COLNAGO Club (parte 5)

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Walter_BS

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2019
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Brescia
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BMC Teammachine SLR01
Nn sono inattenzioni è incapacità e arroganza

mancanza di capacità o di stare al passo con i tempi ok, arroganza non direi
Se un/una dipendente si comporta in maniera arrogante non è certo l’azienda che lo è

Il problema non sono le mail ma le aziende che hanno una customer care e aggiungo anche marketing a dir poco ridicolo.
Verranno spazzate via come è giusto che sia.

è anche qua non sono d’accordo. Un conto è chiedere che migliori il servizio, un cliente ha il diritto di farlo
Dire che devono esser spazzate via (ed è pure giusto) aziende artigianali che hanno creato innovazione e fatto la storia del settore/mercato che occupano è sbagliato
Queste aziende andrebbero sostenute, persino protette, perché sono il patrimonio e l’orgoglio del nostro paese, invece oramai stanno morendo tutte nell’indifferenza totale
 

PKMic

Apprendista Velocista
28 Settembre 2018
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Il problema non sono le mail ma le aziende che hanno una customer care e aggiungo anche marketing a dir poco ridicolo.
Verranno spazzate via come è giusto che sia.
Su questo ti do pienamente ragione... Qualche mese fa avevo linkato qua sul forum una intervista al Sig. Ernesto, dove diceva che non ne vuol sapere di fondi, l'unica sua passione è andare ancora adesso alle 7 di mattina nello show room e prendere le misure per fare bici su misura...
Il Sig. Ernesto può farlo, ma temo che La Colnago per sopravvivere e, soprattutto crescere, abbia bisogno di una visione un po' più aperta...
Il palmares è magrissimo da anni, nel 2018 con un fatturato di 23 mln € ne hanno spesi 2 per sponsorizzare una squadra World Tour...
Ora vediamo se nel 2020 saranno ancora nei giri che contano e non come main sponsor di pseudo-atleti di gran fondo...
Eccellenze italiane (soprattutto auto e moto) che si sono ridotte a testimonianza per poi essere acquisite a 2 spicci ne abbiamo a valanga...
 
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Maceio

Maglia Gialla
4 Maggio 2014
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mancanza di capacità o di stare al passo con i tempi ok, arroganza non direi
Se un/una dipendente si comporta in maniera arrogante non è certo l’azienda che lo è



è anche qua non sono d’accordo. Un conto è chiedere che migliori il servizio, un cliente ha il diritto di farlo
Dire che devono esser spazzate via (ed è pure giusto) aziende artigianali che hanno creato innovazione e fatto la storia del settore/mercato che occupano è sbagliato
Queste aziende andrebbero sostenute, persino protette, perché sono il patrimonio e l’orgoglio del nostro paese, invece oramai stanno morendo tutte nell’indifferenza totale
Chiaramente non mi riferivo alla persona che ha risposto al telefono....
Arrogante intendo proprio l’atteggIamento dell’azienda in quanto a parer mio se ne sbatte di “4” biciclette vendute in Italia, il fatturato “vero” lo fanno all’estero ma secondo me i clienti sono tt uguali, Cinesi Italiani o Norvegesi che siano.
Arrogante anche nel fatto che se un’azienda non è in grado di “educare” una normalissima persona che risponde al tel ho tt il diritto di pensare che non interessa a offrire un servizio verso i propri clienti, anche qs è arroganza, supponenza, chiamala come vuoi...
Per quanto riguarda il sostenere o peggio proteggere certe aziende perché artigiane ed italiane sinceramente la penso al contrario di te.
Non si vive di meriti acquisiti è il mercato che decide non le medagliette...
Qs Paese è fallito proprio perché è basato su qs tipo di economia un po’ come la maggior parte di alberghi quasi tt familiari con servizi inefficienti prezzi altissimi etc... non siamo più negli anni ‘70 il boom economico è finito, siamo in una nuova era.
Ci voleva un cambio generazionale invece di andare avanti come30 anni fa senza investire e guardando solo al proprio orticello.
Piaccia o meno è cosi
 
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PIANO74

Cronoman
4 Luglio 2010
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Cipo Nk1k
Ciao,

