bikeporn - acciaio (parte terza)

carmysco

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Discorsi triti e ritriti, ma se non li facciamo col cavolo che riempiamo queste pagine.
Un kg in più di telaio (a proposito, io lo peso con la forcella), sinceramente, che malefici può dare?
Conosco i Gios e la loro filosofia. Per loro le centinaia di grammi su una bici non fanno la differenza, ma a contare sarebbero i gradi dell'inclinazione dei tubi e la scorrevolezza delle ruote, in quanto la bici non si deve alzare, ma deve, appunto, scorrere. Effettivamente non si capisce che senso abbia guardare la differenza di 600/700 grammi su un telaio quando poi il ciclista ha 10 o 20 kg di peso in più sul corpo.
Lascio perdere il discorso della aerodinamicità dei telai aero. Ciò che deve essere aerodinamico semmai è l'atleta sul mezzo non il telaio. I produttori parlano delle loro bici come se fossero delle monoposto di F1.
 

andry96

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Conosco i Gios e la loro filosofia. Per loro le centinaia di grammi su una bici non fanno la differenza, ma a contare sarebbero i gradi dell'inclinazione dei tubi e la scorrevolezza delle ruote, in quanto la bici non si deve alzare, ma deve, appunto, scorrere. Effettivamente non si capisce che senso abbia guardare la differenza di 600/700 grammi su un telaio quando poi il ciclista ha 10 o 20 kg di peso in più sul corpo.
Lascio perdere il discorso della aerodinamicità dei telai aero. Ciò che deve essere aerodinamico semmai è l'atleta sul mezzo non il telaio. I produttori parlano delle loro bici come se fossero delle monoposto di F1.

Volendo limare in ogni dove dovrebbero essere entrambi il più aerodinamici possibile visto che anche il telaio fa la sua percentuale di resistenza aerodinamica
Così come dovrebbero essere il più leggeri possibile sia il ciclista che la bici
 

carmysco

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Volendo limare in ogni dove dovrebbero essere entrambi il più aerodinamici possibile visto che anche il telaio fa la sua percentuale di resistenza aerodinamica
Così come dovrebbero essere il più leggeri possibile sia il ciclista che la bici
Come ben saprai, spesso, anche l'atleta professionista di alto livello non è posizionato al massimo della aerodinamicità sulla bici da crono, figuriamoci su una bici "normale", perché si cerca di raggiungere un compromesso tra comodità, aerodinamica e resa. Che poi la bici da crono possa o debba avere accorgimenti volti alla aerodinamica per le crono a livello di telaio (per atleti di alto livello) è un altro discorso. Ma parlare di telai aero per bici "normali" con cui si fanno i giri della domenica a me fa semplicemente sorridere.
 
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andry96

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Come ben saprai, spesso, anche l'atleta professionista di alto livello non è posizionato al massimo della aerodinamicità sulla bici da crono, figuriamoci su una bici "normale", perché si cerca di raggiungere un compromesso tra comodità, aerodinamica e resa. Che poi la bici da crono possa o debba avere accorgimenti volti alla aerodinamica per le crono a livello di telaio (per atleti di alto livello) è un altro discorso. Ma parlare di telai aero per bici "normali" con cui si fanno i giri della domenica a me fa semplicemente sorridere.

Può farti sorridere quanto vuoi, la fisica resta quella, se prendi un ciclista qualunque e lo posizioni allo stesso modo su una bici in acciaio con forme classiche e ruote a basso profilo e poi lo metti su una bici aero con ruote alto profilo anche posizionato allo stesso modo in pianura risparmierà qualche watt o andrà leggermente più veloce negarlo è come affermare che la terra è piatta
Poi che siano vantaggi da poco e che non siano fondamentali è altrettanto vero
 

Mardot

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Come ben saprai, spesso, anche l'atleta professionista di alto livello non è posizionato al massimo della aerodinamicità sulla bici da crono, figuriamoci su una bici "normale", perché si cerca di raggiungere un compromesso tra comodità, aerodinamica e resa.

In realtà i parametri che tengono in considerazione sono respirazione, aerodinamica e rendimento, alla comodità non ci pensano assolutamente. Infatti i migliori cronoman sono quelli che riescono a tenere la posizione più aerodinamica compatibilmente con le difficoltà che il diafrfamma deve sopportare per respirare in quella posizione.
Il rendimento ha portato invece le posizioni moderne ad essere molto più compatti e seduti, rispetto a quanto erano sdraiati prima.

Che poi la bici da crono possa o debba avere accorgimenti volti alla aerodinamica per le crono a livello di telaio (per atleti di alto livello) è un altro discorso. Ma parlare di telai aero per bici "normali" con cui si fanno i giri della domenica a me fa semplicemente sorridere.

