È arrivata l'ora del freno a disco? ( abbiamo bisogno di frenare di più?)

È necessario avere freni a disco in bicicletta??

  • Si

    Voti: 70 20,3%
  • No

    Voti: 201 58,3%
  • Dipende

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  • Votanti
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specialr

Gregario
16 Gennaio 2012
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Pavia
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Canyon Aeroad Slx, Specialized Enduro Expert 29, Gt Grade, Trek Oclv 9700, Scott Scale 930
Questa, assieme a un'intervista a un vecchio meccanico bianchi, mi sembra la più grande accozzaglia di cavolate mai detta da uno "del settore". Ho l'impressione come in molti negozi di bici anche tra i meccanici dei prof ce ne siano tanti che sanno giusto fare le operazioni standard ma che di cultura meccanica e ciclistica ne hanno ben poca.

Ps grazie per aver postato l'articolo, comunque interessante (a suo modo [emoji23])


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Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Dove una volta c'era un lago
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[emoji23][emoji23][emoji23] comunque devo capire perché c'è tutta sta ostilità a far entrare i freni a disco? Io ho avuto l'occasione e ho fatto il passaggio, non mi pento, la prox avrà i freni a disco ma cerco di farmela io magari piu leggera. Comunque c'è un utente del forum che ha fatto una trek del peso di 6,7kg nulla da invidiare alle bici tradizionali. Quindi il peso non c'entra nulla. Ora dicono che tagliano poi?


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Semplicemente perche' ai pro non servono a niente.
 

specialr

Gregario
16 Gennaio 2012
554
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Canyon Aeroad Slx, Specialized Enduro Expert 29, Gt Grade, Trek Oclv 9700, Scott Scale 930
Secondo me servono più a loro che a noi.


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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Atina (Fr)
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Trek (alcune)
La tua è sicuramente una rispettabilissima opinione che io non posso confutare in quanto non utilizzatore di freni a disco, pero' essendo anch'io alla finestra come molti altri in attesa di possibili sviluppi mi pare giusto che ci serviamo anche di pareri diversi.

Mah, certo che vanno rispettate tutte le opinioni, soprattutto però se sono rispettabili.

Qui (nell'intervista) siamo in presenza di una accozzaglia di luoghi comuni sull'argomento più da bar che da addetti ai lavori, a testimonianza del fatto che non vi è alcun reale approfondimento dietro le parole che si pronunciano.

Non c'è niente da fare il mondo del ciclismo da strada è miseramente capace solo di guardarsi indietro e soprattutto di guardare con un angolo di visuale molto ristretto.

È l'unico ambito sportivo così tanto aprioristicamente reticente nei confronti del concetto di innovazione.
 

eliflap

Velocista
31 Dicembre 2007
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www.eliflap.it
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LTK gravel, Flash Di2 29er
Questa, assieme a un'intervista a un vecchio meccanico bianchi, mi sembra la più grande accozzaglia di cavolate mai detta da uno "del settore". Ho l'impressione come in molti negozi di bici anche tra i meccanici dei prof ce ne siano tanti che sanno giusto fare le operazioni standard ma che di cultura meccanica e ciclistica ne hanno ben poca.

Ps grazie per aver postato l'articolo, comunque interessante (a suo modo [emoji23])


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basta vedere come vaneggiano e brancolano nel buio da anni con il Di2 certi negozianti ... ;nonzo%
 

specialr

Gregario
16 Gennaio 2012
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Canyon Aeroad Slx, Specialized Enduro Expert 29, Gt Grade, Trek Oclv 9700, Scott Scale 930
E poi si lamentano dell'online...già le bici sono fatte di 4 pezzi in croce, quindi quasi chiunque ci può mettere mano, ma se non dimostri nemmeno interesse e quindi competenza cosa credi di fare oltre che tirare a campare?


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Stradista

Apprendista Cronoman
4 Aprile 2007
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Mestre
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Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
Mah, certo che vanno rispettate tutte le opinioni, soprattutto però se sono rispettabili.

Qui (nell'intervista) siamo in presenza di una accozzaglia di luoghi comuni sull'argomento più da bar che da addetti ai lavori, a testimonianza del fatto che non vi è alcun reale approfondimento dietro le parole che si pronunciano.

