La Rai e il Giro (commenti, critiche...)

Shinkansen

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Non hai capito il senso della mia frase:
  • fabiopon scriveva che siccome fanno 6 ore di diretta ci sta che in diversi momenti Pancani e Martinello non abbiano niente da dire o che dicano sciocchezze
  • io rispondevo dicendo che in realtà 6 ore non sono una scusante, perché il vero tempo passato in diretta da Pancani e Martinello è ben inferiore, data la grande quantità di inserti e interruzioni più o meno interessanti di cui loro due non sono responsabili
  • quindi che almeno nei momenti in cui sono in diretta loro due (che sono ben meno di 6 ore) dicano cose sensate e interessanti
E non volevo dire che: "le ore di trasmissione sono troppe"
Per cui la tua osservazione: "fai altro, registra e guarda solo i momenti di diretta" non ha pregio, perché è proprio della scarsa qualità dei (relativamente pochi) momenti di vera diretta sulla corsa, che mi lamento!

Il problema comunque rimane. Spesso e volentieri non accade nulla di nulla e mica puoi riempire la diretta con il silenzio. Va da sé che debbano parlare di cose trite e ritrite (trite e ritrite per noi che seguiamo con costanza il ciclismo, ma che per buona parte degli spettatori che non lo sono).
Ti sei mai chiesto perché non parlino quasi mai dei rapporti o di cose molto specialistiche? Perché sanno che sono argomenti da iniziati. Sapere che con il 53x15 fai (tiro a casaccio 7,53 metri con una pedalata) non interessa quasi a nessuno, perché molti non sanno cosa rappresentano il 53 e l 15 e anche se l'hanno spiegato se ne dimenticano subito dopo. Per quello ci sono altri canali, più tematici.
Per concludere, hai mai parlato per un'ora di seguito? È già difficile parlare per dieci minuti di un argomento che devi spiegare, non perdere il filo, non impicciarti con le parole, formulare un concetto con cognizione di causa, figurati a parlare del nulla.

C'è un uomo in fuga, il gruppo è a 5 minuti. Lo riprenderanno ai meno 8 all'arrivo. Di che parliamo, Silvio? Parliamo di Sagan o di quella bonazza che c'era al bar di Pisa? Secondo me, se torniamo al bar facciamo due parole con quella e torniamo giusti giusti per il ricongiungimento prima della volata finale. Tanto la regia manda i panorami e nessuno se ne accorge che siamo andati da quella.
 

Masao1

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Il problema comunque rimane. Spesso e volentieri non accade nulla di nulla e mica puoi riempire la diretta con il silenzio. Va da sé che debbano parlare di cose trite e ritrite (trite e ritrite per noi che seguiamo con costanza il ciclismo, ma che per buona parte degli spettatori che non lo sono).
Ti sei mai chiesto perché non parlino quasi mai dei rapporti o di cose molto specialistiche? Perché sanno che sono argomenti da iniziati. Sapere che con il 53x15 fai (tiro a casaccio 7,53 metri con una pedalata) non interessa quasi a nessuno, perché molti non sanno cosa rappresentano il 53 e l 15 e anche se l'hanno spiegato se ne dimenticano subito dopo. Per quello ci sono altri canali, più tematici.
Per concludere, hai mai parlato per un'ora di seguito? È già difficile parlare per dieci minuti di un argomento che devi spiegare, non perdere il filo, non impicciarti con le parole, formulare un concetto con cognizione di causa, figurati a parlare del nulla.

