Ciclismo e cambiamenti climatici

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Mi rendo conto che l'argomento sul cambiamento tematico è talmente vasto e complesso da risultare fuori luogo in un contesto come questo, ma spesso ho riflettuto come e quanto è cambiato da quando ho iniziato a pedalare.
Prima, sinceramente, non ci facevo caso. Se il sabato e la domenica pioveva non è che me ne interessasse molto, al limite dicevo che non potevo fare neanche una passeggiata, ma da quando ho iniziato col ciclismo controllare le previsioni è diventato un obbligo. Da qui a far caso alle mutazioni del clima il passo è stato breve.
Parlo, per quel che mi riguarda, della mia zona, il genovesato e la mia esperienza, ma spero che contribuiate con le vostre, di esperienze.

Ho iniziato a pedalare nel marzo del 1994, ma il vero inizio è stato a gennaio '98, quando mollai definitivamente il karate. Avevo, però, già tutto l'abbigliamento e ricordo che già a metà ottobre si usciva in invernale pieno, con giubbotto, maglietta estiva (non ho mai messo quella invernale, mi faceva troppo caldo), pantaloni lunghi, copriscarpe, guanti e scaldacollo. Sono stato uno dei primi ad usare lo scaldacollo, un banale fazzoletto (rosso) che mettevo davanti alla bocca per proteggermi dall'aria fredda. Io e forse un paio di disperati come me. Gli altri mi guardavano come un marziano. Lo toglievo a metà marzo, più o meno.
Diciamo che lo spartiacque è stato il 2003, anno di quella terribile estate, dove non saltai nemmeno un uscita e che già alle 8 del mattino si grondava di sudore. Da lì, tranne un paio di inverni successivi davvero molto freddi, le cose iniziarono a cambiare. Mi vestivo di tutto punto, ma cominciavo ad avvertire il caldo. Il giubbotto dovevo tenerlo aperto per far entrare aria fresca, fino ad arrivare al giorno che il giubbotto invernale rimase per sempre nell'armadio e venne sostituito dallo smanicato. Talvolta, uscivo con 3/4 gradi alla mattina presto, ma sapevo che la temperatura si sarebbe scaldata e uscire solo con maglietta invernale e smanicato era la cosa più appropriata.
Il passo successivo, è avvenuto più o meno una decina di anni fa. I pantaloni invernali. Da metà ottobre, sono passato all'inizio di novembre, ad indossarli. Mettendo o quelli estivi solo, o coprendomi con le ginocchiere. Poi, sono passato a metà novembre. Ancora, inizi dicembre. E infine metà dicembre.
Anche i percorsi sono cambiati. Dove prima c'era la brina e trovavi zero e non ti avvicinavi finché non scioglievano i ghiacci ora ci andavi e facevi dei discreti allenamenti. I miei amici che si allenano ancora ci vanno quasi tutte le settimane.
L'ultimo passo è stato l'abbandono dei guanti invernali in WindTex. Sono sempre stato freddoloso, ma da almeno 4 anni non li metto quasi più. Li ho sostituiti con dei banalissimi guanti che uso per correre, della Decathlon, molto sottili, ma che rispondono alle mie esigenze attuali. E lo stesso vale per i copriscarpe. Dopo che l'ultimo paio si è disintegrato, non li ho più ricomprati e ho optato per un paio di calze in lana merinos della DHB. Lo scaldacollo continuo ad usarlo, per proteggermi la bocca.
Insomma, se faccio un riepilogo di quando ho iniziato a pedalare il mio abbigliamento si è assottigliato in modo notevole. Della divisa originaria. Sono rimasti solo i pantaloni invernali, rimango molto più esposto all'aria.
La mia esperienza non ha nessuna importanza scientifica e vale come il due a briscola, però vedo che anche i miei amici si sono parecchio alleggeriti nel corso degli anni e qualcosa vorrà pur dire.
Abituato da sempre a pensare che in inverno deve fare freddo e in estate caldo, questa situazione non mi piace moltissimo.
 

