BPM durante GF

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Cervélo R5 2014
... la deriva l'ho sempre vista su accelerazioni repentine, il cuore saliva velocemente superava il valore che per me doveva essere quello di crociera, stava un po' alto poi si normalizzava intorno al valore che mi ero impostato per quel punto specifico +/- 5/10 bpm con punte di 20. Su tratti lunghi regolari (a prescindere dalla pendenza) la deriva secondo me si annulla e comunque anche in gf molto tirate (nel senso da scoppiare prima dell'arrivo e a volte fermarmi) non ho mai registrato frequenze medie oltre la soglia (ottenuta tramite test) vicino ma mai sopra. La discriminante secondo me è il tempo, le 3 ore a quell'intensità vogliono dire che c'è qualcosa che non va

Credo che la deriva cardiaca sia un'altra cosa... è l'aumento del battito cardiaco per intervenuti altri fattori ma non per l'aumento dell'intensità. Quindi potenzialmente, ripeto potenzialmente, si può superare il numero di battiti/min che si è registrato in un test di soglia ed essere "in soglia". Se poi ci aggiungi che il test non è preciso, che il rilevatore può non essere preciso.. insomma..
 

golias

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Il motivo per cui la risposta non potrà mai essere significativa sta in quel "presunta". Ad esempio perché purtroppo il banalissimo Conconi non individua correttamente la soglia anaerobica; dà un valore che sovrastima sempre (e in alcuni casi molto, dipende dalle capacità disponibili "sopra-CP") l'effettiva intensità che vorresti individuare. Ovvio che assumendo quel valore come corretto (ammesso che abbia senso definire un tale valore) i conti non tornino. Se aggiungi le altre fonti di variabilità del parametro frequenza cardiaca comprendi che stai prendendo come riferimento un valore privo del significato fisiologico che vorrebbe avere, quindi in sostanza sbagli senza riuscire a sapere di quanto stai sbagliando.
E allora meglio tenere traccia della effettiva risposta senza preconcetti errati.
Mi sento in dovere di farti i complimenti.. sia per la chiarezza nelle tue esposizioni che nei concetti che esprimi in modo chiaro ed esaustivo oltre che molto preparato, tutta roba che hai studiato per passione o per professione ?
Scusa se la domanda potrebbe apparire inopportuna ;-)
 
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Il motivo per cui la risposta non potrà mai essere significativa sta in quel "presunta". Ad esempio perché purtroppo il banalissimo Conconi non individua correttamente la soglia anaerobica; dà un valore che sovrastima sempre (e in alcuni casi molto, dipende dalle capacità disponibili "sopra-CP") l'effettiva intensità che vorresti individuare. Ovvio che assumendo quel valore come corretto (ammesso che abbia senso definire un tale valore) i conti non tornino. Se aggiungi le altre fonti di variabilità del parametro frequenza cardiaca comprendi che stai prendendo come riferimento un valore privo del significato fisiologico che vorrebbe avere, quindi in sostanza sbagli senza riuscire a sapere di quanto stai sbagliando.
E allora meglio tenere traccia della effettiva risposta senza preconcetti errati.
E va beh, quindi secondo il tuo ragionamento chi non ha il pm potrebbe fare a meno di allenarsi con le soglie cardio perché tanto non serve a una mazza.
Resta comunque il fatto, scusa se sono più agricolo, che esempio mio soglia 260 watt/175 bpm, mai visto giri con bpm medi sopra quella soglia, poi mettila come vuoi e puoi iniziare di nuovo con la tua super cazzola, poi tutta vera l'aleatorietà del dato, ma questa benedetta uscita con tre ore oltre soglia non l'ho ancora vista
 
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qual'è la tua frequenza di soglia?

