automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

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Maglia Iridata
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianche Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Guarda abito a circa 8 km dall'ufficio ma il problema dell'andare al lavoro in bici secondo è più complesso:
1) dipende che lavoro fai, io vado in ufficio e mi sposto anche per clienti, quindi i km sarebbero di più. Inoltre, sempre per lavoro, vado in giro vestito come un pinguino (abito, camicia, a volte cravatta) e non è l'abbigliamento più comodo per andare in bici
2) l ciclabili di Roma sono ridicole e i pericoli tanti in città
3) Servirebbero dei parcheggi per le bici custoditi. Anche se al posto della BdC usassi la mia gravel (niente di che, una cube da 1.000€) non mi fiderei di lasciarla in strada

Detto ciò, se si facessero gli investimenti giusti, credo che una bici con pedalata assistita potrebbe essere davvero il futuro della mobilità urbana
Si certo, ci sono tanti fattori da tener conto, se fai un lavoro d'ufficio devi avere la possibilità di darti una rinfrescata e cambiarti sul posto di lavoro, PURTROPPO bisogna soppesare la pericolosità di spostarsi in bici, dico purtroppo perché in un paese civile non dovrebbe esiste il pericolo di spostarsi in città in bici (vedi gli episodi a Milano) so che dirò una utopia ma....parcheggio di scambio, gratuito, lasci l'auto prendi la bici a noleggio e vai in ufficio!!!!!
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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verde
1) dipende che lavoro fai, io vado in ufficio e mi sposto anche per clienti, quindi i km sarebbero di più. Inoltre, sempre per lavoro, vado in giro vestito come un pinguino (abito, camicia, a volte cravatta) e non è l'abbigliamento più comodo per andare in bici
ò essere vero ma anche no.

A Bruxelles nel quartiere europeo (zona parlamento e commissione...) vedi un sacco di persone andare al lavoro vestite "da ufficio", sia uomini che donne: gilet fluorescente, quasi sempre il caschetto e via. Tre settimane fa ero là, in Rue Wiertz (ingresso visitatori del parlamento europeo) ed ho visto una scena che ai miei occhi è parsa esplicativa, un'auto con targa diplomatica ferma al checkpoint e mentre controllavano documenti ed autorizzazione è arrivato uno uno in bici con giacca fluo, caschetto, pantaloni e scarpe "da lavoro di ufficio" ed è passato a diritto senza neanche rallentare ;-)

Certe cose "non si possono fare" ma altre sì, eccome. Tanto per ragionare non solo sulle infrastrutture (necessarie, per carità) fermarsi a far attraversare i pedoni sulle strisce pedonali non richiede nessuna particolare infrastruttura aggiuntiva... Ovvio che se vuoi che la gente vada al lavoro (o a scuola, o a fare la spesa, o al cinema o quel che gli va di fare) in bici devi prevedere infrastrutture, piste ciclabili in relativa sicurezza e parcheggi protetti. Così come se vuoi che ci vadano coi mezzi , bisogna che quei mezzi ci siano.
 

marcus989

Apprendista Velocista
16 Luglio 2016
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Carrera Estremo
Secondo me è solo una questione di mentalità. La Fondazione Prada dista circa 800 metri dalla fermata Lodi della linea tre della metropolitana, con capolinea a San Donato Milanese, in direzione Piacenza per intenderci.
Vivo fuori Milano e lavoro in centro. Casa/lavoro sono 16 km, che percorro metà in auto e metà in metropolitana.
Sono un pò vecchiotto e purtroppo non farò in tempo: ma spero che la linea 1 della metro arrivi quanto prima a Quartiere Olmi (tangenziale ovest per intenderci) e a quel punto non utilizzerei più l'auto: circa 3 km in bici e poi metro.

Purtroppo nessuno o pochissimi, meglio rarissimi, ragionano in questo modo: l'uomo è psicologicamente dipendente dall'auto, dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo.
Milano ha una rete di trasporti pubblici (bus, tram, metro, passante ferroviario) efficientissima. Ma nonostante ciò il milanese medio usa l'auto anche per piccoli spostamenti.
Sì ma io mica vado in fondazione Prada, sono più distante e in una zona non bella te lo assicuro. Quindi alle 23:00 o forse di più, da solo, di notte e con il PC nello zaino dovrei andare a piedi alla metro, per me che sono un uomo, penso ad una ragazza nella stessa situazione. Inoltre ripresa l'auto dovrei tornare a casa. Insomma non è banale dire arrivo a Milano e lascio giù l'auto.
 
