bici che si scompone (da paura) lateralmente in frenata

nemorino

Ammiraglia
24 Febbraio 2009
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Brianza
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Trek Emonda SLR
Ho fatto i miei giri di ispezione, ma alla fine i miei programmi sono saltati !!!!!!!!!! Domenica mattina mi sono ridotto a raggiungere canzo passando da pontelambro per poi tornare a casa da erba. Tot. Solo 65 km. !!!!!!!
Tutto ok con i freni ??????


sì sto un filo più attento ad utilizzare il posteriore

cmq sto facendo uscite di pochi km alla volta alla ricerca della gamba perduta e soprattutto della posizione corretta in bici (per cui a breve andrò da un biomeccanico)
 

Bubby

Apprendista Velocista
30 Ottobre 2008
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Legnano
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Merida REACTO 909
Si capisce chiaramente che non sei mai andato in moto.

Ti dico solo che girando in pista (quello nella foto sono io al Mugello) il freno posteriore non lo si usa quasi mai. Si frena solamente con l'anteriore, ed una staccata normale la si fa con posteriore staccato dall'asfalto. Si arriva pinzati in piega, e li usando il posteriore si va dritti dritti a pelle di leopardo.

Il freno posteriore viene usato per equilibrare la moto, per ritoccare di fino certe traiettorie. Ma l'azione decelerante arriva dall'anteriore.

Discorso diverso invece per la guida in fuoristrada, dove il posteriore ha un'azione più rilevante. Ma anche quì, quando il gioco si fa duro, il posteriore va usato con molta sensibilità.

La bici a livello di dinamica è grossomodo come una moto.

Anche in MTB, nelle discese folli, l'unica speranza è l'anteriore.

Quello che dici è sensato, però una bici da corsa non ha sospensioni e ha pochissima deformazione della gomma, per il cui il trasferimento di carico sull'anteriore in frenata è meno evidente rispetto a una moto.
Sui fondi a scarsa aderenza il trasferimento di carico è ancora minore per cui si può ripartire più forza frenante al posteriore (come hai giustamente detto nel caso dei fuoristrada, oppure in caso di pioggia)
 

frimmoex

Novellino
23 Marzo 2009
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ciao, oggi ho rischiato grosso... scendevo a quasi 70 km/h da una discesa e volendo rallentare ho frenato (in maniera un po' energica ma niente di eccessivo) con entrambi i freni...


il problema è che la bici, a seguito del bloccaggio della ruota posteriore, ha fatto una sventagliata e mi sono esibito in un traverso che nemmeno Haga fa in superbike..... poi grazie al cielo mollato il freno all'istante il posteriore è tornato in assetto....

già mi era successa la stessa cosa ieri... identico improvviso bloccaggio posteriore e ruota che parte per la tangente a sinistra.... (identica direzione di oggi)....

ho un gruppo shimano ultegra sl, telaio de rosa avant e cerchi fulcrum racing 7

da cosa può dipendere questa reazione esagerata del freno? passa dal niente al bloccaggio immediato in tempo zero...

posso regolarlo in qualche modo? la leva è relativamente molla... corsa a vuoto lunga... oddio a mio avviso giusta per una bici da corsa

il fatto che poi la bici si scomponga così con derapata improvvisa e violenta a sinistra è normale o può dipendere da un problema di assetto o addirittura di telaio?


grazie a tutti anticipatamente
Secondo me può essere normale una reazione del genere , da quando correvo da ragazzo per ovviare il bloccaggio della ruota posteriore ,essendo dx, ho portato il freno ant. sulla dx e quello post. a six., perchè: il primo istinto e la forza maggiore secondo me la fai con la mano che usi di più, quindi freni molto di più anteriormente e moduli di più con l'altra . Questo può essere stato valido per me, ed anche oggi che ho montato un Record l'ho impostato alla stessa maniera.buon divertimento e fra un anno vedrai che ti sarà tutto più facile ciao
 

ares c50

Apprendista Scalatore
4 Gennaio 2007
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Magna Grecia
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Colnago EPS
Si capisce chiaramente che non sei mai andato in moto.

Ti dico solo che girando in pista (quello nella foto sono io al Mugello) il freno posteriore non lo si usa quasi mai. Si frena solamente con l'anteriore, ed una staccata normale la si fa con posteriore staccato dall'asfalto. Si arriva pinzati in piega, e li usando il posteriore si va dritti dritti a pelle di leopardo.

Il freno posteriore viene usato per equilibrare la moto, per ritoccare di fino certe traiettorie. Ma l'azione decelerante arriva dall'anteriore.

Discorso diverso invece per la guida in fuoristrada, dove il posteriore ha un'azione più rilevante. Ma anche quì, quando il gioco si fa duro, il posteriore va usato con molta sensibilità.

