Per 7 anni nessuno è riuscito a stare dietro ai suoi progressi, già. E non perché non si impegnassero, anzi, ma perché attraverso delazioni, convocazioni a Aigle, posti di blocco per sabotare il doping altrui, è sempre riuscito a mantenere un certo margine o comunque a contenere le rimonte (l'andamento delle stagioni 2003-2004 fu abbastanza significativo in questo senso, poi c'è anche chi ha esplicitamente raccontato le storie, qualora vi fossero dubbi).Il tuo ragionamento è imho un caso di scuola. Certo, nuovi ritrovati doping possono sbilanciare dei valori. Ma se è credibile che un Armstrong abbia accesso ad ogni nuova tecnica e/o ritrovato prima di un Pirazzi, è altrettanto credibile che vi abbia accesso prima di un Ullrich? (cito rei confessi così nessuno si offende) Se anche fosse, prima quanto? Qualche mese? Quello ha vinto 7 Tour. Per 7 anni nessuno è stato dietro ai suoi progressi doping? Da ciò che si sa, fra l'altro, non è che usava alcuna tecnica e/o nessun ritrovato diversi dai suoi avversari. Vinceva perchè nel complesso era il più forte.
Poi che Armstrong sia stato bravo COMUNQUE perché confermarsi per 7 anni di fila, anche godendo di un vantaggio sapientemente creato è difficile, va bene. E mi sta anche bene dire che chi si è dopato meno per stare in scia senza creare problemi, o chi è arrivato ad affiancare Lance combattendolo con le stesse armi (almeno prima di essere stato silenziosamente ammonito dall'UCI) eticamente non è meno colpevole di Armstrong. Però questo non rende giusto riscrivere la storia ignorando completamente alcuni aspetti.