Non la guardo molto, perché mi varia di tanto in base al carico di allenamento precedente, ti posso rispondere con un valore tra i 168 ed i 178, stando allo storico e togliendo le giornate proprio strane (180+, o 164-5).
Io la ragiono a valore non puntiforme, ma a zona, per capirci, le classiche zone Z1-Z5 le interpreto cosi "di base", ma alla prima salita prima di tutto cerco che frequenza cardiaca ho quel giorno in sweet spot basandomi sulla fatica percepita, poi da li alzo-abbasso a mente il target del ritmo.


<- 127 = Z1-recupero attivo
-> 146 = Z2-fondo lento, ritmo da tenere in pianura nei giri lunghi
-> 161 = Z3-ritmo da salite multiple, almeno 2500-3000mt di dislivello o in quota
-> 178 = Z4-ritmo per salite multiple, ma non troppo lunghe, diciamo 1500mt di dislivello totale massimo, meglio meno
-> 196 = Z5-qualsiasi sforzo massimale, da durata inferiore ai 20', non ripetibile a parità di watt se intervallo è lungo

Con le ovvie vie di mezzo.
Giri da Z4b cardiaca per qualche ora ne ho, ma non contano molto nel ragionamento, dato che era il primo o secondo anno che andavo in bici, con prestazioni ridicole e ritmo completamente sbagliato (a canna da partenza a ritorno, tornando morto).
Giri con z5 cardiaca media sopra l'ora non ne ho, forse roba di MTB ma li la guida e la tensione sfalsa tantissimo.

Mi cambia tantissimo se:
Prima di fare "un'ora in soglia" ho fatto tanti fuorisoglia protratti vicino a CP.
Non faccio adeguato riscaldamento.
Quando il CTL mi va oltre i 100 punti con un ramp rate troppo elevato.
I primi allenamenti delle settimane di carico.
Gli ultimi allenamenti delle settimane di carico.
Se affronto una salita molto pendente che mi porta a non avere rapporti adeguati.
Se fa troppo caldo, e se fa freddo e non ho dietro il vestiario giusto.
Se sto correndo dietro a qualcuno o sto staccando da ruota qualcuno.

Resoconto? A mio parere dato che ha variabili il valore di soglia, conviene (e faccio) tenerlo in considerazione come un valore a zona, ed abbinarlo alla fatica percepita.
Discorso diverso se si ha il power meter più il cardio, che questa abbinata aggiunge molta più precisione alla valutazione dello stato di forma.

Poi non è che ho la fissa delle zone, ma trovo piacevole ragionarci dietro.
 

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E va beh, quindi secondo il tuo ragionamento chi non ha il pm potrebbe fare a meno di allenarsi con le soglie cardio perché tanto non serve a una mazza.
No, chiaramente no. Non hai il medesimo controllo, ma ovviamente puoi usare la frequenza cardiaca a supporto della pratica sportiva. Ma evito supercazzole.
questa benedetta uscita con tre ore oltre soglia non l'ho ancora vista
Ovviamente non stai 3 ore oltre soglia. Stai solo parecchio tempo a valori di frequenza cardiaca vicini a quelli che pensi abbiano il significato di "soglia anaerobica" (ma che non lo hanno in quel frangente).
Possono andare bene 3h43' a 170 bpm medi per un soggetto che non ha mai visto più di 190 bpm? Così eventualmente so se vale la pena chiedere il permesso di farti avere una immagine del grafico. Premetto che non è stato condotto alcun test Conconi. Però, come atteso, la prestazione è un po' calata nella seconda metà pur con la stessa frequenza cardiaca media.
 

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Ovviamente non stai 3 ore oltre soglia. Stai solo parecchio tempo a valori di frequenza cardiaca vicini a quelli che pensi abbiano il significato di "soglia anaerobica" (ma che non lo hanno in quel frangente).
Possono andare bene 3h43' a 170 bpm medi per un soggetto che non ha mai visto più di 190 bpm? Così eventualmente so se vale la pena chiedere il permesso di farti avere una immagine del grafico. Premetto che non è stato condotto alcun test Conconi. Però, come atteso, la prestazione è un po' calata nella seconda metà pur con la stessa frequenza cardiaca media.
Senza un test non ha senso, e al limite sarebbe un range di soglia e non sopra soglia, comunque poco probabile.
Guarda che in linea di massima sono d'accordo con ciò che dici sull'uso della frequenza cardiaca, solo che per mia esperienza e quella di altri che ancora usano questo modo di allenamento, non sono d'accordo con le tue conclusioni assolute
 

