Perchè i Pro sono riluttanti al disco ?

Bengi

Apprendista Passista
23 Maggio 2012
1.135
1.132
Visita sito
Bici
tante
calmi:
a velocità costante, un cerchio pesante e uno leggero si equivalgono, l'energia che serve a mantenerle in rotazione è 0
il vantaggio dell'alto profilo è dato dal profilo aerodinamico, non certo dal peso
questo falso mito dell'effetto volano che ti aiuta a mantenere la velocità, nel 2020, sarebbe anche il caso di lasciarselo alle spalle
Si, ma la velocita' (esattamente) costante in bici non esiste!
In realta' anche quando sembra di viaggiare con vel. costante, essa e' istantaneamente variabile per moltissimi motivi. Ecco quindi che si innescano continue microaccelerazioni e decellerazioni che risentono (anche) della massa periferica di una ruota ... Inoltre le microdecellerazioni sono in parte contrastate da ruote con maggiore massa inerziale periferica.
 
Ultima modifica:
  • Mi piace
Reactions: babias and sembola
R

RedCaad

Guest
Si, ma la velocita' (esattamente) costante in bici non esiste!
In realta' anche quando sembra di viaggiare con vel. costante, essa e' istantaneamente variabile per moltissimi motivi. Ecco quindi che si innescano continue microaccelerazioni e decellerazioni che risentono della massa periferica di una ruota ... Inoltre le microdecellerazioni sono in parte contrastate da ruote con maggiore massa inerziale periferica.

e per questo che i motori delle auto hanno il volano.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
5.697
5.949
Siena
www.sembola.it
Bici
verde
ma l'attrito vale sia se calcoli per una ruota leggera o una pesante...
Non esattamente.
In primo luogo l'attrito potrà pure essere identico ma la decelerazione conseguente è diversa a seconda della massa del corpo (ed a parità di velocità, ovviamente). Secondariamente il "mantenimento" della velocità di fatto consiste in una continua ri-accelerazione, ed un corpo con più massa richiede una forza maggiore (ancor più se la maggior massa è concentrata sulla periferia della ruota).


parliamo di misure che hanno valenza solo teorica perchè poi nell'applicazione sono solo una piccola parte delle forze applicate.
Su questo sono d'accordo con te, parliamo di forze di entità relativamente piccola. Il punto è però un altro, vale a dire che "l'energia che serve a mantenerle in rotazione è 0 " non è vero...
 
R

RedCaad

Guest
Su questo sono d'accordo con te, parliamo di forze di entità relativamente piccola. Il punto è però un altro, vale a dire che "l'energia che serve a mantenerle in rotazione è 0 " non è vero...

forse intendeva che la differenza tra i due sistemi a parita di velocità costante (ed eliminando tutte le variabili, come attriti ecc ecc.) è pari a zero.
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
4.144
1.273
32
torino
Visita sito
Bici
Pellegrino proto01
Si, ma la velocita' (esattamente) costante in bici non esiste!
In realta' anche quando sembra di viaggiare con vel. costante, essa e' istantaneamente variabile per moltissimi motivi. Ecco quindi che si innescano continue microaccelerazioni e decellerazioni che risentono (anche) della massa periferica di una ruota ... Inoltre le microdecellerazioni sono in parte contrastate da ruote con maggiore massa inerziale periferica.
se sommi le forze delle microaccelerazioni e microdecelerazioni, la somma è... 0!
 
23 Ottobre 2015
6.248
3.600
Varese
Visita sito
Bici
Cube, Specialized
Non esattamente.
In primo luogo l'attrito potrà pure essere identico ma la decelerazione conseguente è diversa a seconda della massa del corpo (ed a parità di velocità, ovviamente). Secondariamente il "mantenimento" della velocità di fatto consiste in una continua ri-accelerazione, ed un corpo con più massa richiede una forza maggiore (ancor più se la maggior massa è concentrata sulla periferia della ruota).



Su questo sono d'accordo con te, parliamo di forze di entità relativamente piccola. Il punto è però un altro, vale a dire che "l'energia che serve a mantenerle in rotazione è 0 " non è vero...
Visto che si tratta di differenze in grammi e che le variazioni di velocità sono infinitesime, probabilmente si parla di differenze non percepibili da un ciclista, anche perché sono ordini di grandezza minori delle altre forze durante la pedalata (resistenza aerodinamica, attrito volvente, attriti meccanici della trasmissione).
Per di più a 70 km/h le ruote girano a 600 rpm, un valore per nulla elevato.
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
4.144
1.273
32
torino
Visita sito
Bici
Pellegrino proto01
Sui libri di fisica forse è così, ma nei libri di fisica è sicuramente presente la precisazione "in assenza di attrito".

Nel 2020 sarebbe il caso di capire la differenza tra il principio fisico, teorico e vero in ambiente ideale, e la sua applicazione nel mondo reale.
sono su questo forum dal 2010, ed è dal 2010 che sento ste cose, giustificate nei modi più vari.
due ruote con lo stesso peso, dove una lo concentra più sul cerchio e una sul mozzo, hanno (ovviamente) lo stesso attrito sulla strada.

