Bici da rando

gialud

Novellino
10 Dicembre 2010
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moser
@Gialud: hai fatto un bel lavoro. Io ho comprato solo la Pacer completa. Mi permetto di chiederti per curiosità due cose: quanto hai speso, più o meno per il progetto completo e su che peso ti sei attestato con la bici completa dato che, pur non essendo una prerogativa delle bici da rando classiche, le Surly non sono propriamente fuscelli anche se sono belle robuste. Grazie

cambio Shimano 105 - argento bilanciere corto 10V RD 5700 € 39,90
crosscheck43copia.jpg


pacco pignoni 12/25 Shimano 105 10V - CS 5600 € 34,90
crosscheck45copia.jpg


2 cavi del cambio acciaio inox Shimano da 1,2 mm x 2000 mm € 3,98

2 cavi del freno acciaio inox Shimano da 1,6 mm x 1700 mm
€ 3,98

3 metri di guaina per filo freno da 5 mm nera M-System Shimano
€ 7,20

3 metri di guaina per filo cambio e deragliatore da 5 mm nera Shimano SYS-SP51
€ 14,70

4 capoguaina Shimano SYS-SP50 in acciaio da 6 mm
€ 1,20

4 capoguaina Shimano in acciaio da 6 mm
€ 4,40

nastro copri nipples in nylon SHWALBE 18mm colore blu (conferione da 2)
€ 3,90

portapachi in titanio TUBUS Carry € 139,90
crosscheck7copia.jpg


attacco manubrio da 110 mm - 1 1/82- PROCRAFT- 4 bolt acciaio inox
€ 17,49
crosscheck49.jpg


tubo reggisella diamentro 27,2 e lunghezza da 400 mm argento PROCRAFT - 2 bolt € 21,90

nastro manubrio SRAM supert tech mod.2011
€ 13,99
crosscheck19copia.jpg


ulteriori spese di spedizione € 9,90

continua.........
 

gialud

Novellino
10 Dicembre 2010
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@Gialud: hai fatto un bel lavoro. Io ho comprato solo la Pacer completa. Mi permetto di chiederti per curiosità due cose: quanto hai speso, più o meno per il progetto completo e su che peso ti sei attestato con la bici completa dato che, pur non essendo una prerogativa delle bici da rando classiche, le Surly non sono propriamente fuscelli anche se sono belle robuste. Grazie

36 raggi DT SWISS inox argento da 298 mm € 11,88

pedali SPD Shimano XT - PD M770 - € 49,90

piastra SPD (paio) per pedali Shimano, inclusa contropiastra € 11,49


ulteriori spese di spedizione € 9,90

Sella Brooks - modello Swift- telaio titanio € 167,00
crosscheck9copia.jpg


ulteriori spese di spedizione € 9,90

continua .........
 

gialud

Novellino
10 Dicembre 2010
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moser
@Gialud: hai fatto un bel lavoro. Io ho comprato solo la Pacer completa. Mi permetto di chiederti per curiosità due cose: quanto hai speso, più o meno per il progetto completo e su che peso ti sei attestato con la bici completa dato che, pur non essendo una prerogativa delle bici da rando classiche, le Surly non sono propriamente fuscelli anche se sono belle robuste. Grazie

mozzo posteriore Shimano 105-FH 5700
- nero- 36 fori
€ 33,90
dscn1320y.jpg



Borse laterali Ortlieb - Back Roller Plus- 40 L € 125,00
crosscheck8copia.jpg


Altre parti (nuove) utilizzate per completare l'assemblaggio ma
in giacenza tra i miei componenti e per i quali non ricordo l'esatto importo:

- manubrio ITM "Pro-260" in alluminio;

- 2 cerchi FIR - SC170
dscn1341p.jpg




- 2 copertoni MICHELIN "World Tour" - 700x28C

- 2 camere d'aria MICHELIN

- cavalletto laterale posteriore al fodero telaio
crosscheck4copia.jpg



- fanalino posteriore

Spese di assemblaggio: zero

Il montaggio dei vari componenti sul telaio è stato interamente da me effettuato .

Le ruote, 36 raggi incrociati in quarta, sono state da me costruite, centrate e campanate.

Non mi sono ancora tolto la curiosità di pesare la bici.

Penso di non avere dimenticato nulla.


Buone pedalate sulle lunghe distanze a tutti.