Non c'è niente da fare il mondo del ciclismo da strada è miseramente capace solo di guardarsi indietro e soprattutto di guardare con un angolo di visuale molto ristretto.

È l'unico ambito sportivo così tanto aprioristicamente reticente nei confronti del concetto di innovazione.

Perdonami, ma personalmente credo che ormai da qualche anno la bici da corsa abbia subito notevoli sviluppi anche grazie a l'introduzione di evoluzioni che sono state attinte dal mondo del fuori strada a partire dai telai sloping passando per il concetto di telai dedicati alle piu' svariate attività e uso personale del fruitore .Pensiamo ai telai aero a quelli per la salita passando per il cambio elettromeccanico a filo a quello senza fili senza contare le ruote e i mille profili e materiali utilizzati e tu mi parli di un mondo reticente nel confronto dell'evoluzione ?
Se tutto cio' parte dal concetto che qualcuno competente o meno si dice contrario ai freni a disco allora chiedo ai molti sostenitori ma possibile che il bing bang di tutta l'evoluzione ciclistica secondo voi passi per questo componente ?
 

john.player

Passista
31 Agosto 2013
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Dirt & Clean
Perdonami, ma personalmente credo che ormai da qualche anno la bici da corsa abbia subito notevoli sviluppi anche grazie a l'introduzione di evoluzioni che sono state attinte dal mondo del fuori strada a partire dai telai sloping passando per il concetto di telai dedicati alle piu' svariate attività e uso personale del fruitore .Pensiamo ai telai aero a quelli per la salita passando per il cambio elettromeccanico a filo a quello senza fili senza contare le ruote e i mille profili e materiali utilizzati e tu mi parli di un mondo reticente nel confronto dell'evoluzione ?
Se tutto cio' parte dal concetto che qualcuno competente o meno si dice contrario ai freni a disco allora chiedo ai molti sostenitori ma possibile che il bing bang di tutta l'evoluzione ciclistica secondo voi passi per questo componente ?

Io vedo evoluzioni in tutti i campi nelle bici, dalla forma dei raggi ai mozzi, all'altezza dei cerchi, solo per parlare di ruote. Certo rispetto alle MTB dove le modifiche sono più visibili si lima il dettaglio, anche perchè, permettetemelo, in MTB il marketing è più facile, in strada se una cosa non va, puoi spingerla quanto vuoi, ma i secondi/km contano in gara, in MTB conta più chi guida del mezzo, e c'è più margine di "trattativa" sui vari componenti soluzioni.
E in MTB si è innovato molto creando nuove nicchie, tipo le bici da downhill che sembrano moto da cross senza motore, in XC non mi pare siamo stati assaliti da tutte queste novità (forcelle ammortizzate e dischi sono innovazioni che hanno ormai ben più di 10 anni!!). In questo senso per le bici da corsa, sono nate le Endurance e le Gravel ad esempio, al posto di Enduro e Downhill.
 
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Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Caad 12 + MTB full 29"
Perdonami, ma personalmente credo che ormai da qualche anno la bici da corsa abbia subito notevoli sviluppi anche grazie a l'introduzione di evoluzioni che sono state attinte dal mondo del fuori strada a partire dai telai sloping passando per il concetto di telai dedicati alle piu' svariate attività e uso personale del fruitore .Pensiamo ai telai aero a quelli per la salita passando per il cambio elettromeccanico a filo a quello senza fili senza contare le ruote e i mille profili e materiali utilizzati e tu mi parli di un mondo reticente nel confronto dell'evoluzione ?
Se tutto cio' parte dal concetto che qualcuno competente o meno si dice contrario ai freni a disco allora chiedo ai molti sostenitori ma possibile che il bing bang di tutta l'evoluzione ciclistica secondo voi passi per questo componente ?

