Calo partecipanti alle GF

24 Settembre 2015
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Pinarello Prince
Come già detto da qualcuno fare griglie in base a segmenti strava è l'unica soluzione realmente fattibile..
In prima griglia quelli che non spengono il garmin in macchina (griglia sbadati),
Seguono quelli che registrano i giri con ebike (griglia elettrizzati),
Poi quelli che fanno 40 di media in gruppo senza mai tirare (griglia ciucciaruote)...
 

rampuzzolo

Novellino
24 Maggio 2022
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Padova
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cito da "https://www.solowattaggio.com/il-problema-del-ciclismo-amatoriale-italiano/"

"
In Italia non esistono Categorie di merito, ma di età: una grande corazzata Potemkin. Negli USA, nel Regno Unito e perfino in Australia il sistema amatoriale permette a chiunque di gareggiare con corridori di pari livello a prescindere dall’anno di nascita. Se sei forte gareggi con chi ha il tuo passo, se sei scarso gareggi con quelli che non la muovono come te. Puoi avere 20, 30, 40 o 50 anni che non fa differenza, la tua classifica è basata sul tuo livello, non sulla tua carta d’identità. E’ come i videogames Arcade anni ’80: se sei bravo sali di livello, se non lo sei abbastanza rimani li, dove dovresti stare. Un sistema che in primis eliminerebbe pregiudizi, lamentele e abbasserebbe le orecchie a molti finti atleti. Così anche i post Instagram e Facebook del 90% degli amatori italiani verranno rivalutati, perché ci sarà la carta che canterà.

Il classico “piazzamento di categoria” verrebbe completamente rivalutato in questo modo, creando nuovi stimoli per raggiungere un risultato, livellando le classifiche, mantenendo alto lo spirito competitivo in qualsiasi momento e dando un vero obiettivo agonistico anche a gente che magari ha 150 watt alla soglia.

Guardando oltreoceano possiamo valutare il sistema ciclistico USA come più democratico di tutti: un neo amatore si iscrive alla USAC, inizia la sua “carriera” da ciclista partendo dalla Categoria 5, il livello più basso, a mano a mano tramite un sistema di promozione basato su punteggi e presenze alle corse può raggiungere la Cat.4, poi la Cat.3, la Cat.2 e può scalare la vetta fino alla Cat.1, il livello più alto. In alcune occasioni dove le gare sono Open c’è anche la possibilità per questa categoria di correre contro i Professionisti, gambe e cilindrata permettendo. E’ proprio così, ci si può confrontare contro i Pro statunitensi anche se non si ha un contratto con una squadra e il ciclismo non è il proprio lavoro."

Io sono d'accordo con questo articolo che avevo letto anni fa.
 

bomberos

Apprendista Cronoman
27 Settembre 2010
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Passo di Viamaggio
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ce l'ho! addirittura piu' di una...
cito da "https://www.solowattaggio.com/il-problema-del-ciclismo-amatoriale-italiano/"

"
In Italia non esistono Categorie di merito, ma di età: una grande corazzata Potemkin. Negli USA, nel Regno Unito e perfino in Australia il sistema amatoriale permette a chiunque di gareggiare con corridori di pari livello a prescindere dall’anno di nascita. Se sei forte gareggi con chi ha il tuo passo, se sei scarso gareggi con quelli che non la muovono come te. Puoi avere 20, 30, 40 o 50 anni che non fa differenza, la tua classifica è basata sul tuo livello, non sulla tua carta d’identità. E’ come i videogames Arcade anni ’80: se sei bravo sali di livello, se non lo sei abbastanza rimani li, dove dovresti stare. Un sistema che in primis eliminerebbe pregiudizi, lamentele e abbasserebbe le orecchie a molti finti atleti. Così anche i post Instagram e Facebook del 90% degli amatori italiani verranno rivalutati, perché ci sarà la carta che canterà.

Il classico “piazzamento di categoria” verrebbe completamente rivalutato in questo modo, creando nuovi stimoli per raggiungere un risultato, livellando le classifiche, mantenendo alto lo spirito competitivo in qualsiasi momento e dando un vero obiettivo agonistico anche a gente che magari ha 150 watt alla soglia.