Giacomo


 
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brucorando

Apprendista Passista
6 Maggio 2012
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www.voglioessererandonneur.wordpress.com
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Stevens Xenon Velvet Black in randonneuse! - Atala Olympic (1984?) in fissa - Agordina acciaio eroic
[MENTION=29891]gialud[/MENTION]: Ammappete, ti sei fatto un lavoro di documentazione fotografico-economica non da poco... Io intendevo solo chiederti una spesa generale più o meno.
Il mio pensiero era valutare la spesa complessiva anche in base al telaio.
Per il peso intendevo la stessa cosa.
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc

Spese di assemblaggio: zero

Il montaggio dei vari componenti sul telaio è stato interamente da me effettuato .

Le ruote, 36 raggi incrociati in quarta, sono state da me costruite, centrate e campanate.

Non mi sono ancora tolto la curiosità di pesare la bici.

Penso di non avere dimenticato nulla.


Buone pedalate sulle lunghe distanze a tutti.

Giacomo


Tanto di capello Giacomo .
Devo dire che il mondo rando ,a mio modo di vedere è un po una cosa che sta in mezzo fra le GF e il cicloturismo .
in fatti nelle randonee c'è chi la prede come una specie di GF e altri che stanno più sulla sponda ciclo-turistica come me ,dove non si bada molto al peso e si da più importanza all'autosufficienza reale .
visto che anch'io pendo da quest'ultimo versante ,non posso che dirti che hai fatto un vero capolavoro ,con il tempo e le prove su strada affinerai ancora meglio il tutto in modo di avere un vero e proprio mezzo su misura pronto a tutto.
in realtà vedo ben poche modifiche necessarie .
se non una bella dinamo .:mrgreen:
io avrei messo una bella tripla davanti ,visto che già si parte da un bel peso che a pieno carico diventerà bello rilevante ,qualcosa puoi fare con i pignoni posteriori ,ma con una bella tripla non ti fermano neanche i muri o le gambe sfinite dai km.o-o
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
6.146
164
Torino
micronauta.wordpress.com
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione

gialud

Novellino
10 Dicembre 2010
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moser
Come mai incrociate in IV su mozzi a flangia media?

Come di può notare dalla sottostante foto, ho costruito le mie ruote incrociando i raggi in quarta

anteriore9.jpg


Anche se sono stati usati mozzi a flangia media ogni raggio uscente dalla flangia non sormonta la testa del raggio attiguo ad esso, benchè arrivi a sfiorarla. Ciò consente, in caso di rottura di un raggio, di poterlo sostituire agevolmente senza interferenze ed inoltre consente ad ogni raggio di "appoggiarsi" correttamente alla propria parte di flangia (interna od esterna).

Qui si nota bene anche la flangia dell'anteriore
anteriore3.jpg


Ho privilegiato l'incrocio in quarta per i seguenti motivi:

anteriore7.jpg


1- per conferire alla ruota il massimo della solidità nell'assorbimento delle imperfezioni stradali, dovendo percorrere anche tratti di strada sterrata;
Come è noto, infatti, più è accentuata la tangenza di uscita del raggio rispetto alla flangia e più il raggio resiste meglio alle sollecitazioni che principalmente il fondo stradale imprime alla ruota. Poi vi sono in gioco altre forze ma non stiamo qui a discernere nel dettaglio in trigonometria e in fisica.

2- perchè la bici deve essere in grado di portare nelle borse laterali anche un carico (bagaglio) elevato e non deve in nessun modo (se correttamente costruita, tensionata e campanata) dare problemi di perdita della centratura. Il cerchio della ruota ha 36 fori e la cosa è di per sè scontata dato che l'incrocio in quarta con questo tipo di mozzi e su cerchi da 32 fori ci darebbe al 99% dei casi il problema già descritto, ossia che ogni raggio andrebbe a sormontare la testa di quello ad esso attiguo con tutti i problemi che ne deriverebbero.


Per finire sono della convinzione, suffragata da esperienza personale, che l'incrocio in quarta offra quella cosiddetta "comodità" nel percorrere lunghe distanze.

Per carità, la comodità in bici sulle lunghe distanze è sempre soggettiva ed aleatoria ma senzaltro le ruote, costruite in quarta, concorrono a trasmettere meno vibrazioni alla schiena.

In tale contesto aiuta molto adeguare il resto della bici, tipo:

- telaio in acciaio o in titanio di adeguata geometria;

- pneumatici di generosa sezione;

- sella Brooks (perdonatemi ma non riesco proprio a trovarne una più comoda tra le altre marche):

-raggi possibilmente da 2 millimetri con sezione costante.

- cerchi a basso profilo con doppia camera e doppia bussola inox.

- utilizzo di un pantaloncino con un buon fondello.

Inutile dire che ogni componente deve essere di ottima qualità.

