Perchè i Pro sono riluttanti al disco ?

golias

Factotum :-)
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mia
Secondo me ci sarebbe da considerare anche la "forza" di chi produce gli impianti disc, verosimilmente pare che gruppi disc elettroattuati rendano molto di più in termini costi-ricavi che non i vecchi gruppi rim meccanici.
Chiaramente brand come Specy -Trek e simila avranno anche un maggior vantaggio in termini di numeri e grandi acquisti rispetto ad un pinarello o colnago.. ipotizzo perchè non ho dati alla mano.
 

golance

via col vento
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cannnnnondale
Come fa a tirare avanti che centra, i budget le fanno le squadre, se le squadre possono pagare materiale eccelso avranno materiale eccelso se possono pagare il buono avranno il buono se possono pagare lo scarso avranno lo scarso
I budget si chiamano così perchè poi non ce ne sono altri
Ci sono sempre stati coloro che hanno avuto materiale migliore di altri perchè la squadra se lo poteva permettere, guarda le ammiraglie sono tutte uguali??

ma le squadre non pagano il materiale, gli viene fornito dallo sponsor tecnico, cosa che non è praticamente mai per le ammiraglie, mi vengono in mente pochissime squadre appunto grosse che avessero il logo della casa automobilistica addosso (team sky con jaguar tipo), per le squadre minori che io sappia le auto se le pagano, quindi prenderanno le più pratiche che rientrano nel budget. il fatto che squadre di seconda fascia in corse di secondo piano si siano viste talvolta con componenti "non top" è perchè li l'offerta migliore dallo sponsor trovato è stata quella. se in tv vieni inquadrato solo al giro di colombia (esempio) ti accontenti se lo sponsor ti dice io ti fornisco 20 bici con l'ultegra, perchè non ne trovano di altri che gli offrono 50bici con il duraace elettronico (esempio reale e visto lo scorso anno).
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
......ma per come la vedo io rimane un retaggio psicologico/abitudine piu' che prestazionale l'utilizzo da parte loro dei rim, ma con il quale dovranno scontrarsi da qui a poco.
E sarà bene che si diano una mossa perchè comunque un filo di adattamento al nuovo sistema ci vuole, specie per chi come loro usa la bicicletta al limite che quindi deve conoscere bene quale sia e più tardi ti adatti più, almeno inizialmente potresti pagare un gap piccolo o grande che sia (basta una frenata fatta male per finire per terra o fuoristrada), rispetto a chi già si è adattato.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
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E sarà bene che si diano una mossa perchè comunque un filo di adattamento al nuovo sistema ci vuole, specie per chi come loro usa la bicicletta al limite che quindi deve conoscere bene quale sia e più tardi ti adatti più, almeno inizialmente potresti pagare un gap piccolo o grande che sia (basta una frenata fatta male per finire per terra o fuoristrada), rispetto a chi già si è adattato.
Per come la vedo io la mossa se la dovranno dare solo ai fini commerciali più che a livello prestazionale ( come detto questo vanno forte a prescindere dalla bici e/o sistema frenante) ovvero i vari signori colnago/pina/bianchi in un mercato fatto prettamente di disc non penso si buttino a capofitto su un mercato di nicchia che si va via via assottigliando e con numeri risibili già devono “combattere” con colossi tipo specy o trek, chi vuoi che gliele compri delle bici ormai fuori mercato, loro sponsorizzano x vendere pertanto la mossa se la dovranno dare quanto prima accantonando le ritrosie conservative di qualche prof e istruendo i meccanici che per forza di cose di trovano ad affrontare problematiche che le altre squadre sono ormai abituati da tempo ad affrontare, non ultimo un semplice cambio ruota.
 

samuelgol

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Per come la vedo io la mossa se la dovranno dare solo ai fini commerciali più che a livello prestazionale ( come detto questo vanno forte a prescindere dalla bici e/o sistema frenante) ovvero i vari signori colnago/pina/bianchi in un mercato fatto prettamente di disc non penso si buttino a capofitto su un mercato di nicchia che si va via via assottigliando e con numeri risibili già devono “combattere” con colossi tipo specy o trek, chi vuoi che gliele compri delle bici ormai fuori mercato, loro sponsorizzano x vendere pertanto la mossa se la dovranno dare quanto prima accantonando le ritrosie conservative di qualche prof e istruendo i meccanici che per forza di cose di trovano ad affrontare problematiche che le altre squadre sono ormai abituati da tempo ad affrontare, non ultimo un semplice cambio ruota.
I fornitori la mossa non possono darsela perchè combattono col pesce grosso. La mossa se la devondo dare le squadre, perchè è vero, lo ribadisco anche io, che non è la bici che fa la differenza. Però non fa la differenza se la sai usare al 100%. E siccome, come chiunque sia passato da un sistema all'altro sa, tra i due sistemi un minimo di adattamento ci vuole, sarà bene che non indugino troppo. Se lanciato a 90 kmh, magari con un pò di umido, freni con i dischi come faresti con i rim, finisci male.
 

