può essere che mi sfugga qualcosa, ma ho anche il sospetto che i misuratori di potenza si basino proprio sul fatto che
potenza = forza x velocità
quindi se io voglio esprime una potenza P posso farlo applicando una forza F con una velocità v, oppure una forza 2F con velocità 1/2 v.
Quindi se normalmente pedalo a 90rpm con 220W, posso ottenere la stessa potenza pedalando a 45rpm applicando una forza doppia.
Certo che se con massimale intendi il carico massimo che le mie gambe riescono a spingere in una singola manovra su una legpress è chiaro che nelle SFR sto usando meno forza della massimale. Il concetto però è che stiamo parlando di ciclismo, non di sollevamento pesi, quindi il fatto che le mie gambe riescano a sollevare 150kg significa poco perché non è che faccio una sola pedalata quando attacco il mortirolo!
piu' o meno il concetto e' quello. immagina che differenza in una gara, oppure durante un'uscita impegnata con gli amici, nel fare una salita al 6% a 20 orari a 90 rpm, piuttosto che a 40. nel secondo caso, quando arrivi in cima , le gambe sono inchiodate
. mentre gli altri buttano giu' il rapporto e aumentano pure la frequenza, tu rimani da solo con le gambe a pezzi
.
proprio su questo forum, incrociai un preparatore che a suo tempo ha lavorato con i prof, e fu lui a darmi le prime basi per usare il powermeter. era tra quelli che sostenevano che le sfr non erano allenanti, perche' un esercizio troppo distante dai parametri reali che si adottano nelle gare o negli allenamenti spinti. non ci ho messo molto a sperimentare che aveva ragione
Le sfr classiche, ossi 40/50 pedalate al medio per 10-15-20 minuti, sono poco usate oggi da quel che vedo.
In linea di massima molte preparazioni prediligono lavori ad intensità più alte e durate minori (a seconda della stagione) a una cadenza al di sotto di quella abituale ma non così bassa. Per esempio a 70 pedalate in salita se uno sale normalmente a 90.
esatto. nei primi anni 90, quando usavo solo il cardio, in fase invernale facevo salite pedalabili di 3-4 km a circa 65-70 rpm un po' oltre il medio , ma comunque sotto soglia. ne venivano fuori velocita' decisamente interessanti rispetto a fare le stesse salite con rapporti canonici, anche se ovviamente lo stress muscolare era decisamente superiore.
non so se e' un caso, ma io che non ero proprio molto tagliato per le gare in circuito, la primavera successiva mi trovai con una gamba super. in pratica ero migliorato molto sulla potenza . successivamente mi affidai per la prima volta ad un centro molto noto per fare delle tabelle. le loro tabelle facevano gran uso , tutto l'anno, delle classiche sfr. risultato: non ho piu' raggiunto i livelli di quando facevo le salite di potenza a modo mio, avevo la sensazione di sprecare il mio tempo a fare un lavoro decisamente comodo in quanto a fatica, perche' fare le sfr al medio e' piu' piacevole che faticoso, che dava una sensazione di potenza solo per il fatto che si spingeva duro. ma all'atto pratico, quando a febbraio si iniziava a menare sulle salite, la potenza, cioe' la velocita', era sempre scarsa.
la potenza vera l'ho recuperata quando qualche anno dopo ho usato il powermeter: li ho capito cosa andava fatto per aumentare la potenza vera. mi sono trovato a fare le famose ripetute intermittenti: 60-90 sec alla max potenza aerobica (rapporti tipo 39/19-17 su salite al 6% a 60 rpm che mi facevano sviluppare la velocita' di gara ...) con 30-60 sec di recupero. e come sopra salite o tratti di salita con 53/19 a 65-70 rpm