200 km di Moriondo Torinese (TO) - 20/3/2011

Predator

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30 Marzo 2008
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Il primo brevetto da 200 km è andato!





Spesso sento principalmente critiche (a questo e a quello...) ed all'arrivo ho sentito persone lamentarsi:
  • della non frecciatura del percorso
  • del fatto che le docce non erano sufficienti e l'acqua era fredda
  • dei ristori carenti
Forse pensavano di essersi iscritti ad una GF invece che ad una randonneé...
Così, per bilanciare le critiche, io vorrei ringraziare:

Un primo grazie agli organizzatori per il bel percorso proposto, bei panorami ed un giusto mix di salite e pianura, anche se per le mie gambe poco allenate gli ultimissimi strappetti verso l'arrivo si sono rivelati davvero "molesti" . :)

Un secondo grazie al tempo, che dopo il temporale notturno ha messo giudizio e ci ha consentito una pedalata asciutta, che in questa stagione non è poco. :-)

Un grazie particolare alla mia Trek, che pur con un cuscinetto del movimento centrale malconcio, mi ha consentito di tornare a Moriondo in sella anziché a piedi... :scassat:

Infine un ultimo grazie ed un saluto ai randonneur della società "Fantolino" che mi hanno pazientemente accolto nel loro "treno".
o-oo-o

Ed ora, sotto con il prossimo 300 km
o-o

premetto non ho mai fatto una randonneé... leggendo la tua citazione mi viene spontaneo di domandarti perchè hai scritto che:

" Spesso sento principalmente critiche (a questo e a quello...) ed all'arrivo ho sentito persone lamentarsi:

  • della non frecciatura del percorso
  • del fatto che le docce non erano sufficienti e l'acqua era fredda
  • dei ristori carenti "
Adesso mi chiedo perchè hai paragonato la randonneè con la GF?
Mi sembra di aver capito che le randonneè non sono competitive come le GF, in ogni modo si va pur sempre in bicicletta seguendo un preciso itinerario e rispettando anche un tempo massimo, o sbaglio?
Mi sembra giusto che il percorso sia tracciato, i ristori non carenti e le docce calde...
Sennò che senso avrenbbe iscriversi a una manifestazione com questa tanto vale andarsene per conto proprio.
 
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Val_Ter

Gregario
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...
Mi sembra giusto che il percorso sia tracciato, i ristori non carenti e le docce calde...
Sennò che senso avrenbbe iscriversi a una manifestazione com questa tanto vale andarsene per conto proprio.

Mmmhhh...sui ristori e le docce potrei anche essere d'accordo, sebbene la quota d'iscrizione sia comunque modesta per quel che ho visto finora (10 euro) e quindi posso anche rinunciare a qualcosa, mentre dissento sulla tracciatura perche' una parte importante del gioco e' proprio quella di trovare la strada usando le indicazioni del road-book, cosa che ti obbliga a fermarti ogni tanto e a ragionare su dove stai andando. A parte il fatto che dipingere frecce per distanze cosi' lunghe non so quanto sia fattibile, mi darebbe pure fastidio sapere che per indicare la strada a me hanno imbrattato centinaia di Km di ottimo asfalto! :mrgreen:
 

Predator

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Mmmhhh...sui ristori e le docce potrei anche essere d'accordo, sebbene la quota d'iscrizione sia comunque modesta per quel che ho visto finora (10 euro) e quindi posso anche rinunciare a qualcosa, mentre dissento sulla tracciatura perche' una parte importante del gioco e' proprio quella di trovare la strada usando le indicazioni del road-book, cosa che ti obbliga a fermarti ogni tanto e a ragionare su dove stai andando. A parte il fatto che dipingere frecce per distanze cosi' lunghe non so quanto sia fattibile, mi darebbe pure fastidio sapere che per indicare la strada a me hanno imbrattato centinaia di Km di ottimo asfalto! :mrgreen:

non sono competamente d'accordo con quello che hai scritto... guarda che non serve "imbrattare" sarebbe sufficiente mettere qualche cartello nei punti cruciali dove potresti sbagliare strada e compromettere seriamente la tua randonneè...
Sono sempre di più convinto che questi giri ( randonneè) si potrebbero organizzare tranquillamente per conto proprio...così risparmi anche i 10 euro...:mrgreen:
 

Cima Coppi

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C'è
Alle Randonnee NON sono obbligatori ristori ne tantomeno la tracciatura del percorso, hai il roadbook, basta e avanza, lo spirito è anche quello di "perdersi" e magari arrivare al traguardo con più km di quelli segnati sul roadbook.

