Storia La caduta di Roger Rivière

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Figlio di un cromatore di biciclette di Saint-Étienne, Roger Rivière (nato nel 1936), si era appassionato di ciclismo sin da bambino, collezionando le figurine dei campioni. A 10 anni riceve in regalo la prima bici e subito si iscrive ad un club ciclistico locale cominciando a gareggiare. A 16 anni,...
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Ser pecora

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Mi piacerebbe leggere anche un'articolo sulle discese di Nencini...

Nencini era considerato uno dei migliori discesisti dell'epoca. Era sempre lui che si metteva in testa al gruppo in discesa e lo scremava.
Il che rafforza la grande tradizione di discesisti toscani. Anche Fiorenzo Magni era un grandissimo discesista. Meno noto (il fatto, non lui) anche Mario Cipollini.
Paolo Savoldelli (famoso per essere un grande discesista) mi ha raccontato personalmente che Cipollini (i due erano stati compagni alla Saeco) in discesa andava più di lui: "come un pazzo". Solo che essendo uno sprinter in tv non era mai inquadrato in quei frangenti.

C'è un aneddoto comunque su un duello in discesa tra Nencini ed un altro grande discesista. Magari in un altro episodio :-)xxxx
 

alespg

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Nencini era considerato uno dei migliori discesisti dell'epoca. Era sempre lui che si metteva in testa al gruppo in discesa e lo scremava.
Il che rafforza la grande tradizione di discesisti toscani. Anche Fiorenzo Magni era un grandissimo discesista. Meno noto (il fatto, non lui) anche Mario Cipollini.
Paolo Savoldelli (famoso per essere un grande discesista) mi ha raccontato personalmente che Cipollini (i due erano stati compagni alla Saeco) in discesa andava più di lui: "come un pazzo". Solo che essendo uno sprinter in tv non era mai inquadrato in quei frangenti.

C'è un aneddoto comunque su un duello in discesa tra Nencini ed un altro grande discesista. Magari in un altro episodio :-)xxxx
Ottimo! o-o
 

Doppiomisto

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Alcune...
giravano pieni come uova...ed allegramente nelle tasche! d'altronde, se le pime regole dell'antidoping risalgono agli anni '60...

Beh non c'erano regole purtroppo... a mio avviso è peggio ma molto peggio chi al giorno d'oggi si puffa a più non posso di salbutamolo, finisce in un procedimento disciplinare, fa una battaglia legale sui nanogrammi e poi dopo mesi ne esce pulito come un bambino con grande giubilo dei capiscers che però un giorno si e l'altro pure sono qui a menarla ancora con una Milano Torino di 25 anni fa...
 

gore07

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Nencini era considerato uno dei migliori discesisti dell'epoca. Era sempre lui che si metteva in testa al gruppo in discesa e lo scremava.
Il che rafforza la grande tradizione di discesisti toscani. Anche Fiorenzo Magni era un grandissimo discesista. Meno noto (il fatto, non lui) anche Mario Cipollini.
Paolo Savoldelli (famoso per essere un grande discesista) mi ha raccontato personalmente che Cipollini (i due erano stati compagni alla Saeco) in discesa andava più di lui: "come un pazzo". Solo che essendo uno sprinter in tv non era mai inquadrato in quei frangenti.

C'è un aneddoto comunque su un duello in discesa tra Nencini ed un altro grande discesista. Magari in un altro episodio :-)xxxx

In quegli anni narravano di un Di Basco anche lui velocista.. e Toscano.. :mrgreen: facesse cose turche in discesa.
 

Alberto Baraldi

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Ignoravo che Rapha si ispirasse a un marchio preesistente. Qualcuno sa di che settore fosse?
 

Ser pecora

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Gamba_tri

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io pensavo derivasse dal nome di Raphael Geminiani...
All'epoca vi era il divieto di sponsorizzazione di aziende extra settore, giocando sull'assonanza del nome aggirarono tale divieto.
Sponsorship
Géminiani at the 2010 Brive-la-Gaillarde book fair

Géminiani at the 2010 Brive-la-Gaillarde book fair
Géminiani dropped out of racing when only cycle manufacturers were allowed to sponsor teams but fewer of them had the money to do so. Géminiani had sponsored himself and others to publicise bicycles made under his name. But it was on signing Jacques Anquetil that he needed more money than the cycle industry could provide. There had been sponsors from outside the business before - the first was ITP Pools, a soccer betting company which sponsored semi-professionals in Britain, but they were small and of little interest to the governing body, the Union Cycliste Internationale. Nothing happened even when Fiorenzo Magni secured sponsorship in Italy from the company that made Nivea face cream. An outside sponsor in the land of the Tour de France, where organisers Jacques Goddet and Félix Lévitan had great political strength, was different.

Géminiani sold his team to the St-Raphaël apéritif company to coincide with the opening of the Tour de France to commercial teams in 1962. Goddet, Lévitan and their Tour were against extra-sportif sponsors, fearing powerful rivals and worried that advertising on jerseys was space that sponsors need no longer buy in their newspaper, L'Équipe. Géminiani was threatened with suspension. He tried to claim that "Raphaël" referred not to the company but to himself. The argument lasted all winter and reached the UCI. It continued until Milan–San Remo, by which time a decision was essential. The UCI was against outside sponsorship but its president, Achille Joinard, was in favour. According to Géminiani, Joinard told him:

"Go to the start with an ordinary jersey. Just before the off, take off the jerseys and wear your St-Raphaël shirts. I will send a telegram forbidding you from starting if you represent an extra-sportif. But I'll take care that the telegram arrives only after the race has started."[citation needed]
Joinard saw commercial sponsorship as the future but also had a history of disagreements with Lévitan in particular over who carried the most weight in cycling.