Moto Tecnica... ne ho letti parecchi, io sono un fan di Massimo Clarke, penso che sia uno dei pochi a rendere comprensibile la criticità della velocità media di un pistone... ma te come li firmavi i tuoi articoli?Se la vedi come una gobba hai ragione...
Io ho tenuto per anni una rubrica di analisi formale su MotoTecnica e in una pagina esaminavo le forme delle moto.
Stessa metodologia è applicabile (sia pure con un numero estremamente minore di parametri) alle biciclette, che sia pure essendo il veicolo che ha subito meno modifiche alla propria architettura primordiale, è tutt'altro che banale anche da questo punto di vista, per chi non si preoccupi solo del grammo in meno o dei freni a disco.
Un veicolo, particolarmente se sportivo, deve esprimere anche in fase statica valori dinamici.
Sono le così dette linee dinamiche visuali che richiamano analogicamente le forze e i flussi in gioco.
Ovviamente in una automobile, con i suoi volumi e superfici della 'scatola', offre grande terreno di intervento in questo senso, un po' meno una motocicletta, meno ancora una bicicletta (per di più senza dimenticare che, alla fine, in entrambi gli ultimi due casi, sopra ci si deve piazzare un oggetto completamente incongruente).
Ancora più ovviamente, la ricerca formale non può essere fine a sé stessa, ma deve essere coerente con le esigenze meccaniche e aerodinamiche.
La F12, rispetto alla F8 e alla F10, risolve con grande sapienza progettuale due punti critici delle due che l'hanno preceduta.
Il primo è che i telai sloopy, per esigenze tecniche, si presentano con un andamento contrario a quello che l'idea percepita di velocità richiederebbe (alta dietro e bassa davanti, come qualunque auto sportiva o felino in corsa...). Per cui aver introdotto quel cambio di inclinazione sulla F12, restituisce, senza creare problemi alla filosofia costruttiva sloopy né tanto meno alle posizioni radicali che oggi i pro assumono in discesa, quel senso di caricamento sull'anteriore che F10 e F8 non avevano. Che il risultato sia raggiunto è giudizio soggettivo, io lo percepisco in questo modo naturalmente e per questo ho salutato l'apparizione della F12 con grande favore (i bozzetti pubblicati sono chiarissimi in questo intento).
Il secondo è l'eliminazione delle bulbosità del cannotto, che appesantivano il sistema complessivo in modo un po' barocco (anche se giustificato dalle dimensioni della serie sterzo, ora me risolto). Le Dogma sono già un po' barocche, e ogni intervento di linearizzazione giova. Da un punto di vista puramente formale, qualcosa deve essere ancora fatto sul carro posteriore, dove quelle gambe storte di cane non mi sono mai piaciute, anche se l'attacco al montante della sella è già risolto un po' meglio...
La tua disamina tecnica non lascia adito a confutazioni di alcun genere, che dire, complimenti! P.s. Oggi ho provato a fare un preventivo per il camper per venire in Sardegna... con cabina per la traversata 306 euro andata e ritorno...sti pezzi di merda... si ho scritto merda perché non c’è altro sostantivo per definirli, solito periodo l’anno scorso 890 euro...Se la vedi come una gobba hai ragione...
Io ho tenuto per anni una rubrica di analisi formale su MotoTecnica e in una pagina esaminavo le forme delle moto.
Stessa metodologia è applicabile (sia pure con un numero estremamente minore di parametri) alle biciclette, che sia pure essendo il veicolo che ha subito meno modifiche alla propria architettura primordiale, è tutt'altro che banale anche da questo punto di vista, per chi non si preoccupi solo del grammo in meno o dei freni a disco.
Un veicolo, particolarmente se sportivo, deve esprimere anche in fase statica valori dinamici.
Sono le così dette linee dinamiche visuali che richiamano analogicamente le forze e i flussi in gioco.
Ovviamente in una automobile, con i suoi volumi e superfici della 'scatola', offre grande terreno di intervento in questo senso, un po' meno una motocicletta, meno ancora una bicicletta (per di più senza dimenticare che, alla fine, in entrambi gli ultimi due casi, sopra ci si deve piazzare un oggetto completamente incongruente).
Ancora più ovviamente, la ricerca formale non può essere fine a sé stessa, ma deve essere coerente con le esigenze meccaniche e aerodinamiche.
La F12, rispetto alla F8 e alla F10, risolve con grande sapienza progettuale due punti critici delle due che l'hanno preceduta.