Distinti saluti

Giacomo
 
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gialud

Novellino
10 Dicembre 2010
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moser
[/SIZE][/SIZE][/SIZE]

(...)



Wow! Piccoli rando-meccanici crescono! :eek:

Piccolo?

Ho cinquant'anni.

Non è piccola la mia voglia di pedalare.

Non è piccola la mia voglia di imparare, soprattutto nell'ambito della meccanica della bici e teoria ad essa associata.

Non è piccolo il mio desiderio di ampliare e attrezzare la mia officina di tutto l'occorrente per la manutenzione ordinaria e straordinaria della bici.

Non è piccolo il mio sogno di partire in bici dall' amata Catanzaro ed arrivare a Santiago De Compostela per dire una preghiera sulla tomba dell'apostolo Giacomo.........per ricevere, forse, una risposta da parte del Santo dopo essermi pentito al suo cospetto dei miei peccati in vita.

Per il resto sono daccordo con te: volenti o nolenti si cresce sempre, basta volerlo e documentarsi sempre.

Ad assemblare le ruote ancora NON ci sono arrivata, però mai dire mai... ;-)


Già...mai dire mai. Chissà che qualche volta non capiti a Catanzaro. Sarei ben disposto a farti prendere parte all'assemblaggio, centratura, tensionamento e campanatura di una ruota a scopo dimostrativo e didattico.

L'assemblaggio delle ruote per noi amanti delle lunghe distanze e ciclisti evoluti è la cosa che dà il massimo della soddisfazione (previo apportuno studio di tutta la parte teorica)

Cordialmente : Giacomo
 
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micronauta

Scalatore
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Piccolo?

Ho cinquant'anni.

Non è piccola la mia voglia di pedalare.

Non è piccola la mia voglia di imparare, soprattutto nell'ambito della meccanica della bici e teoria ad essa associata.

Non è piccolo il mio desiderio di ampliare e attrezzare la mia officina di tutto l'occorrente per la manutenzione ordinaria e straordinaria della bici.

Non è piccolo il mio sogno di partire in bici dall' amata Catanzaro ed arrivare a Santiago De Compostela per dire una preghiera sulla tomba dell'apostolo Giacomo.........per ricevere, forse, una risposta da parte del Santo dopo essermi pentito al suo cospetto dei miei peccati in vita.

Per il resto sono daccordo con te: volenti o nolenti si cresce sempre, basta volerlo e documentarsi sempre.

Che randonneur, che poeta, che viaggiatore dell'anima e della chiave a brugola! :eek: Ma non ci siamo già conosciuti, forse in un'altra vita? :-)

L'assemblaggio delle ruote per noi amanti delle lunghe distanze e ciclisti evoluti è la cosa che dà il massimo della soddisfazione

Sono assolutamente d'accordo. o-o
 

gattonero

Princeps Mechanicorum
2 Agosto 2004
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174
49
London, Nxxxx
velospace.org
Bici
Cinelli Supercorsa,MysticRats,HotRats,SoftMachine,Proxima ¦Scapin Blato¦Condor W.S.¦Brompton¦Peugeot
Come di può notare dalla sottostante foto, ho costruito le mie ruote incrociando i raggi in quarta

...

Anche se sono stati usati mozzi a flangia media ogni raggio uscente dalla flangia non sormonta la testa del raggio attiguo ad esso, benchè arrivi a sfiorarla. Ciò consente, in caso di rottura di un raggio, di poterlo sostituire agevolmente senza interferenze ed inoltre consente ad ogni raggio di "appoggiarsi" correttamente alla propria parte di flangia (interna od esterna).

...

Ho privilegiato l'incrocio in quarta per i seguenti motivi:
...

1- per conferire alla ruota il massimo della solidità nell'assorbimento delle imperfezioni stradali, dovendo percorrere anche tratti di strada sterrata;
Come è noto, infatti, più è accentuata la tangenza di uscita del raggio rispetto alla flangia e più il raggio resiste meglio alle sollecitazioni che principalmente il fondo stradale imprime alla ruota. Poi vi sono in gioco altre forze ma non stiamo qui a discernere nel dettaglio in trigonometria e in fisica.

2- perchè la bici deve essere in grado di portare nelle borse laterali anche un carico (bagaglio) elevato e non deve in nessun modo (se correttamente costruita, tensionata e campanata) dare problemi di perdita della centratura. Il cerchio della ruota ha 36 fori e la cosa è di per sè scontata dato che l'incrocio in quarta con questo tipo di mozzi e su cerchi da 32 fori ci darebbe al 99% dei casi il problema già descritto, ossia che ogni raggio andrebbe a sormontare la testa di quello ad esso attiguo con tutti i problemi che ne deriverebbero.