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sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Visto che ho tirato in ballo la capitale di quel paese, torno sulla questione del "non si può fare", premettendo che forse ne ho già scritto in passato.

Nel centro di Bruxelles di piste ciclabili vere e proprie ce ne sono pochissime, perchè i quartieri centrali hanno assunto quella forma tra la metà dell' 800 ed i primi anni del 900, come Milano del resto (tanto per citare una città di dimensioni simili): le strade non sono larghissime e c'è la necessità dei parcheggi per chi ci abita *. Per cui anche lì, in Belgio, nel centro della città ci sono le corsie ciclabili, marcate con i "chevrons" ed il simbolo della bici. Non è certo la soluzione ottimale, ma quella ottimale "non si può fare". Neanche lì dove la bici è una religione e le casse son ben rifornite.

* Una parte non irrilevante dei residenti l'auto non la possiede proprio: per muoversi in città i mezzi pubblici e la bici bastano ed avanzano. Ed inoltre in TUTTA la città il parcheggio è libero solo per i residenti, chi non ha il contrassegno dalle 9 alle 21 paga (salvo in alcuni grossi parcheggi scambiatori).
 
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Luke86

Gregario
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A Bologna si sta investendo tanto sul trasporto alternativo all'auto e nello specifico stanno venendo fuori ciclabili ovunque e alcune vecchie sono state rimesse a nuovo ma non basta...purtroppo per me, a parte una piccola percentuale di persone veramente dipendenti dall'auto (chi per lavoro, chi perchè abita in zone sperdute e altri motivi personali), per tutti gli altri non c'è proprio la mentalità giusta..per dirla in modo gentile e diplomatico.
Risultato, almeno nella mia città il traffico ogni anno aumenta in maniera preoccupante nonostante tutti gli investimenti e le iniziative...anche la famosa città 30 non ha fatto altro che aumentare ancora di più il traffico...facendo giri in bici anche dopo lavoro ho notato che persino alle otto di sera ci sono ingorghi in zone del centro dove prima già nel tardo pomeriggio non si vedeva nessuna coda. Poi magari sono calati davvero gli incidenti, ma a parte nelle zone 30 realmente sotto controllo di velox, per il resto la gente dopo un momento iniziale di polemiche e un gran polverone per nulla ha ricominciato a guidare in maniera nevrotica e pericolosa come prima.
Purtroppo un pò per carattere un pò per mie esperienze, sono molto pessimista e non vedo proprio un futuro con molte più bici e molte meno auto...tira più farsi vedere col SUV o con il wrangler/pick up bello lucido (spesso parcheggiato in mezzo alla ciclabile) piuttosto che farsi vedere a fare i commuter in bici..e soprattutto averne la voglia!
 

ernia

Apprendista Cronoman
28 Settembre 2005
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Io lavoro a Bologna, a me pare che ci sia più gente in bici, ne vedo di più nel tragitto e anche al lavoro da me alcuni hanno cominciato a venire in bici. Sul traffico non mi pronuncio, avendo per fortuna l'orario elastico arrivo presto e vado via prima delle 5.
 

Black Mamba 24

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Io lavoro a Bologna, a me pare che ci sia più gente in bici, ne vedo di più nel tragitto e anche al lavoro da me alcuni hanno cominciato a venire in bici. Sul traffico non mi pronuncio, avendo per fortuna l'orario elastico arrivo presto e vado via prima delle 5.
Sicuramente tanto fa il posto dove si vive. Bologna in questo è sempre stata una città "eco friendly".
io abito a in provincia di Varese...dove credo ci sia il rapporto auto x persona più elevato in Italia o perlomeno una delle provincie più "motorizzate" del nostro bel paese. impossibile muoversi la mattina presto e in orario di uscita (17/17:30) in bici senza rischiare la vita ogni giorno
 

