Affrontare le salite

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Passista
23 Dicembre 2004
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Trieste
digilander.libero.it
Per il fondo che manca, devo dire che praticamente è il primo anno da quando vado in bici che stò facendo più km, ma almeno prima di cominciare con le salite ho fatto un bel po' di pianura (tutto è relativo :mrgreen:).

Come hanno scritto molti la pianura è una palla, la salita oltre a darti soddisfazione è anche più divertente.

Siamo omonimi, questo anno anche omochilometri dato che io ne ho fatti 1.500 in tutto (rispetto ai tuoi non vambia molto). Vedrai che se cominci a fare più km, specie nelle singole uscite, assumerai sempre più resistenza. E' un percorso lento l'acquisizione della gamba, solo nei film su Pantani è tutto facile. Non te lo dico per smontarti, anzi, vedrai quando inizi a fare uscite di 150km e torni a casa anche sfasciato ma che soddisfazione.
Martedì è stata la prima uscita lunghina di quest'anno, circa 120 con 1100m, e c'era con me Maury-ts, recente acquisto del forum, che diceva di non aver fatto mai negli ultimi anni più di 70km. Alla fine era gasatissimo...

La pianura è una palla se la fai da solo e senza obbiettivi. Se invece la fai in compagnia, con cambi regolari che ti costringono a prestare attenzione a quello che fai ed a impegnarti quando tiri e quando devi tenere la ruota e se la usi come trasferimento per una bella salita vedrai che non è così male. Il territorio però più allenante per il fondo, a mio giudizio, è il vallonato. Li se esci in compagnia sei sempre in tiro, falsopiani fatti a tutta e discese dove non respiri; 80 di vallonato fatti con gente che cammina e torni a casa massacrato.
 

march

Apprendista Cronoman
28 Gennaio 2005
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Ghezzano (Pisa)
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Riprendo il mio vecchio topic:

ultimamente quando affronto una salita pedalo molto stando fuorisella.
Il fatto è che non mi reputo uno scalatore, ma quando sto seduto per un po' mi riviene subito voglia di stare sui pedali. Sarebbe meglio che mi forzassi a stare seduto in sella?
 

straker

Passista
31 Gennaio 2006
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mototopo
Riprendo il mio vecchio topic:

ultimamente quando affronto una salita pedalo molto stando fuorisella.
Il fatto è che non mi reputo uno scalatore, ma quando sto seduto per un po' mi riviene subito voglia di stare sui pedali. Sarebbe meglio che mi forzassi a stare seduto in sella?

Voglio dare una forzatura al tuo quesito, sei sicuro di essere impostato in modo ottimale sulla bici ?
Ciao o-o
 

itammb

Novellino
26 Settembre 2006
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Io credo che la scelta tra 34-36 o un 39 vada pensata soprattutto in relazione al tipo di gare che si vuole affrontare.

Se consideriamo la Potenza-Rpm e per un attimo dimentichiamo il rapporto metrico "uguale" che si può sviluppare con opportuna cassa pignoni sia col 34/36 e col 39.

...Facendo una prova pratica si può notare che: a parità di potenza col 34/36 si userà un rapporto + agile....

...Considerando che in molte Gf il lungo supera abbondantemente i 150-200 Km: Marco Pantani, Fausto Coppi, Campagnolo ...ecc... in altre le salite sono in numero di 4-5: Gimondi, Motta, StokAlper ...ecc... alcune affrontane ad inizio competione altre dopo un lungo tratto di pianura...

...Si arriva facilmente alla conclusione che l'uso del 39 (chiede una potenza costante sul pedale causa rapporto più lungo) risulta difficile mantenere costante....e quasi naturale la scelta di un 34/36 dove a livelli di potenza minori si posson usare rapporti più agili e più gestibili in competizioni così lunghe (ESASPERANTI) per avere una prestazione simile a chi riesce a spingere un 39.
 

itammb

Novellino
26 Settembre 2006
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Io credo che la scelta tra 34-36 o un 39 vada pensata soprattutto in relazione al tipo di gare che si vuole affrontare.

Se consideriamo la Potenza-Rpm e per un attimo dimentichiamo il rapporto metrico "uguale" che si può sviluppare con opportuna cassa pignoni sia col 34/36 e col 39.

...Facendo una prova pratica si può notare che: a parità di potenza col 34/36 si userà un rapporto + agile....

...Considerando che in molte Gf il lungo supera abbondantemente i 150-200 Km: Marco Pantani, Fausto Coppi, Campagnolo ...ecc... in altre le salite sono in numero di 4-5: Gimondi, Motta, StokAlper ...ecc... alcune affrontane ad inizio competione altre dopo un lungo tratto di pianura...