Sono convinto che Maceio abbia ragione. Per rimanere ad altissimi livelli bisogna investire oltre che sul prodotto anche sul servizio e che piaccia o no molto sul marketing. Basta pensare a due realtà italiane ... Wilier e Pinarello...Wilier per un periodo ha avuto, secondo me, l'arroganza di imporre scelte a mio avviso scellerate trascurando i clienti e l'investimento in team di un certo livello...risultato l'azienda si è trovata costretta a cercare un team di livello per avere visibilità. Pinarello l'ha capito decisamente prima ed i risultati si vedono. Secondo me trascurare i clienti, spero sia un caso quello riportato nel forum, è grave e lo troverei grave rimanere fuori dal grande giro dei prof come si vociferava. Ok sono d'accordo che non è quello che fa comprare a chi capisce il prodotto ma in questo caso si parla di una nicchia. La massa voglia o no guarda le riviste e la tv...e di conseguenza fa le scelte. Anche De Rosa si è dovuto ridimensionare e sta, a fatica, cercando di rientrare nel gran giro. Gli investimenti sono notevoli ma necessari...purtroppo il marchio non assicura la vendita. Maceio ha ragione...la scimmia verso altro, magari più accattivante per fattori di marketing, può arrivare a tutti e non siamo tutti equilibrati e ponderati come Vecchia (che stimo per quel poco che leggo)...per dire io ho un c64 ma sono "disturbato" dalla nuova Scott addict sapendo che il valore del mio telaio è nei fatti più alto. Scusate per il mio intervento
 

matteocicchini

Pedivella
11 Marzo 2010
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Terni
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Bianchi infinito CV disc
Per carità spazzate via no, sono appassionato di bici da corsa italiane ho sempre comprato solo ed esclusivamente bici made in Italy, pero è un peccato, io sicuramente acquisterò cmq la bici che mi piace, però per un cliente che si avvicina per la prima volta ad un marchio così blasonato è non è degnato nemmeno di una risposta magari può cambiare idea pensando magari anche ad un possibile problema sulla bici in futuro
 

Maceio

Maglia Gialla
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CANNONDALE
Guarda, sarà che con gli anni cha passano si ha un’altra testa ma io boicotto gli stron.zi e le aziende arroganti in tt e x tutto
Dalle compagnie telefoniche ai ristoranti ai benzinai etc....
Preferisco mangiare al limite meno bene ma con un cameriere sorridente che avere a che fare con uno scontroso
e qs vale per ogni cosa.
Ho agito così ad esempio con Dt Swiss MORTE x me.
Io nn ho avuto bisogno di assistenza Colnago ma se avessi richiesto qualunque cosa senza risposta sarei passato ad altro
 
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Kaiser Jan

Ammiraglia
19 Maggio 2010
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25.121
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prov. BS
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colnago eps
Ciao,

Sono convinto che Maceio abbia ragione. Per rimanere ad altissimi livelli bisogna investire oltre che sul prodotto anche sul servizio e che piaccia o no molto sul marketing. Basta pensare a due realtà italiane ... Wilier e Pinarello...Wilier per un periodo ha avuto, secondo me, l'arroganza di imporre scelte a mio avviso scellerate trascurando i clienti e l'investimento in team di un certo livello...risultato l'azienda si è trovata costretta a cercare un team di livello per avere visibilità. Pinarello l'ha capito decisamente prima ed i risultati si vedono. Secondo me trascurare i clienti, spero sia un caso quello riportato nel forum, è grave e lo troverei grave rimanere fuori dal grande giro dei prof come si vociferava. Ok sono d'accordo che non è quello che fa comprare a chi capisce il prodotto ma in questo caso si parla di una nicchia. La massa voglia o no guarda le riviste e la tv...e di conseguenza fa le scelte. Anche De Rosa si è dovuto ridimensionare e sta, a fatica, cercando di rientrare nel gran giro. Gli investimenti sono notevoli ma necessari...purtroppo il marchio non assicura la vendita. Maceio ha ragione...la scimmia verso altro, magari più accattivante per fattori di marketing, può arrivare a tutti e non siamo tutti equilibrati e ponderati come Vecchia (che stimo per quel poco che leggo)...per dire io ho un c64 ma sono "disturbato" dalla nuova Scott addict sapendo che il valore del mio telaio è nei fatti più alto. Scusate per il mio intervento
Scusa per cosa...è un tuo pensiero giusto o sbagliato che sia,che va condiviso.
 