Per finire sono della convinzione, suffragata da esperienza personale, che l'incrocio in quarta offra quella cosiddetta "comodità" nel percorrere lunghe distanze.

Per carità, la comodità in bici sulle lunghe distanze è sempre soggettiva ed aleatoria ma senzaltro le ruote, costruite in quarta, concorrono a trasmettere meno vibrazioni alla schiena.

In tale contesto aiuta molto adeguare il resto della bici, tipo:

- telaio in acciaio o in titanio di adeguata geometria;

- pneumatici di generosa sezione;

- sella Brooks (perdonatemi ma non riesco proprio a trovarne una più comoda tra le altre marche):

-raggi possibilmente da 2 millimetri con sezione costante.

- cerchi a basso profilo con doppia camera e doppia bussola inox.

- utilizzo di un pantaloncino con un buon fondello.

Inutile dire che ogni componente deve essere di ottima qualità.

Distinti saluti

Giacomo

Uno dei motivi per cui l'incrocio in quarta é caduto in disuso, é principalmente il marketing ed il business, aiutato da altri fattori.
Ma su scala industriale, 32f sono 4 raggi risparmiati, che su centinaia di ruote costruite fan cifra. Si fa anche piú in fretta ad assemblarle.
Con il 32f poi, si va per forza con l'incrocio in 3ª, che finora é il migliore compromesso fra stabilità-comodità-reattività.
Tutto questo faceva ruote piú scattanti e leggere, in un epoca di cerchi a bassissimo profilo, telai non rigidissimi e componenti al pari; diventava una qualità apprezzata.

Ricordo che nella fine degli anni '80, l'avvento della Mtb rispolveró l'incrocio in 4ª, visti i materiali a disposizione non c'eran tante scelte.
Per fortuna, mozzi e cerchi subirono un grande sviluppo, ed il 32f-3ª divenne lo standard che tutt'ora si usa anche nelle discipline piú dure.

Per le bici da turismo faccio sempre 36f-3ª, per le Audax 32f é la norma.
Nel primo caso, consiglio sempre DT Alpine3, nel secondo si va spesso su Competition o Sapim Race, leggeri ma sufficientemente robusti.
La durata della ruota poi, dipende molto da chi sta sulla bici: purtroppo ci sono ciclisti che rompono qualsiasi cosa gli metti sotto la sella...
 
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Monegasco

Apprendista Cronoman
7 Dicembre 2009
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lo so che tradirai....
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Chi ha sobillato i cani ?

brucorando

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6 Maggio 2012
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Bici
Stevens Xenon Velvet Black in randonneuse! - Atala Olympic (1984?) in fissa - Agordina acciaio eroic
Appunto,
io la vedo molto da uso quotidiano....
o per giri molto lunghi e senza fretta.
Per Rando corte ( relativamente) fino ai 1000km la vedo troppo impegnativa.
Parere e giudizio personale!
o-o
Scusami ma non ho capito.
Ok, per te é meglio come commuter o cicloviaggi.
Ma le rando corte... fino a 1000 km?:rosik:
Corte fino a 300, magari... Sarò una schiappa ma fino a 1000, scusa, non sono corte!:mrgreen:
E poi: impegnativa in che senso? Peso? Reattivitá? etc.
 

xabx

Novellino
15 Maggio 2008
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Scusami ma non ho capito.
Ok, per te é meglio come commuter o cicloviaggi.
Ma le rando corte... fino a 1000 km?:rosik:
Corte fino a 300, magari... Sarò una schiappa ma fino a 1000, scusa, non sono corte!:mrgreen:
E poi: impegnativa in che senso? Peso? Reattivitá? etc.

Sono andato a vederla. Bella e bella, ma sono circa 13 Kili da portarsi dietro. Mi Sa che per i brevetti che ho intenzione di fare 200 max 300 e' decisamente meglio la mia in carbonio :-)
 

brucorando

Apprendista Passista
6 Maggio 2012
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Sono andato a vederla. Bella e bella, ma sono circa 13 Kili da portarsi dietro. Mi Sa che per i brevetti che ho intenzione di fare 200 max 300 e' decisamente meglio la mia in carbonio :-)