Guardando oltreoceano possiamo valutare il sistema ciclistico USA come più democratico di tutti: un neo amatore si iscrive alla USAC, inizia la sua “carriera” da ciclista partendo dalla Categoria 5, il livello più basso, a mano a mano tramite un sistema di promozione basato su punteggi e presenze alle corse può raggiungere la Cat.4, poi la Cat.3, la Cat.2 e può scalare la vetta fino alla Cat.1, il livello più alto. In alcune occasioni dove le gare sono Open c’è anche la possibilità per questa categoria di correre contro i Professionisti, gambe e cilindrata permettendo. E’ proprio così, ci si può confrontare contro i Pro statunitensi anche se non si ha un contratto con una squadra e il ciclismo non è il proprio lavoro."

Io sono d'accordo con questo articolo che avevo letto anni fa.
Sarebbe la soluzione..pero' c'e' un ma...
In Italia ci sono troppi enti che non si parlano e troppi interessi da salvaguardare(sopratutto politici,se vogliamo far finta di niente ok ma e' cosi ogni partito ha il suo ente sportivo) con relative tessere e soldi da incassare
 

rampuzzolo

Novellino
24 Maggio 2022
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voi siete sicuri-sicuri che il calo delle GF è da imputare alle griglie di partenza sbilanciate? Magari incide, ma non penso sia il motivo principale

Io non credo, ho citato il messaggio sopra per quanto riguarda le griglie, ma il problema principale credo siano i costi.
Almeno nel mio caso, se andare a fare una gara di seconda fascia non mi costasse 40 di iscrizione + 100 di viaggio + 100 di albergo e alimenti probabilmente ne farei di più e più volentieri, impegni e rotture di balle permettendo
 
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RamboGuerrazzi

via col vento
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Io non credo, ho citato il messaggio sopra per quanto riguarda le griglie, ma il problema principale credo siano i costi.
Almeno nel mio caso, se andare a fare una gara di seconda fascia non mi costasse 40 di iscrizione + 100 di viaggio + 100 di albergo e alimenti probabilmente ne farei di più e più volentieri, impegni e rotture di balle permettendo

ai "tempi d'oro" delle GF, bene o male avevi sempre una GF a massimo 1h da casa. Ora non ci sono più. La sensazione è che il calo non sia solo una questione economica, ma proprio che la formula abbia un po' stufato. Di sicuro oggi organizzare una GF e garantire la sicurezza su strada è una gran rottura di co**ni, purtroppo le nostre strade sono state prese in ostaggio dai culi pesanti degli automobilisti..
 

overlord44

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Costo e presa di coscienza che il 98% si sputtanera’ una cifra considerevole per arrivare merdesimo rischiando pure di farsi male…
Queste sono state le considerazioni per cui da 6 anni ho smesso di mettere il numero sulla schiena, non facendo nemmeno più il tesserino.... Ma per assurdo pedalo più di prima... Ma quando voglio, dove voglio, con chi voglio per il piacere di farlo.
 
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Marco1_79

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:-)
voi siete sicuri-sicuri che il calo delle GF è da imputare alle griglie di partenza sbilanciate? Magari incide, ma non penso sia il motivo principale
Io penso proprio di no. Il 70% di quelli che partecipano non ha nessuna ambizione agonistica. Suppongo che il motivo sia principalmente economico. Può anche darsi che i quasi due anni di pausa forzata abbiano poi convinto qualcuno che si può passare la domenica in modo diverso.
 

rampuzzolo

Novellino
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ai "tempi d'oro" delle GF, bene o male avevi sempre una GF a massimo 1h da casa. Ora non ci sono più. La sensazione è che il calo non sia solo una questione economica, ma proprio che la formula abbia un po' stufato. Di sicuro oggi organizzare una GF e garantire la sicurezza su strada è una gran rottura di co**ni, purtroppo le nostre strade sono state prese in ostaggio dai culi pesanti degli automobilisti..