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palmer

Apprendista Scalatore
20 Ottobre 2005
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Guarda, sarà che con gli anni cha passano si ha un’altra testa ma io boicotto gli stron.zi e le aziende arroganti in tt e x tutto
Dalle compagnie telefoniche ai ristoranti ai benzinai etc....
Preferisco mangiare al limite meno bene ma con un cameriere sorridente che avere a che fare con uno scontroso
e qs vale per ogni cosa.
Ho agito così ad esempio con Dt Swiss MORTE x me.
Io nn ho avuto bisogno di assistenza Colnago ma se avessi richiesto qualunque cosa senza risposta sarei passato ad altro

Io ritengo che non esista solo il costruttore, ma anche la rete commerciale, che in un bene di consumo durevole come la bicicletta da corsa, dovrebbe rappresentare il front office con il consumatore. Purtroppo gli acquisti on line, e l'effetto appiattimento dei prezzi che hanno creato, stanno ammazzando i negozi dei ciclisti. In tanti anni che faccio finta di andare in bici, ho avuto pochissimi problemi meccanici, sempre risolti dal mio ciclista, con il quale ho costruito un rapporto duraturo. Lui non deve essere arrogante, ma nemmeno io devo esserlo, massimo rispetto reciproco.
Parlo per me, che in fatto di manutenzione della bici mi limito a pulirla e a sostituire copertoncini e camere d'aria quando sono consumati.
Non sono capace di sostituire una catena nè un pattino, immaginate come sono messo con la serie sterzo e con il movimento centrale.
 
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Walter_BS

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8 Febbraio 2019
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Per carità spazzate via no, sono appassionato di bici da corsa italiane ho sempre comprato solo ed esclusivamente bici made in Italy, pero è un peccato, io sicuramente acquisterò cmq la bici che mi piace, però per un cliente che si avvicina per la prima volta ad un marchio così blasonato è non è degnato nemmeno di una risposta magari può cambiare idea pensando magari anche ad un possibile problema sulla bici in futuro

ma cosa avresti chiesto via mail? Rivolgersi al rivenditore ufficiale della tua città?

Per la cronaca: tutte le altre aziende costruttrici italiane (Willier,Bianchi, Pinarello) progettano qua da noi ma tutti i pezzi vengono fatti in taiwan. Di made in Italy hanno solo il nome. Telai made in Italy oramai si contano su una mano e tra questi c'è appunto il C64 ;-)
 

Kaiser Jan

Ammiraglia
19 Maggio 2010
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prov. BS
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colnago eps
Io ritengo che non esista solo il costruttore, ma anche la rete commerciale, che in un bene di consumo durevole come la bicicletta da corsa, dovrebbe rappresentare il front office con il consumatore. Purtroppo gli acquisti on line, e l'effetto appiattimento dei prezzi che hanno creato, stanno ammazzando i negozi dei ciclisti. In tanti anni che faccio finta di andare in bici, ho avuto pochissimi problemi meccanici, sempre risolti dal mio ciclista, con il quale ho costruito un rapporto duraturo. Lui non deve essere arrogante, ma nemmeno io devo esserlo, massimo rispetto reciproco.
Parlo per me, che in fatto di manutenzione della bici mi limito a pulirla e a sostituire copertoncini e camere d'aria quando sono consumati.
Non sono capace di sostituire una catena nè un pattino, immaginate come sono messo con la serie sterzo e con il movimento centrale.
Sei come me,metto le mani il minimo indispensabile e poi .....pedalare!
 