La dicitura "aero" è puramente a scopo commerciale per il ciclista della domenica, sappiamo tutti che la gente guarda solo il peso delle bici e eventuali "marketing label" tipo appunto aero e roba simile.

Ma è indubbio che un vantaggio c'è ed è altrettanto indubbio che lo senti o meno in funzione del livello di preparazione. Direi che fino all'amatore di alto livello pedalare su un telaio tradizionale o aero è del tutto ininfluente a livello di sensazione.
 

palmer

Apprendista Scalatore
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Può farti sorridere quanto vuoi, la fisica resta quella, se prendi un ciclista qualunque e lo posizioni allo stesso modo su una bici in acciaio con forme classiche e ruote a basso profilo e poi lo metti su una bici aero con ruote alto profilo anche posizionato allo stesso modo in pianura risparmierà qualche watt o andrà leggermente più veloce negarlo è come affermare che la terra è piatta
Poi che siano vantaggi da poco e che non siano fondamentali è altrettanto vero

E se lo metti su una bici in acciaio con ruote ad altro profilo che succede?

Per quanto mi riguarda (ripeto per quanto mi riguarda) rimpiango i tempi in cui incrociavo biciclette costruite dalle sapienti mani di artigiani che lavoravano con grandissima passione, titolari di aziende che avevano un'anima (peraltro quasi tutte italiane).
Ora che pedaliamo (anzi pedalate) su prodotti industriali ritengo (io ritengo) che non ci sia più poesia.
Per me il watt resta quello della lampadina, non quello delle mie gambe.
IMHO of course!
 

carmysco

Apprendista Cronoman
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Può farti sorridere quanto vuoi, la fisica resta quella, se prendi un ciclista qualunque e lo posizioni allo stesso modo su una bici in acciaio con forme classiche e ruote a basso profilo e poi lo metti su una bici aero con ruote alto profilo anche posizionato allo stesso modo in pianura risparmierà qualche watt o andrà leggermente più veloce negarlo è come affermare che la terra è piatta
Poi che siano vantaggi da poco e che non siano fondamentali è altrettanto vero
Il concetto è che non puoi mettere le persone in bici come Michele Bartoli perché saranno si aerodinamiche ma saranno anche scomode e avranno male alla schiena, al collo e alle braccia.
Stesso discorso lo possiamo fare per telai o ruote e la ricerca esasperata di aerodinamicità e rigidità cui inevitabilmente si "pone rimedio" con coperture maggiorate (per essere più comodi, si dice), coi freni a disco (per frenare meglio, si dice), quando basterebbe tornare a geometrie più umane e telai rigidi il "giusto". Non sono i freni rim a non frenare, sono le geometrie esasperate (di telai e forcelle) a rendere necessaria l'adozione dei freni a disco. Ora con questi miei ragionamenti sarò catalogato come uno dei tanti vetusti talebani del forum, ma non penso, se analizzassimo con coscienza tutti i fattori da me citati, di essere poi così lontano dalla realtà delle cose. Vorrei che mi si spiegasse davvero il senso di dover montare coperture da 28 o più per rendere più confortevole una bici troppo rigida, quando è possibile adottare telai meno rigidi mantenendosi su coperture sotto i 25 mm.
 

carmysco

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In realtà i parametri che tengono in considerazione sono respirazione, aerodinamica e rendimento, alla comodità non ci pensano assolutamente. Infatti i migliori cronoman sono quelli che riescono a tenere la posizione più aerodinamica compatibilmente con le difficoltà che il diafrfamma deve sopportare per respirare in quella posizione.
Il rendimento ha portato invece le posizioni moderne ad essere molto più compatti e seduti, rispetto a quanto erano sdraiati prima.



La dicitura "aero" è puramente a scopo commerciale per il ciclista della domenica, sappiamo tutti che la gente guarda solo il peso delle bici e eventuali "marketing label" tipo appunto aero e roba simile.

Ma è indubbio che un vantaggio c'è ed è altrettanto indubbio che lo senti o meno in funzione del livello di preparazione. Direi che fino all'amatore di alto livello pedalare su un telaio tradizionale o aero è del tutto ininfluente a livello di sensazione.
Convieni con me che i discorsi sull'aerodinamica hanno un senso sulla bici da crono con cui si devono fare le crono al Tour da 60 km ma non sulla bici con cui Tizio fa il giro del lago di Garda?
 