La bici a livello di dinamica è grossomodo come una moto.

Anche in MTB, nelle discese folli, l'unica speranza è l'anteriore.
in effetti le mie esperienze motociclistiche non sono mai andate oltre i ciclomotori :mrgreen::mrgreen:(che peraltro adoro)... cmq quello che volevo dire potrebbe essere così riformulato: in bici,se si frena a tutta con il freno anteriore non si cade e la ruota non slitta.. se si inchioda con il solo posteriore,si cade in quanto il posteriore sbanda di lato... i freni vanno usati sempre entrambi,ma dosare la forza al posteriore è d'obbligo,in special modo con gomme molto gonfie e/o su fondi sdrucciolevoli... cmq è chiaro che in tutti i veicoli il freno anteriore è molto maggiormente sollecitato in quanto su di esso si scarica,in frenata,il peso complessivo uomo-macchina... ah dimenticavo,complimenti x la moto o-o
 

voyager

Gregario
6 Giugno 2007
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Varazze(SV)
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Io che ho avuto un discescista come compagno di avventure, mi ha insegnato a toccare il freno posteriore meno possibile, solo in caso di staccate all'ultimo sangue in gara per avantaggiarsi.. Quando lo usi va fatto solo di supporto all'anteriore, dosa meglio le energie.. è questione di sensibilità..
 

ins1980

Pignone
29 Dicembre 2008
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sono sicuro che al momento della frenata non eri con il culo sullo sella, così il posteriore molto alleggerito, una leva del freno troppo tirata, è riuscita a bloccare la ruota posteriore. sei stato fortunato che non è scoppiata.....
 

FullSpeedAhead

Novellino
23 Ottobre 2007
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Firenze
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Ho lo stesso tuo gruppo e provo a darti questo consiglio: allenta un po' il freno dietro (e se vuoi anche quello davanti) facendo delle prove anche da fermo per vedere che la corsa non sia eccessiva. Da come hai descritto la modalità di frenata (o troppo o niente) è possibile che se la corsa fosse stata troppo breve, con conseguente scarsissima modulabilità.
Spero di essermi spiegato.
All'inizio, venendo dalle moto, volevo anch'io i freni subito a portata di dito, ora ho regolato in modo che quando la leva è tirata, passa un dito abbondante tra leva e curva. Non di più. La modulabilità è estrema!
Ciao,
Massimo
 

nemorino

Ammiraglia
24 Febbraio 2009
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Trek Emonda SLR
ciao, ultimamente sto più attento a modulare la frenata col posteriore e devo ammettere di non aver avuto più derapate come quella descritta sopra..

ho comunque allentato un po' il freno posteriore più che altro perchè con la pioggia mi rimaneva dello sporco tra pattino e cerchio (sassolini minuscoli in particolare) ...allontando il pattino di 3/4 mm per parte il problema è risolto
 

Mini4wdking

via col vento
22 Novembre 2006
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3.738
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Piacenza
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Canyon Ultimate CF Dura Ace
ciao, ultimamente sto più attento a modulare la frenata col posteriore e devo ammettere di non aver avuto più derapate come quella descritta sopra..

ho comunque allentato un po' il freno posteriore più che altro perchè con la pioggia mi rimaneva dello sporco tra pattino e cerchio (sassolini minuscoli in particolare) ...allontando il pattino di 3/4 mm per parte il problema è risolto

Finora nessuno ti ha suggerito di controllare quella che probabilmente è l'unica causa del bloccaggio la freno posteriore (dato per scontato che non ESAGERI la forza frenante con la mano destra): l'inclinazione dei pattini dei freni in senso trasversale al cerchione.
In poche parole guarda la ruota posteriore dall'alto, i pattini devono essere un poco più vicini (0,5mm bastano) verso la parte anteriore (il telaio) rispetto alla parte posteriore (retro della bici).

Guarda qua: http://techdocs.shimano.com/media/t...System/SI-8FA0H-ENG_v1_m56577569830605105.pdf
 

Mini4wdking

via col vento
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Ho lo stesso tuo gruppo e provo a darti questo consiglio: allenta un po' il freno dietro (e se vuoi anche quello davanti) facendo delle prove anche da fermo per vedere che la corsa non sia eccessiva. Da come hai descritto la modalità di frenata (o troppo o niente) è possibile che se la corsa fosse stata troppo breve, con conseguente scarsissima modulabilità.
Spero di essermi spiegato.
All'inizio, venendo dalle moto, volevo anch'io i freni subito a portata di dito, ora ho regolato in modo che quando la leva è tirata, passa un dito abbondante tra leva e curva. Non di più. La modulabilità è estrema!
Ciao,
Massimo

Sbagliato.
La tensione del cavo non ha alcun effetto sulla modulabilità della frenata. E' solo il "precarico" della leva, consiste cioè nella lunghezza della corsa a vuoto prima del contatto dei pattini con il cerchio, ma una volta a contatto a pari pressione eserciti sempre la stessa forza frenante.
La modulabilità si regola con l'inclinazione dei pattini, in questo modo, sfruttando l'elasticità della pinza, si riesce a far toccare solo la parte anteriore del pattino premendo poco la leva, e tutto il pattino premendo di più la leva.