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Non la guardo molto, perché mi varia di tanto in base al carico di allenamento precedente, ti posso rispondere con un valore tra i 168 ed i 178, stando allo storico e togliendo le giornate proprio strane (180+, o 164-5).
Io la ragiono a valore non puntiforme, ma a zona, per capirci, le classiche zone Z1-Z5 le interpreto cosi "di base", ma alla prima salita prima di tutto cerco che frequenza cardiaca ho quel giorno in sweet spot basandomi sulla fatica percepita, poi da li alzo-abbasso a mente il target del ritmo.


<- 127 = Z1-recupero attivo
-> 146 = Z2-fondo lento, ritmo da tenere in pianura nei giri lunghi
-> 161 = Z3-ritmo da salite multiple, almeno 2500-3000mt di dislivello o in quota
-> 178 = Z4-ritmo per salite multiple, ma non troppo lunghe, diciamo 1500mt di dislivello totale massimo, meglio meno
-> 196 = Z5-qualsiasi sforzo massimale, da durata inferiore ai 20', non ripetibile a parità di watt se intervallo è lungo

Con le ovvie vie di mezzo.
Giri da Z4b cardiaca per qualche ora ne ho, ma non contano molto nel ragionamento, dato che era il primo o secondo anno che andavo in bici, con prestazioni ridicole e ritmo completamente sbagliato (a canna da partenza a ritorno, tornando morto).
Giri con z5 cardiaca media sopra l'ora non ne ho, forse roba di MTB ma li la guida e la tensione sfalsa tantissimo.

Mi cambia tantissimo se:
Prima di fare "un'ora in soglia" ho fatto tanti fuorisoglia protratti vicino a CP.
Non faccio adeguato riscaldamento.
Quando il CTL mi va oltre i 100 punti con un ramp rate troppo elevato.
I primi allenamenti delle settimane di carico.
Gli ultimi allenamenti delle settimane di carico.
Se affronto una salita molto pendente che mi porta a non avere rapporti adeguati.
Se fa troppo caldo, e se fa freddo e non ho dietro il vestiario giusto.
Se sto correndo dietro a qualcuno o sto staccando da ruota qualcuno.

Resoconto? A mio parere dato che ha variabili il valore di soglia, conviene (e faccio) tenerlo in considerazione come un valore a zona, ed abbinarlo alla fatica percepita.
Discorso diverso se si ha il power meter più il cardio, che questa abbinata aggiunge molta più precisione alla valutazione dello stato di forma.

Poi non è che ho la fissa delle zone, ma trovo piacevole ragionarci dietro.
Sul fatto che sia variabilissima è un dato inoppugnabile, non mi faccio conti come fai tu perché ne faccio già troppi per lavoro e la bici voglio che al più mi liberi il cervello:mrgreen:
La cosa che mi premeva, era sapere se qualcuno aveva più ore con freq cardiaca media in z5 perché nonostante tutta la variabilità che ha il dato, su tante ore, per me, ha una sorta di normalizzazione e a fine giro ho un dato verosimile. Su tutti i miei giri non ho mai visto zone cardiache stravolte, il più delle volte diverse (sono passato al pm apposta per quello) ma, mai completamente sballate. :-o
 
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Sul fatto che sia variabilissima è un dato inoppugnabile, non mi faccio conti come fai tu perché ne faccio già troppi per lavoro e la bici voglio che al più mi liberi il cervello:mrgreen:
La cosa che mi premeva, era sapere se qualcuno aveva più ore con freq cardiaca media in z5 perché nonostante tutta la variabilità che ha il dato, su tante ore, per me, ha una sorta di normalizzazione e a fine giro ho un dato verosimile. Su tutti i miei giri non ho mai visto zone cardiache stravolte, il più delle volte diverse (sono passato al pm apposta per quello) ma, mai completamente sballate. :-o
non so se possa essere indicativo, nel mio caso il test Conconi rilevava 177 btm di sgl (197 btm max) ed in gare tirate di MTB la frequenza media risultava di 173 (2 hr) e 170 (3 hr)
 

