolutamente nulla. Un'impresa davvero molto ma molto ardua. Io stesso quando vedo che mancano tantissimi km all'arrivo spengo la TV per riaccenderla quando la gara è sul finale. Proprio non ce la faccio a stare ore a vedere il nulla, figuriamoci a commentarlo!
Per quanto riguarda la Di Stefano non c'è pericolo, cambio canale! Ma non solo per colpa sua, non sopporto i commenti del dopogara con tutti quegli ospiti che dicono la propria opinione. Parole...parole...parole... Per carità!
Purtroppo ora in TV c'è l'abitudine, non solo pe ril cilcismo, di voler strafare e così dopo il puro evento sportivo ti spiattellano un altro bel po' di tempo dedicato all'analisi di cose accadute che nessuno ha il potere di modificare.
Credo che un qualsiasi appassionato ha capito e si è già fatto un'idea durante la gara e la telecronaca.
A mio parere l'ideale sarebbe trasmettere l'evento sportivo senza interruzioni di nessun genere tipo gli interventi dallo studio :wacko: (ovviamente la pubblicità non puoi eliminarla) , poi qualche intervista ed una rapida analisi di come si è svolta la corsa. Finita lì.
Ma quanti sono gli incaricati della Rai alle tappe Giro?

Pancani
Martinello
Conti
De Stefano
Sgarbozza
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L'intervistatore del dopo tappa

Troppi.

Il Processo alla tappa l'hanno inventato negl'anni '60... non proprio ieri:mrgreen:... quindi non e che "ora la TV" e cosi..... e da decenni che e cosi....anzi fu proprio quel programma che introdusse questo modo di fare TV....anche in altri sport. Lo sport parlato piace quanto se non di piu di quello praticato. Secondo me il problema delle troppe parole in TV e un falso problema... sopratutto oggi con la tantissima offerta televisiva che ce in giroo-o
 
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Pedivella
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Prov. CHIETI
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Daccordi Sansone R10v, CAAM Honeycomb SR EPS
Purtroppo in Rai devono credere che Sgarbozza sia simpatico e spiritoso, una macchietta che sa dare un po' di umorismo al posto giusto. Altrimenti non si spiega come possa un simile personaggio che non capisce nulla, non sa parlare, dice delle emerite banalità e che risulta insopportabile anche alla maggioranza dei ciclisti, far parte della televisione pubblica pagata dai contribuenti.
Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio. Personalmente, benchè sia una vera appassionata, trovo che la metta troppo sul patetico. Dovrebbe aggiornarsi professionalmente. La strozzerei, ad esempio, quando chiama Uran "Ciccio", la solita menata di voler far apparire il cilcismo uno sport dove il lato umano prevale. Ma dai...oramai organzizzazione dei team, tecnologie, preparazioni e i soldi l'hanno da tempo messo alla pari con gli sport più moderni ed evoluti. E' come se in F1 si parlasse di Hamilton, Vettel e compagnia bella come se compissero le stesse gesta di Nuvolari, Fangio, Ascari....
I tempi sono cambiati, sveglia!
Per il resto Pancani capisce pure lui poco, ma quello che indispettisce è l'esagerato utilizzo di superlativi quando parla dei ciclisti italiani, Martinello qualcosa sa ma espone in un italiano poco scorrevole perchè troppo ricercato ed alla fine stanca, Max Lelli è simpatico ma per essere un bravo telecronista parla un italiano con diversi errori e l'accento toscano troppo marcato. Insomma salverei Beppe Conti, Garzelli e quel mattacchione di De Luca anche se ancora sbaglia l'uso del tu-te.

Credo che i telecronisti RAI debbano leggere questo forum. Le critiche sono sempre costruttive e non bisogna stigmatizzarle a priori. È una regola che vale per tutte le professioni.
 
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Il Processo alla tappa l'hanno inventato negl'anni '60... non proprio ieri:mrgreen:... quindi non e che "ora la TV" e cosi..... e da decenni che e cosi....anzi fu proprio quel programma che introdusse questo modo di fare TV....anche in altri sport. Lo sport parlato piace quanto se non di piu di quello praticato. Secondo me il problema delle troppe parole in TV e un falso problema... sopratutto oggi con la tantissima offerta televisiva che ce in giroo-o

Sì, il processo alla tappa è nato praticamente con la televisione, condotto però da un certo Zavoli....e la TV non era proprio come quella di oggi.
Che lo sport parlato piaccia anche più di quello praticato non è da me, essendo un praticante, condiviso, ma è senz'altro vero, altrimenti non esisterebbero quelle infinite trasmissioni condotte da finti-isterici-giornalisti-tifosi che urlano parlando di calcio (senza aimmagini!), spesso anche criticate perchè ritenute aizzatrici degli ultrà calcistici.

Assolutamente d'accordo infine che l'eccesso TV nel commentare/analizzare/litigare su questo o qull'evento sportivo sia un falso problema (di questi tempi poi...): giustamente, quando la cosa non ci sta più bene, si può sempre cambiare canale o spegnere la TV.
Io lo faccio da tempo.
o-o
 

Tapinaz

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....Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio....
Concordo con quanto tu dici eccetto che per questo punto.

Non togliermi la De Stefano ultimamente è diventata una faiga :love[1]:

:))):, va bene per rivitalizzare i testosteroni notoriamente bassi dei ciclisti:))):
 

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Credo che i telecronisti RAI debbano leggere questo forum. Le critiche sono sempre costruttive e non bisogna stigmatizzarle a priori. È una regola che vale per tutte le professioni.

