E dopo poco, con il maestoso Sasslong sulla sinistra, sono agli ultimi tornantini e poi al passo. Barretta in bocca e giù
verso Colfosco e Corvara. Occhi aperti perchè la discesa del Gardena è veloce ma, nel primo tratto, molto tortuosa ed
è pieno di fenomeni ... tutto liscio, passaggio da Colfosco dove comincia ad esserci un po' di gente a bordo strada che
incita e applaude tutti, paracarri come me compresi, e arrivo a Corvara.
Qui butto un' occhio al computerino e vedo che ad occhio e croce sono di circa 10 minuti sotto ai tempi del 2012 ...
eh vabbeh ... c'è ancora tanta strada da fare, non pensiamo a 'ste cose vah ... c'è un' altro Campolongo che mi aspetta
E si torna a salire, sempre senza esagerare, ma le gambe girano bene, non faccio troppa fatica e vado su decentemente.
Sul Campolongo mi fermo al ristoro ... a questo punto devo riempire le due borracce, tracanno 4-5 bicchieri di Coca e
mangio 2-3 pezzi di banana ... plin-plin e via che si riparte.
A metà discesa verso Arabba mi passano due olandesi da circa 1 metro e 90 l'uno ... si vede chiaramente che hanno una bella
gamba ed è come un' invito a nozze ... col cavolo che vi mollo ... appiccicato alla ruota di questi due e dando qualche cambio
anche io in un attimo arrivo al bivio medio-lungo ... come abbondantemente preventivato, MEDIO TUTTA LA VITA e via a sinistra
e comincia il Falzarego. Ed è a questo punto che comincio a credere di poter portare a casa, per i miei riferimenti e le mie
aspettative, un buon risultato. Cacchio ... vado su proprio facile, le gambe girano bene, agile ma riuscendo a "fare strada",
non proprio di conserva insomma (per fare felice il buon
@suipedali ora lo posso dire, proprio delle buone sensazioni :-)).
Veloce rabbocco di acqua alla fontana a metà e su ... su tutto il Falzarego ne passo parecchi
e mi passano in pochi, i dorsali che incontro salendo sono quasi tutti molto più bassi del mio, leggo 3-4-5 mila e rotti ...
guardandomi in giro e soprattutto vedendo lo scempio del disastro che la tormenta dell' autunno scorso ha fatto alle
pinete da queste parti, ecco lì che si intravede il bivio del Passo. Niente ristoro, prendo un bicchiere di coca volante da
una bimbetta dell' organizzazione. E lì, come sapevo sarebbe stato, mi si para davanti il drittone malefico del Valparola:
1.8 km all' 8-9 % e come se non bastasse i nuvoloni neri che si intravedevano dall' altra parte hanno portato con sè un
fottutissimo vento contrario bello forte che negli ultimi 500 metri mi ha messo davvero in difficoltà, il primo momento di
"crisi" di tutta la mattinata ... ho fatto davvero fatica ad andare avanti tra vento, pendenza e crampi che stavano per
partire un po' dappertutto ... e allora via a zig-zag e ho portato a casa anche il Valparola.
Appena scollinato mi sono letteralmente aggrappato alla borraccia, buttato giù un gel e giù in discesa ... a questo punto ero
ancora sotto le 5 ore di gara (4 e 42 per l' esattezza ...) e col piffero che mi arrendo
Sulla discesa dal Valparola verso San Cassiano e La Villa ho anche preso 5 minuti di pioggia, nulla di fastidioso se non per
i tratti di asfalto nuovo nuovo bagnati che sembravano piuttosto viscidi ... remi in barca e giù in sicurezza, mentre da tutte
le parti mi passavano a cannone quelli che arrivavano dal lungo (tra cui, ho scoperto dopo, mi ha passato anche la 5a
donna assoluta del lungo). Arrivato a San Cassiano un gruppetto di bambini urlanti e festanti ad incitare tutti e deve ammettere che
lì mi sono proprio emozionato ... ma c'era ancora l'ultima carognata da superare, quel Mur del Giat a cui più di qualche volta
in questi due giorni avevo pensato con dubbi e timori ... eccolo lì, con un paio di addetti dell' organizzazione che non
lasciavano scampo a deviazioni per evitarlo. Eh vabbeh dai, mi son detto, hai fatto 30 a questo punto fai anche 31 ... anzi,
a dire il vero ho fatto 29, nel senso che per la prima volta ho buttato su il rapporto più agile (36-29 appunto ...) e via,
a costo di detonare io da lì ci salgo in sella: ho provato ad alzarmi sui pedali (questa volta staccato
) e partivano i crampi,
quindi seduto, mani sui comandi, busto tutto in avanti altrimenti impennavo e ho dato davvero tutto su quella rampa bastarda!
Con quelli attorno che si impiantavano, quelli del lungo che andavano su a doppia velocità e la gente lì attorno a gridare il
tuo nome ... beh alla fine ho vinto io e con smorfie indicibili ho scollinato anche questo.
Da qui all' arrivo è stata davvero una passeggiata, in gruppetto in 3 o 4, qualche cambio e dallo striscione dei meno 2 km
davanti e spingere con tutto quello che mi era rimasto, me ne rimane attaccato soltanto uno ... rotonda a destra e poi a sinistra,
ci scambiamo un 5 ed eccoci al traguardo ... FINITA!
Poco dopo l' sms di Datasport conferma quanto letto sul mio computerino, sotto le 5h e mezza:
5.24.44 ... il che vuol dire 20 minuti in meno rispetto a quanto fatto nel 2012.
Il mio proposito in partenza era riuscire a rimanere sugli stessi tempi ed ero comunque piuttosto scettico ...
Poco alla volta, strada facendo ho cominciato a crederci e alla fine ce l' ho fatta!
Oh ... che volete che vi dica ... i puristi diranno che non è la "vera" Maratona, non ho fatto il lungo, non ho fatto il Giau,
sono stato comunque abbondantemente sopra le 5 ore e chi più ne ha più ne metta ... ma non me ne frega niente!
Ieri sera sono tornato a casa proprio soddisfatto, contento, orgoglioso per un risultato che per mille motivi avevo battezzato
come difficile, complicato, forse non alla mia portata con quei km di allenamento nelle gambe e comunque con poca salita
nelle gambe.
E mi sono addormentato con negli occhi tutti i fermo immagine della giornata ... mi sono addormentato sorridendo!
Alla prossima MDD