Mi spiace, spero tutto per il meglio purtroppo non è un fatto così strano investirli in casa in manovra. E' successo anche al mio collega ma purtroppo con esiti più nefasti, inutile dire che hanno atteggiamenti che solo chi li conosce può capire e stando assieme hanno veramente comportamenti pazzeschi, vi auguro il meglio.
I cani si fidano di noi, anche oltre il lecito, se siamo in auto, in movimento in giardino o comunque nel territorio della casa, molti di loro pensano che comunque noi garantiamo la perfezione,
non immaginano che non li vediamo, e che non vedendoli li potremmo travolgere.
Un cane adottato dopo un periodo da randagio, a cui sia sopravvissuto imparando a guardare la strada e a togliersi dal raggio d'azione dei veicoli in moto, ha invece un imprinting diverso che lo salva da questi incidenti, sia domestici che esterni.
Poi può succedere il peggio altrove.
La mia ultima, meticcia setter irlandese, visse il primo anno randagia ed il secondo in custodia da una volontaria Lav, che mise un annuncio in web, la vidi e dovetti correre... a Caserta! Quel giorno feci in auto 14 ore e 1501 km, ma arrivò a Gattinara. Era il 2005.
Nel 2017, quasi cieca, la portavamo comunque in montagna perché camminava molto, ma con guinzaglio... bastò un ritardo di pochi secondi e lei, che solitamente stava quieta e buona ai nostri piedi, si mise a camminare, infilando un burrone.
Mi calai per i primi 20 m con corda, niente, arrivai ad un balcone di roccia e guardai giù... verticale!!!
La ragione mi diceva che era morta ma non l'avrei lasciata laggiù chissà dove... dopo 4 ore i VVFF risalirono con Lilla in un sacco, erano scesi in corda doppia e discensori ecc e la trovarono viva 100 m di dislivello più in basso.
Tac ecc, niente di rotto né testa né allo scheletro né emorragie interne, tranne una ferita ad un labbro e un dente scheggiato.
Aveva 14 anni e mezzo e sia i VVFF che i veterinari della clinica a cui la portammo dissero che aveva centrato l'unica probabilità su un milione di sopravvivere.
Come me un anno dopo, ma le mie probabilità erano migliori, una su 5 dissero i medici.
Morì di ultravecchiaia a 17 anni e 8 mesi, e per tornare a bomba all'incipit, lei finché la vista fu buona, sapeva guardarsi dal traffico, o meglio, se accendevamo il motore in casa si allontanava e non bazzicava in prossimità dei veicoli "accesi", se arrivati al fondovalle ci si preparava per la marcia, lei stava ben attenta e lontana da eventuali altre auto in movimento.
E al peggio non c'è mai fondo, ieri notte ho perso un amico, coetaneo, per polmonite da legionella, dieci gg di coma e alla fine arresto cardiaco.
Passerà. .....