Sindrome della bandelletta ileotibiale: consigli sul recupero

Salve

Apprendista Passista
23 Giugno 2012
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Bergamo
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Bianchi Sempre pro
La bendelletta s'infiamma per svariate ragioni.
Io come ""cicatrice"" ho ancora una scalino sulla fascia lata, e tutte le settimana faccio massaggi....
la bandelletta ha diverse soluzioni perchè è causata da diversi problemi.
Io ho sono fortemente asimmetrico ad esempio a livello di gambe e piedi
 

evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
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BIANCHI OLTRE XR1 - Specialized Tarmac SL5 S-Works Team Edition
sono ancora fermo al palo e non ho capito la causa scatenante.....continuo stretching etc etc ....poco tempo fa sono stato a farmi riposizionare al Centro Mapei....ma appena provo a sforzare (ma poco poco non credere chissà cosa) mi si ripresenta. Le mie salite sono un ricordo....
Hai provato le onde d'urto? So che costano però a me in una patologia tendinea al gomito (epitrocleite) l'han risolta bene, o comunque migliorata di tanto. Infatti aspetto di fare un controllo dal mio ortopedico prima di dare l'ok al fisioterapista per procedere con le onde d'urto per la bandelletta ileotibiale.

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evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
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BIANCHI OLTRE XR1 - Specialized Tarmac SL5 S-Works Team Edition
Ortopedico mi ha infiltrato ma esito pressoché nullo!!! Il tendine e' accorciato e basta mi dice che si potrebbe effettuare operazione di detensione bandelletta=3 sett a casa dal lavoro e poi recupero in tot. 6 settimane di inattività che, del resto sto facendo perché già nella vita di ogni giorno ho il fastidio e di conseguenza non riesco ad uscire in bici senza aver problemi durante e soprattutto dopo.
Non so se tentare anche questa o mollare la bici, la corsa etc.
Il dottore mi dice: certo che se il problema si acuisce SOLO in bici ......veda lei se sia il caso....della serie se riesci a lavorare è tutto ok.
Qualcuno ha effettuato o conosce qcuno che ha fatto tale intervento?
Aspetta...ma cosa ti ha infiltrato e dove soprattutto? Sii preciso.

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ste65

Novellino
26 Novembre 2006
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un'infiltrazione nella zona del condilo ovvero dove il tendine passa sopra durante ogni estensione della gamba. In pratica c'è una specie di borsa che attenua lo sfregamento ma nei casi di contrazione del tendine lo sfregamento è molto marcato e la borsa si infiamma per maggior compressione, di conseguenza l'area di vascolarizza e si innerva diventando quindi sensibile. Se l'infiltrazione viene effettuata nel punto preciso con cortisone dovrebbe dare alleviamento.
 

ste65

Novellino
26 Novembre 2006
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Pinarello Alu-Carb
Le onde d'urto le ho fatte e mi hanno dato beneficio per un periodo perché hanno tolto parte dell'infiammazione ....non ti dico quanto mi faceva saltare però passando sulla zona critica.
 

tombazosana

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31 Dicembre 2010
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da corsa
Anche se adesso sei posizionato bene, non spingere, meglio se lasci a bici per 6 mesi, prima di fare qualsiasi intervento prova con tecarterapia e nuoto e dopo ripartì con calma

si parte piano e dopo si rallenta..
 

evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
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Anche se adesso sei posizionato bene, non spingere, meglio se lasci a bici per 6 mesi, prima di fare qualsiasi intervento prova con tecarterapia e nuoto e dopo ripartì con calma

si parte piano e dopo si rallenta..
Come sarebbe "si parte piano e dopo si rallenta"?
Le onde d'urto le ho fatte e mi hanno dato beneficio per un periodo perché hanno tolto parte dell'infiammazione ....non ti dico quanto mi faceva saltare però passando sulla zona critica.


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evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
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Le onde d'urto le ho fatte e mi hanno dato beneficio per un periodo perché hanno tolto parte dell'infiammazione ....non ti dico quanto mi faceva saltare però passando sulla zona critica.
Quante sedute hai fatto? Nel giro di quanto tempo? Per l'epitrocleite al gomito ne avevo fatte 6 in circa 3 settimane, due a settimana. Risultato ottimo.

