TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 6)

Bad1985

Pedivella
21 Settembre 2021
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Trieste
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Scott Addict RC 15
Ciao a tutti.
Ieri mattina sono caduto in bici (per fortuna bici che uso per spostarmi in città e non quella da corsa) e a parte le solite abrasioni e contusioni (spalla, braccio, mano e fianco) sembrava tutto bene, tanto che, senza preoccupazioni, il pomeriggio ho fatto una corsetta leggera e a parte un leggero fastidio alla spalla e al fianco non ho percepito grossi impedimenti.
Questa mattina mi sono svegliato con meno dolori e fiducioso sono andato in piscina a nuotare. Non ho potuto fare mezza vasca a stile che la spalla mi faceva malissimo. Allarmato mi sono recato al pronto soccorso dove (inaspettatamente presto) mi hanno visitato e mi hanno assicurato che si tratta solo di una contusione alla spalla.
Sicuramente a qualcuno di voi è già successo e per questo vi chiedo: in quanto tempo, dopo una contusione, siete riusciti a riprendere con il nuoto? Quanto tempo siete stati a riposo? Siete comunque riusciti a correre e ad andare in bici?
Capisco un po' di dolore, ma oggi non riuscivo proprio a effettuare la bracciata. Adesso ho il timore che lasciando un po' di giorni di riposo, magari sentendomi bene, non riesca comunque a nuotare quando riprenderò (e a fine giugno ho un corso intensivo di nuoto :-( ).
Grazie mille per i consigli
 

marcus989

Apprendista Velocista
16 Luglio 2016
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Carrera Estremo
Personalmente consiglierei di aspettare il più possibile, solo tu sai quando sarà ora. La spalla è una articolazione molto complessa e delicata. Facciamo uno sport che si chiama Triathlon, ci sarà un motivo. Io ti consiglierei di fare un po' di rulli o ancora meglio di riposare.
 
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gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Ciao a tutti.
Ieri mattina sono caduto in bici (per fortuna bici che uso per spostarmi in città e non quella da corsa) e a parte le solite abrasioni e contusioni (spalla, braccio, mano e fianco) sembrava tutto bene, tanto che, senza preoccupazioni, il pomeriggio ho fatto una corsetta leggera e a parte un leggero fastidio alla spalla e al fianco non ho percepito grossi impedimenti.
Questa mattina mi sono svegliato con meno dolori e fiducioso sono andato in piscina a nuotare. Non ho potuto fare mezza vasca a stile che la spalla mi faceva malissimo. Allarmato mi sono recato al pronto soccorso dove (inaspettatamente presto) mi hanno visitato e mi hanno assicurato che si tratta solo di una contusione alla spalla.
Sicuramente a qualcuno di voi è già successo e per questo vi chiedo: in quanto tempo, dopo una contusione, siete riusciti a riprendere con il nuoto? Quanto tempo siete stati a riposo? Siete comunque riusciti a correre e ad andare in bici?
Capisco un po' di dolore, ma oggi non riuscivo proprio a effettuare la bracciata. Adesso ho il timore che lasciando un po' di giorni di riposo, magari sentendomi bene, non riesca comunque a nuotare quando riprenderò (e a fine giugno ho un corso intensivo di nuoto :-( ).
Grazie mille per i consigli
prima di tornare in vasca, prova a secco con gli elastici. così, se senti fastidio, ti fermi subito
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Di sicuro aiuta molto fare allenamenti a bassa intensità per migliorare/abituarsi al caldo e ridurre così il gap che inevitabilmente si ha tra la prestazione invernale e quella estiva; il massimo sarebbe imparare dal passato, come evidentemente non ha fatto il sottoscritto, ed inserire in inverno allenamenti indoor in ambiente con temperatura mite/calda
mai sentita una cosa del genere. i tempi di adattamento dell'organismo sono nell'ordine di 8-10gg. anticipare ulteriormente è fine a e stesso
 

ap77

Pignone
2 Settembre 2020
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Bianchi vintage
mai sentita una cosa del genere. i tempi di adattamento dell'organismo sono nell'ordine di 8-10gg. anticipare ulteriormente è fine a e stesso
posto che tutto nel training è sempre "ad personam" concordo con la esperienza diretta in X anni di ultra-trail.
si è sempre allenato l'adattamento al forte caldo o freddo con 10-15 gg di adattamento.
lo stesso adattamento che puoi misurare empiricamente su te stesso. più facile con la corsa :
esci col caldo, fai una 10 km tirata, ti pesi prima e dopo. vedrai che , a parità di condizioni, dopo 15 gg - 8 10 uscite il tuo corpo ha già imparato a sudare molto meno.
diverso è per elite veri, Marathon de Sables o Yukon, dove si stanno toccando estremi di meteo e di prestazioni.
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Nessuna
hai una fonte? perché tutti gli articoli che ho letto, ad esempio questo parlano di massimo 2 settimane o giù di lì
Puoi andare sul sito di core body temp, lì si parla di blocco iniziale di X settimane più mantenimento. Poi, per quel che può contare, c’è la testimonianza di Blummenfelt (ma non è difficile credergli visto che in più di qualche occasione lui ed Iden si vedevano in piscina con la muta).
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
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Il mio "lo faccio già" era riferito al fatto che per me correre con 25 o 35 gradi è caldo lo stesso, fatico comunque a gestire i ritmi veloci, e a questo punto corro in pausa pranzo anche a luglio, max 8, 10 km lenti, e questo mi aiuta a sopportare molto bene il caldo anche in bicicletta.
Solitamente con l'aumento delle temperature l'acclimatamento lo raggiungo in una settimana o poco più, mentre quando arriva il freddo vado solo a migliorare la performance, quindi mi va bene anche come negli ultimi anni che si ha un calo delle temperature di 15 gradi in 2 o 3 giorni
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Puoi andare sul sito di core body temp, lì si parla di blocco iniziale di X settimane più mantenimento. Poi, per quel che può contare, c’è la testimonianza di Blummenfelt (ma non è difficile credergli visto che in più di qualche occasione lui ed Iden si vedevano in piscina con la muta).
tieni conto che gente come Blum a marzo prende un aereo e, dalla norvegia, va a gareggiare ad Abu Dhabi, per cui ha un senso essere sempre pronti a gareggiare col caldo. non è una situazione in cui si ritrovano tutti...
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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tieni conto che gente come Blum a marzo prende un aereo e, dalla norvegia, va a gareggiare ad Abu Dhabi, per cui ha un senso essere sempre pronti a gareggiare col caldo. non è una situazione in cui si ritrovano tutti...
Io credo che nell’economia globale di un amatore abbia senso fare il blocco di heat training iniziale e poi mantenere durante l’anno e casomai fare dei richiami più sostanziosi a ridosso delle gare, se ve ne fosse bisogno. Infatti, vedo poco redditizio inserire il blocco di heat training “a ridosso” della stagione calda e/o di una gara perché questo di sicuro non aiuta a raggiungere il picco; allenarsi in condizioni sfavorevoli per 7-14 giorni porterà inevitabilmente ad un sovraccarico e probabilmente ad riduzione della performance.