La tua sensazione di modulabilità estrema è sbagliata e deriva dal fatto che passa più tempo da quando pensi di voler frenare a quando inizi a frenare perché la corsa a vuoto è maggiore. Questo è solo uno svantaggio, meglio avere freni immediatamente pronti MA progressivi in modo da iniziare SUBITO la frenata ma DOLCEMENTE.
 

Bubby

Apprendista Velocista
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Merida REACTO 909
Proprio il fatto di non avere la sospensione che affonda, AUMENTA il trasferimento di carico sulla ruota anteriore.
Se ci fosse la sospensione, molto carico servirebbe per comprimere la forcella e non peserebbe sul pneumatico. La sospensione funge da "limitatore" del carico applicabile, un pò come una chiave dinamometrica, che si piega quando si raggiunge uno sforzo massimo.
Me lo ha assicurato un mio amico ingegnere meccanico che ora lavora per una scuderia porsche, parlando di tarature di sospensioni.

Non te la prendere, ma temo che tu abbia le idee un po' confuse...
Perchè le auto da corsa hanno sospensioni molto rigide e con poca escursione? per limitare i trasferimenti di carico....
Le sospensioni rigide limitano i trasferimenti di carico e le ripartiscono meglio sulle 4 ruote (nel caso delle auto), se hai studiato anche un minimo di fisica questo concetto dovrebbe esserti chiaro...
 

Bubby

Apprendista Velocista
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Merida REACTO 909
Sbagliato.
La tensione del cavo non ha alcun effetto sulla modulabilità della frenata. E' solo il "precarico" della leva, consiste cioè nella lunghezza della corsa a vuoto prima del contatto dei pattini con il cerchio, ma una volta a contatto a pari pressione eserciti sempre la stessa forza frenante.

Mi pare giusto

La modulabilità si regola con l'inclinazione dei pattini, in questo modo, sfruttando l'elasticità della pinza, si riesce a far toccare solo la parte anteriore del pattino premendo poco la leva, e tutto il pattino premendo di più la leva.

L'inclinazione dei pattini serve a ottimizzare l'area di contatto tra pattino e cerchio, a rendere più uniforme il consumo, e a evitare vibrazioni. Al massimo rende la frenata più progressiva (attacco più dolce della frenata) ma da lì in poi la modulabilità dipende da altri fattori (rigidità dell'insieme, uniformità dell'attrito sulla pista frenante)

La tua sensazione di modulabilità estrema è sbagliata e deriva dal fatto che passa più tempo da quando pensi di voler frenare a quando inizi a frenare perché la corsa a vuoto è maggiore. Questo è solo uno svantaggio, meglio avere freni immediatamente pronti MA progressivi in modo da iniziare SUBITO la frenata ma DOLCEMENTE.

Qui siamo d'accordo
 

Bubby

Apprendista Velocista
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Merida REACTO 909
Proprio il fatto di non avere la sospensione che affonda, AUMENTA la forza peso sulla ruota anteriore.

la pressione sulla ruota anteriore è più elevata se la sospensione è rigida o non c'è, piuttosto che se la sopensione c'è ed è tenera ed affonda.

Queste sono conclusioni del tutto tue!!!!
Il testo casomai dice che l'assetto più o meno rigido cambia di poco l'entità del trasferimento di carico, e ci mancherebbe!! anche una bici senza sospensioni è sottoposta alle leggi della fisica.... ma quello che io ho affermato prima rimane corretto....
 

Mini4wdking

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L'inclinazione dei pattini serve a ottimizzare l'area di contatto tra pattino e cerchio, a rendere più uniforme il consumo, e a evitare vibrazioni. Al massimo rende la frenata più progressiva (attacco più dolce della frenata) ma da lì in poi la modulabilità dipende da altri fattori (rigidità dell'insieme, uniformità dell'attrito sulla pista frenante)

E beh? cosa ho detto io di diverso? "Rendere la frenata più progressiva" non vuol forse dire "regolare la modulabilità" come ho detto io?
Ed il fattore rigidità l'ho incluso anche io nella spiegazione, parlando della pinza, chiaro poi che conta anche il cavo, la guaina, la leva ed il telaio al quale sono attaccati i freni, ma secondo te, l'autore del thread può intervenire su queste cose? Il problema di scarsa modulabilità/progressività probabilmente dipende solo dall'unica cosa regolabile, ovvero l'incilinazione dei pattini, non certo da un'errata e troppo elevata rigidità della leva del freno!
 