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ripidorapido

Novellino
10 Febbraio 2015
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mtb, strada
ho letto tutto il thread e ho cercato di chiarirmi con letteratura a riguardo e ho trovato più fumo che arrosto sulle cause e ancora di + sulle terapie.
Si possono però fare delle considerazioni
1. in base alle conoscenze anatomiche e al buon senso possiamo concludere che è da limitare tutto ciò che "tira" sulla bandelletta
2. la sindrome è da microtraumi/movimenti ripetuti (piccole/minuscole infiammazioni che si sommano ad ogni movimento sopra "soglia di tenuta" della bandelletta). Come tutte le patologie da micortraumi è proporzionale alla frequenza, forza, postura e se volete anche vibrazioni (ed è inversamente proporzionale alle pause)
Cause
1. condizioni anatomiche che tendono a "tirare" sulla bandelletta
1a varismo arti inferiori ("gambe a 'O'")
1b intrarotazione arto inferiore ("ginocchia/piede in dentro")
1c pronazione piede ("appoggio prevalente sull'esterno del piede")
1d muscolo tensore della fascia lata (che si inserisce su bacino: quindi un bacino in adduzione -cioè il bacino inclinato in basso a destra rispetto al tensore della fascia lata di sinistra, e viceversa- va a "tirare")
Potremmo far rientrare queste caratteristiche anatomiche nelle classi eziopatologiche di cui al punto 2 della postura e forza.
Al punto 2 ricordiamo la
- frequenza, quindi più si è agili, più dovrebbe andar peggio (oltre al fatto che maggiore agilità secondo me corrisponde anche a minore coordinazione)
- forza, ma + si è agili, meno forza è necessaria (quindi buon senso e ricerca della coordinazione dovrebbero indirizzarci su quale frequenza/forza usare)
- postura (vedi anatomia sopra): per i punti 1a, 1b e 1c ci vuole un... ortopedico?! Mi sbaglierò, ma io un ortopedico lo vedo troppo "chirurgo" per una patologia come questa, più funzionale che chirurgica.
Sceglierei invece un fisiatra (o un medico sportivo) come figura a cui rivolgersi in primis.
Ma prima di andare da loro andrei dal fisioterapista (affinché agisca in particolare sul punto 1d, integrando col roller*).
E prima ancora di andare dal fisioterapista, la terapia beneficia positivamente (come tutte le patologia da microtraumi) delle PAUSE: bisogna interrompere assolutamente altrimenti quelle micro-infiammazioni che generano la "macro"-infiammazione continueranno a gettare benzina sul fuoco: ci vuole pazienza e "furbizia", rispettarsi.

Il rinforzo del vasto mediale mi pare + una leggenda: impossibile potenziarlo senza potenziare contemporaneamente gli altri 3 muscoli del quadricipite (per ottenere poi cosa?!): ok, in generale tutto ciò che rinforza la muscolatura in modo proporzionale e progressivo va (sempre) bene, quindi non mi fisserei su un muscolo.
Piuttosto il rinforzo del gluteo medio (abduttore del bacino e quindi de-tensore del muscolo della fascia lata e quindi della bandelletta), ma credo che questo interessi di + i podisti: i ciclisti dovrebbero porre maggiore attenzione a mantenere semplicemente le ginocchia in asse durante la pedalata (anche i piedi devono essere in asse; da correggere ev. con la calzatura la loro eventuale pronazione -punto 1c: fisiatra o ortopedico).
*roller: c'è chi dice di farlo scorrere avanti e indietro in senso perpendicolare al fascio muscolare, ma c'è anche chi consiglia di insistere su un punto oscillandoci sopra (roller fermo e oscillazione sull'asse del roller) e spostare il roller man mano (meno doloroso secondo me e a sensazione non meno efficace)
La terapia efficace è quella che agisce sulle cause (punti 1 e 2): US, laser, farmaci, tecar ecc. agiscono sulle conseguenze
 

evolux

Apprendista Scalatore
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ho letto tutto il thread e ho cercato di chiarirmi con letteratura a riguardo e ho trovato più fumo che arrosto sulle cause e ancora di + sulle terapie.
Si possono però fare delle considerazioni
1. in base alle conoscenze anatomiche e al buon senso possiamo concludere che è da limitare tutto ciò che "tira" sulla bandelletta
2. la sindrome è da microtraumi/movimenti ripetuti (piccole/minuscole infiammazioni che si sommano ad ogni movimento sopra "soglia di tenuta" della bandelletta). Come tutte le patologie da micortraumi è proporzionale alla frequenza, forza, postura e se volete anche vibrazioni (ed è inversamente proporzionale alle pause)
Cause
1. condizioni anatomiche che tendono a "tirare" sulla bandelletta
1a varismo arti inferiori ("gambe a 'O'")
1b intrarotazione arto inferiore ("ginocchia/piede in dentro")
1c pronazione piede ("appoggio prevalente sull'esterno del piede")
1d muscolo tensore della fascia lata (che si inserisce su bacino: quindi un bacino in adduzione -cioè il bacino inclinato in basso a destra rispetto al tensore della fascia lata di sinistra, e viceversa- va a "tirare")
Potremmo far rientrare queste caratteristiche anatomiche nelle classi eziopatologiche di cui al punto 2 della postura e forza.
Al punto 2 ricordiamo la
- frequenza, quindi più si è agili, più dovrebbe andar peggio (oltre al fatto che maggiore agilità secondo me corrisponde anche a minore coordinazione)
- forza, ma + si è agili, meno forza è necessaria (quindi buon senso e ricerca della coordinazione dovrebbero indirizzarci su quale frequenza/forza usare)
- postura (vedi anatomia sopra): per i punti 1a, 1b e 1c ci vuole un... ortopedico?! Mi sbaglierò, ma io un ortopedico lo vedo troppo "chirurgo" per una patologia come questa, più funzionale che chirurgica.
Sceglierei invece un fisiatra (o un medico sportivo) come figura a cui rivolgersi in primis.
Ma prima di andare da loro andrei dal fisioterapista (affinché agisca in particolare sul punto 1d, integrando col roller*).
E prima ancora di andare dal fisioterapista, la terapia beneficia positivamente (come tutte le patologia da microtraumi) delle PAUSE: bisogna interrompere assolutamente altrimenti quelle micro-infiammazioni che generano la "macro"-infiammazione continueranno a gettare benzina sul fuoco: ci vuole pazienza e "furbizia", rispettarsi.