Il primo è che i telai sloopy, per esigenze tecniche, si presentano con un andamento contrario a quello che l'idea percepita di velocità richiederebbe (alta dietro e bassa davanti, come qualunque auto sportiva o felino in corsa...). Per cui aver introdotto quel cambio di inclinazione sulla F12, restituisce, senza creare problemi alla filosofia costruttiva sloopy né tanto meno alle posizioni radicali che oggi i pro assumono in discesa, quel senso di caricamento sull'anteriore che F10 e F8 non avevano. Che il risultato sia raggiunto è giudizio soggettivo, io lo percepisco in questo modo naturalmente e per questo ho salutato l'apparizione della F12 con grande favore (i bozzetti pubblicati sono chiarissimi in questo intento).
Il secondo è l'eliminazione delle bulbosità del cannotto, che appesantivano il sistema complessivo in modo un po' barocco (anche se giustificato dalle dimensioni della serie sterzo, ora me risolto). Le Dogma sono già un po' barocche, e ogni intervento di linearizzazione giova. Da un punto di vista puramente formale, qualcosa deve essere ancora fatto sul carro posteriore, dove quelle gambe storte di cane non mi sono mai piaciute, anche se l'attacco al montante della sella è già risolto un po' meglio...
Quest'anno, temo, saranno tante le sorpreseLa tua disamina tecnica non lascia adito a confutazioni di alcun genere, che dire, complimenti! P.s. Oggi ho provato a fare un preventivo per il camper per venire in Sardegna... con cabina per la traversata 306 euro andata e ritorno...sti pezzi di merda... si ho scritto merda perché non c’è altro sostantivo per definirli, solito periodo l’anno scorso 890 euro...
Molto interessante!Se la vedi come una gobba hai ragione...
Io ho tenuto per anni una rubrica di analisi formale su MotoTecnica e in una pagina esaminavo le forme delle moto.
Stessa metodologia è applicabile (sia pure con un numero estremamente minore di parametri) alle biciclette, che sia pure essendo il veicolo che ha subito meno modifiche alla propria architettura primordiale, è tutt'altro che banale anche da questo punto di vista, per chi non si preoccupi solo del grammo in meno o dei freni a disco.
Un veicolo, particolarmente se sportivo, deve esprimere anche in fase statica valori dinamici.
Sono le così dette linee dinamiche visuali che richiamano analogicamente le forze e i flussi in gioco.
Ovviamente in una automobile, con i suoi volumi e superfici della 'scatola', offre grande terreno di intervento in questo senso, un po' meno una motocicletta, meno ancora una bicicletta (per di più senza dimenticare che, alla fine, in entrambi gli ultimi due casi, sopra ci si deve piazzare un oggetto completamente incongruente).
Ancora più ovviamente, la ricerca formale non può essere fine a sé stessa, ma deve essere coerente con le esigenze meccaniche e aerodinamiche.
La F12, rispetto alla F8 e alla F10, risolve con grande sapienza progettuale due punti critici delle due che l'hanno preceduta.
Il primo è che i telai sloopy, per esigenze tecniche, si presentano con un andamento contrario a quello che l'idea percepita di velocità richiederebbe (alta dietro e bassa davanti, come qualunque auto sportiva o felino in corsa...). Per cui aver introdotto quel cambio di inclinazione sulla F12, restituisce, senza creare problemi alla filosofia costruttiva sloopy né tanto meno alle posizioni radicali che oggi i pro assumono in discesa, quel senso di caricamento sull'anteriore che F10 e F8 non avevano. Che il risultato sia raggiunto è giudizio soggettivo, io lo percepisco in questo modo naturalmente e per questo ho salutato l'apparizione della F12 con grande favore (i bozzetti pubblicati sono chiarissimi in questo intento).
Il secondo è l'eliminazione delle bulbosità del cannotto, che appesantivano il sistema complessivo in modo un po' barocco (anche se giustificato dalle dimensioni della serie sterzo, ora me risolto). Le Dogma sono già un po' barocche, e ogni intervento di linearizzazione giova. Da un punto di vista puramente formale, qualcosa deve essere ancora fatto sul carro posteriore, dove quelle gambe storte di cane non mi sono mai piaciute, anche se l'attacco al montante della sella è già risolto un po' meglio...
Non ho afferrato... quest'anno 306, l'anno scorso 890. Non è meglio?La tua disamina tecnica non lascia adito a confutazioni di alcun genere, che dire, complimenti! P.s. Oggi ho provato a fare un preventivo per il camper per venire in Sardegna... con cabina per la traversata 306 euro andata e ritorno...sti pezzi di merda... si ho scritto merda perché non c’è altro sostantivo per definirli, solito periodo l’anno scorso 890 euro...
Mi riferivo al fatto che quest’anno i posti li svendono... e ci rientrano lo stesso, ho cominciato da fine anni 90 ad andare in Sardegna, c’era la linea dei golfi, camping on board con un 200 euro andavi e tornavi, poi la moby ha acquistato tutto e ha fatti cartello, ultimamente era stato fatto un tentativo dagli imprenditori sardi di mettere su una linea cin due traghetti presi da una compagnia greca, fermati da mille cavilli intentati dalla Moby.... come fai a spendere 900 euro per un passaggio camperve ponte, quando li spenderesti per stare una settimana in Sardegna...Non ho afferrato... quest'anno 306, l'anno scorso 890. Non è meglio?