Walter_BS

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2019
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Chiaramente non mi riferivo alla persona che ha risposto al telefono....
Arrogante intendo proprio l’atteggIamento dell’azienda in quanto a parer mio se ne sbatte di “4” biciclette vendute in Italia, il fatturato “vero” lo fanno all’estero ma secondo me i clienti sono tt uguali, Cinesi Italiani o Norvegesi che siano.
Arrogante anche nel fatto che se un’azienda non è in grado di “educare” una normalissima persona che risponde al tel ho tt il diritto di pensare che non interessa a offrire un servizio verso i propri clienti, anche qs è arroganza, supponenza, chiamala come vuoi...
Per quanto riguarda il sostenere o peggio proteggere certe aziende perché artigiane ed italiane sinceramente la penso al contrario di te.
Non si vive di meriti acquisiti è il mercato che decide non le medagliette...
Qs Paese è fallito proprio perché è basato su qs tipo di economia un po’ come la maggior parte di alberghi quasi tt familiari con servizi inefficienti prezzi altissimi etc... non siamo più negli anni ‘70 il boom economico è finito, siamo in una nuova era.
Ci voleva un cambio generazionale invece di andare avanti come30 anni fa senza investire e guardando solo al proprio orticello.
Piaccia o meno è cosi

Questo paese non è fallito perchè l'artigianato italiano non risponde alle mail o non ha il Customare care. Le aziende artigianali sono fallite perchè sono state massacrate dai grandi gruppi, da una politica economica italiana (e da 10 anni europe)a a dir poco scellerata e 1000 altri motivi che è inutile star qua ad elencare.
Sicuramente poi per i piccoli artigiani o le aziende medio/piccole non sono state in grado di evolversi o l'hanno fatto male e questo è una loro colpa e sono d'accordo. Dalle nostre parti Lumezzane ne è la prova
Tornando in tema Colnago non mi sembra che sia un'azienda che viva di lustrini e medagliette, ad ora il C64 è ancora la bici più bella che c'è sul mercato (almeno chi ce l'ha lo pensa) e all'estero è un marchio venerato. Devi sicuramente migliorarsi nel rapporto con il cliente (al netto che bisognerebbe sentire tutte e 2 le campane), ma da qua a dire che deve esser spazzata via....bah

P.S. Per quanto riguarda l'educare un dipendente: io non sono Colnago, non faccio i loro numeri ma di dipendenti ne ho quasi 70 e ti assicuro che non è tutto così semplice come a dirlo ;-)
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Ragazzi ho chiesto info a colnago con due email sulla apposita sezione e nessuna risposta dopo due settimane, chiamo al numero mi risponde una signore molto fredda che non mi da info richieste e mi dice che la sezione contattami non funziona da qualche giorno e avrei dovuto scrivere a [email protected], fatto da una settimana ancora nessuna risposta. È normale!? Non fanno una gran figura purtroppo
Colnago lavora tramite i rivenditori i quali danno le informazioni o le chiedono in sede se non conoscono la risposta
rivolgiti al tuo rivenditore o ad uno della tua zona
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
26.828
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mia
Io ritengo che non esista solo il costruttore, ma anche la rete commerciale, che in un bene di consumo durevole come la bicicletta da corsa, dovrebbe rappresentare il front office con il consumatore. Purtroppo gli acquisti on line, e l'effetto appiattimento dei prezzi che hanno creato, stanno ammazzando i negozi dei ciclisti.
Esatto è proprio questo il punto, Colnago si è sempre avvalso di una rete commerciale indipendente e al di fuori dalla sua struttura e per aziende di questo tipo non è semplice variare tutto lambaradam creato in tanti anni e che ha dato i suoi frutti, ma appunto i tempi cambiano e se non ci si adegua è un attimo trovarsi fuori dal mercato.
Purtroppo perché il prodotto è valido ma se non viene supportato dal marketing perde appeal.. a mio modo di vedere questo è un ossimoro ma così va il mondo.
 

palmer

Apprendista Scalatore
20 Ottobre 2005
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Questo paese non è fallito perchè l'artigianato italiano non risponde alle mail o non ha il Customare care. Le aziende artigianali sono fallite perchè sono state massacrate dai grandi gruppi, da una politica economica italiana (e da 10 anni europe)a a dir poco scellerata e 1000 altri motivi che è inutile star qua ad elencare.
Sicuramente poi per i piccoli artigiani o le aziende medio/piccole non sono state in grado di evolversi o l'hanno fatto male e questo è una loro colpa e sono d'accordo. Dalle nostre parti Lumezzane ne è la prova
Tornando in tema Colnago non mi sembra che sia un'azienda che viva di lustrini e medagliette, ad ora il C64 è ancora la bici più bella che c'è sul mercato (almeno chi ce l'ha lo pensa) e all'estero è un marchio venerato. Devi sicuramente migliorarsi nel rapporto con il cliente (al netto che bisognerebbe sentire tutte e 2 le campane), ma da qua a dire che deve esser spazzata via....bah