samuelgol

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Mi rendo conto che l'argomento sul cambiamento tematico ......
tematico o climatico? :mrgreen:
Refusi a parte, io non ho percepito grandi differenze. Forse negli ultimi 25 anni ho girato troppo per l'Italia per avere riferimenti nel macroperiodo, mentre nel microperiodo, di anno in anno cioè, i cambiamenti mi sono parsi a volte in un senso a volte in un altro.
Ora che abito in Alto Adige però, molti mi dicono che una volta era molto ma molto più freddo (a me me pare già freddo così:specc:). Forse @rapportoagile confermerà.
Sull'abbigliamento minore, tieni comunque presente che l'evoluzione dei materiali ha sicuramente aiutato a vestirsi meno, vestirsi meglio e percepire meno freddo. Andare adesso con una maglia di cotone e sopra qualcosa di lana, credo che percepirei molto più freddo di Gabba e similie.
 

bradipus

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Io con l'età sono diventato piuttosto freddoloso, per cui non posso fare raffronti oggettivi, però mi ricordo bene che da ragazzo dalle mie parti nevicava almeno cinque o sei volte all'anno, e che i campi rimanevano coperti di neve dall'inizio di gennaio fin verso la metà o fine di febbraio.
Ora se rimangono coperti due giorni in un anno è già tanto.

Anche di ghiaccio nei fossi oramai se ne vede poco, mentre quarant'anni fa c'erano gelate che duravano anche quindici giorni di fila.
 
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samuelgol

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Io con l'età sono diventato piuttosto freddoloso ......... da ragazzo dalle mie parti nevicava almeno cinque o sei volte all'anno, e che i campi rimanevano coperti di neve dall'inizio di gennaio fin verso la metà o fine di febbraio..........
Era la glaciazione. Fu quella che estinse i dinosauri. :))): :))):
 

golias

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Io con l'età sono diventato piuttosto freddoloso, per cui non posso fare raffronti oggettivi, però mi ricordo bene che da ragazzo dalle mie parti nevicava almeno cinque o sei volte all'anno, e che i campi rimanevano coperti di neve dall'inizio di gennaio fin verso la metà o fine di febbraio.
Ora se rimangono coperti due giorni in un anno è già tanto.

Anche di ghiaccio nei fossi oramai se ne vede poco, mentre quarant'anni fa c'erano gelate che duravano anche quindici giorni di fila.
Dovrei copiare paro paro il post.. ma mi limito a quotarlo ;-)
Comunque sia.. uscire con nebbia e brina in bici è sempre freddo oltre che poco normale :mrgreen:
Il prossimo inverno, sempre se avrò ancora i bollenti spiriti alimentati dalla bdc, un paio di scarpe invernali me le faccio.. farà sicuramente meno freddo ma i piedi ultimamente patiscono sempre più :cry:
 

bradipus

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Dovrei copiare paro paro il post.. ma mi limito a quotarlo ;-)
Comunque sia.. uscire con nebbia e brina in bici è sempre freddo oltre che poco normale :mrgreen:
Il prossimo inverno, sempre se avrò ancora i bollenti spiriti alimentati dalla bdc, un paio di scarpe invernali me le faccio.. farà sicuramente meno freddo ma i piedi ultimamente patiscono sempre più :cry:
come fai alla tua età a farne a meno?
io oramai da una decina d'anni mi sono convertito a questi pregevoli ritrovati della tecnica moderna... e dire che da ragazzo di trent'anni uscivo in mtb con la brina alta un dito, guanti traforati da enduro estivo e Adidas Stan Smith ante litteram sfondate!
 
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mia
come fai alla tua età a farne a meno?
Perchè non ne ho mai sentito necessità.. o almeno fino ad un paio di anni fa non percepivo tutto sto freddo appunto.. specialmente zona mani e piedi, tieni presente che quando andavo a sciare non ho mai usato un copricapo e guanti sempre piuttosto leggeri.
Sono solo un paio di anni che patisco pur vestendomi meglio e in modo più mirato (o almeno così credo)
 

Violator

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Secondo me è aumentata la variabilità e la imprevedibilità dei fenomeni meteo.
Se le estati sono sempre più roventi e gli inverni sempre meno freddi, dai mesi primaverili ed autunnali ci si può aspettare di tutto... un ottobre può essere più caldo e secco di settembre, mentre un aprile può essere più freddo di marzo.
Si passa da mesi di siccità a settimane continue di pioggia.
Vent'anni fa una grandinata era un evento raro, almeno nella mia zona... oggi durante i mesi più caldi sono all'ordine del giorno.
Anche i temporali sembrano diventare ogni anno più violenti, grandi quantità d'acqua in pochi minuti con venti sempre più forti.
 
