Se si avverte un'emozione ammirando o ascoltando qualcosa, è un'opera d'arte.
Forse aveva ragione Lucio Battisti, che a quelli che criticavano la sua voce, rispondeva che cercava solo di dare un'emozione.
Ciclisti over 50
- Creatore Discussione yagone64
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Forse aveva ragione Lucio Battisti, che a quelli che criticavano la sua voce, rispondeva che cercava solo di dare un'emozione.
Bert5quant1
Viva il lupo
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- 1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
Solo funghi? Poi il condimento, magari con salcicciotti, o impanati, poi dessert, dolce e caffè, mezzo litro di vino o acqua... tutto fa peso, se ti pesi dopo la pappa!Ieri sono andato a mangiare funghi (parecchi) e ieri sera ho mangiato solo un po' di frutta.
Risultato: la bilancia mi dice un kg di più. Non sapevo che i funghi facessero prendere così tanto peso
Bert5quant1
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Gogh dipingeva in pochi giorni un quadro, ma poi nulla per un po' infatti sono pochi i V.Gogh.
In generale vale il nuovo, l'idea avuta per primi, sempre che sia buona.
il Monet all'inizio era qualificato come imbrattatele veloce perché il modello d'arte fino all'800 imponeva un mese di lavoro per un quadro che fosse come una foto.
Ma Monet fu tra i primi a fregarsene di soldi ed apprezzamenti perché quel fuoco lo aveva dentro. Veloce sì ma per afferrare una luce, non per far tante tele, cioè soldi.
Anch'io ho sempre pensato che c'è più merito laddove c'è tanto lavoro, poi le eccezioni che ho accettato sono diventate sempre più numerose.
Certamente il pericolo di approfittare di una fama già consolidata, per ripetersi "da partita iva"... è dietro l'angolo per tutti.
Il Picasso anziano, per esempio, sempre secondo me e per quel che ho visto in alcune mostre. Croste spesse a decine sempre uguali... qui sarò accusato di eresia, gulp!
Ma è chi copia il Monet o il Picasso che, spesso, lo fa davvero per prendere un treno in corsa... e per me sono questi che non valgono.
La contemporanea attuale sembra un ammasso di ricercatori dello shock, più che artisti con qualcosa dentro che spinge e guida i gesti.
Senza sollevare fazioni, dico solo le mie sensazioni, non sarò abbastanza avanti per sottoscrivere un Achille B.Oliva, che spesso mi fa inc- - - - re appena apre bocca.
Ma lui "sa", e fa parte di un mercato, io sono meno di nessuno.
Credo infine che nessuno sia obbligato a diventare esperto per costruire il proprio gusto estetico, né che il gusto debba essere dipendente solo da una profonda cultura specifica, in fondo tutti proviamo emozioni e, cultura o no dell'arte, teniamocele strette, ben liberi di dire "mi piace" o "non mi piace".
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Dico la mia mestamente anche per me l'arte cosìdetta moderna mi lasciava sempre un pò attonito, e mi limitavo a dire che per me era troppo e non la capivo, e rimanevo bloccato sull'arte classica, figurativa, immediata e forse più semplice in cui la maestria della riproduzione il più fedele possibile lascia basiti. Macchine fotografiche e photoshop non esistevano, per cui essere talmente bravi da riprodurre il vero era abilità pura.
Chi mi aprì gli occhi e le orecchie fu il compianto per me Philippe Daverio che in poche parole spiegò le linee massimali di cosa significava l'arte moderna, da quel momento ho un occhio ed orecchio diverso nel guardare e sentire le opere, detto questo non sempre mi piacciono ma ne comprendo l'intento anche se non le apprezzo.
Chi mi aprì gli occhi e le orecchie fu il compianto per me Philippe Daverio che in poche parole spiegò le linee massimali di cosa significava l'arte moderna, da quel momento ho un occhio ed orecchio diverso nel guardare e sentire le opere, detto questo non sempre mi piacciono ma ne comprendo l'intento anche se non le apprezzo.
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Anche a me Philippe Daverio ha dato molto, per capire, ed ho sempre apprezzato il fatto che, tirandosi fuori da certi giudizi d'ambiente, criticasse aspramente alcune soluzioni balzane.
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Aspide, questa di Dalì non la sapevo.
Trovo geniale e curata la sua produzione, evidentemente disprezzava certi snob pieni di soldi... e vendeva il nulla a caro prezzo.
Non è cosa che mi piaccia, sia chiaro.
