Senza andare in cose così estreme, io penso dopo molti anni ognuno di noi sviluppi un certo modo di guidare. Prendiamo delle abitudini negative - che so, svoltare senza freccia - che noi non rileviamo più come sbagliate, ma che rientrano nel nostro modo di guida del tutto accettabile.
Mi capita, talvolta, di essere dietro ad automobilisti che non sanno andare dritti. Che non riesci a capire le loro intenzioni. Una volta, per stare attento ad uno di questi sono quasi passato col rosso, perché ero più concentrato sul casino che stava facendo che sulla strada. Poi, magari quelli pensano di essere buoni guidatori.
Il mancato rispetto della precedenza, per esempio, è un esempio tipico. Fra la precedenza percepita e quella reale. Molto spesso si bruciano le precedenze perché si ha l'impressione di avere tutto il tempo e lo spazio disponibile, quando in realtà non ce l'hai. Il più delle volte non c'è l'incidente perché quello che ha la precedenza ha capito le intenzioni dell'altro e frena o fa in modo di farti passare. Ma non è il modo corretto.
Con le bici, ad eccezione di coloro che proprio non ti considerano, è lo stesso. Pensano che andiamo due all'ora e che hanno tutto il tempo per bruciarti la precedenza, quando sei tu a dover frenare per non andargli addosso.
Potrei continuare con altri esempi, ma non la finirei più. Perciò chiudo.