qual'è la tua frequenza di soglia?
Non la guardo molto, perché mi varia di tanto in base al carico di allenamento precedente, ti posso rispondere con un valore tra i 168 ed i 178, stando allo storico e togliendo le giornate proprio strane (180+, o 164-5).
Io la ragiono a valore non puntiforme, ma a zona, per capirci, le classiche zone Z1-Z5 le interpreto cosi "di base", ma alla prima salita prima di tutto cerco che frequenza cardiaca ho quel giorno in sweet spot basandomi sulla fatica percepita, poi da li alzo-abbasso a mente il target del ritmo.
<- 127 = Z1-recupero attivo
-> 146 = Z2-fondo lento, ritmo da tenere in pianura nei giri lunghi
-> 161 = Z3-ritmo da salite multiple, almeno 2500-3000mt di dislivello o in quota
-> 178 = Z4-ritmo per salite multiple, ma non troppo lunghe, diciamo 1500mt di dislivello totale massimo, meglio meno
-> 196 = Z5-qualsiasi sforzo massimale, da durata inferiore ai 20', non ripetibile a parità di watt se intervallo è lungo
Con le ovvie vie di mezzo.
Giri da Z4b cardiaca per qualche ora ne ho, ma non contano molto nel ragionamento, dato che era il primo o secondo anno che andavo in bici, con prestazioni ridicole e ritmo completamente sbagliato (a canna da partenza a ritorno, tornando morto).
Giri con z5 cardiaca media sopra l'ora non ne ho, forse roba di MTB ma li la guida e la tensione sfalsa tantissimo.
Mi cambia tantissimo se:
Prima di fare "un'ora in soglia" ho fatto tanti fuorisoglia protratti vicino a CP.
Non faccio adeguato riscaldamento.
Quando il CTL mi va oltre i 100 punti con un ramp rate troppo elevato.
I primi allenamenti delle settimane di carico.
Gli ultimi allenamenti delle settimane di carico.
Se affronto una salita molto pendente che mi porta a non avere rapporti adeguati.
Se fa troppo caldo, e se fa freddo e non ho dietro il vestiario giusto.
Se sto correndo dietro a qualcuno o sto staccando da ruota qualcuno.
Resoconto? A mio parere dato che ha variabili il valore di soglia, conviene (e faccio) tenerlo in considerazione come un valore a zona, ed abbinarlo alla fatica percepita.
Discorso diverso se si ha il power meter più il cardio, che questa abbinata aggiunge molta più precisione alla valutazione dello stato di forma.
Poi non è che ho la fissa delle zone, ma trovo piacevole ragionarci dietro.