Non credo che l'evoluzione ciclistica passi dai dischi ma da li ad additarli al male oscuro con i quali potremmo finire tutti affettati ce ne passa. I dischi sono il sistema frenante che viene utilizzato in tutti i mezzi di locomozione a ruote tranne che sulle bici da strada. Mi pare strano che proprio noi verremo fatti a fettine :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

Stradista

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4 Aprile 2007
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Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
Non credo che l'evoluzione ciclistica passi dai dischi ma da li ad additarli al male oscuro con i quali potremmo finire tutti affettati ce ne passa. I dischi sono il sistema frenante che viene utilizzato in tutti i mezzi di locomozione a ruote tranne che sulle bici da strada. Mi pare strano che proprio noi verremo fatti a fettine :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Come ce ne passa pero' anche a dire che il mondo della bici da corsa è fermo perchè i dischi non sono ancora uno standard consolidato.
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Trek (alcune)
Perdonami, ma personalmente credo che ormai da qualche anno la bici da corsa abbia subito notevoli sviluppi anche grazie a l'introduzione di evoluzioni che sono state attinte dal mondo del fuori strada a partire dai telai sloping passando per il concetto di telai dedicati alle piu' svariate attività e uso personale del fruitore .Pensiamo ai telai aero a quelli per la salita passando per il cambio elettromeccanico a filo a quello senza fili senza contare le ruote e i mille profili e materiali utilizzati e tu mi parli di un mondo reticente nel confronto dell'evoluzione ?
Se tutto cio' parte dal concetto che qualcuno competente o meno si dice contrario ai freni a disco allora chiedo ai molti sostenitori ma possibile che il bing bang di tutta l'evoluzione ciclistica secondo voi passi per questo componente ?

Dunque, ho appena comprato una bicicletta nuova con i caliper spendendo una fortuna, quindi il mio discorso non è rivolto a questo componente particolare che pure apprezzo.

Ho montato il mio primo gruppo elettronico nel 2010, per almeno un paio d'anni ho dovuto sentire le idiozie più assurde sull'inutilità e la pericolosità di questa soluzione.
Ancora oggi ci sono addetti ai lavori che sostengono che il meccanico sia migliore dell'elettronico.

Monto corone 52-34 o anche 53-34 e continuo a dover sentire gente che guardando le corone dice che è impossibile.
C'è ancora gente che non va avanti che si ostina ad avere 53-39 con 11-23 solo perché Binda aveva addirittura il 42 e la compact è da donnicciole, salvo poi trovarli regolarmente agonizzanti su qualche saltella.

Uso tutti i rapporti dal 34-11 al 52-28, quest'ultimo molto spesso ed anche a lungo. Anche se ho dimostrato pure qui sul Forum che non si perde niente in termini di potenza e che le catene mi durano 10000km tanti urlano al sacrilegio.

Uso le full carbon tutto l'anno con tubolari nastrati da me e usati 5 minuti dopo e in decine di migliaia di km non ho avuto alcun inconveniente ma qui ci sono infinite discussioni in cui si sostiene che questa pratica è assurda.

Tutte le innovazioni da te citate sono state regolarmente accolte dagli addetti ai lavori in primis e dai praticanti a seguire con la massima reticenza possibile.
Poi queste si sono imposte per forza di cose, ma sempre faticosamente.

Spero si capisca meglio cosa intendo, altrimenti faccio altri esempi.

Saluti.
 

Stradista

Apprendista Cronoman
4 Aprile 2007
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Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
Dunque, ho appena comprato una bicicletta nuova con i caliper spendendo una fortuna, quindi il mio discorso non è rivolto a questo componente particolare che pure apprezzo.

Ho montato il mio primo gruppo elettronico nel 2010, per almeno un paio d'anni ho dovuto sentire le idiozie più assurde sull'inutilità e la pericolosità di questa soluzione.
Ancora oggi ci sono addetti ai lavori che sostengono che il meccanico sia migliore dell'elettronico.

Monto corone 52-34 o anche 53-34 e continuo a dover sentire gente che guardando le corone dice che è impossibile.
C'è ancora gente che non va avanti che si ostina ad avere 53-39 con 11-23 solo perché Binda aveva addirittura il 42 e la compact è da donnicciole, salvo poi trovarli regolarmente agonizzanti su qualche saltella.