...Si arriva facilmente alla conclusione che l'uso del 39 (chiede una potenza costante sul pedale causa rapporto più lungo) che risulta difficile mantenere costante....e quasi naturale allora la scelta di un 34/36 dove a livelli di potenza minori si posson usare rapporti più agili e più gestibili in competizioni così lunghe (ESASPERANTI) per avere una prestazione simile a chi riesce a spingere un 39.

Discorso diverso sono le cronoscalate dove il 39 è indispenzabile perchè andare a risparmio sul range della propria potenza inficia la prestazione.

Il resto rimane secondo mè un discorso di: tecnica ed esperienza.
 

mtalento72

Gregario
6 Novembre 2006
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Grazie delle dritte.
Stavo infatti pensando di comprarmi un cardio col contapedalate, però non mi sono ancora deciso.
Vedrò di ascoltare meglio il mio corpo e di variare i ritmi.

Questo secondo me è il consiglio migliore che puoi ricevere (anche se nel forum c'è qualcuno di sesso femminile un po' contrario).

Il cardio ti permette di gestire la salita al meglio. posizionati su di una fc un po' sotto la soglia per non crollare e vedrai che riesci a fare qualsiasi salita.
una volta che riesci a gestire il motore nel modo ottimale puoi cominciare a migliorare la prestazione spingendo un rapporto più duro.
 

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via col vento
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secondo me per le salite, va scelta una salita, guardato sulla cartina dove attacca, una volta recaticisi sul posto si prende la via giusta e si sale. se è troppo dura, si torna indietro e si fa qualcosa di piu semplice.
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Questo secondo me è il consiglio migliore che puoi ricevere (anche se nel forum c'è qualcuno di sesso femminile un po' contrario).

Esatto. Mi sa che se risparmia i soldi si fa del bene... Per imparare a fare salita bisogna fare salita e salita e salita, senza tante palle!!! Sarà già che un compiuterino mi deve dire quando, come, dove e quanto devo andare... Ma sarò così imbecille da non capirlo da sola???:wacko:
 

pepe

Scalatore
31 Luglio 2006
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Esatto. Mi sa che se risparmia i soldi si fa del bene... Per imparare a fare salita bisogna fare salita e salita e salita, senza tante palle!!! Sarà già che un compiuterino mi deve dire quando, come, dove e quanto devo andare... Ma sarò così imbecille da non capirlo da sola???:wacko:

non concordo (ovvero concordo con Mtalento72) , anche io trovo indispensabile il cardio per affrontare una salita lunga e dura. (il cardio mi consente di non stare troppo tempo con fc prossima alla soglia)
oltretutto che spesa sarà mai un cardio?
 

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via col vento
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non concordo (ovvero concordo con Mtalento72) , anche io trovo indispensabile il cardio per affrontare una salita lunga e dura. (il cardio mi consente di non stare troppo tempo con fc prossima alla soglia)
oltretutto che spesa sarà mai un cardio?
hai capito poco di quello per cui si usa il cardio... quando vai normalmente per la strada, anche in salita, e nn devi fare allenamenti precisi, si va quasi ad orecchio.. poi, se ci ficchi dentro ripetute alla soglia, allenamenti di forza esplosiva, etc etc... ok, allora il cardio serve.
ma per usare bene il cardio ci vuole tanta tanta cultura.
ti porto un esempio. alla marmotte parto piano... cuore entro l'80% della soglia. prima salita, tra l'82 e l'85%. dopo, anche tirando, nn sono + riuscito a fargli superare l'85%, neanche quando ero sull'alpe d'huez.
perchè? boh. e se nn so perchè, a che mi serve un cardio?
 

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via col vento
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questo è un altro paio di maniche, mi sembra.
di solito il cuore che non sale è un segnale di affaticamento muscolare
ma non era così. il giorno prima e due giorni dopo negli allenamenti normali (non in una gf di 170 km insomma) presi a ritmo + sostenuto (nn si parte sapendo di rimanere in sella 11 ore, ne rimani 3-4 e in quelle vai molto + allegro e con meno riguardo per risparmiare le forze) il cuore è salito molto bene, in salita anche ben oltre la soglia. sembra quasi che quando parti piano, il cuore prenda un certo ritmo che poi nn riesce + a superare per quanto tu forzi. sei al massimo... nn riesci ad andare di +, ma il battito non sale. il giorno dopo, tutto come prima. perchè? e se nn so interpretare questi funzionamenti, a cosa mi serve vedere scritto 85% della soglia sul cardio quando invece sono al 100% delle mie ATTUALI possibilità?
 

S&P

Passista
23 Dicembre 2004
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ti porto un esempio. alla marmotte parto piano... cuore entro l'80% della soglia. prima salita, tra l'82 e l'85%. dopo, anche tirando, nn sono + riuscito a fargli superare l'85%, neanche quando ero sull'alpe d'huez.
perchè? boh.