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Sicuramente tanto fa il posto dove si vive. Bologna in questo è sempre stata una città "eco friendly".
io abito a in provincia di Varese...dove credo ci sia il rapporto auto x persona più elevato in Italia o perlomeno una delle provincie più "motorizzate" del nostro bel paese. impossibile muoversi la mattina presto e in orario di uscita (17/17:30) in bici senza rischiare la vita ogni giorno
Le grosse città sono quasi tutte "rischiose" per le bici mentre città piccole come Rovigo lo sono solo negli orari di punta......io dico sempre che rischio la vita 2 volte al giorno! Questo mi fa molta tristezza e mi fa capire che o si fa di tutto e di più "obbligando" a smotorizzarci o le cose non cambieranno mai!!!!! Trovo veramente insopportabile l'inciviltà, la maleducazione e la sconsideratezza di tanti automobilisti che sul serio ci considerano dei rompicoglioni, altrimenti non ti spiegheresti il perché debbano sorpassarti sempre comunque e subito senza avere la pazienza di starti dietro per pochi metri e passarti in sicurezza!!!
 

Luke86

Gregario
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Io lavoro a Bologna, a me pare che ci sia più gente in bici, ne vedo di più nel tragitto e anche al lavoro da me alcuni hanno cominciato a venire in bici. Sul traffico non mi pronuncio, avendo per fortuna l'orario elastico arrivo presto e vado via prima delle 5.

Io frequento la zona da Bologna verso Castel Maggiore e bici praticamente zero da sempre...hanno anche fatto nuove ciclabili in zona via ferrarese/Corticella ma il nulla, solo code infinite un po' ovunque, anche per via i restringimenti delle carreggiate per fare appunto spazio a queste nuove ciclabili al momento inutilizzate. Questo dimostra che la frase che si sente spesso "eh non ci sono le infrastrutture" è spesso infondata e ci si fa poco se poi c'è la pigrizia e mille scuse diverse
 
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Luke86

Gregario
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Sicuramente tanto fa il posto dove si vive. Bologna in questo è sempre stata una città "eco friendly".
io abito a in provincia di Varese...dove credo ci sia il rapporto auto x persona più elevato in Italia o perlomeno una delle provincie più "motorizzate" del nostro bel paese. impossibile muoversi la mattina presto e in orario di uscita (17/17:30) in bici senza rischiare la vita ogni giorno

Insomma...tutte le città sono pericolose, Bologna non è da meno. Soltanto oggi uno scooter a tutta velocità su una ciclabile che per poco non ci faccio un frontale, un altro in macchina che svolta bello deciso senza la precedenza (se non inchiodavo mi stirava) e un autobus che doveva farmi passare perché ero sulle strisce ciclabili ma lho visto a una tale velocità che ho pensato questo non si ferma ma neanche, meglio mi fermo io...il tutto in circa 1 km neanche. Ah poi tutto questo in "zona 30"...
 
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Maglia Iridata
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Insomma...tutte le città sono pericolose, Bologna non è da meno. Soltanto oggi uno scooter a tutta velocità su una ciclabile che per poco non ci faccio un frontale, un altro in macchina che svolta bello deciso senza la precedenza (se non inchiodavo mi stirava) e un autobus che doveva farmi passare perché ero sulle strisce ciclabili ma lho visto a una tale velocità che ho pensato questo non si ferma ma neanche, meglio mi fermo io...il tutto in circa 1 km neanche. Ah poi tutto questo in "zona 30"...
Quello che provo io tutte le mattine :mrgreen: gli autisti degli autobus sono i peggiori.....solo perché fanno trasporto pubblico pensano di essere super CDS, un autista con autibus a soffietto, se non sono svelto a buttarmi sulla pedonale sopraelevate mi avrebbe messo sotto le ruote sul serio e non sarei qua a scrivare, tutto per sorpassarmi in prossimità di una rotonda, gli ho cacciato un pugno sull'autobus!!! A quel tempo non avevo la dash cam perché se l'avessi avuta l'avrei fatta vedere al mio avvocato, tentato omicidio stradale perché è quello che ha fatto!!!!!!! Vi giuro che li mi ero visto sotto le ruote!
 

ernia

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Io frequento la zona da Bologna verso Castel Maggiore e bici praticamente zero da sempre...hanno anche fatto nuove ciclabili in zona via ferrarese/Corticella ma il nulla, solo code infinite un po' ovunque, anche per via i restringimenti delle carreggiate per fare appunto spazio a queste nuove ciclabili al momento inutilizzate. Questo dimostra che la frase che si sente spesso "eh non ci sono le infrastrutture" è spesso infondata e ci si fa poco se poi c'è la pigrizia e mille scuse diverse
Io arrivo dal Trebbo passando sul ponte sul Reno ciclabile (8 km in meno per me) ed entro per Corticella facendo le ciclabili e il ponte sulla tangenziale, ai miei orari qualcuno in bici in più c'è e come ripeto anche nel parcheggio al lavoro.
Non ho detto che vanno tutti in bici nè che sia diventato particolarmente sicuro, la mamma dei cretini è sempre incinta, meglio stare sempre attenti. E non fidatevi degli attraversamenti ciclabili che molti non sanno cosa sono.