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non so se possa essere indicativo, nel mio caso il test Conconi rilevava 177 btm di sgl (197 btm max) ed in gare tirate di MTB la frequenza media risultava di 173 (2 hr) e 170 (3 hr)
Quello ci sta, la freq cardiaca Non è un dato precisissimo, anche io ho un paio di tracce con bpm medi sui 178 bpm medi (soglia 185) ma erano gare a circuito da non allenatissimo sempre al gangio del gruppo. Ma si parlava di avere uscite lunghe oltre soglia nonostante le varie derive
 

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Considera che il test che stavi prendendo come riferimento non è adatto ad individuare la "soglia" (quindi quel numero non è la "soglia").

Posso chiederti cosa avrei detto di così assoluto?
Ok, lasciamo perdere un attimo la nostra diatriba (anche perché siamo completamente Ot e prima o poi i mod ci stroncano :mrgreen:) L’autore del post ha fatto una domanda, non ha un pm, quindi tutti i discorsi che tu hai fatto: derive, disaccoppiamenti, RPE ecc. per lui sono incomprensibili. Tutti abbiamo iniziato ciclisticamente con Il Conconi, il test LTHR, il test PincoPallovattelapesca per determinare la sola soglia cardiaca, sarà sbagliata? Si lo è per tutti i motivi che tu hai elencato, infatti molti di noi (me compreso) sono passati negli anni all'allenamento con la potenza. Ciò non toglie che quel numero sbagliato, all'inizio abbia dato i suoi risultati e per alcuni li da ancora, conosco un paio di amatori che si allenano con quei metodi (sbagliati) e vincono o fanno piazzamenti nei 5 di GF famose (Nove Colli, MDD, Fausto Coppi ecc) chiaro che li il motore è già di un certo livello. Per mia esperienza personale e di amici che si sono allenati con la sola freq cardiaca con il metodo sbagliato, ti posso dire che quel dato per sbagliato che sia, ha comunque dato una certa ripetibilità (con tutte le variabili del caso) e ne io ne altri con un certo dato di presunta soglia abbiamo finito giri lunghi con frequenze superiori a quel dato.
Qui si stava parlando di soglia cardiaca (sbagliata si ok) e l'utente chiedeva com’era possibile finire un giro con bpm medi oltre la sua soglia (valore sbagliato ok). La risposta giusta, secondo me, era: quella non è la tua soglia cardiaca. Non: vai tranquillo, tanto finché non ti compri un pm e passi mesi a studiare a fare prove ecc, puoi fare a meno di dare una certa scientificità (molto aleatoria ok) al tuo allenamento, tanto non ti serve a una beneamata mazza e perdi solo tempo prezioso che potresti dedicare al tennis con più profitto.
A margine di tutto questo sono d’accordo con quello che dici, ci mancherebbe, però a volte ci si deve rapportare con le conoscenze dell'interlocutoreo-o
 

