Acciaio per professionisti?

Ser pecora

Diretur
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dove capita
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Non sono sicuro che tu abbia capito me (magari mi son spiegato male), ma io ho capito te, grazie.

Forse ho capito quello che intendi (se no, ignora :mrgreen:).
Se noti, la banda di frequenza presa in esame è da 0 a 100Hz. Con il picco a 50-60hz.
Probabilmente salire con la velocità non darebbe dati utili, visto che ad un certo punto interverrebbe progressivamente la deformazione dei copertoni sui cerchi. Idem aumentando la massa.
Evidentemente hanno fatto una media anche tra la misura di due sollecitazioni: quella all'anteriore e quella al posteriore (se no i picchi sarebbero due sul grafico) e di sicuro quello al posteriore avrà un picco più elevato.
 

Sergio Servadio

Apprendista Scalatore
23 Marzo 2006
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. A maggiore ragione i risultati sono quindi eclatanti per l'acciaio anche inoltrandosi nel terreno della media salita moderata (ambito in cui il peso sicuramente superiore lo andrebbe a penalizzare).
.

Non ho capito da cosa trai questa conclusione.
Io leggo 'trend of stiffer bike requiring less effort', e quella stiffer, che trasmette le vibrazioni meglio, e' quella in alluminio.
Quindi io arriverei alla conclusione opposta, penalizzando l'acciaio.
Pero' aggiungono nel testo: 'No significant difference in rider's performance ...'.
E allora?

Torno a dire che secondo me per la potenza eventualmente persa contano le oscillazioni a bassissima frequenza (quasi statiche) che l'atleta e' costretto a smorzare contrastandole con la sua muscolatura, e che gli costano un po' di fatica in piu' (anche se piccola).

Le vibrazioni indotte dalle asperita' dell'asfalto sono ammortizzate un po' dalle gomme (eguali per tutti), un po' dal telaio (in maniera un po' diversa a secondo dei materiali, con piccolissima se non nulla rilevanza della geometria), e un po' dal corpo dell'atleta.
Per queste, pero', l'atleta non deve impiegare la muscolatura per contrastarle (non ci riuscirebbe mai a quelle frequenze), ma semplicemente offrire la sua massa muiscolare, adiposa e connettiva a soffrirne le vibrazioni in modo passivo.

Sono queste ad alkte frequenze che vanno messe in relazione con la 'quality of ride' della bicicletta.
Le uniche che interessano davvero le cosiddette 'cicloipippe', ma interessano anche un professionista nella misura in cui dopo qualche ora di pedalata, se non dopo una ventina di giorni di Giro o Tour, ne patirebbe troppo.

Con questo credo di chiudere da parte mia.

Sergio
Pisa
 

porcatrota

Novellino
12 Maggio 2008
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Non ho capito da cosa trai questa conclusione.
Io leggo 'trend of stiffer bike requiring less effort', e quella stiffer, che trasmette le vibrazioni meglio, e' quella in alluminio.
Quindi io arriverei alla conclusione opposta, penalizzando l'acciaio.
Pero' aggiungono nel testo: 'No significant difference in rider's performance ...'.
E allora?

Probabilmente ho un testo differente. E comunque mi pare che in buona parte tu ci abbia preso.
Che il "trend delle biciclette rigide" richiede uno sforzo minore per essere portata ad una data velocità è sacrosanto. Se uno guardasse l'istogramma destro nella stessa pagina, quello del consumo di ossigeno, noterebbe che è maggiore con l'acciaio e minore con la lega di alu.


Dati in vero non granché lontani tra loro, e come tu hai rilevato, tanto da far loro affermare che:
“Rider power output, heart rate, and energy consumption results are nearly the same for all test conditions (Table 3).”

Già un sostanziale pareggio tra i materiali (NOTA: su una salita del 5%), dovrebbe convincere sulla bontà dell’impiego dell’acciaio, penalizzato dal suo peso. Ma c’è di più: nelle conclusioni viene infatti precisato che lo studio eseguito si è poco differenziato nei valori poiché è stato di breve durata (5 minuti):
”Our study showed that in a short-term test of five minutes in duration, the variance in transmitted road vibration observed between the three frames tested appeared to have no detrimental effect on cyclist performance.”

E che la minore capacità di smorzamento dei telai in alluminio, può rendersi responsabile di un calo delle prestazioni dell’atleta su lunga distanza, cosa che inciderebbe meno per composito e acciaio:
”
Based on the ISO 2631-1 (1997) standard for frequency-based impact of vibration on physical performance, we believe that the damping shown by the CF frame may have a performance effect during longer ride times. In fact, ISO 2631-1 shows the higher weighting factors in the range of vibration frequency most effectively damped by the CF bicycle frame.”

Il punto è quindi che si deve ulteriormente stabilire quale possa essere il compromesso migliore sulle lunghe distanze (sopra i 5 minuti, va da sé che siano TUTTE lunghe le distanze):
“Further investigation should shed light on relative compromises between a stiff bicycle frame, such as the AL frame we tested, which allows maximal power transfer to the pedals and the vibration damping CF frame, which may reduce fatigue due to transmitted road vibration.”

Ricordo da ultimo che l’obbiettivo dello studio è stato di quantificare la “qualità di corsa” e l’effetto che esercitano le sollecitazioni del fondo stradale sul ciclista:
“The goal of this study was to begin quantifying the qualitative term “ride quality” as it relates to bicycle frame construction. In addition we hoped to determine what impact, if any, transmitted road noise had on cyclist performance.


Dopodiché tiro i remi in barca pure io.




 

micronauta

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31 Dicembre 2008
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So per certo che in almeno un caso il Cipolla arrivo' dal verniciatore e si fece fare di soppiatto una falsa Cannondale.

Ma anche nei tempi più recenti della Specy, pare pedalasse con telai di ben altre marche (De Rosa?) riverniciati e adesivati ad arte. :rosik: E le ruote in carbonio? Non erano delle Lightweight alle quali erano stati tolti gli adesivi? (alla faccia del contratto pubblicitario con la Mavic, eeeh eh eh! :mrgreen:)
 

Mardot

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Probabilmente salire con la velocità non darebbe dati utili, visto che ad un certo punto interverrebbe progressivamente la deformazione dei copertoni sui cerchi. Idem aumentando la massa.

Prova a immaginarti la Foresta di Aremberg percorsa a 20 all'ora e prova a immaginartela a 40, e prova a farlo con ST, AL e CF....... :mrgreen:

Evidentemente hanno fatto una media anche tra la misura di due sollecitazioni: quella all'anteriore e quella al posteriore (se no i picchi sarebbero due sul grafico) e di sicuro quello al posteriore avrà un picco più elevato.

concordo
 
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tzimbar1

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Provo a rilanciare la discussione:
si riuscirebbe, con componenti di serie, fare una bdc in acciaio sui 7 kg?
Se si come la montiamo?
 

Bettina

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ciao, a mio parere i professionisti usano costosissime bici in carbonio molto leggere e molto performanti solo perche passate dagli sponsor e perche le possono cambiare quando vogliono: se dovessero pagarsele loro le bici e vedere la durata del telaio, opterebbero senz'altro per bici in acciaio ... un pò piu pesanti, forse un po meno reattive e forse qualche cosa di altro in meno, ma senz'altro piu affidabili e sicure
 
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