L'unica cosa su cui potrei essere d'accordo sono le docce calde, ma anche qui potrei chiedere quanti granfondisti che arrivano dopo la 50esima posizione trovano le docce calde?
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Alle Randonnee NON sono obbligatori ristori ne tantomeno la tracciatura del percorso, hai il roadbook, basta e avanza

Esatto Cima, e ad essere pignoli non lo è neppure il pasta party finale! :angrymod:

Sul fatto invece che 10 sacchi per una randonnée siano un po' troppi, forse se ne potrebbe discutere.
 
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micronauta

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Sono sempre di più convinto che questi giri ( randonneè) si potrebbero organizzare tranquillamente per conto proprio...così risparmi anche i 10 euro...:mrgreen:

Beh, dai, non è proprio così. La randonnée è tale perchè c'è qualcuno che ti ha "studiato" un percorso, coordina il tutto, e al termine ti dà l'omologazione ufficiale ACP, che quest'anno tra l'altro serve per chi intende partecipare alla Parigi-Brest-Parigi.

E' evidente che per i fatti miei vado dove voglio e pure gratis (e in effetti spesso e volentieri lo faccio), ma per un randonneur non si tratta della stessa cosa! gandalf
 
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Alle Randonnee NON sono obbligatori ristori ne tantomeno la tracciatura del percorso, hai il roadbook, basta e avanza, lo spirito è anche quello di "perdersi" e magari arrivare al traguardo con più km di quelli segnati sul roadbook.

L'unica cosa su cui potrei essere d'accordo sono le docce calde, ma anche qui potrei chiedere quanti granfondisti che arrivano dopo la 50esima posizione trovano le docce calde?

Esatto Cima, e ad essere pignoli non lo è neppure il pasta party finale! :angrymod:

Sul fatto invece che 10 sacchi per una randonnée siano un po' troppi, forse se ne potrebbe discutere.

Beh, dai, non è proprio così. La randonnée è tale perchè c'è qualcuno che ti ha "studiato" un percorso, coordina il tutto, e al termine ti dà l'omologazione ufficiale ACP, che quest'anno tra l'altro serve per chi intende partecipare alla Parigi-Brest-Parigi.

E' evidente che per i fatti miei vado dove voglio e pure gratis (e in effetti spesso e volentieri lo faccio), ma per un randonneur non si tratta della stessa cosa! gandalf
con tutto rispetto le randonnèe non sono fatte per me non vedo il giusto interesse...o-o
 

Zonzolo

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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Non pensavo che le mie considerazioni provocassero tutte queste risposte. Un piccolo sassolino ha creato grandi onde! gandalf

Siccome sono un soddisfatto frequentatore sia delle Granfondo sia delle Randonneé e siccome ho citato entrambe nel mio post mi pare corretto spiegare meglio con quale spirito affronto questi due modi di vivere il nostro stupendo sport.
Nelle granfondo esiste la competizione fra i partecipanti ed una classifica basata sui tempi; pago una cifra significativa (30-40 euro, a volte anche di più) e mi aspetto che l’organizzazione mi metta nelle condizioni di poter competere al meglio.
Quindi: controlli agli incroci per garantire la sicurezza, rifornimenti adeguati, frecciatura del percorso, all’arrivo un robusto ristoro e la possibilità di farmi una doccia (più spesso fredda o tiepidiccia che calda…).
Se questi servizi non sono all’altezza mi sento in diritto di esprimere delle educate lamentele all’organizzazione.