O ti riferivi all'eccesso di ricarico dell'anno scorso?
Fino a pochi anni fa c'era un ristorante a Fiumaretta, bastava prenotarli.. ma mi pare sia chiuso ora.Ti capisco sai , se fosse stato qualche anno indietro non avrei avuto nessun problema .
Ma adesso di questi tempi sono da Sceicchi e rischi grosso se ti beccano .
peccato, rimarrò per sempre con la vogliaFino a pochi anni fa c'era un ristorante a Fiumaretta, bastava prenotarli.. ma mi pare sia chiuso ora.
qualche anno fa, volevamo andare in Sardegna a Giugno per 2 settimane. Uno sproposito. Siamo andati in Corsica, con la formula camper a bordo e passaggio ponte e abbiamo speso una sciocchezza... Misteri...Mi riferivo al fatto che quest’anno i posti li svendono... e ci rientrano lo stesso, ho cominciato da fine anni 90 ad andare in Sardegna, c’era la linea dei golfi, camping on board con un 200 euro andavi e tornavi, poi la moby ha acquistato tutto e ha fatti cartello, ultimamente era stato fatto un tentativo dagli imprenditori sardi di mettere su una linea cin due traghetti presi da una compagnia greca, fermati da mille cavilli intentati dalla Moby.... come fai a spendere 900 euro per un passaggio camperve ponte, quando li spenderesti per stare una settimana in Sardegna...
Capito. Ci sono passato anch'io e parecchi miei conoscenti. Praticamente da circa 15 anni non mettiamo più piede in Sardegna.Mi riferivo al fatto che quest’anno i posti li svendono... e ci rientrano lo stesso, ho cominciato da fine anni 90 ad andare in Sardegna, c’era la linea dei golfi, camping on board con un 200 euro andavi e tornavi, poi la moby ha acquistato tutto e ha fatti cartello, ultimamente era stato fatto un tentativo dagli imprenditori sardi di mettere su una linea cin due traghetti presi da una compagnia greca, fermati da mille cavilli intentati dalla Moby.... come fai a spendere 900 euro per un passaggio camperve ponte, quando li spenderesti per stare una settimana in Sardegna...
La tua disamina tecnica non lascia adito a confutazioni di alcun genere, che dire, complimenti! P.s. Oggi ho provato a fare un preventivo per il camper per venire in Sardegna... con cabina per la traversata 306 euro andata e ritorno...sti pezzi di merda... si ho scritto merda perché non c’è altro sostantivo per definirli, solito periodo l’anno scorso 890 euro...
Bellissima immagine!Ciao "ragazzi", non ho più scritto qui ed ho scritto molto poco anche altrove perché a causa di malanni da inizio dello scorso ottobre di fatto non sono più potuto andare in bicicletta, ora ho appena ripreso, ho fatto poco, circa 300 km in tutto con uscite di 50 km al massimo e poco dislivello, spero di poter continuare.
Vi riporto qualche riflessione sul cosa accade ad un diversamente giovane il cui fisico è abituato da molti anni ad attività piuttosto intensa che passa per molti mesi ad attività zero e poi prova a ripartire.
Magari altri a cui è capitato potranno confermare o riportare esperienze differenti.
Nel mio caso negli ultimi 10 anni l'attività standard è stata più o meno di 1.000km al mese e 12/13.000 D+, con partecipazione a 5/6 GF all'anno anche della durata di 11 ore.
Da questo a niente.
I primi due mesi ho avuto reali disturbi fisici da astinenza, evidentemente le endorfine collegate all'attività fisica continuavano a venire rilasciate ma in assenze di essa questo mi provocava scompensi, poi devo essermene fatto una ragione.
Ovviamente forza fisica e capacità cardiovascolare decadono inesorabilmente ed anche con una certa rapidità.
Alla ripartenza, con anche qualche kg in più - penso 4 - ho notato fin da subito di essere decisamente più indietro con il cardiovascolare che con il muscolare, arrivo all'affanno respiratorio ben prima dell'affaticamento dei quadricipiti.
Logicamente le "prestazioni" sono lontanissime da quelle ante stop, andavo già piano prima ora sono veramente fermo, ma ritengo sarebbe strano il contrario.
Bisogna avere costanza e pazienza nel fissare nuovi traguardi graduali, il fatto che questi siano ridicoli rispetto agli standard precedenti non aiuta dal punto di vista psicologico, ma non vi sono alternative.
Fin qui penso ricada più o meno tutto nell'ovvio.