pietrogrip

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I fornitori la mossa non possono darsela perchè combattono col pesce grosso. La mossa se la devondo dare le squadre, perchè è vero, lo ribadisco anche io, che non è la bici che fa la differenza. Però non fa la differenza se la sai usare al 100%. E siccome, come chiunque sia passato da un sistema all'altro sa, tra i due sistemi un minimo di adattamento ci vuole, sarà bene che non indugino troppo. Se lanciato a 90 kmh, magari con un pò di umido, freni con i dischi come faresti con i rim, finisci male.
Atleti che macinano km e km penso stiano poco ad adattarsi, ripeto io guarderei più l’aspetto commerciale e meccanico, comunque vedremo a breve, anzi brevissimo, l’evoluzione e l’epilogo della infinita telenovela dischi/pro/amatori
 

SCR1

Recordman
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Atleti che macinano km e km penso stiano poco ad adattarsi, ripeto io guarderei più l’aspetto commerciale e meccanico, comunque vedremo a breve, anzi brevissimo, l’evoluzione e l’epilogo della infinita telenovela dischi/pro/amatori
Io penso che chi non decide addica anche alla paura del service volante
 

samuelgol

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Atleti che macinano km e km penso stiano poco ad adattarsi, ripeto io guarderei più l’aspetto commerciale e meccanico, comunque vedremo a breve, anzi brevissimo, l’evoluzione e l’epilogo della infinita telenovela dischi/pro/amatori
Sicuramente non è nulla di che ma più restano indietro a entrare nell'ottica, che sia di guida o di tutte le procedure connesse al sistema (manutenzioni, controlli, trasporti dei ricambi ecc) e più sicuramente non è un vantaggio.
 

cbr70

Scalatore
6 Giugno 2018
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genova
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Specy
per gente che fa 1000 km alla settimana , adattarsi ad una disc bastano pochi giorni ( a dirla tutta ci mette dai 5 ai 10 minuti visto che una mtb , una ciclocross e una certa esperienza , l'hanno. ci sono nati sulle bici) . o vogliamo dire che un PRO non riesca ad adattarsi in 1000 km ad una bici disc?
a be' se sono 1000km di solo salita, allora puo' essere...
 
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Scalatore
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Fondamentale , fossi un pro, non vorrei avere menate legate allo strumento bici.
Non farei guerre di religione ma solo avere uno strumento ed un organizzazione legata ad esso che non mi crei problemi
Dal cambio gomme , al peso (6,8kg) , all' affidabilità.
Trovato l equilibrio, loro non hanno esigenze ulteriori.

Se sono o sono stati riluttanti al disc è , a mio avviso, per i motivi sopra citati
 

pietrogrip

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Fondamentale , fossi un pro, non vorrei avere menate legate allo strumento bici.
Non farei guerre di religione ma solo avere uno strumento ed un organizzazione legata ad esso che non mi crei problemi
Dal cambio gomme , al peso (6,8kg) , all' affidabilità.
Trovato l equilibrio, loro non hanno esigenze ulteriori.

Se sono o sono stati riluttanti al disc è , a mio avviso, per i motivi sopra citati

Esatto è solo un discorso psicologico (che non potrà durare all’infinito) e come detto più che al tipo di adattamento si traduce in discorso prettamente economico per le case sponsorizzatrici che si ritrovano con corridori che vincono (ineos docet) ma con bici che da qui a breve non comprerà più nessuno
 