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Cancello del Roero

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Il cambiamento climatico è colpa di mio suocero, fino a 7/8 anni fa qui da noi nevicava spesso in inverno. Un’anno ho spalato a mano talmente tanta neve (la ammucchiavo in un angolo del cortile) che il mucchio si è sciolto a metà marzo. Per l’anno dopo mio suocero ha deciso di comprare lo spalaneve motorizzato, oh, da quell’anno ha nevicato più niente, un paio di spruzzate all’anno.

Scherzi a parte, fortunatamente, patendo il freddo, questi inverni miti aiutano a non far passare la voglia di pedalare e non patendo il caldo, l’estate vado sempre. Si stanno perdendo (ciclisticamente parlando) autunno e primavera, dove sono aumentate di parecchio le piogge
 
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tematico o climatico? :mrgreen:
Refusi a parte, io non ho percepito grandi differenze. Forse negli ultimi 25 anni ho girato troppo per l'Italia per avere riferimenti nel macroperiodo, mentre nel microperiodo, di anno in anno cioè, i cambiamenti mi sono parsi a volte in un senso a volte in un altro.
Ora che abito in Alto Adige però, molti mi dicono che una volta era molto ma molto più freddo (a me me pare già freddo così:specc:). Forse @rapportoagile confermerà.

sinceramente non mi ricordo di periodi terribilmente più freddi di quanto sia ora, e li ricodnuco alle normali variazioni annuali

quello che avverto con maggiore sicurezza è che
-sono diventato più freddoloso
-l'urbanizzazione (in città a BZ) ha portato si ad una certa variazione in ambito urbano (ad esempio la notte fa meno freddo in inverno e piu' caldo in estate), ma appunto limitata alla microarea e direttamente legato alla cementificazione
-non ci sono più le mezze stagioni (a parte la battuta, ma mi pare le variazioni siano molto più repentine e non graduali)
-i fenomeni precipitosi tendono ad essere sempre più estremi e violenti
 

rapportoagile

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Ora che abito in Alto Adige però, molti mi dicono che una volta era molto ma molto più freddo (a me me pare già freddo così:specc:). Forse @rapportoagile confermerà.

Ho visto la foto in cui pattini sul lago dI Monticolo. Quando ero ragazzino io (più di 40 anni fa:cry) era normale che si ghiacciassero i laghi anche quelli a quote basse. Il problema semmai era spalare via la neve che si accumulava sopra per poterci pattinare. Il lago di Caldaro (più grande, meno profondo e a quota più bassa di Monticolo) se si ghiacciava prima delle nevicate era una "goduria"; si pattinava su una enorme distesa trasparente. Da molti anni ormai le cose sono cambiate: il lago di Caldaro si ghiaccia solo parzialmente (avrai sentito dell'ordinanza che vieta di pattinarci....anche se ignorata da molti); le nevicate sono sempre più rare, e quasi inesistenti a quote basse.
Poi è ovvio che se i laghi si ghiacciano la temperatura va sottozero, ma per periodi molto più brevi.
Quello che ho notato io è l'incostanza delle temperatura, che per qualche giorno scende sottozero, per poi risalire a valori anomali per questa stagione. Non ricordo tali sbalzi in passato, come non ricordo una fioritura precoce come quella in foto, durante una passeggiata nel bosco sopra casa mia). Qualcosa "che non va" c'è!
 

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Ho visto la foto in cui pattini sul lago dI Monticolo. Quando ero ragazzino io (più di 40 anni fa:cry) era normale che si ghiacciassero i laghi anche quelli a quote basse. Il problema semmai era spalare via la neve che si accumulava sopra per poterci pattinare. Il lago di Caldaro (più grande, meno profondo e a quota più bassa di Monticolo) se si ghiacciava prima delle nevicate era una "goduria"; si pattinava su una enorme distesa trasparente. Da molti anni ormai le cose sono cambiate: il lago di Caldaro si ghiaccia solo parzialmente (avrai sentito dell'ordinanza che vieta di pattinarci....anche se ignorata da molti); le nevicate sono sempre più rare, e quasi inesistenti a quote basse.
Poi è ovvio che se i laghi si ghiacciano la temperatura va sottozero, ma per periodi molto più brevi.
Quello che ho notato io è l'incostanza delle temperatura, che per qualche giorno scende sottozero, per poi risalire a valori anomali per questa stagione. Non ricordo tali sbalzi in passato, come non ricordo una fioritura precoce come quella in foto, durante una passeggiata nel bosco sopra casa mia). Qualcosa "che non va" c'è!
L'ordinanza di divieto c'è anche a Monticolo...del tutto ignorata. In definitiva anche l'Alto Adige è Italia checchè ne dicano :mrgreen:
però non è tutto ghiacciato. Sotto le roccette non lo è....come non lo è Caldaro che è molto più grande, più esposto e più basso.
C'è @mabon12 che insiste spesso che una volta era molto più freddo.
 