Ti dò atto di avere fantasia
 

Bengi

Apprendista Passista
23 Maggio 2012
1.135
1.132
Visita sito
Bici
tante
se sommi le forze delle microaccelerazioni e microdecelerazioni, la somma è... 0!
Solo che le (micro)accelerazioni sono sempre a carico del ciclista, mentre le (micro)decellerazioni sono dovute a fattori esterni (variabilita' della direzione e intensita' del vento, strada non perfettamente piana, effetto "elastico" dell'andatura nelle retrovie di un gruppo, susseguirsi di tratti rettilinei e curvilinei, ecc.) , pertanto il bilancio energetico del ciclista non e' mai nullo, ma sempre negativo! Ed e' tanto piu' negativo quanto maggiori sono tali micro acceleraz./decelleraz. ...
 
Ultima modifica:

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
4.144
1.273
32
torino
Visita sito
Bici
Pellegrino proto01
Solo che le (micro)accelerazioni sono sempre a carico del ciclista, mentre le (micro)decellerazioni sono dovute a fattori esterni (variabilita' della direzione e intensita' del vento, strada non perfettamente piana, effetto "elastico" dell'andatura nelle retrovie di un gruppo, susseguirsi di tratti rettilinei e curvilinei, ecc.) , pertanto il bilancio energetico del ciclista non e' mai nullo, ma sempre negativo! Ed e' tanto piu' negativo quanto maggiori sono tali micro acceleraz./decelleraz. ...
cedo, vado a stracciare la mia laurea in ingegneria
 

Bengi

Apprendista Passista
23 Maggio 2012
1.135
1.132
Visita sito
Bici
tante
cedo, vado a stracciare la mia laurea in ingegneria
Aspetta prima di stracciare il titolo accademico! :-)xxxx
Allora forse un esempio ti puo' chiarire le idee.
Se sto viaggiando a velocita' (circa) costante e si alza una raffica di vento contrario e io continuo a erogare la stessa potenza sui pedali, la velocita' (magari di poco, ma) scendera' inducendo una decellerazione del moto. Se poi cerco di riportarmi alla stessa velocita' dovro' spingere di piu' sui pedali (aumentare la mia potenza di pedalata) accelerando il moto fino a riportarmi alla velocita' precedente.
Ecco questo e' un caso tipico di decellerazione (dovuta a fattori esterni) e successiva accelerazione (a carico del ciclista) per riportarsi alla precedente velocita' costante. Da un punto di vista energetico questa e' una situazione evidentemente penalizzante per il ciclista, anche se magari la raffica di vento (come talvolta accade) e' solo momentanea.
(P.S. L'attivita' ciclistica NON avviene in un campo conservativo ...)
(P.P.S. Le acceleraz. e decelleraz. in bici non sono solo di traslazione, ma evidentemente anche di rotazione ovviamente per le parti in rototraslazione quale ad es. le ruote, i pedali, ...)
 
Ultima modifica:
23 Ottobre 2015
6.248
3.600
Varese
Visita sito
Bici
Cube, Specialized
Aspetta prima di stracciare il titolo accademico! :-)xxxx
Allora forse un esempio ti puo' chiarire le idee.
Se sto viaggiando a velocita' (circa) costante e si alza una raffica di vento contrario e io continuo a erogare la stessa potenza sui pedali, la velocita' (magari di poco, ma) scendera' inducendo una decellerazione del moto. Se poi cerco di riportarmi alla stessa velocita' dovro' spingere di piu' sui pedali (aumentare la mia potenza di pedalata) accelerando il moto fino a riportarmi alla velocita' precedente.
Ecco questo e' un caso tipico di decellerazione (dovuta a fattori esterni) e successiva accelerazione (a carico del ciclista) per riportarsi alla precedente velocita' costante. Da un punto di vista energetico questa e' una situazione evidentemente penalizzante per il ciclista, anche se magari la raffica di vento (come talvolta accade) e' solo momentanea.
(P.S. L'attivita' ciclistica NON avviene in un campo conservativo ...)
(P.P.S. Le acceleraz. e decelleraz. in bici non sono solo di traslazione, ma evidentemente anche di rotazione ovviamente per le parti in rototraslazione quale ad es. le ruote, i pedali, ...)
Metti la bici su un cavalletto e fai girare i pedali a mano (basta far girare un pedale).
Per arrivare a 30 km/h devi applicare qualche kg, poi prova ad aumentare la velocità di 5 km/h.
Devi applicare ancora solo qualche kg, forse anche meno.
Usa ruote diverse e vedi se noti differenze.
Ora vai su strada e fai lo stesso.

Siccome farai enormemente più fatica e di kg sui pedali con le gambe ne metti almeno una 30ina, la differenza tra le ruote c’è, ma non è percepibile da una persona, magari solo strumentalmente con sensori molto sensibili.
 

Bengi

Apprendista Passista
23 Maggio 2012
1.135
1.132
Visita sito
Bici
tante
Metti la bici su un cavalletto e fai girare i pedali a mano (basta far girare un pedale).
Per arrivare a 30 km/h devi applicare qualche kg, poi prova ad aumentare la velocità di 5 km/h.
Devi applicare ancora solo qualche kg, forse anche meno.
Usa ruote diverse e vedi se noti differenze.
Ora vai su strada e fai lo stesso.

Siccome farai enormemente più fatica e di kg sui pedali con le gambe ne metti almeno una 30ina, la differenza tra le ruote c’è, ma non è percepibile da una persona, magari solo strumentalmente con sensori molto sensibili.
Bhe' sul fatto che l'incidenza energetica di un maggiore momento d'inerzia delle ruote sia minima, concordo, ma se pur minima c'e'! E se il moto e' molto vario (susseguirsi continuo di micro/macro accelerazioni) la sua incidenza potrebbe non essere cosi' trascurabile.