andry96

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Va beh sapevo sarebbe finita così, mi ero già detto di non proseguire, ma tant'è
Chiudo qui che tanto è un discorso già fatto e su cui non si andrà mai d'accordo
Tanto vale non inquinare ulteriormente questo bel topic
 

carmysco

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Va beh sapevo sarebbe finita così, mi ero già detto di non proseguire, ma tant'è
Chiudo qui che tanto è un discorso già fatto e su cui non si andrà mai d'accordo
Tanto vale non inquinare ulteriormente questo bel topic
Sarà anche stato fatto, ma io davvero faccio fatica a comprendere come si affronti questa tipologia di discorso considerando le bici come se fossero una navicella spaziale col pilota al proprio interno. La bici da corsa deve essere considerata come un complesso costituito dai due elementi mezzo meccanico-ciclista e in cui i vari fattori considerati devono raggiungere una serie di compromessi. Ritengo non abbia senso prendere in considerazione uno solo di questi elementi.
 
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andry96

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Sarà anche stato fatto, ma io davvero faccio fatica a comprendere come si affronti questa tipologia di discorso considerando le bici come se fossero una navicella spaziale col pilota al proprio interno. La bici da corsa deve essere considerata come un complesso costituito dai due elementi mezzo meccanico-ciclista e in cui i vari fattori considerati devono raggiungere una serie di compromessi. Ritengo non abbia senso prendere in considerazione uno solo di questi elementi.

Guarda che l'unico a dire che conta solo il ciclista e la sua posizione sei tu
Io ho detto ben altro
 

andry96

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Sarà anche stato fatto, ma io davvero faccio fatica a comprendere come si affronti questa tipologia di discorso considerando le bici come se fossero una navicella spaziale col pilota al proprio interno. La bici da corsa deve essere considerata come un complesso costituito dai due elementi mezzo meccanico-ciclista e in cui i vari fattori considerati devono raggiungere una serie di compromessi. Ritengo non abbia senso prendere in considerazione uno solo di questi elementi.

Ovvio che ci siano compromessi così com'è ovvio che non avremo una posizione in sella perfettamente aerodinamica e la massa grassa di un prof
Ma anche con questi compromessi un telaio più leggero e più aerodinamico offre dei (leggeri) vantaggi prestazionali
Nulla di eclatante nulla che stravolga la nostra vita ciclistica ma ci sono
Che poi per andare forte vada ottimizzato soprattutto quello che c'è sopra alla bici penso che lo sappiamo tutti, così come è chiaro che stiamo sempre parlando di biciclette e di amatori che possono tranquillamente scegliere la bici che più li emoziona perché le altre differenze e vantaggi saranno sempre marginali
 
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Del Tongo

via col vento
15 Ottobre 2018
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Abbiategrasso
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Colnago c64
Guarda, ti dirò che se dovessi fare una gara come quelle che facevo una volta, tipicamente in circuito, tra le bici che ho attualmente userei il muletto con le palle fumanti che hai visto di là....

Per uscite impegnative con tanto sviluppo di km e dislivello invece l'attuale Barco è a mio avviso inarrivabile, l'ho definita un'arma letale coi fratelli Barco. Non riuscirei nemmeno con tanto impegno a fare le stesse medie con il Master, non parliamo poi di sabato scorso dove ho preso acqua e grandine per quasi 35km (su 181 in totale) e con i dischi nelle due discese bagnate ho accumulato quasi 15min di vantaggio su chi aveva i pattini.....
Chiaro le discese bagnate sono il terreno ideale delle bici con i dischi,anche una mtb sarebbe irrangiungibile.
Per il resto che devo dirti,di bici ne ho provate di tutti i colori e di tutti i materiali,col Master ogni volta mi sembra di tornare a casa,un pò come la sella rolls per Ballerini quando poteva benissimo sceglierne di piu' moderne e molto più leggere.
La modifica che hai fatto fare alla tua Barco quanto ha influito sul peso della bici?
 

Zugnajima#11

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14 Giugno 2010
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Nußdorf am Inn, Bayern
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Le sensazioni che mi dà il Master, probabilmente merito delle ruote Shamal, non me le dà la bici in carbonio e men che meno le altre bici in acciaio che possiedo.
Forse è la mia testa, mah!
Io apprezzo questa discussione, mi piacciono le bici postate, come mi piace quella sul Titanio e le bici dei "colleghi".
Non per questo perö "prendo posizioni rigide" su qualcosa, non capisco questo voler sempre "paragonare" o dire "ma come si fa o non si fa".
Io sono per la libertä, di scelta, di veduta.
Infatti bazzico volentieri le varie discussioni tipo Barco, Scapin, 8 tubi ECC.
Pedalo tutt'altro, per motivazioni che a nessuno interessano e non critico nessuno sulle proprie scelte.

Come dire, ho una Chevrolet Aveo (lo so, è un cesso), ma non per questo non mi piace una Ferrari storica! :))):