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Ok, lasciamo perdere un attimo la nostra diatriba
Nessuna diatriba, figurati. E' sempre pour parler :-)xxxx
L’autore del post ha fatto una domanda, non ha un pm, quindi tutti i discorsi che tu hai fatto: derive, disaccoppiamenti, RPE ecc. per lui sono incomprensibili.
Il non riuscire a misurare una cosa non significa che quella cosa non esista; e potrebbe essere utile venirne a conoscenza.
conosco un paio di amatori che si allenano con quei metodi (sbagliati) e vincono o fanno piazzamenti nei 5 di GF famose (Nove Colli, MDD, Fausto Coppi ecc) chiaro che li il motore è già di un certo livello
Non lo metto in dubbio. Anzi, casualmente potrebbero anche applicare lo stimolo allenante più adatto per loro (che non è in automatico quello adatto a me). Oppure potrebbero commettere errori che ne limitano le potenzialità. Senza analisi più fini non lo sapremo mai :)
Non: vai tranquillo, tanto finché non ti compri un pm e passi mesi a studiare a fare prove ecc, puoi fare a meno di dare una certa scientificità (molto aleatoria ok) al tuo allenamento, tanto non ti serve a una beneamata mazza e perdi solo tempo prezioso che potresti dedicare al tennis con più profitto.
In realtà l'unico consiglio che mi sono permesso di dargli è stato di controllare la propria del gestione del ritmo durante la gara, a prescindere dai dati rilevati. Perchè, oltre a questo, non potevo dirgli.
A margine di tutto questo sono d’accordo con quello che dici, ci mancherebbe, però a volte ci si deve rapportare con le conoscenze dell'interlocutoreo-o
Ma sono d'accordo, però semplificare non vuol dire far passare per corretto qualcosa che corretto non è solo per evitare di complicare il discorso (se vale la pena complicarlo). Ciao!
 
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Vale la stessa cosa per la frequenza cardiaca, se fai un test e trovi la soglia, non farai mai 3 e più ore con una freq media sopra la soglia, a prescindere dal contesto. Se riesci a farlo, semplicemente quella per definizione non è la tua soglia.

questa e' l'unica risposta che mi convince.

comunque la mia esperienza personale (di vecchietto 60nne) mi porta ad avere nelle MF e specialmente nelle salite lunghe (>8km) come riferimenti max 160/163 bpm e 210/220 watt . se oltrepasso poi noto un grade disaccoppiamento bmp/watt .... praticamente scoppio. nelle salite piu' corte (<5km) invece riesco a dare qualcosina di piu' , poi recupero in discesa . in pianura tendo vergognosamente a ciucciare la scia (per mancanza di watt)

questo per dire che una volta individuate le due soglie , bpm e watt (sostenibili per un dato periodo ) , a mio avviso non ce ne una che prevalga, vanno rispettate entrambe , pena (nel mio caso) un evidente disaccoppiamento
 
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Ma sono d'accordo, però semplificare non vuol dire far passare per corretto qualcosa che corretto non è solo per evitare di complicare il discorso (se vale la pena complicarlo). Ciao!
Ma infatti non ho mai detto che fosse corretto, è però una base di partenza (con tutti i suoi limiti) per chi si approccia a un qualcosa di più specifico. Poi chiaro che una volta che la scimmia ti si arrampica sulla spalla sei incentivato a “upgradare” le tue conoscenze e a capire gli errori che facevi prima!
Buona seratao-o
 

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questa e' l'unica risposta che mi convince.

comunque la mia esperienza personale (di vecchietto 60nne) mi porta ad avere nelle MF e specialmente nelle salite lunghe (>8km) come riferimenti max 160/163 bpm e 210/220 watt . se oltrepasso poi noto un grade disaccoppiamento bmp/watt .... praticamente scoppio. nelle salite piu' corte (<5km) invece riesco a dare qualcosina di piu' , poi recupero in discesa . in pianura tendo vergognosamente a ciucciare la scia (per mancanza di watt)

questo per dire che una volta individuate le due soglie , bpm e watt (sostenibili per un dato periodo ) , a mio avviso non ce ne una che prevalga, vanno rispettate entrambe , pena (nel mio caso) un evidente disaccoppiamento
questa e' l'unica risposta che mi convince.