Sinceramente non mi sarei aspettato un peso molto inferiore. Anche la mia Pacer Surly si attesta sui 12 kg senza borse e borracce. Ho però anche una Steven' s in carbonio da 7,5 kg. e in salita la differenza si sente...
Per le rando ci sono due filosofie principali (per me entrambe condivisibili). Una punta ad avere la bici leggera (magari senza esagerare) per evitare di affaticarsi portandosi dietro peso "per niente" ma gli oppositori dicono che così si rischia di avere una bici non sempre affidabile e comoda (ci si riferiva al carbonio "prima maniera" o quasi o a bici estremamente leggere e molto race); l' altra preferisce avere una bici solida (e comoda) ma più pesante e meno reattiva.
Non voglio riattizzare discussioni infinite. Ognuno pedali con ciò che vuole. Io credo che si possa fare le rando con entrambe le bici ma anche con altri modelli (c' é chi si é ritrovato, causa furto e suo malgrado a fare la LEL con una citybike!!:wacko:). Credo anche che ogni materiale abbia qualcosa di valido. In salita la Surly non agevola ma ha altre doti. Per rando piatte o con poco dislivello la uso. Altrimenti passo alla Steven's che é però anche più rigida...
Magari in futuro la mia Pacer potrebbe diventare una commuter per essere sostituita da un telaio sempre in acciaio (o titanio?) più leggero e scattante...
 

xabx

Novellino
15 Maggio 2008
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Sinceramente non mi sarei aspettato un peso molto inferiore. Anche la mia Pacer Surly si attesta sui 12 kg senza borse e borracce. Ho però anche una Steven' s in carbonio da 7,5 kg. e in salita la differenza si sente...
Per le rando ci sono due filosofie principali (per me entrambe condivisibili). Una punta ad avere la bici leggera (magari senza esagerare) per evitare di affaticarsi portandosi dietro peso "per niente" ma gli oppositori dicono che così si rischia di avere una bici non sempre affidabile e comoda (ci si riferiva al carbonio "prima maniera" o quasi o a bici estremamente leggere e molto race); l' altra preferisce avere una bici solida (e comoda) ma più pesante e meno reattiva.
Non voglio riattizzare discussioni infinite. Ognuno pedali con ciò che vuole. Io credo che si possa fare le rando con entrambe le bici ma anche con altri modelli (c' é chi si é ritrovato, causa furto e suo malgrado a fare la LEL con una citybike!!:wacko:). Credo anche che ogni materiale abbia qualcosa di valido. In salita la Surly non agevola ma ha altre doti. Per rando piatte o con poco dislivello la uso. Altrimenti passo alla Steven's che é però anche più rigida...
Magari in futuro la mia Pacer potrebbe diventare una commuter per essere sostituita da un telaio sempre in acciaio (o titanio?) più leggero e scattante...

non so se l'argomento e' gia' stato affrontato, ma per fare una delle rando extreme quale bici da rando si potrebbe utilizzare? A me le Surly cosi come le mercian di fabiozen piacciono molto, ma sono indicate per tutto il dislivello previsto? Lo chiedo perche' mi piacerebbe molto passare dalla mia attuale carbonio a un bel acciaio.
 

brucorando

Apprendista Passista
6 Maggio 2012
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Stevens Xenon Velvet Black in randonneuse! - Atala Olympic (1984?) in fissa - Agordina acciaio eroic
Io non voglio e non posso darti una risposta definitiva perché non mi ritengo competente abbastanza, perché dipende molto dal pedalatore (ed é una sua scelta) e dal suo modo e capacità di pedalare. Troppo personale. Certo, già tra la mia amata Surly Pacer e un telaio Mercian c`è una bella differenza di peso, reattività e... soprattutto di prezzo. Da quello che scrivi mi pare che per te l' acciaio sia in alternativa (eventualmente) al carbonio. Altrimenti potevi considerare l' acquisto di una seconda bici, in acciaio (la Surly completa non é da svenarsi). A me passare da un materiale all' altro piace un sacco e me le godo proprio per le loro specificità.
Oppure perché non pensi ad un telaio/bici in acciaio "vecchio" in modo da provare l' acciaio appunto? Ormai la gente, purtroppo l' acciaio lo paragona al ferro vecchio ed é disposta a liberarsene anche regalandolo...
Di sicuro credo che avrò sempre una bici d' acciaio in box. Le bici, a differenza di moto o macchine, una volta acquistate, non danno da pagare bollo, assicurazione, non consumano benzina e non vanno a male: qiundi anche se dovessi mettermi in garage una bici in più....o-o
 

Fabiolora

Apprendista Scalatore
3 Settembre 2009
2.010
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Bici
Troppe per un cu..o solo
Ciao Gialud, era parecchio che non ti beccavo.
La tua surly è sempre un gran bel pezzo; io invece ho abbandonato il progetto surly cross in favore di un telaio Vetta.
Puoi vedere la bici, quasi completata l'altro ieri dopo millemila peripezie, nel blog in firma.


Fabio