C'è un uomo in fuga, il gruppo è a 5 minuti. Lo riprenderanno ai meno 8 all'arrivo. Di che parliamo, Silvio? Parliamo di Sagan o di quella bonazza che c'era al bar di Pisa? Secondo me, se torniamo al bar facciamo due parole con quella e torniamo giusti giusti per il ricongiungimento prima della volata finale. Tanto la regia manda i panorami e nessuno se ne accorge che siamo andati da quella.
ci sarebbero millemila argomenti da approfondire durante le corse (ovviamente da far vedere registrate nelle parti più noiose), che renderebbero la diretta più interessante anche da seguire tutta volendo.
Bike check delle bici delle varie squadre, scelta del tipo di telaio o di soluzioni specifiche per il percorso/tappa. L'analisi del percorso nel dettaglio e le possibilità di strategie di corsa, "trucchi da meccanico pro", insomma tutta robina che non penso sia così difficile da preparare, ma che secondo me innalzerebbe il livello del prodotto offerto.
 

Shinkansen

Xeneize
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ci sarebbero millemila argomenti da approfondire durante le corse (ovviamente da far vedere registrate nelle parti più noiose), che renderebbero la diretta più interessante anche da seguire tutta volendo.
Bike check delle bici delle varie squadre, scelta del tipo di telaio o di soluzioni specifiche per il percorso/tappa. L'analisi del percorso nel dettaglio e le possibilità di strategie di corsa, "trucchi da meccanico pro", insomma tutta robina che non penso sia così difficile da preparare, ma che secondo me innalzerebbe il livello del prodotto offerto.
Questo lo fanno la sera.
 

Mini4wdking

via col vento
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...
Ti sei mai chiesto perché non parlino quasi mai dei rapporti o di cose molto specialistiche? Perché sanno che sono argomenti da iniziati. Sapere che con il 53x15 fai (tiro a casaccio 7,53 metri con una pedalata) non interessa quasi a nessuno, perché molti non sanno cosa rappresentano il 53 e l 15 e anche se l'hanno spiegato se ne dimenticano subito dopo. Per quello ci sono altri canali, più tematici...

Se davvero come dici tu ci sono ore e ore di spazi vuoti in diretta, non vedo perché non inserire ANCHE qualcosa da "iniziati"... questo non andrebbe a precludere tutti i momenti di contenuti più leggeri, no? Che poi, considerare "iniziati" i telespettatori che capiscono che 53 sono il numero di denti di un ingranaggio, e che sanno fare (con la calcolatrice) la divisione di 53 per 17... mi sembra eccessivo.
Consideriamo gli italiani talmente disinteressati e pressapochisti da dimenticarsi subito la spiegazione del concetto di "rapporto"?
Non esageriamo. Il buon divulgatore è in grado di spiegare i concetti nuovi, in modo semplice e accattivante, cioè il modo migliore per farlo ricordare.
Piero Angela spiega in modo facile concetti ben più complessi di una divisione fra denti di corona e pignone, e i suoi sempre elevati ascolti (pur se relegato nelle serate estive, che invogliano ad uscire e tenere la tv spenta) dimostrano che invece la gente apprezza contenuti un po' più elevati.

Magari se si sentisse dire spesso in tv, da Pancani e Martinello, il rapporto usato e come si calcola, sparirebbero anche tutti i pressapochisti qui sul forum che sostengono che un 52/26 fornisce una pedalata più rotonda di un 50/25...
 
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Masao1

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Questo lo fanno la sera.
Certo lo fanno la sera, ma sinceramente secondo me fatto durante i tempi morti della corsa, aumenterebbe notevolmente i contenuti tecnici divulgati, e secondo me di conseguenza gli ascolti medi. Poi sia chiaro, io non sono un esperto di studi sullo share televisivo, ma da appassionato mi farebbe veramente piacere vedere l'inserimento di contenuti del genere. Ma trattati in una maniera tecnica e da gente preparata, non fatta solo di banalità o frasi fatte, tanto per fare
 

Mini4wdking

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Ma poi di cosa stiamo a discutere?? Chi dovrebbe guardare il ciclismo in TV se non gli appassionati di ciclismo, praticanti e amatori?
Cioè stiamo sostenendo che non devono dire cose tecniche in un commento sportivo? Come se ci lamentassimo se commentando i mondiali di calcio, il cronista parlasse del fuorigioco e facesse vedere se al momento del tocco del pallone l'altro attaccante era già oltre il difensore o no... mi sembra naturale parlare in termini tecnici e di cose tecniche, in una trasmissione dedicata ad un particolare pubblico, no?
 