P.S. Per quanto riguarda l'educare un dipendente: io non sono Colnago, non faccio i loro numeri ma di dipendenti ne ho quasi 70 e ti assicuro che non è tutto così semplice come a dirlo ;-)

Restando nel mercato della bici da corsa (lasciamo perdere la desertificazione industriale italiana, fenomeno a cui stiamo assistendo da anni) è singolare come i marchi italiani vendano quasi esclusivamente all'estero, con la conseguenza che i costruttori italiani perdono interesse per il mercato domestico.
Ma gli acquirenti italiani dei marchi stranieri, se hanno un problema, a chi si rivolgono? A Taiwan, negli USA, in Germania e in Svizzera?
Ve lo chiedo perché in 35 anni di bici da corsa non ho mai acquistato telai e componenti stranieri.
 

VECCHIA

Passista
4 Settembre 2014
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COLNAGO C64 - PEDEMONTE AURATA RS - PEDEMONTE RHINOCEROS RS - COLNAGO CONCEPT
Restando nel mercato della bici da corsa (lasciamo perdere la desertificazione industriale italiana, fenomeno a cui stiamo assistendo da anni) è singolare come i marchi italiani vendano quasi esclusivamente all'estero, con la conseguenza che i costruttori italiani perdono interesse per il mercato domestico.
Ma gli acquirenti italiani dei marchi stranieri, se hanno un problema, a chi si rivolgono? A Taiwan, negli USA, in Germania e in Svizzera?
Ve lo chiedo perché in 35 anni di bici da corsa non ho mai acquistato telai e componenti stranieri.
Io abito a 8 km dalla sede di Campagnolo e qua intorno montano quasi tutti Shimano , ormai si e' perso il gusto di prendere telaio e poi scegliere i componenti a parte come continuo a fare io . Poi chissa' perche' guardano tutti le mie bici e altre bici top gamma passano inosservate . Colpa senz'altro di Campagnolo che spinge poco sul territorio nazionale i propri prodotti ma colpa anche di noi amatori che ci facciamo abbindolare dai rivenditori che hanno piu' convenienza a vendere Shimano e spesso sconsigliano Campagnolo .
 
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Maceio

Maglia Gialla
4 Maggio 2014
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Aggiungo una riflessione riguardo l’arroganza e aggiungo anche TRASPARENZA
trovate normale che per sapere il costo di una bici o un pezzo uno debba andare dal rivenditore nel 2019?
Al di là che alcuni ci marciano alla grande, l’acquisto di una bici è quasi sempre emozionale e un sito accattivante, completo e TRASPARENTE aiuta nella scelta
Andatevi a vedere Orbea ad esempio: ti configuri la bici se cambi le gomme addirittura ti scontano il prezzo di differenza poi salvi e tratti col rivenditore se sei interessato.
Ce ne sono anche altri, almeno Bianchi alcune specifiche le mette
Con Colnago è un bordello x sapere se un colore è a pagamento è impossibile x nn parlare di specifiche tecniche
Io nn so se Orbea faccia bici peggiori o migliori di Colnago so solo che già come si presentano mi da fiducia e voglia di acquistare.
 
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Maceio

Maglia Gialla
4 Maggio 2014
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CANNONDALE
Io ritengo che non esista solo il costruttore, ma anche la rete commerciale, che in un bene di consumo durevole come la bicicletta da corsa, dovrebbe rappresentare il front office con il consumatore. Purtroppo gli acquisti on line, e l'effetto appiattimento dei prezzi che hanno creato, stanno ammazzando i negozi dei ciclisti. In tanti anni che faccio finta di andare in bici, ho avuto pochissimi problemi meccanici, sempre risolti dal mio ciclista, con il quale ho costruito un rapporto duraturo. Lui non deve essere arrogante, ma nemmeno io devo esserlo, massimo rispetto reciproco.
Parlo per me, che in fatto di manutenzione della bici mi limito a pulirla e a sostituire copertoncini e camere d'aria quando sono consumati.
Non sono capace di sostituire una catena nè un pattino, immaginate come sono messo con la serie sterzo e con il movimento centrale.
Il commercio on Line non va in conflitto col resto anzi...
Se fatto bene è solo un aiuto per vendere di più e soddisfare i clienti
Non confondiamo la vendita comunque con un servizio, io posso anche accettare che un’azienda non venda on Line ci mancherebbe ma tt le info e i servizi per me sono basilari darli sul web.
Ci sono un milione di esempi che le 2 vendite sono parallele e non fanno cannibalismo.
Ho citato nel post precedente Orbea ma in molti altri settori ci sono esempi da prendere e valutare.
Purtroppo ahimè qs paese è il paese dei furbi qs etichetta difficilmente ce la leviamo dalla pelle....
È solo questione di tempo, come dice un proverbio Cinese attendo i cadaveri lungo il fiume....
 