comunque la mia esperienza personale (di vecchietto 60nne) mi porta ad avere nelle MF e specialmente nelle salite lunghe (>8km) come riferimenti max 160/163 bpm e 210/220 watt . se oltrepasso poi noto un grade disaccoppiamento bmp/watt .... praticamente scoppio. nelle salite piu' corte (<5km) invece riesco a dare qualcosina di piu' , poi recupero in discesa . in pianura tendo vergognosamente a ciucciare la scia (per mancanza di watt)

questo per dire che una volta individuate le due soglie , bpm e watt (sostenibili per un dato periodo ) , a mio avviso non ce ne una che prevalga, vanno rispettate entrambe , pena (nel mio caso) un evidente disaccoppiamento
Io vado bene fino alla soglia potenza e se la mantengo per poco, poi visto che quest’anno ho fatto la preparazione a birre e salsicce, se mi mantengo in soglia o nel sub soglia per tempi prolungati non è che ho disaccopiamento, il cuore fa proprio un altro sport :mrgreen:
Quest'anno purtroppo è così :cry
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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sai per caso la metodologia con cui si misura? immagino che sia quando inizi a far fatica a tenere un certo wattaggio ed il cuore inizia a salire (e i watt iniziano a scendere)

Il test è un test incrementale ad esaurimento.
La curva della potenza è una retta che sale regolare (ipotizza un 30° di pendenza). Il ciclista solitamente deve tenere una cadenza regolare.
All’aumentate dei watt vi è sostanzialmente una crescita delle pulsazioni che normalmente seguono l’andamento della “retta-potenza”.
Ad un certo punto le pulsazioni non riescono a salire di pari passo e si rileva appunto uno scostamento tra la retta della potenza e. L’andamento dei battiti. Dopo qualche minuto viene solitamente chiesto al ciclista di dare tutto fino ad esaurimento.

Un test fatto bene prevede inoltre misurazione della concentrazione dell’acido lattico ad intervalli regolari durante tutto il test (prelievo di sangue su lobo dell’orecchio) e maschera che rileva il consumo di ossigeno.
 
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Apprendista Cronoman
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immagino che sia quando inizi a far fatica a tenere un certo wattaggio ed il cuore inizia a salire (e i watt iniziano a scendere)
Eventuali differenze e variazioni sono un indice di cosa sta succedendo e in generale possono essere in un senso o nell'altro (o anche compensarsi e non permettere di discriminare un effetto piuttosto che un altro): come risposta acuta sulla singola sessione stato di salute, stato SN autonomo, stato emotivo, idratazione+temperatura, stato nutrionale (gli ultimi due, con effetto opposto, intervengono direttamente sull'affaticamento durante la sessione). Escludendo dal discorso la risposta cronica sul medio/lungo periodo (variazioni da adattamento).

Il disaccoppiamento immediato su un test incrementale breve ipotizzava di poter individuare l'accresciuto sfruttamento di sistemi energetici non ossidativi, ma sfortunatamente non riesce a cogliere questo aspetto in modo quantitativamente corretto visto che, ad esempio, non tiene conto di quanta "energia ad alta intensità" sia disponibile (W'), oltre a non considerare che il modo in cui varia il consumo di ossigeno non corrisponde al modo in cui varia la frequenza cardiaca nella "zona" di interesse.
 
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fr@ncesco13

Pignone
27 Marzo 2017
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coming soon
vi ringrazio per i riscontri che sto avendo.
da ignorante e rileggendo i vostri post mi sembra di capire che si stia andando nella stessa direzione, ossia che lavorare sui solo BPM e' complesso in quanto il valore puo' essere molto variabile e poco preciso.
io per primo mi rendo conto che alcuni giorni i battiti non salgono nonostante percepisca fatica e altre volte capita il contrario.
Credo che a questo punto quel giorno, con quelle determinate condizioni, la mia soglia fosse piu' alta della soglia ipotetica calcolata.
L'ideale sarebbe fare un test ad ogni uscita, ma essendo impossibile bisogna andare un po' a sensazione.
e' evidente che e' un paramentro che puo' essere ancora usato ( fino a poco tempo fa si usava solo quello, e prima ancora si usava la scala di "fatica"), ma ormai e' superato dal WATT e dalla potenza, investimento che dovro' fare se voglio seguire una preparazione con criterio.