Quello che continua a non piacermi è proprio questo, le persone che parlano appena escono dal gruppo, Phil Gaimon questi ricordi relativi al 2008 non poteva raccontarli nel 2010? Si ripercorre quanto fatto da Hamilton in "the secret race" e Di luca in "Bestie da Vittoria". Quest'anno ho letto "confessioni di un ciclista mascherato", lui dice di essere in gruppo, fa nomi e cognomi degli altri ma non il suo, nonostante afferma che "a 20 anni avrebbe sputato in faccia al ciclista che è a 30".
Da semplice tifoso e appassionato, son convinto che il nuovo EPO è proprio il doping tecnologico e sarà molto peggiore dell'Epo tradizionale, perchè il sangue viene conservato congelato per 10 anni, una bici con il motore o qualche altro meccanismo nelle ruote puoi distruggerlo mezz'ora dopo le gare con tanti saluti a tutti.
E comunque che il sospetto ci sia è fuori dubbio, non a caso da qualche anno ci controlli sulle bici, di fatto hanno beccato soltanto una donna nel ciclocross e quindi almeno nel mondo dei prò maschili sembra solo un allarme precauzionale;
Gaimon nel 2008 era ancora un amatore e nel 2010 non era nel WT, ma si barcamenava in corse americane con squadre del rango pro-continental.
Il salto WT lo fa nel 2014 con la Garmin - Sharp poi un anno in una continental e ultimo anno nel 2016 di nuovo WT con la Cannondale.
Sul perchè parlino dopo beh penso sia intuibili, chi ha parlato prima sono veramente pochi anche in altri campi (i.e. Snowden e sono del ramo e i sentito dire/voci di corridoio ci sono sempre stati) ma non sempre le cose poi le risolvi ugualmente. Penso però che sia sempre meglio sapere che non sapere o in ogni caso avere la possibilità di conoscere e poi farsi delle opinioni, in questo senso sia il libro di Hamilton che quello di Di Luca aiutano a capire.
Su quello di Gaimon - che ho letto - al di là dell'aspetto legato al discorso doping / accuse et simili, la parte interessante è la smontatura del mondo professionistico o meglio del "sogno" del WT e dei contratti milionari raccontata dagli occhi di un ragazzo che ha scelto di correre - anche contro il parere della famiglia - e che nel 2014 firma con la garmin un contratto da 50000$/anno.