Bubby

Apprendista Velocista
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Merida REACTO 909
... la pressione sulla ruota anteriore è più elevata se la sospensione è rigida o non c'è, piuttosto che se la sopensione c'è, ed è tenera ed affonda.
Questo perché opponendosi al trasferimento di carico (costante nei due casi) una forcella rigida scarica tutto il peso sulla gomma, mentre una forcella ammortizzata ne assorbe una parte.
A cosa serve allora una sospensione? A REGOLARIZZARE la forza sulle ruote nei vari momenti della guida e sui vari fondi più o meno accidentati, rendendo più costante e guidabile il comportamento del veicolo.
In frenata l'ottimo sarebbe avere le sospensioni anteriori rigide, ma dato che non si vive solo in frenata si deve sempre fare un compromesso.
Qui si stava parlando di frenata e in questo caso la bdc è favorita rispetto alla moto (o alla mtb), ovviamente su asfalto liscio.

Altro esempio: avete presente i pugnali finti, che usano nei film, dove hanno la lama attaccata ad una molla che entra nel manico? Un pugnale "con sospensione".
Provate a spingere questo ed uno rigido nella pancia CON LA STESSA FORZA e valutate la differenza di spinta nella pancia nei due casi... quale sarà quello che spinge di più? quello rigido o quello "con sospensione"?

Hai fatto un miscuglio bestiale dei vari concetti!! un conto è il trasferimento di carico, tutt'altra cosa è l'assorbimento delle sconnessioni..... se ti rileggi vedi che più volte contraddici le tue stesse affermazioni... l'esempio del pugnale poi che c'azzecca??
Studiate ragazzi invece di guardare troppa televisione!!!
 

Bubby

Apprendista Velocista
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Merida REACTO 909
E beh? cosa ho detto io di diverso? "Rendere la frenata più progressiva" non vuol forse dire "regolare la modulabilità" come ho detto io?
Ed il fattore rigidità l'ho incluso anche io nella spiegazione, parlando della pinza, chiaro poi che conta anche il cavo, la guaina, la leva ed il telaio al quale sono attaccati i freni, ma secondo te, l'autore del thread può intervenire su queste cose? Il problema di scarsa modulabilità/progressività probabilmente dipende solo dall'unica cosa regolabile, ovvero l'incilinazione dei pattini, non certo da un'errata e troppo elevata rigidità della leva del freno!

Progressività e modulabilità sono 2 concetti diversi, anche se a volte possono essere legati l'uno all'altra.
L'autore del thread secondo me ha solo fatto una frenata sbagliata: poi noi ci siamo addentrati nel tecnico, ma è comunque difficile cambiare profondamente il comportamento di un freno solo variando l'inclinazione dei pattini
 

FullSpeedAhead

Novellino
23 Ottobre 2007
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Sbagliato.
La tensione del cavo non ha alcun effetto sulla modulabilità della frenata. E' solo il "precarico" della leva, consiste cioè nella lunghezza della corsa a vuoto prima del contatto dei pattini con il cerchio, ma una volta a contatto a pari pressione eserciti sempre la stessa forza frenante.
La modulabilità si regola con l'inclinazione dei pattini, in questo modo, sfruttando l'elasticità della pinza, si riesce a far toccare solo la parte anteriore del pattino premendo poco la leva, e tutto il pattino premendo di più la leva.

Hai ragione, mi sono spiegato male: il fatto è che ho le dita corte e poter frenare con la leva sulla metà del dito piuttosto che in punta mi dà più sicurezza, che poi è quello che si cerca a 70 o oltre all'ora in discesa:smile:. Diciamo che psicologicamente mi sembra più modulabile.

La tua sensazione di modulabilità estrema è sbagliata e deriva dal fatto che passa più tempo da quando pensi di voler frenare a quando inizi a frenare perché la corsa a vuoto è maggiore. Questo è solo uno svantaggio, meglio avere freni immediatamente pronti MA progressivi in modo da iniziare SUBITO la frenata ma DOLCEMENTE.

Non sono d'accordo: semplicemente perchè quando sono in discesa, tengo tirate un po' le leve (sempre per il discorso dita corte:bua:) e mi ritrovo nella stessa tua situazione e cioè con i pattini a pochi mm dal cerchio, pronti ad intervenire.
E' comunque una "posizione" psicologica, che ho pensato di consigliare a Nemorino in quanto, forse, lì per lì potrebbe essere stato preso dal panico ed ha inchiodato. E' chiaro che è una mia opinione e come tale contestabile: a me aiuta.