samuelgol

Flughafenwächter
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per gente che fa 1000 km alla settimana , adattarsi ad una disc bastano pochi giorni ( a dirla tutta ci mette dai 5 ai 10 minuti visto che una mtb , una ciclocross e una certa esperienza , l'hanno. ci sono nati sulle bici) . o vogliamo dire che un PRO non riesca ad adattarsi in 1000 km ad una bici disc?
a be' se sono 1000km di solo salita, allora puo' essere...
Quando un mezzo devi portarlo al limite è bene conoscerlo bene nei dettagli, non pochi giorni. Un amatore bravetto, in pochi giorni è a posto perché le sue esigenze sono molto relative. Ma una cosa che, almeno in discesa, soprattutto sul bagnato, cambia molto, nel comportamento sostanzialmente, uno che si gioca una gara importante anche su una frenata sbagliata, è bene che la conosca bene nel suo limite (limite che raggiungi se sei in fuga o in bagarre, non in gruppo in cui non c'è una gran forzatura). Ed è bene che il meccanico sappia metterci le mani velocemente fra una gara e l'altra, è bene che il magazziniere o chi per lui, metta bene le ruote che non si pieghi nessun disco ecc.ecc. Ogni novità va assimilata un po' da tutti nel complesso. Cose che ovviamente, almeno in gran parte, si fanno a bocce ferme fra una stagione e l'altra, ma sono poi le gare a mettere a nudo eventuali criticità che i ritiri alle Canarie o alle Baleari non necessariamente presentano.
Per come alle volte sia un dettaglio insignificante a decidere tutto, basta immaginare come Nibali (e che Dio me la mandi buona:sbianca:) ha perso (forse) l'Olimpiade e come Fulgsang non ha perso la scorsa Liegi. Una differenza immensa nel risultato per una differenza probabilmente nulla nell'accadimento dei 2 fatti decisivi.
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
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Dogma F disk
Il fatto singolare e potenzialmente spiazzante è che la resistenza fin qui espressa da qualche (sia pure poche) squadre veramente al top nei confronti del disco è in contraddizione con quella che si configura ormai come una tendenza generale, una situazione che impedirebbe di trarre conclusioni, se non fosse per il fatto che, probabilmente, tutto questo argomento, per un corridore professionista, è probabilmente assai meno importante di quanto non appaia a noi amatori. In realtà probabilmente noi attribuiamo alla bici un'importanza proporzionalmente maggiore di quanto non faccia un professionista, molto più attento, come già hanno detto altri prima di me, ad aspetti che lo coinvolgono nel fisico e nella mente, come l'alimentazione, l'allenamento, la programmazione della stagione, etc.
Questo forse spiega meglio l'incongruenza segnalata sopra, con il tema disco-rim molto marginale nelle scelte.
A dimostrazione di ciò, non ho mai sentito un corridore professionista dichiarare di scegliere una squadra rispetto a un altra in ragione della marca di bici utilizzata. Li vedo assai più interessati alla composizione della squadra, dell'atmosfera, dei ruoli all'interno, che non alla marca di bici, di ruote o del gruppo.
Non che non siano importantissimi in una logica nella quale ogni minimo dettaglio viene soppesato, ma nella effettiva percentuale di importanza rispetto al resto, diventa più un fatto psicologico che reale (del resto oggi bici cancello, a quei livelli, non ce ne sono).
Per cui l'atteggiamento "sono stato spaventosamente vincente fin qui, chi me lo fa fare di rischiare cambiando anche un dettaglio, fosse pure marginalmente migliore", può tranquillamente convivere con l'atteggiamento "ogni miglioramento marginale vale sempre la pena di essere introdotto", con il risultato di vedere team tutto disco e team tutto rim, non certo per motivi economici o di pressione del fornitore (credo che sia un po' sopravvalutato l'interesse dei fornitori top verso l'una o l'altra tecnologia, se non come un trend inevitabile verso il disco, per una serie di ragioni già abbondantemente sviscerate).
Si diceva di Pinarello e Team Ineos, in termini di ricaduta di immagine. Da affezionato cliente della gamma al top, vi ricordo che la F12 nei colori Ineos (non mi riguarda personalmente...) è acquistabile tanto rim che disk, senza che né Pinarello né Ineos ne facciano un caso particolare. Resta il fatto, però, che la stessa F12 sia stata concepita da subito privilegiando la soluzione disco (per la prima volta di prima scelta anche sulla X-light), anche se la rim non è un adattamento della disk né viceversa.
Come dicevano già altri la tecnologia del cambio, degli attacchi pedale o del materiale dei telai e dei cerchi ha avuto un peso molto più importante di quella dei freni, ma resta il fatto che all'osservatore (e a chi spende molte migliaia di euro) questi ultimi appaiano molto più evidenti. E non dimentichiamo che l'aspetto della bici, per un amatore è assai più importante che per un pro.
Ma avete notato quanta poca attenzione viene data dalle riprese video a una bici rispetto al corridore, se paragonato a quanto accade per un'auto o una moto da corsa?
 

golias

Factotum :-)
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probabilmente, tutto questo argomento, per un corridore professionista, è probabilmente assai meno importante di quanto non appaia a noi amatori.
Questo è poco ma sicuro ;-)
Tant'è che nei vari video dove si fanno le pesate dei loro mezzi moltissimi non ne hanno la più pallida idea.. se non che viaggiano intorno al peso imposto.
 