Un aspetto invece interessante l'ho trovato nel fatto che le cose che avevi di "tuo", istintive, innate, te le ritrovi come le avevi lasciate, le cose che avevi ottenuto "lavorandoci" sopra non ci sono più, se le rivuoi dovrai lavoraci nuovamente, ma non mi riferisco ai Watt o alla VO2max che mancano, quelli li metto nelle ovvietà di cui sopra.
Faccio qualche esempio:
- Sono sempre andato forte in discesa, caratteristica innata, ora vado come prima (tranne che nei rilanci in uscita tornante dove i Watt in meno si sentono), nell'unica discesa che ho fatto fino ad ora dalla ripartenza sono 3° di 260 quest'anno, senza rilanci in uscita di curva...
- Non ho mai avuto difficoltà a stare molto sdraiato, ho 10 cm di dislivello sella-manubrio, ho ripreso con lo stesso assetto e non ho alcun fastidio derivante dalla posizione nonostante la "ruggine" e l'anagrafe.
- Ho da sempre avuto tendenza a tenere i gomiti larghi quando sono in presa alta, dopo anni a starci attento nelle ultime stagioni ho pedalato costantemente con i gomiti ben allineati senza farci più caso. Ora i gomiti sono tornati dove si trovavano anni fa.
- Stessa cosa per un piede, a causa di un ginocchio ricostruito (grazie al quale iniziai ad andare in bicicletta decenni or sono) avevo tendenza a pedalare con un tallone in fuori, anche in questo caso facendoci attenzione il tallone si era messo come doveva essere, ora anche lui è tornato dov'era un tempo.
E così via per altre caratteristiche dell'uno e dell'altro tipo.
Vedremo come evolverà, la voglia e la determinazione ci sono, spero solo di reggere la mortificazione derivante dal guardare i miseri numeri a fine giretto.
Non mi sento ancora pronto per andare a passeggio in bicicletta.
Ho visto le foto dei post precedenti, complimenti a tutti, evidentemente un passato da "esploratori" e da scavezzacollo contribuisce a plasmare mente e fisico ed a far si che anche da diversamente giovani si possa stare ancora qui a pedalare ed a divertirsi.
Oggi qui con me non ho foto di passati motoristici, vedrò di recuperarne qualcuna e la posterò, mi piace invece conclude queste note con la mia foto ciclistica che amo di più (forse perché io mi vedo poco ), significativamente non sono sulla bicicletta, ma accanto ad essa.
Trovo che sia di forte intensità, sembra quasi un attimo di raccoglimento.
Pochi istanti prima di uscire... (Soelden 2018).
Vedi l'allegato 204155
dalle mie parti, qualche chilometro sotto, tutto come prima... ieri una cinquantina di chilometri tra le risaie, e le auto sembrano di nuovo impegnate nel solito gran premio.https://www.gazzetta.it/Ciclismo/29...94870126_preview.shtml?reason=unauthenticated
Scusate o.t. riporto una testimonianza.
Confermo che nei miei giretti alto vercellese e novarese, biellese e valsesia, va meglio, dita incrociate finché dura...
Tagli di strada (@golias docet) assenti, sorpassi con poca distanza forse 2%, un camion mi si è accodato per le curve in circonvallazione di Borgosesia, 32/h, al primo rettilineo ho salutato e ringraziato con gesti eloquenti.
Lo ritengo dovuto, non tanto ringraziare perché in fondo rispettano il cds, ma far sapere che sono grato, io piccolo, a quelle tonnellate di ferro tanto più grandi di me...
Se sanno che apprezziamo tali comportamenti, qualcuno in più lo portiamo fuori dal lato oscuro...
Aldo Vanini... dal 2002 al 2012..Moto Tecnica... ne ho letti parecchi, io sono un fan di Massimo Clarke, penso che sia uno dei pochi a rendere comprensibile la criticità della velocità media di un pistone... ma te come li firmavi i tuoi articoli?
Se posso/riesco/me ne accorgo faccio anch'io così, considerando anche il fatto che loro lavorano e io mi diverto.https://www.gazzetta.it/Ciclismo/29...94870126_preview.shtml?reason=unauthenticated
Scusate o.t. riporto una testimonianza.
Confermo che nei miei giretti alto vercellese e novarese, biellese e valsesia, va meglio, dita incrociate finché dura...
Tagli di strada (@golias docet) assenti, sorpassi con poca distanza forse 2%, un camion mi si è accodato per le curve in circonvallazione di Borgosesia, 32/h, al primo rettilineo ho salutato e ringraziato con gesti eloquenti.
Lo ritengo dovuto, non tanto ringraziare perché in fondo rispettano il cds, ma far sapere che sono grato, io piccolo, a quelle tonnellate di ferro tanto più grandi di me...
Se sanno che apprezziamo tali comportamenti, qualcuno in più lo portiamo fuori dal lato oscuro...