Francutio

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Coming soon
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Per concludere, hai mai parlato per un'ora di seguito? È già difficile parlare per dieci minuti di un argomento che devi spiegare, non perdere il filo, non impicciarti con le parole, formulare un concetto con cognizione di causa, figurati a parlare del nulla.

Io sì e so quanto sia difficile, nonostante qualcuno (non io, ma neanche Martinello o Pancani) riesca a farlo con evidente facilità. Doti anche quelle, in ogni caso è possibile.

Di sicuro servono anche molta preparazione, molto studio e molta passione per la materia di cui devi parlare.
Per quanto riguarda Martinello nello specifico io ho sempre trovato una netta differenza tra gli interventi circa la pista e quelli riguardanti il ciclismo su strada (e ci sarebbe ancora da fare dei distinguo a seconda del percorso), ovviamente a favore dei primi, probabilmente perché della pista è maggiormente innamorato.

La scelta della Rai del taglio da dare a molte trasmissioni comunque è chiara e credo sia anche indipendente dalle capacità oratorie dei commentatori scelti, se danno spazio a roba come La grande corsa evidentemente ci credono davvero.
 

Doppiomisto

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Alcune...
Il problema comunque rimane. Spesso e volentieri non accade nulla di nulla e mica puoi riempire la diretta con il silenzio. Va da sé che debbano parlare di cose trite e ritrite (trite e ritrite per noi che seguiamo con costanza il ciclismo, ma che per buona parte degli spettatori che non lo sono).

Questo non è vero. A inizio anni '90 vedevo sempre il Tour de France su France 2 e succedeva spesso che, durante le infinite tappe nella sterminata campagna francese, i telecronisti smettessero di parlare e per 5/6/7 minuti veniva trasmessa la corsa solo coi rumori di fondo del gruppo e del pubblico attorno. A me personalmente piaceva davvero tanto come soluzione in quanto sembrava quasi di essere dentro la corsa senza nessun media a far da tramite.
 
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Doppiomisto

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Ma poi di cosa stiamo a discutere?? Chi dovrebbe guardare il ciclismo in TV se non gli appassionati di ciclismo, praticanti e amatori?
Cioè stiamo sostenendo che non devono dire cose tecniche in un commento sportivo?

E' ormai noto che il pubblico di un grande giro è solo in parte interessato all'aspetto sportivo e alle dinamiche di gara.
A riprova di questo c'è il fatto che, le amministrazioni dei comuni sede di arrivo/partenza spendano fior di quattrini per ospitare la corsa, per promuovere a scopo turistico il loro territorio di fronte ad una platea televisiva più ampia e diversificata rispetto a quella composta solo da appassionati.
 

fabiopon

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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Questo non è vero. A inizio anni '90 vedevo sempre il Tour de France su France 2 e succedeva spesso che, durante le infinite tappe nella sterminata campagna francese, i telecronisti smettessero di parlare e per 5/6/7 minuti veniva trasmessa la corsa solo coi rumori di fondo del gruppo e del pubblico attorno. A me personalmente piaceva davvero tanto come soluzione in quanto sembrava quasi di essere dentro la corsa senza nessun media a far da tramite.
Sono d'accordissimo ma se lo facessero adesso dopo 30 secondi sarebbero subbissati dalle proteste per noia. Oramai un po' di silenzio è diventato un fastidio insopportabile per molti :cry:
 

emilio78

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ex Moser Speed ex Canyon Ultimate ex Merida Reacto Bahrain, ora Trek 5200 USPS & Emonda SL 6 Disc
sebbene non riesco a seguire nessuna corsa xè sono al lavoro la possibilità di avere in tv il trio Cassani-Saligari-Savoldelli mi gusterebbe parecchio...
naturalmente dovrebbero essere affiancati da un bravo giornalista in grado di fare il giusto collante tra la parte tecnica e la parte discorsiva... e qui scatta il problema, al momento non mi viene in mente nessun nome...
 