Perchè sei vecchio e la soglia si è abbassata :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Se il cuore non sale le motivazioni possono essere tante. Può essere positivo (sei ben allenato e stai rendendo al massimo) o negativo (non ce la fai più e il cuore lo sa e ti fa le pernacchie). In ogni caso secondo me il cardio in "gara" serve solo a farsi paranoie e a stamparsi in qualche posto a furia di guardarlo... può essere utile a posteriori al limite, riguardando come si è andati e se si poteva impostare diversamente lo sforzo, se si ha a disposizione la registrazione.
 

S&P

Passista
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ma non era così. il giorno prima e due giorni dopo negli allenamenti normali (non in una gf di 170 km insomma) presi a ritmo + sostenuto (nn si parte sapendo di rimanere in sella 11 ore, ne rimani 3-4 e in quelle vai molto + allegro e con meno riguardo per risparmiare le forze) il cuore è salito molto bene, in salita anche ben oltre la soglia. sembra quasi che quando parti piano, il cuore prenda un certo ritmo che poi nn riesce + a superare per quanto tu forzi. sei al massimo... nn riesci ad andare di +, ma il battito non sale. il giorno dopo, tutto come prima. perchè? e se nn so interpretare questi funzionamenti, a cosa mi serve vedere scritto 85% della soglia sul cardio quando invece sono al 100% delle mie ATTUALI possibilità?

Conta anche l'altitudine... poi i fattori sono tanti, la soglia non è un valore fisso e indiscutibile... dovresti fare il conconi prima di partire ogni volta :mrgreen:
 

ernia

Apprendista Cronoman
28 Settembre 2005
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ma non era così. il giorno prima e due giorni dopo negli allenamenti normali (non in una gf di 170 km insomma) presi a ritmo + sostenuto (nn si parte sapendo di rimanere in sella 11 ore, ne rimani 3-4 e in quelle vai molto + allegro e con meno riguardo per risparmiare le forze) il cuore è salito molto bene, in salita anche ben oltre la soglia. sembra quasi che quando parti piano, il cuore prenda un certo ritmo che poi nn riesce + a superare per quanto tu forzi. sei al massimo... nn riesci ad andare di +, ma il battito non sale. il giorno dopo, tutto come prima. perchè? e se nn so interpretare questi funzionamenti, a cosa mi serve vedere scritto 85% della soglia sul cardio quando invece sono al 100% delle mie ATTUALI possibilità?
il fuori soglia si recupera in 2-3 giorni, se tu l'avevi fatto il giorno prima non l'avevi ancora recuperato, tre giorni dopo sì
comunque anch'io il cardio in gara non lo uso mai, lì vado a orecchio
 

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via col vento
16 Aprile 2004
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Focus Izalco Sram Red
Conta anche l'altitudine... poi i fattori sono tanti, la soglia non è un valore fisso e indiscutibile... dovresti fare il conconi prima di partire ogni volta :mrgreen:

non basterebbe mi sa... comincio a credere che la soglia di fine allenamento dipenda anche da quello che hai fatto durante l'allenamento, specie per uscite così lunghe (11 ore è un periodo nel quale cambiano tante cose).
 

itammb

Novellino
26 Settembre 2006
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Segreti in salita....!!....

- Senza specifico in: Agilità, (inizio stagione) Forza-Resistenza (a stagione inoltrata) non si possono affrontare le salite.

- La salita si deve conoscere. (La si annusa)

- La si affronta col rapporto più agile (opportuno) al inizio e si appronta un dente più duro su in cima.....1-2 Km dalla fine.

- La cadenza va dai 60/80 rpm....ma ognuno deve impostare la propria.

- Le curve vanno prese larghe dove le pendenze sono + estenuanti in modo da smorzare se pur per un istante la presa sul pedale e sulla muscolatura.

- Le si affronta sulla sella....e ci si alza solo per rilanciare l'andatura.

- In salita se non si beve e non si integra con carboidrati in gel si rischia di saltare....o per crampi o per fame.

- La soglia anaerobica non và mai oltrepassata e su questo indicatore si imposta il ritmo ideale.....

- Il peso è anche importante...ma se attenti a non divorare il muscolo...altrimenti addio potenza !!

-Non si mangia nulla di solido quando si sale.

-Dopo la salita c'è sempre la discesa.....ed è importante scollinare LUCIDI....perchè quello che guadagni in salita lo si può abbondantemente perdere in discesa....!

- La mantellina è essenziale.... in discesa si può prendere freddo e ci si può ammalare compromettendo la stagione....

-In discesa si mangia sempre solido.....il recupero è fondamentale....e si pedala sempre.....