Uso tutti i rapporti dal 34-11 al 52-28, quest'ultimo molto spesso ed anche a lungo. Anche se ho dimostrato pure qui sul Forum che non si perde niente in termini di potenza e che le catene mi durano 10000km tanti urlano al sacrilegio.

Uso le full carbon tutto l'anno con tubolari nastrati da me e usati 5 minuti dopo e in decine di migliaia di km non ho avuto alcun inconveniente ma qui ci sono infinite discussioni in cui si sostiene che questa pratica è assurda.

Tutte le innovazioni da te citate sono state regolarmente accolte dagli addetti ai lavori in primis e dai praticanti a seguire con la massima reticenza possibile.
Poi queste si sono imposte per forza di cose, ma sempre faticosamente.

Spero si capisca meglio cosa intendo, altrimenti faccio altri esempi.

Saluti.

Ho capito bene il tuo punto di vista e in parte lo condivido ma tu fai chiari riferimenti a reticenze che hanno soprattutto le persone, mentre, come da te citato le case produttrici continuano la loro evoluzione che poi sia accolta con successo o meno fa parte del rischio che ogni produttore sa di dover sostenere.

ciao
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
11.793
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Atina (Fr)
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Trek (alcune)
Ho capito bene il tuo punto di vista e in parte lo condivido ma tu fai chiari riferimenti a reticenze che hanno soprattutto le persone, mentre, diversamente come da te citato le case produttrici continuano la loro evoluzione che poi sia accolta con successo o meno fa parte del rischio che ogni produttore sa di dover sostenere.

Infatti non ho mai citato le case tra gli immobilisti, è la popolazione del settore che nella media è incartapecorita.
 

Stradista

Apprendista Cronoman
4 Aprile 2007
3.542
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Mestre
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Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
Infatti non ho mai citato le case tra gli immobilisti, è la popolazione del settore che nella media è incartapecorita.

Sinceramente c'è chi ha le proprie convinzioni e non c'è dubbio ma in giro non vedo girare gente con telai in acciaio pur che non sia uno Zullo personalizzato o con cambi a manettini vedo le piu' svariate tipologie di bici e componenti di sicuro chi non si è evoluto secondo mio modesto parere è piu' per giustificati motivi economici che per convinzione.
 

FedeSp

Apprendista Scalatore
26 Ottobre 2013
1.849
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Arcola (SP)
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No
Qualche volta sentire l'opinione da chi il mondo del ciclismo professionistico lo vive dall'interno puo' servire come spunto di riflessione.

Allego link articolo dove si parla anche di freni a disco.



http://www.bicitech.it/federico-borselli-meccanico-team-astana-unistituzione-del-mondo-del-ciclismo/


Scusate, spero che sia il giornalista incapace di riassumere quello che ha detto "borselli" come hanno gia detto in gruppo a 80-90 km/h in discesa non c'è bisogno di nessun tipo di freni cadi a quella velocità in bici e non so se riuscirai a raccontarlo. Altra cosa che lui dovrebbe sapere il disco si raffredda piu velocemente del cerchio perché l'area da raffreddare è minore… come abbiamo gia detto in una discesa di 20km non credo che una persona stia attaccata ai freni, perché se no finisci anche le tacchete dei freni tradizionali. Sono cose senza senso. Aspetto qualche santo che darà una motivazione giusta… in un video qualcuno diceva che i freni a disco nelle gare dei pro sn difficili da far provare per motivi di sicurezza, non perché taglia si surriscalda ed il meccanico non può lavorarci (per fare che?) il motivo mi sembra piu logico… le grandi squadre non sono sicure e non vogliono mettere questo sistema su tutte le bici… ok perché? Il motivo è semplice se io che sn davanti in gruppo ho i freni a disco freno in minor tempo, possibilità che quello che mi è dietro mi venga in collo perché non ha il tempo di rallentare. Esempio la velocità che perdi in 4 metri con i tradizionali ce ne vogliono 6 e a 30 km/h non è un problema cosi abissale ma a 50-60 lo è.

Accetto piu questa come motivazione, il peso il calore ecc. sono, secondo me, boiate.