Shinkansen

Xeneize
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Io sì e so quanto sia difficile, nonostante qualcuno (non io, ma neanche Martinello o Pancani) riesca a farlo con evidente facilità. Doti anche quelle, in ogni caso è possibile.

Di sicuro servono anche molta preparazione, molto studio e molta passione per la materia di cui devi parlare.
Per quanto riguarda Martinello nello specifico io ho sempre trovato una netta differenza tra gli interventi circa la pista e quelli riguardanti il ciclismo su strada (e ci sarebbe ancora da fare dei distinguo a seconda del percorso), ovviamente a favore dei primi, probabilmente perché della pista è maggiormente innamorato.

La scelta della Rai del taglio da dare a molte trasmissioni comunque è chiara e credo sia anche indipendente dalle capacità oratorie dei commentatori scelti, se danno spazio a roba come La grande corsa evidentemente ci credono davvero.
L'unica critica che mi sento di fare a Martinello era l'eccessiva prolissità. Per un concetto di dieci parole ne sprecava cinquanta, infiocchettando il tutto con parentesi e richiami che non avevano motivo di essere.
 
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sembola

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verde
Ah sì? E chi sarebbero gli spettatori delle tappe del giro, escludendo quelli che la usano per conciliare il riposino pomeridiano?
Di certo non solo amatori interessati a conoscere anche il mese di produzione del telaio della bici di Nibali...

Battute a parte, un'analisi del pubblico televisivo sicuramente esiste nei cassetti delle agenzie di marketing, ma nche senza accedere a questi materiali qualche considerazione generale la si può farei . In primo luogo, quasi due terzi delle 21 tappe di un GT si corrono di giorno feriale, e quindi il pubblico televisivo "in diretta" per forza di cose è limitato a chi non lavora, lavora su turni o può prendersi il pomeriggio libero: e questo per forza di cose taglia fuori una grossa una parte dei praticanti. Un'altra considerazione empirica riguarda i tipi di prodotti che vengono pubblicizzati nelle pause, che a volte danno dei suggerimenti su quale sia il pubblico prevalente della trasmissione. Se a casa avete una tappa registrata, scorretela e guardate per vendere cosa viene usato il Giro... per dire, non mi risulta che l'Estathe sia un prodotto tecnico per il ciclista...
 
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andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
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:-)
Di certo non solo amatori interessati a conoscere anche il mese di produzione del telaio della bici di Nibali...

Battute a parte, un'analisi del pubblico televisivo sicuramente esiste nei cassetti delle agenzie di marketing, ma nche senza accedere a questi materiali qualche considerazione generale la si può farei . In primo luogo, quasi due terzi delle 21 tappe di un GT si corrono di giorno feriale, e quindi il pubblico televisivo "in diretta" per forza di cose è limitato a chi non lavora, lavora su turni o può prendersi il pomeriggio libero: e questo per forza di cose taglia fuori una grossa una parte dei praticanti. Un'altra considerazione empirica riguarda i tipi di prodotti che vengono pubblicizzati nelle pause, che a volte danno dei suggerimenti su quale sia il pubblico prevalente della trasmissione. Se a casa avete una tappa registrata, scorretela e guardate per vendere cosa viene usato il Giro... per dire, non mi risulta che l'Estathe sia un prodotto tecnico per il ciclista...

Concordo.

Il discorso meramente economico anche chiarisce.
Se Rai - tra l'altro unico broadcast in grado di mettere in piedi la macchina organizzativa - deve trattare con RCS cifre da capogiro, è chiaro che l'offerta deve essere di tipo nazional-popolare, per rientrare dei costi e avere dei margini.

Dunque, prendersela con questo o quel commentatore , con questa o quella rubrica, lascia il tempo che trova.