Infine, perché buttare via un potenziale adattamento sul lungo periodo in termini di aumento del volume del plasma e massa dell’emoglobina?
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Io credo che nell’economia globale di un amatore abbia senso fare il blocco di heat training iniziale e poi mantenere durante l’anno e casomai fare dei richiami più sostanziosi a ridosso delle gare, se ve ne fosse bisogno. Infatti, vedo poco redditizio inserire il blocco di heat training “a ridosso” della stagione calda e/o di una gara perché questo di sicuro non aiuta a raggiungere il picco; allenarsi in condizioni sfavorevoli per 7-14 giorni porterà inevitabilmente ad un sovraccarico e probabilmente ad riduzione della performance.

Infine, perché buttare via un potenziale adattamento sul lungo periodo in termini di aumento del volume del plasma e massa dell’emoglobina?
perché, soprattutto tra gli amatori, ci sono quasi sempre qualità più importanti da curare nella fase invernale. ad esempio, se nuoti come un cane morto, il plasma e l'emoglobina te li friggi in padella...
 

ap77

Pignone
2 Settembre 2020
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Bianchi vintage
perché, soprattutto tra gli amatori, ci sono quasi sempre qualità più importanti da curare nella fase invernale. ad esempio, se nuoti come un cane morto, il plasma e l'emoglobina te li friggi in padella...
esatto, anche io cerco sempre i famosi "marginal gain". body aero, tenso.spray, ginocchio depilato e poi ( come me ) 750 dello sprint in 18' :)
 
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a prop di "alleniamoci insieme", cerco il classico consiglio che via web non ha senso ;) .- male schiena Vs deejay tri olimpico
lunedì scorso , causa forse sudore, ariacond e che ho fatto dei lavori in cantiere che non sono capace di fare, mi è sobentrato un dolore-risentimento muscolare in mezzo alle scapole. sommateci ore e ore di auto e ultimo mese anche di desk.
il 3 ho Olimpico deejya try.
che faccio ?
nulla nulla e considero tutto come un mega-tapering
questo weekend ricomincio almeno a muovermi ? è però una zona che in bdc si stressa, a nuoto idem.
immagino che la risposta sia dentro di me..
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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a prop di "alleniamoci insieme", cerco il classico consiglio che via web non ha senso ;) .- male schiena Vs deejay tri olimpico
lunedì scorso , causa forse sudore, ariacond e che ho fatto dei lavori in cantiere che non sono capace di fare, mi è sobentrato un dolore-risentimento muscolare in mezzo alle scapole. sommateci ore e ore di auto e ultimo mese anche di desk.
il 3 ho Olimpico deejya try.
che faccio ?
nulla nulla e considero tutto come un mega-tapering
questo weekend ricomincio almeno a muovermi ? è però una zona che in bdc si stressa, a nuoto idem.
immagino che la risposta sia dentro di me..
diagnosi via web: contrattura del romboide :mrgreen:
io andrei da un fisioterapista, tempo per recuperare c'è
 
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daniele ultra

Apprendista Scalatore
6 Gennaio 2009
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Io credo che nell’economia globale di un amatore abbia senso fare il blocco di heat training iniziale e poi mantenere durante l’anno e casomai fare dei richiami più sostanziosi a ridosso delle gare, se ve ne fosse bisogno. Infatti, vedo poco redditizio inserire il blocco di heat training “a ridosso” della stagione calda e/o di una gara perché questo di sicuro non aiuta a raggiungere il picco; allenarsi in condizioni sfavorevoli per 7-14 giorni porterà inevitabilmente ad un sovraccarico e probabilmente ad riduzione della performance.

Infine, perché buttare via un poteenziale adattamento sul lungo periodo in termini di aumento del volume del plasma e massa dell’emoglobina?
La mia miglior maratona in un Ironman, fu a nizza nel 2008, con 40 gradi. Corsi molto forte, credo oltre le mie potenzialità, e non ho mai piu ripetuto quel tempo. Mi allenavo solo con il fresco , mattina presto o sera tardi.