Ma si stava parlando soprattutto di strade urbane, strade locali e strade extraurbane secondarie, cioè le tipologie di strade percorribili in bicicletta. Su queste la moderazione della velocità tramite infrastrutture(strettoie, chicane artificiali, dossi, spartitraffico, ecc..), e/o una adeguata separazione dei percorsi ciclabili da quelli automobilistici(e non la classica ciclabile tempestata di passi carrabili e incroci pericolosi che conosciamo tutti), può fare molto per ridurre gli incidenti e soprattutto i danni(un conto è essere investiti a 20 all'ora, altro a 60 all'ora).Che le strade facciano pena e' sicuro, ma anche se le metti a posto e poi continui a farci circolare gente perennemente con lo sguardo sul telefono o ubriaca cambia poco. Se guardiamo ad esempio agli incidenti in autostrada, molte volte in tratti dritti, a tre corsie e con asfalto perfetto, vediamo che spesso avvengono per tamponamento e nelle corsie lente.
Autostrade e superstrade meritano un discorso a parte!