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Maceio

Maglia Gialla
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CANNONDALE
Questo paese non è fallito perchè l'artigianato italiano non risponde alle mail o non ha il Customare care. Le aziende artigianali sono fallite perchè sono state massacrate dai grandi gruppi, da una politica economica italiana (e da 10 anni europe)a a dir poco scellerata e 1000 altri motivi che è inutile star qua ad elencare.
Sicuramente poi per i piccoli artigiani o le aziende medio/piccole non sono state in grado di evolversi o l'hanno fatto male e questo è una loro colpa e sono d'accordo. Dalle nostre parti Lumezzane ne è la prova
Tornando in tema Colnago non mi sembra che sia un'azienda che viva di lustrini e medagliette, ad ora il C64 è ancora la bici più bella che c'è sul mercato (almeno chi ce l'ha lo pensa) e all'estero è un marchio venerato. Devi sicuramente migliorarsi nel rapporto con il cliente (al netto che bisognerebbe sentire tutte e 2 le campane), ma da qua a dire che deve esser spazzata via....bah

P.S. Per quanto riguarda l'educare un dipendente: io non sono Colnago, non faccio i loro numeri ma di dipendenti ne ho quasi 70 e ti assicuro che non è tutto così semplice come a dirlo ;-)
Non interpretare in modo superficiale quello che ho scritto, vai oltre, ci sono talmente tanti aspetti da valutare ma non penso sia la sede giusta.
Non ho detto che sia semplice gestire i dipendenti come ogni gestione ma si parlava di ben altro
 
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palmer

Apprendista Scalatore
20 Ottobre 2005
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Il commercio on Line non va in conflitto col resto anzi...
Se fatto bene è solo un aiuto per vendere di più e soddisfare i clienti
Ci sono un milione di esempi che le 2 vendite sono parallele e non fanno cannibalismo.
Ho citato nel post precedente Orbea ma in molti altri settori ci sono esempi da prendere e valutare.
Purtroppo ahimè qs paese è il paese dei furbi qs etichetta difficilmente ce la leviamo dalla pelle....
È solo questione di tempo, come dice un proverbio Cinese attendo i cadaveri lungo il fiume....

Abbiamo approcci, gusti, tendenze diversi (non io e te, ma noi umani in genere), on line acquisto le camere d'aria e i copertoncini e non sistematicamente, tutto il resto lo compro dal ciclista come ho sempre fatto. Nel mercato della bicicletta ho sempre privilegiato il servizio, ho due Colnago perché 17 anni fa ricominciai a pedalare con costanza dopo alcuni anni di altri impegni, nel frattempo avevo traslocato e vicino alla nuova casa c'era un ciclista monomarca Colnago. Entrai nel negozio, fui subito in sintonia, e cominciai a pedalare su Colnago.
Sulle modalità di vendita on line: ahinoi non hanno ancora inventato un sito internet che sappia sostituire una serie sterzo.
E pensa, quando porto le bici al mio ciclista per ordinaria manutenzione, me le consegna lavate, stirate e profumate.
Non mi accoglie sistematicamente con il sorriso (cambia d'umore come tutti gli esseri umani), non comunica con me mediante mail preconfezionate da quelli del marketing, che magari non sanno nemmeno come si aggancia lo scarpino sul pedale. Tuttavia mi dà un servizio impeccabile, e io lo premio comprando da lui anche ciò che potrei comprare on line!
 
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