Nelle randonneé NON esiste la competizione; pago una cifra relativamente modesta (10-20 euro) e mi aspetto che l’organizzazione proponga un bel percorso, magari molto impegnativo, ma da affrontare in modo rilassato. L’organizzatore essenzialmente certifica che io ho davvero fatto un certo percorso entro un tempo massimo. Concordo con Micronauta sul fatto che per questo servizio forse gli importi di iscrizione sono un poco elevati, ma non è che 5 euro di differenza cambino molto il problema.

Il regolamento delle randonneé prevede che i partecipanti siano in grado di sbrogliarsela con il road book cartaceo e siano auto sufficienti. Quindi non sono obbligatori i ristori e la frecciatura del percorso, che pure alcuni organizzatori prevedono.

Secondo me una parte del divertimento in una randonneé consiste nello scoprire di essere capaci di cavarsela con le proprie risorse, affrontando le piccole difficoltà che un viaggio, talvolta lungo e impegnativo, può proporre.
Fra le difficoltà ci metterei ad esempio l’imparare a non perdersi al primo bivio oppure il saper trovare le fontanelle per fare rifornimento di acqua, l’imparare a dosare le proprie forze ed a predisporre l’attrezzatura in modo efficiente.

Se è possibile fare una doccia all’arrivo di una randonneé ovviamente è una bella comodità, ma capisco che una manifestazione con 100-200 partenti non sempre possa avere la disponibilità di palestre o palazzetti dello sport sufficientemente grandi ed in grado di accogliere tutti i partecipanti in modo soddisfacente.

Naturalmente non mi secca se questi servizi sono forniti, anche perché posso sempre decidere di utilizzarli o meno, ma penso non sia corretto pretenderli come facciamo con gli organizzatori delle granfondo, che incassano quote di iscrizione ben superiori.

In ultimo risponderei a Predator
"con tutto rispetto le randonnèe non sono fatte per me non vedo il giusto interesse..."
Per me la granfondo è competizione ed adrenalina (come se piovesse); la randonneé è il viaggio del viandante che non sa cosa troverà dietro la collina, ma è curioso di scoprirlo. E sono entrambi bei momenti da vivere!
o-o
 
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In ultimo risponderei a Predator
"con tutto rispetto le randonnèe non sono fatte per me non vedo il giusto interesse..."
Per me la granfondo è competizione ed adrenalina (come se piovesse); la randonneé è il viaggio del viandante che non sa cosa troverà dietro la collina, ma è curioso di scoprirlo. E sono entrambi bei momenti da vivere!
o-o
Come ripeto, non ho esperienza in questo tipo di manifestazione, poiché ho partecipato solo alle G.F. e alcune cicloturistiche, invece per quanto riguarda la "randonneè" non riesco proprio a percepire il vero senso del "viaggio del viandante". IMHO
 

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
per quanto riguarda la "randonneè" non riesco proprio a percepire il vero senso del "viaggio del viandante". IMHO

Quello, o ce l'hai o non ce l'hai. :-)

I primi anni che facevo le rando mi sono scontrata con un sacco di persone (sia ciclisti che non), che proprio non riuscivano a capire la filosofia di questa cosa chiamata "randonnée"... ;nonzo%

Le obiezioni che mi venivano mosse più comunemente erano: "Ma se non è una gara, che gusto c'è?", insieme a: "Ma allora, chiunque può barare e farsi portare in auto da un controllo all'altro!".

In queste obiezioni, grossomodo, sono riassunte due grosse "tare" dell'italiano medio: 1) chi sale su una bicicletta "da corsa" deve per forza competere, non è previsto un uso cicloturistico; 2) l'onore nel nostro Paese non conta nulla, siamo tutti in cattiva fede e pronti ad imbrogliare persino nelle piccole cose ludiche.

Io semplicemente amo le randonnée per come sono e per quello che mi danno, quindi me ne frego e continuo per la mia strada. o-o
 

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Quello, o ce l'hai o non ce l'hai. :-)

I primi anni che facevo le rando mi sono scontrata con un sacco di persone (sia ciclisti che non), che proprio non riuscivano a capire la filosofia di questa cosa chiamata "randonnée"... ;nonzo%

Le obiezioni che mi venivano mosse più comunemente erano: "Ma se non è una gara, che gusto c'è?", insieme a: "Ma allora, chiunque può barare e farsi portare in auto da un controllo all'altro!".