Poi per quanto mi riguarda, se uno vuole vivere l'esperienza di corsa, quella vera con la tattica ecc. o è veramente forte quindi lo fa anche in GF dure oppure ti devi limitare a gare molto veloci tipo dorelan, pinarello, a volte Padova oppure circuiti.

Fare una sportful per arrivare 1800esimo è sicuramente bello, ma non ti dà quella sensazione di attaccare il numero in modo agonistico verso gli altri ma più verso te stesso (cosa sicuramente non negativa, ma il test sul manghen me lo faccio anche da solo)
 

nove59

Velocista
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TREK
Fare una sportful per arrivare 1800esimo è sicuramente bello, ma non ti dà quella sensazione di attaccare il numero in modo agonistico verso gli altri
Gli altri. Come fai ad inventarti l'agonismo verso chi non conosci. Lasciando stare le classifiche assolute, nella stessa categoria ci sono diversità enormi di preparazione, allenamento, tempo libero da dedicare alla bici, situazione familiare, trascorsi ciclistici ( un ex prof ad esempio) che non puoi fare confronti mirati.
 

Violator

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Al di là dei motivi pragmatici citati qui sopra e che condivido in pieno, ovvero costi, sicurezza e sbattimenti atomici per partecipare alle GF...
Io penso che le granfondo (e delle garette amatoriali in genere) siano una moda che ormai è passata. Stanno compiendo la loro parabola ormai discendente.

Il fine ultimo dell'amatore agonista medio è quello di apparire, essere qualcuno in qualcosa.
Una volta bisognava dimostrare questo facendo comparire il proprio nome sulle classifiche delle granfondo.

Ora, grazie a tutti i social che girano, non serve più.
Non è più necessario partecipare alle gare per far sapere al mondo che esisti e che hai fatto un giro in bici.
Per essere qualcuno tra il mondo di ciclisti fantozziani che siamo adesso puoi "limitarti" a fare giri da 300km con 6000m di dislivello o fare il kom su Strava sulla salita del paese dove ancora non è passata una gara di Pro.
Oppure, più semplicemente, ti compri un body dello Swatt Club* e vai in giro a farti i selfie anche se c'hai la faccia brutta (tanto ormai si va verso la produzione di occhiali sempre più grandi che copriranno fino alla bocca), lo pubblichi sull'Istagramme con hashtag vari tipo #bodismo #bikeporn #esiplanaaaaa a automaticamente diventi un figo della madonna** :cool:

**anche se poi ti pianti malamente alla prima salita ;-)
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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Fare una sportful per arrivare 1800esimo è sicuramente bello, ma non ti dà quella sensazione di attaccare il numero in modo agonistico verso gli altri ma più verso te stesso (cosa sicuramente non negativa, ma il test sul manghen me lo faccio anche da solo)

unica nota: quando sei da solo, il traffico è aperto. Se ti garantissero il traffico chiuso, già varrebbe comunque l'iscrizione.
 
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rampuzzolo

Novellino
24 Maggio 2022
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unica nota: quando sei da solo, il traffico è aperto. Se ti garantissero il traffico chiuso, già varrebbe comunque l'iscrizione.

Ci ho pensato anche io, ma da quanto ho letto qui (lo do per attendibile ma non verità assoluta) molti il manghen lo hanno fatto a traffico aperto perchè la macchina di fine gara era a 30 minuti dai primi.

Altro discorso per la Maratona.

Quindi sì, hai ragione che se ti garantissero il traffico chiuso allora ci sarebbe molto più valore aggiunto
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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corsa+gravel
Ci ho pensato anche io, ma da quanto ho letto qui (lo do per attendibile ma non verità assoluta) molti il manghen lo hanno fatto a traffico aperto perchè la macchina di fine gara era a 30 minuti dai primi.

la macchian di fine corsa ha passato il 90% dei partecipanti già su cima campo. Il manghen comunque non è stato un problema, a giugno non è molto frequentato e le moto si sono tenute al largo. Il passo Rolle invece è stato parecchio noioso in salita, purtroppo di macchine che salivano ce n'erano diverse.