Guarda, io penso che qualcuno in Rai legga questo forum di cilcismo, indubbiamente quello con più iscritti e penso anche più noto d'Italia.
Un paio di anni fa feci notare in una discussione che nella sigla iniziale delle trasmissioni del Giro, laddove apparivano i nomi di celebri campioni, Merckx era scritto in modo errato (Merkx).
Ebbene, dopo qualche giorno venne corretto. :lookaround:
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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sì e ci pedalicchio
Concordo con quanto tu dici eccetto che per questo punto.

Non togliermi la De Stefano ultimamente è diventata una faiga :love[1]:

:))):, va bene per rivitalizzare i testosteroni notoriamente bassi dei ciclisti:))):


Sì, ma attento a non farti ingannare: in TV appaiono strapiene di cerone!
A vederle senza si possono avere delle sorprese... :asd:
 

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Pedivella
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Guarda, io penso che qualcuno in Rai legga questo forum di cilcismo, indubbiamente quello con più iscritti e penso anche più noto d'Italia.
Un paio di anni fa feci notare in una discussione che nella sigla iniziale delle trasmissioni del Giro, laddove apparivano i nomi di celebri campioni, Merckx era scritto in modo errato (Merkx).
Ebbene, dopo qualche giorno venne corretto. :lookaround:

o-o o-o comunque se proprio "non ci se la fa" esiste pur sempre l'alternativa Aiello-Magrini su Eurosport ma è a pagamento
 

marmar

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Certo che siamo incontentabili. Fino a qualche anno fa tutti a lamentarsi che il ciclismo non era considerato, e oggi ci lamentiamo perchè le tappe in pianura sono noiose e cambiamo canale. Io sono contento delle ore che, finalmente, si dedicano al ciclismo, anzi, vorrei che si dedicasse più spazio anche ad eventi minori. A parte Sgarbozza, che è inascoltabile e inguardabile, non mi pare che tutti gli altri siano peggio di altri commentatori di altri sport (calcio in primis)
 

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Purtroppo in Rai devono credere che Sgarbozza sia simpatico e spiritoso, una macchietta che sa dare un po' di umorismo al posto giusto. Altrimenti non si spiega come possa un simile personaggio che non capisce nulla, non sa parlare, dice delle emerite banalità e che risulta insopportabile anche alla maggioranza dei ciclisti, far parte della televisione pubblica pagata dai contribuenti.
Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio. Personalmente, benchè sia una vera appassionata, trovo che la metta troppo sul patetico. Dovrebbe aggiornarsi professionalmente. La strozzerei, ad esempio, quando chiama Uran "Ciccio", la solita menata di voler far apparire il cilcismo uno sport dove il lato umano prevale. Ma dai...oramai organzizzazione dei team, tecnologie, preparazioni e i soldi l'hanno da tempo messo alla pari con gli sport più moderni ed evoluti. E' come se in F1 si parlasse di Hamilton, Vettel e compagnia bella come se compissero le stesse gesta di Nuvolari, Fangio, Ascari....
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Per il resto Pancani capisce pure lui poco, ma quello che indispettisce è l'esagerato utilizzo di superlativi quando parla dei ciclisti italiani, Martinello qualcosa sa ma espone in un italiano poco scorrevole perchè troppo ricercato ed alla fine stanca, Max Lelli è simpatico ma per essere un bravo telecronista parla un italiano con diversi errori e l'accento toscano troppo marcato. Insomma salverei Beppe Conti, Garzelli e quel mattacchione di De Luca anche se ancora sbaglia l'uso del tu-te.

In generale concordo, ottima disamina.
Soprattutto, il giudizio impietoso su Sgarbozza, Pancani e la De Stefano è perfetto.
Io, personalmente, non sopporto quest'ultima, per le medesime ragioni: non parla mai di ciclismo, non entra mai nel merito, perché, evidentemente, pur essendo appassionata, di ciclismo ne capisce veramente poco, e per nascondere le proprie carenze deve parlare continuamente del più e del meno.
Però, ritengo Martinello un ottimo commentatore tecnico, meglio di Cassani, che era buono, ma non a livello del buon Silvio. Certo, il suo italiano è un po' ridondante, ampolloso come qualcuno ha scritto, ma grammaticalmente ineccepibile. Bisogna considerare che lui non nasce telecronista, è un ex atleta, e non può avere i tempi del telecronista; ma il suo modo di esprimersi è significativamente migliore di molti presunti giornalisti di professione.
E soprattutto, è molto professionale: essendo un ex campione, ne capisce di ciclismo, e quando parla, lo fa a ragion veduta. A differenza degli altri giornalisti RAI, con i quali a volte dà l'idea di bisticciare.
Non concordo, però, su Lelli e Conti. Lelli è pessimo, peggiore non potrebbe essere, il suo marcato accento non è tollerabile su una rete nazionale, non siamo mica ad una trasmissione umoristica in cui le cadenze dialettali possono essere elemento di comicità, e soprattutto non dà alcun valore aggiunto alla trasmissione. Lelli è completamente inutile.
E pure Conti non lo sopporto: si atteggia come se fosse l'unico giornalista italiano che ne capisce di ciclismo, e pertanto si sente in diritto di sparare sentenze. Che infatti non stanno né in cielo né in terra. Ma tant'è, la maggior parte di chi lo ascolta non ne capisce molto di ciclismo e finisce col prendere per oro colato ogni panzana che dice.
Garzelli e De Luca, discreti. Ci stanno là, comunque. E De Luca, mi pare molto motivato, anche se dovrà migliorare di parecchio se un giorno vorrà diventare il riferimento in RAI per il ciclismo.