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Ora che abito in Alto Adige però, molti mi dicono che una volta era molto ma molto più freddo (a me me pare già freddo così:specc:). Forse @rapportoagile confermerà.
Sull'abbigliamento minore, tieni comunque presente che l'evoluzione dei materiali ha sicuramente aiutato a vestirsi meno, vestirsi meglio e percepire meno freddo. Andare adesso con una maglia di cotone e sopra qualcosa di lana, credo che percepirei molto più freddo di Gabba e similie.
L'abbigliamento, più o meno, è sempre lo stesso. Non ci sono grosse novità rispetto a (quasi) 20 anni fa. Ma potrebbe essere una valutazione soggettiva.
Quello che noto, invece, è la variazione dei percorsi invernali. Un giro molto battuto nella mia zona è l'anello della Val Fontanabuona. Si parte sulla costa e si arriva fino a Chiavari e il ritorno si fa all'interno per poi scollinare di nuovo in Riviera. Prima, arrivavi a ottobre e poi te lo dimenticavi fino a marzo. Spesso le temperature erano intorno allo zero, i campi pieni di brina e non aveva senso andare ad allenarsi lì. Ora, quel giro lo puoi fare tutto l'anno. Sì, trovi la giornata fredda, ma è estemporanea. Quando ancora mi allenavo, talvolta sceglievo quel percorso per un lunghetto invernale.
Ci sono zone dell'entroterra, verso il Piemonte che sono più fredde e, ad eccezione dei locali, chi abita in riva al mare non ci va. Personalmente, non ho esperienze dirette in quel senso. Anche perché per tornare a casa ho una discesa di 14 chilometri piuttosto veloce che quando l'hai finita sei congelato.
 

samuelgol

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L'abbigliamento, più o meno, è sempre lo stesso. Non ci sono grosse novità rispetto a (quasi) 20 anni fa. Ma potrebbe essere una valutazione soggettiva............
Sicuramente valutazione soggettiva. 20 anni fa i tessuti di adesso ce li scordavamo...al netto del marketing che ci ha messo del suo (non tutto è oro quel che ci spacciano lo sia).
 
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C'è @mabon12 che insiste spesso che una volta era molto più freddo.

Ha ragione, era più freddo. Ora può fare qualche giornata di freddo intenso, ma non come qualche decennio fa.
Poi è ovvio che se si esce in bici in queste giornate si rischia di congelarsi i piedi o le mani, se non adeguatamente protetti.
Personalmente credo che lo stile di vita moderna abbia portato molti a sopportare meno il freddo; si riscaldano "troppo" gli ambienti lavorativi/abitativi, si usa troppo l'auto (con l'interno bello calduccio); ci veste seguendo una moda che sicuramente non guarda la praticità (quindi la giusta protezione termica) ma solo l'estica. Proprio la settimana scorsa ho "preso in giro" una mia collega di lavoro che si è portata da casa una stufetta elettrica perchè aveva freddo (in ufficio c'erano ca. 22°); indossava un vestitino di cotone, che mia madre avrebbe indossato in estate!
 

Shinkansen

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Ci sarebbe dire molto su quei 22 gradi.
Non c'è l'ordinanza negli uffici pubblici di tenere una temperatura di 19 gradi?
Con 22 gradi puoi vestirti tranquillamente leggero, è la tua collega che è sballata :-x.
 

marmar

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Wilier 100 Hybrid
Non posso che confermare le sensazioni di @Shinkansen. Io abito sulle alture di Savona e gli anni passati per fare un giro in bici, caricavo la bici in macchina per andare in riviera ed evitarmi una discesa di una decina di km la mattina presto. L'anno scorso ho preso l'auto un paio di volte, quest'anno mai. Non siamo ancora andati sottozero, mentre gli anni scorsi una bella patina di brina gelata rendeva la strada impraticabile alle bici