e ma se la tua seduta di qualita' e' il 4x8, non devi sacrificare questo ma abbassare l'intensita' della z2
se invece priorita' e la z2 fatta cosi allora il 4x8 levalo
io per ora faccio 5x5 in z4, con un minuto di recupero come intensita'. Quindi un terzo di @TheLordofBike
Ma all’inizio del “trattamento” l’eventuale aumento di volume fa il suo, quindi secondo la mia esperienza si può partire anche più bassi in z2.per me , ovvero per le mie capacita' anche 5h in Z2 medio alta sono un giorno ad alta intensita' (sicuramente un giorno di carico) nel senso che il giorno dopo me le scordo le ripetute. devo recuperare o in Z1 max Z2 bassa o riposarmi.
per dire preso da rimorsi di coscienza nel leggerVi ho fatto negli ultimi tre giorni un totale di 10 ore in Z2 (62%intensita media) . oggi volevo fare 4x8 107% ma ero talmente fuso che rimando tutto a domani.
non tutti siamo uguali e io essendo un mediocre (sto in mezzo a quelli forti e scarsi) sono un esempio piu' concreto di te che se un ex under ancora troppo forte per essere preso come esempio o paragone (e' un complimento)
si ci ho pensato pure io. l'intento e quello di aumentare 'intensita con il tempo, gradualmente. gli intervalli li faccio cercando anche di non avere deriva con il cardio in z5. ogni decina di giorni faro' un poco di z5 ma a intervalli brevi, per quelli lunghi c'è tempo. il resto z2 e medio molto basso
Grande merito al lavoro di Coggan, ma bisogna vedere quale popolazione di riferimento ha usato per definire le zone. Va da sè che la descrizione fornita dalle zone, e poi di fatto le prescrizioni, non tengono conto della fisiologia del singolo. Per ovviare a questo sono stati introdotti gli iLevels, peccato però che questa visione è miope perché si applica solo sopra FTP, ignorando completamente, come giustamente fai notare, che due persone con stessa FTP potrebbero avere LT1 a potenze molto diverse. E qui stiamo ancora prendendo per buono che FTP sia una buona rappresentazione di LT2. Insomma, per fare le cose “seriamente” ormai mi sembra chiaro che si dovrebbe far ricorso a strumentazione che permetta di individualizzare le zone; il costo della strumentazione spesso e volentieri è di fatto accessibile a tutti.
un dubbio che ho e' proprio sull'approccio del polarizzato in base al periodo
Per curiosità, che tipo di strumentazione si usa per rilevare le zone?
Però possiamo identificare lt1 e soprattutto monitorare spessoMi sa che non si può misurare una cosa che non c'è
Penso si sia evidenziato il fatto che le zone sono un costrutto creato dall’uomo; gli strumenti, assieme ai protocolli, servono a determinare le zone.
Infatti,come dice Coggan nel Libro
link...lo considerano però, anzi ...circa. perché comunque questa soglia si sposta nel tempo e man mano che uno si allena la "migliora" per cui si stima...e direi che un atleta sa quando la oltrepassa-
al di la di tutti i discorsi su ftp che non e' lt2,(trovami un riferimento qualsiasi il quale afferma che lt2 e lt1 si raggiungono dopo tot minuti di esercizio
), quello che hai citato (credo perche' lo hai tagliato tutto), era la mia citazione di coggan sulle zone, dal suo libro paragrafo ''le basi del sistema '' pag54-55). appunto quello che intendo e che le zone sono definite da un valore (ftp) tramite percentuali scelte in base ad un ''modello matematico'',(i dati che aveva coggan all'epoca sulle gare di 40 km tt), e non su valori fisiologici.
grazie dati molto interessanti, anche difficili da capire, la seconda colonna (?)...poi se fanno i tempi di quelle maratone, non stiamo parlando di training ma di gara in cui si gioca il tutto per tutto...e se vanno fuori soglia son caxxxi loro...ho trovato quello che scrivevi tu @gioca63 , ed hai perfettamente ragione, non ci sono link tra le zone e la soglia diretti. (p.s. sono a casa malato e ho del tempo da spendere)///
La seconda colonna nemmeno la avevo vista, troppo colpito dall’ultima