In queste obiezioni, grossomodo, sono riassunte due grosse "tare" dell'italiano medio: 1) chi sale su una bicicletta "da corsa" deve per forza competere, non è previsto un uso cicloturistico; 2) l'onore nel nostro Paese non conta nulla, siamo tutti in cattiva fede e pronti ad imbrogliare persino nelle piccole cose ludiche.

Io semplicemente amo le randonnée per come sono e per quello che mi danno, quindi me ne frego e continuo per la mia strada. o-o
ciao Silvia, a prescindere da quello che hai appena citato, non sarebbe meglio organizzarseli per conto proprio questi mega circuiti? Come di ci tu: "Quello, o ce l'hai o non ce l'hai":mrgreen:
 

Val_Ter

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Credo che il bello delle randonnee organizzate -parlo da profano, ma ho questa sensazione- sia il poter condividere una giornata o un tratto di strada con dei compagni di viaggio, invece che con degli avversari. Poi e' ovvio che ognuno puo' salire su una bici e andare per conto suo, addirittura senza indossare i pantaloni in lycra, per dire (dajie!) :mrgreen:
 

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ciao Silvia, a prescindere da quello che hai appena citato, non sarebbe meglio organizzarseli per conto proprio questi mega circuiti? Come di ci tu: "Quello, o ce l'hai o non ce l'hai":mrgreen:

Ma certo che puoi farlo per conto tuo, una cosa non esclude l'altra! Sai quanti giri autogestiti mi son fatta per i fatti miei negli ultimi anni? Alcuni anche particolarmente memorabili. Ma un brevetto è diverso! C'è il tempo limite più alcune regole da rispettare, e poi c'è l'omologazione, che è l'unico "premio" previsto. o-o

Poi tieni presente che qui si sta parlando di un 200 km, cioè la distanza più semplice e "banale". Pensa di doverti cimentare su 300, 400, 600 o addirittura 1000 km in tappa unica... Ci vogliono allenamento, ma anche organizzazione, temerarietà, saldezza mentale... E' o non è una vera e propria sfida con se stessi? E non ti piacerebbe che la tua audacia ti venisse ufficialmente riconosciuta dall'ACP, l'Audax Parisien, o dalla RM Randonneurs Mondiaux, ovvero gli unici organismi mondiali abilitati a farlo? Questo è il senso delle randonnée! (e in questo thread siamo pure OT... da una vita...) o-o
 

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Ma certo che puoi farlo per conto tuo, una cosa non esclude l'altra! Sai quanti giri autogestiti mi son fatta per i fatti miei negli ultimi anni? Alcuni anche particolarmente memorabili. Ma un brevetto è diverso! C'è il tempo limite più alcune regole da rispettare, e poi c'è l'omologazione, che è l'unico "premio" previsto. o-o

Poi tieni presente che qui si sta parlando di un 200 km, cioè la distanza più semplice e "banale". Pensa di doverti cimentare su 300, 400, 600 o addirittura 1000 km in tappa unica... Ci vogliono allenamento, ma anche organizzazione, temerarietà, saldezza mentale... E' o non è una vera e propria sfida con se stessi? E non ti piacerebbe che la tua audacia ti venisse ufficialmente riconosciuta dall'ACP, l'Audax Parisien, o dalla RM Randonneurs Mondiaux, ovvero gli unici organismi mondiali abilitati a farlo? Questo è il senso delle randonnée! (e in questo thread siamo pure OT... da una vita...) o-o

:shock: non ho parole, comunque complimentissimi per la tua audacia e saldezza mentale nell'affronatre queste grandissime imprese...per me è pura fantascienza o-o Donato
 

CrustyDemon

Pignone
18 Agosto 2010
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SilverStar Carbon
Io i miei primi 200k a Moriondo me li son portati a casa grazie anche a Coppi e Max.
Al primo check point ho visto Silvia ma son stato troppo timido per presentarmi.:wacko:
Dal basso della mia esperienza le randonnees son una figata :-x
 

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