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Recordman
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Questo è poco ma sicuro ;-)
Tant'è che nei vari video dove si fanno le pesate dei loro mezzi moltissimi non ne hanno la più pallida idea.. se non che viaggiano intorno al peso imposto.
Io non penso, uno che guida forte in discesa non ha altro che da beneficiarne, con un aggravio di peso uguale a zero visto i limiti fissati per i prof
 

golias

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Io non penso, uno che guida forte in discesa non ha altro che da beneficiarne, con un aggravio di peso uguale a zero visto i limiti fissati per i prof
Può essere ma non è quello il punto, non si discuteva sui vantaggi o meno del disco per un pro.. si diceva che i pro in genere concentrano la loro attenzione tendenzialmente verso altri aspetti che riguardano il mondo delle gare tipo gli allenamenti, l'alimentazione o la preparazione in genere oltre che ai vantaggi che può dare un team o un altro a secondo delle proposte che questi riceve, il mezzo credo sia l'ultimo dei loro pensieri.
Poi ci sarà sicuramente, anche tra di loro, chi presta attenzione al particolare che può scegliere sul mezzo ma sono elementi di secondo piano per loro.
 
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Può essere ma non è quello il punto, non si discuteva sui vantaggi o meno del disco per un pro.. si diceva che i pro in genere concentrano la loro attenzione tendenzialmente verso altri aspetti che riguardano il mondo delle gare tipo gli allenamenti, l'alimentazione o la preparazione in genere oltre che ai vantaggi che può dare un team o un altro a secondo delle proposte che questi riceve, il mezzo credo sia l'ultimo dei loro pensieri.
Poi ci sarà sicuramente, anche tra di loro, chi presta attenzione al particolare che può scegliere sul mezzo ma sono elementi di secondo piano per loro.
Lo so ma a parte i discorsi,, in discesa ne beneficerebbero, dunque anche loro che non sono scemi per forza dovrebbero preferirli, io credo invece che la loro paura sia il cambio ruote e la regolazione
Ricorda che a monte di tutti i sacrifici che fanno il mezzo per loro rimane importante visto che ci abitano, altrimenti i telai sarebbero rimasti come 20 anni fa, mentre invece sono cambiati proprio per le loro esigenze , vedi altezze cannotto sterzo, rigidità torsionali etc
 

golias

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Lo so ma a parte i discorsi,, in discesa ne beneficerebbero, dunque anche loro che non sono scemi per forza dovrebbero preferirli, io credo invece che la loro paura sia il cambio ruote e la regolazione
Ricorda che a monte di tutti i sacrifici che fanno il mezzo per loro rimane importante visto che ci abitano, altrimenti i telai sarebbero rimasti come 20 anni fa, mentre invece sono cambiati proprio per le loro esigenze , vedi altezze cannotto sterzo etc
Qui però credo entri a far parte lo staff tecnico, chiaro che il pro-ciclista avanzerà le sue richieste probabilmente volte più all'aspetto comodita rendimento e diviene la figura di riferimento per chi ci studia sui materiali e sulla loro fattibilità cercando il feedback dal ciclista professionista.. ma non credo sia loro la scelta di quali materiali accostare che tipologia di pinza-disco-freno etc etc
Ovvio che se c'è qualcosa che non quadra è il primo che ne paga le conseguenze e anche il primo che se ne accorge.
Considerando che alle spalle c'è poi anhc eil discorso manutenzione ripristino a fine gara che non sembra a noi che guardiamo la Tv ma se segui la carovana di un GT noti bene che i meccanici alla fine sono quelli che sgobbano mica poco.
 
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alvan

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Un professionista che ha la possibilità sceglie la squadra in base ai sghei che gli offrono
Sì, ma in senso lato... Quelli più avveduti non pensano all'ingaggio immediato, ma alla possibilità di risultato e al ruolo nella squadra, sapendo che se non vinci le speranze di far quattrini per il futuro cadono rapidamente. Qualche tempo fa, Saronni intervistato in proposito, ricordava che preferì sacrificare una parte dell'ingaggio perché potesse essere rafforzata la squadra. Queste sono le cose che per loro contano (concorrenze tra galli nel pollaio, gregari capaci e disponibili, programma di partecipazione alle gare, etc...) altro che disco o rim...
 
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