Il rinforzo del vasto mediale mi pare + una leggenda: impossibile potenziarlo senza potenziare contemporaneamente gli altri 3 muscoli del quadricipite (per ottenere poi cosa?!): ok, in generale tutto ciò che rinforza la muscolatura in modo proporzionale e progressivo va (sempre) bene, quindi non mi fisserei su un muscolo.
Piuttosto il rinforzo del gluteo medio (abduttore del bacino e quindi de-tensore del muscolo della fascia lata e quindi della bandelletta), ma credo che questo interessi di + i podisti: i ciclisti dovrebbero porre maggiore attenzione a mantenere semplicemente le ginocchia in asse durante la pedalata (anche i piedi devono essere in asse; da correggere ev. con la calzatura la loro eventuale pronazione -punto 1c: fisiatra o ortopedico).
*roller: c'è chi dice di farlo scorrere avanti e indietro in senso perpendicolare al fascio muscolare, ma c'è anche chi consiglia di insistere su un punto oscillandoci sopra (roller fermo e oscillazione sull'asse del roller) e spostare il roller man mano (meno doloroso secondo me e a sensazione non meno efficace)
La terapia efficace è quella che agisce sulle cause (punti 1 e 2): US, laser, farmaci, tecar ecc. agiscono sulle conseguenze

Dopo infiltrazione locale di Rifocin nella borsa alta della bandelletta ileotibiale ho fatto sette tecar terapie e poi un'onda d'urto doppia alla quale seguiranno altre due, la prossima settimana e l'altra ancora. A proposito di cause, forse io ho trovato la mia: ho utilizzato da sempre in bici (1 anno ed mezzo) un plantare per pronatore (che mi serve per camminare o correre a piedi più che altro) che alzandomi la parte mediale interna del piede per dare sostegno alla rotula, mi ha spostato nel frattempo il resto a carico della bandelletta ileotibiale. Ecco, alla prossima uscita proverò a tenere le solette originali delle mie scarpe da ciclismo (North Wave) per vedere come va, poi vi saprò dire.
 

Duncan_McCloud

Pedivella
3 Luglio 2014
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FRW Hunters Point
Buongiorno, son cinque mesi che convivo col problema, che sembra senza speranza. Tutto scatenato da una sessione di 80km di bici seguiti da 6 di corsa.
Ginocchia vare anche per me. Qualcuno sa consigliarmi un osteopata specializzata che possa darmi una mano, preferibilmente in provincia di Milano\Lecco\Como\Bergamo ?

Passare da 3500m D+ a non fare nemmeno 30km in pianura e veramente :cry:
 

evolux

Apprendista Scalatore
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Buongiorno, son cinque mesi che convivo col problema, che sembra senza speranza. Tutto scatenato da una sessione di 80km di bici seguiti da 6 di corsa.
Ginocchia vare anche per me. Qualcuno sa consigliarmi un osteopata specializzata che possa darmi una mano, preferibilmente in provincia di Milano\Lecco\Como\Bergamo ?

Passare da 3500m D+ a non fare nemmeno 30km in pianura e veramente :cry:
Trova un centro dove hanno le onde d'urto Piezowave 2,nella tuo zona.

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lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
3.463
300
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Pinarello Dogma, Trek Domane
Io avevo provato di tutto, dall'Osteopa alle onde d'urto e all'ozonoterapia; poi, su consiglio di un Medico amico e praticante Sport, sono stato in assoluto riposo per 15 gg ed è passato tutto o-o