Anzichè dare pugni sull'autobus, che all'autista non gliene po' fregà de meno, prendete il numero che c'è scritto sull'autobus, non quello della linea ma quello sul fianco e dietro al bus, e fate reclamo. Se ne hanno voglia lo sanno chi lo stava guidando.

EDIT: da Bologna a Castelmaggiore in bici di solito si fa via Muraglia, non la Galliera
 
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Io arrivo dal Trebbo passando sul ponte sul Reno ciclabile (8 km in meno per me) ed entro per Corticella facendo le ciclabili e il ponte sulla tangenziale, ai miei orari qualcuno in bici in più c'è e come ripeto anche nel parcheggio al lavoro.
Non ho detto che vanno tutti in bici nè che sia diventato particolarmente sicuro, la mamma dei cretini è sempre incinta, meglio stare sempre attenti. E non fidatevi degli attraversamenti ciclabili che molti non sanno cosa sono.

Anzichè dare pugni sull'autobus, che all'autista non gliene po' fregà de meno, prendete il numero che c'è scritto sull'autobus, non quello della linea ma quello sul fianco e dietro al bus, e fate reclamo. Se ne hanno voglia lo sanno chi lo stava guidando.

EDIT: da Bologna a Castelmaggiore in bici di solito si fa via Muraglia, non la Galliera
Il pugno lo dato di istinto, non avevo la dash cam e in quel momento ho pensato a mettermi in salvo e non a prendere il num del bus, per fortuna è successo solo un grande spavento!
 
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Novellino
19 Agosto 2019
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Rivalta sul Mincio (MN)
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Scott CR1-20
Io per andare a lavorare devo fare 16 km e con i mezzi pubblici è praticamente impossibile, ci metterei un'ora all'andata e un ora e dieci al ritorno uscendo di casa al mattino alle 07.00 e rientrando la sera alle 19.15 quindi 12 ore abbondanti per farne 8 di lavoro, con zero possibilità di fare qualsiasi altra cosa durante la giornata... praticamente un suicidio.

Nella bella stagione sarei più che disposto ad andare in bici, anche perchè di quei 16 km circa 13 sarebbero in ciclabile quindi tutto sommato rischio accettabile, però arrivato in ufficio avrei realmente bisogno di fare una doccia e di cambiarmi, cosa che nella mia azienda non è prevista. E parliamo di una azienda moderna e di grandi dimensioni, con svariate sedi in tutta Italia, e aggiungo che la mia sede è quasi nuova ma semplicemente questo concetto non è stato considerato. Senza un cambio di mentalità a livello dell'intero sistema paese le alternative alla mobilità individuale in auto sono restano una eccezione per pochi.
 

ernia

Apprendista Cronoman
28 Settembre 2005
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Io per andare a lavorare devo fare 16 km e con i mezzi pubblici è praticamente impossibile, ci metterei un'ora all'andata e un ora e dieci al ritorno uscendo di casa al mattino alle 07.00 e rientrando la sera alle 19.15 quindi 12 ore abbondanti per farne 8 di lavoro, con zero possibilità di fare qualsiasi altra cosa durante la giornata... praticamente un suicidio.