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eliflap

Velocista
31 Dicembre 2007
5.614
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www.eliflap.it
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LTK gravel, Flash Di2 29er
Ho montato il mio primo gruppo elettronico nel 2010, per almeno un paio d'anni ho dovuto sentire le idiozie più assurde sull'inutilità e la pericolosità di questa soluzione.
Ancora oggi ci sono addetti ai lavori che sostengono che il meccanico sia migliore dell'elettronico.

Saluti.

non riesco a capacitarmi di come tu non sia rimasto fulminato toccando i comandi in tutti questi anni

è pe ri co lo so ... l'elettronico !!!

:-x:-x:-x
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
4.034
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Pinifarina
Dunque, ho appena comprato una bicicletta nuova con i caliper spendendo una fortuna, quindi il mio discorso non è rivolto a questo componente particolare che pure apprezzo.

Ho montato il mio primo gruppo elettronico nel 2010, per almeno un paio d'anni ho dovuto sentire le idiozie più assurde sull'inutilità e la pericolosità di questa soluzione.
Ancora oggi ci sono addetti ai lavori che sostengono che il meccanico sia migliore dell'elettronico.

Monto corone 52-34 o anche 53-34 e continuo a dover sentire gente che guardando le corone dice che è impossibile.
C'è ancora gente che non va avanti che si ostina ad avere 53-39 con 11-23 solo perché Binda aveva addirittura il 42 e la compact è da donnicciole, salvo poi trovarli regolarmente agonizzanti su qualche saltella.

Uso tutti i rapporti dal 34-11 al 52-28, quest'ultimo molto spesso ed anche a lungo. Anche se ho dimostrato pure qui sul Forum che non si perde niente in termini di potenza e che le catene mi durano 10000km tanti urlano al sacrilegio.

Uso le full carbon tutto l'anno con tubolari nastrati da me e usati 5 minuti dopo e in decine di migliaia di km non ho avuto alcun inconveniente ma qui ci sono infinite discussioni in cui si sostiene che questa pratica è assurda.

Tutte le innovazioni da te citate sono state regolarmente accolte dagli addetti ai lavori in primis e dai praticanti a seguire con la massima reticenza possibile.
Poi queste si sono imposte per forza di cose, ma sempre faticosamente.

Spero si capisca meglio cosa intendo, altrimenti faccio altri esempi.

Saluti.

AL ROGO!!! ERETICO!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

quando affronterai il tuo meccanico montando una guarnitura con perno da 30 mm su un bb90, e sfiderai i "puristi" montando un monocorona su una bdc facendoci uscite di 130 km e più di 2500 m di dislivello, o più semplicemente monterai un pacco 11v campy su gruppo shimano, solo allora potrai assaporare la soddisfazione di poter dire agli increduli "EPPUR SI MUOVE (e funziona anche meglio :mrgreen:)

PS cuscinetto sx della madone cambiato lunedì. aveva cominciato a "ticchettare"
 

Veeg

Pignone
30 Luglio 2014
112
43
Near Saronno
90rpm.blogspot.it
Bici
SAB and more!
Io lavoro per uno dei maggiori uffici brevetti italiani e tra i nostri clienti abbiamo anche alcuni grandi produttori di bici da corsa e componenti.
Conosco bene l'argomento "dischi su bici da corsa" perché ho preparato io stesso diversi brevetti sull'argomento.

Mettere i dischi su una BDC non è tecnicamente un problema e i nuovi brevetti propongono soluzioni tecniche per ovviare ai difetti che voi stessi avete evidenziato.
Uno di questi, quello più rognoso da risolvere, è il cambio di ruota durante la corsa perché il disco è solidale alla ruota e quando viene inserito nella pinza freno si ha a che fare con tolleranze di decimi di millimetro.
Successivamente bisogna riallineare i pistoncini dell'impianto.
Tutto questo durante le competizioni è poco fattibile.

Ad oggi le soluzioni tecniche esistono, quello che frena l'evoluzione delle case è dovuto a forti pressioni del mondo corse per non attuare certi cambiamenti.
Appena le federazioni accetteranno di omologare i dischi dotati di tutte le soluzioni che ne risolvono i difetti, vedrete che i produttori li monteranno ovunque.
 
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