Vediamo se altri abbiano una situazione simile. La mia flotta è divisa fra Spagna e Italia, dopo un paio di spedizioni aeree [emoji16] ora dovrei essere assestato.
La prima vera bici comprata da me fu un realtà una Cube ibrida stradista e risale al lontano 2010. Bici da guerra con cui ho fatto a fondo città (Roma!), strada e viaggi. Ad oggi è in Italia dove passo la minor parte dell'anno. La tengo lì perché è una comoda tuttofare e si comporta discretamente su molti terreni. Per me lì è essenzialmente da svago e cicloviaggi appenninici, per i quali la tripla è assai pratica.
La BDC è venuta tardi, e purtroppo per varie vicissitudini l'ho usata ancora relativamente poco. Una Canyon Endurace in carbonio con
Ultegra del 2016. Questa la tengo qui in Cantabria dove trova uso decisamente migliore, già solo per la qualità eccezionale delle strade, la varietà dei paesaggi e il senso di una grande e condivisa comunità ciclistica. Tutta un'altra musica. Consiglio a tutti una visita (ora no ché piove sempre)!
Per completare l'angolo città e viaggi, ho rinnovato la vecchia Cube con un'altra Cube lo scorso Ottobre. Una MTB -qualcuno soffrirà- riadattata leggermente da viaggio. Postura comoda e cambio generoso, soddisfattissimo. Anche questa è in Cantabria e appena comprata mi ha portato felicemente fino in terre asturiane.
Totale quindi di 3 bici attive e completamente diverse.
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Ora, avendo parecchio storico pedalistico in due regioni differenti (Cantabria e Lazio) posso fare un distinguo, e c'è una cosa che mi sa proprio di ridicolo. Premesso che di gente forte e UMILE in Cantabria ne vedo un'infinità -basti solo pensare che qualcuno ogni tanto avvista Miguelón fin da queste parti-, ma che cazzo di problema mentale mitomane ha la gente nel Lazio o almeno da Roma in giù, secondo cui se non hai una bici all'ultimo grido non ti rivolgono nemmeno la parola? E magari poi li stacchi e sti deficienti ti rincorrono per la rosichella. Per non parlare dell'infinità di cazzari. Giuro, mi fanno odiare la mia stessa categoria. Ma farsi una vita? Oh, ne è pieno.
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