Nella bella stagione sarei più che disposto ad andare in bici, anche perchè di quei 16 km circa 13 sarebbero in ciclabile quindi tutto sommato rischio accettabile, però arrivato in ufficio avrei realmente bisogno di fare una doccia e di cambiarmi, cosa che nella mia azienda non è prevista. E parliamo di una azienda moderna e di grandi dimensioni, con svariate sedi in tutta Italia, e aggiungo che la mia sede è quasi nuova ma semplicemente questo concetto non è stato considerato. Senza un cambio di mentalità a livello dell'intero sistema paese le alternative alla mobilità individuale in auto sono restano una eccezione per pochi.
So che in questo forum è come parlare del diavolo ma con un'elettrica puoi fare l'andata senza sudare e pedalare seriamente al ritorno
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.393
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Genova
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Colnago 50 Anniversary
Anzichè dare pugni sull'autobus, che all'autista non gliene po' fregà de meno, prendete il numero che c'è scritto sull'autobus, non quello della linea ma quello sul fianco e dietro al bus, e fate reclamo. Se ne hanno voglia lo sanno chi lo stava guidando.
Anni fa, mi pare sette, otto, sempre un autobus a soffietto mi strinse in Corso Italia a Genova. Spiego per i non genovesi: il lungomare. Mi ha passato in un curva leggerissima e mi ha stretto, mi sono buttato a destra sul posteggi, peccato che in quel punto c'era uno scalino di non più 5 millimetri e ci sono andato con l'anteriore parallela ai posteggi (l'unico punto in tutta Corso Italia). Sono caduto.
Non mi sono fatto niente. Ho scritto una lettera ironica, pubblicata anche su questa discussione, Hanno risposto che avrebbero indagato e mi avrebbero fatto sapere. Sto ancora aspettando la risposta. Non erano colpevoli, ma almeno le scuse potevano farmele.
 

smashing

Gregario
30 Giugno 2021
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Giant TCR Advanced Pro Disc 0 - Canyon Endurace AL 7
un po' ot perché ero in macchina. L'altra sera stavo andando al cinema a vedere dune. doppia corsia che diventava una per immettersi su una rotonda. La corsia di destra rientrava (dovendo dare la precedenza) sulla sinistra dove ero io. Ad un certo punto mi si affianca un autobus di linea (prima non avevo nessuno) e di punto in bianco decide che deve rientrare fregandosene di tutte le macchine, mia compresa. Se non avessi inchiodato sarei rimasto schiacciato tra lui e il guardrail...
 

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Anni fa, mi pare sette, otto, sempre un autobus a soffietto mi strinse in Corso Italia a Genova. Spiego per i non genovesi: il lungomare. Mi ha passato in un curva leggerissima e mi ha stretto, mi sono buttato a destra sul posteggi, peccato che in quel punto c'era uno scalino di non più 5 millimetri e ci sono andato con l'anteriore parallela ai posteggi (l'unico punto in tutta Corso Italia). Sono caduto.
Non mi sono fatto niente. Ho scritto una lettera ironica, pubblicata anche su questa discussione, Hanno risposto che avrebbero indagato e mi avrebbero fatto sapere. Sto ancora aspettando la risposta. Non erano colpevoli, ma almeno le scuse potevano farmele.

un po' ot perché ero in macchina. L'altra sera stavo andando al cinema a vedere dune. doppia corsia che diventava una per immettersi su una rotonda. La corsia di destra rientrava (dovendo dare la precedenza) sulla sinistra dove ero io. Ad un certo punto mi si affianca un autobus di linea (prima non avevo nessuno) e di punto in bianco decide che deve rientrare fregandosene di tutte le macchine, mia compresa. Se non avessi inchiodato sarei rimasto schiacciato tra lui e il guardrail...
L'ho sempre detto.....gli autisti di bus sono tra i più incoscienti, per il fatto che fanno servizio pubblico pensano di essere superiori al CDS tanto nessuna forza dell'ordine li fermerà mai carichi, ad esempio, se passano col rosso e i video su YT lo testimoniano, se ne fregano delle bici e anche per loro siamo un intralcio e una perdita di tempo sulla loro strada!!!
 
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sembola

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L'ho sempre detto.....gli autisti di bus sono tra i più incoscienti, per il fatto che fanno servizio pubblico pensano di essere superiori al CDS tanto nessuna forza dell'ordine li fermerà mai carichi, ad esempio, se passano col rosso e i video su YT lo testimoniano, se ne fregano delle bici e anche per loro siamo un intralcio e una perdita di tempo sulla loro strada!!!
E' una delle tante applicazioni del principio del "ah, ma io lavoro", molto popolare nel nostro paese quando si tratta di commettere prepotenze ed abusi. Come se uno che alle 8 del mattino è in strada a piedi o in bici lo facesse perchè gli piace l'aria fresca, o come se il CdS prevedesse norme condizionate alle attività dei guidatori.