Come la lattina m. d'artista di Piero Manzoni, ci hanno scritto chili di libri sul significato, che è anche facile da capire, ebbene? Chissene!
È un significato di ... e questa è proprio una di quelle 'espressioni' che non mi va giù.
Ho visto tanta roba del Manzoni, un amico aveva un grande caolino a pieghe (achrome), valore attuale ben oltre il milione, ma mentre lo fotografavo per un suo libro della propria collezione... non riuscivo a provare nulla.
Bert5quant1
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Però poi, rare volte, quattro pennellate date in un certo modo come nessuno mai, fanno nascere l'emozione. E allora accetti, intravedi arte anche nelle 4 pennellate.
L. Battisti, come dice @Buhl, è un ottimo esempio.
La storia popolare di van Gogh ha sottolineato troppo l'aspetto 'dropout' . In realtà suo fratello era un antiquario e mercante d arte che forniva al fratello i mezzi di sussistenza. Non che Vincent cercasse di vendere senza successo, ma in realtà se ne curava per niente (e a Eindhoven, per esempio , ne vendette vari) come dimostra il soggetto prevalente, l'autoritratto...
anch'io non ho avuto una educazione culturale "profonda" in materia arte e musica, in compenso in quanto figlio di mamma insegnante comunale, e abitando in centro a Firenze ho avuto, da un certo punto di vista, il più bel parco giochi del mondo, specie quando accompagnavo la mamma in Palazzo Vecchio e agli Uffizi e potevo giocare nel corridoio vasariano, ma ero più interessato ai pesci dell'Arno o ai piccioni del tetto che dalle meraviglie esposte, certe cose si apprezzano sempre dopo, nel crescere c'é stata la mamma di un amico, melomane e appassionata di letteratura e filmologia russa che mi ha fatto conoscere, un pò alla Fantozzi (la mia Corazzata Potemkin era il terribile "L'Infanzia di Ivan" di Tarkovskij, con delle soggettive e primi piani da taglio delle vene per due poveri poco più che ventenni, bramanti più del richiamo della natura che dalla natura del film....), compositori e brani, a livello scolastico si intende, poi travolto dagli eventi mi sono appassionato alla pop art, complice anche la musica proveniente dalla Factory, fino ad essere catapultato nell'impressionismo, sempre a causa del famoso richiamo della natura, impersonata dalla mia fidanzata americana di allora, il cui zio é stato uno dei più importanti collezionisti in materia, a cui é intestata un'ala intera del Philadelphia Museum of Art, dove ha lasciato un discreto numero di opere, ma qualcuna é rimasta alla famiglia, tanto che una sera non ho resistito e vendendo un Manet appeso sopra il caminetto ho chiesto ingenuamente se era una copia o era autentico.... A me Mondrian piace, forme nette, poco da capire ma molto da vedere, colori precisi, non potrebbero essere altri, e come dicevate una grande divulgatore é stato Daverio, vista per caso non mi sono mai perso una puntata di Passepartout, parole semplici e comprensibili, e temi non banali
Calma e gesso: ho solo postato la foto di una mia maglietta comprata anni fa' al mercato di S.Rita ed e' venuto giu' una slavina di rispettabili commenti su arte ed artisti moderni. Magari una citazione per Bernard Hinault che con una maglietta simile ha fatto storia al Tour?
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qua dentro basta una bischerata e si invita la lepre a correre...
Il brutto di tutto questo è che queste memorie finiranno con noi, già in un thread ciclisti Over 40, si tratterebbe la metà degli argomenti di cui si discute qui, senza contare gli approfondimenti, in un ipotetico over 30 siamo a livello del tasso dell ossigeno al di sopra dei seimila e al disotto dei Tremila... senza contare la naturale moderazione...
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Ma non ci hai mica provocati... anzi, grazie, hai dato il "la", per rimanere in quasi tema, per una divagazione di gran respiro...
Sarebbe fisiologico. L'importante invece sarebbe capire se i Ciclisti Over 40 e Over 30 di oggi, diventati domani e dopodomani Over 50, si allineeranno a quello che noi siamo oggi...
E' una questione evolutiva: tieni conto che il 90 forse 98% degli argomenti di cui parliamo noi ( e che sono rilevanti per noi) non hanno nessun valore per under 40. Zero tagliato. Proprio nessuna rilevanza, e forse hanno anche ragione : acqua passata, Schnee von Gestern ( Neve di Ieri, come dicono i Tedeschi)
Bert5quant1
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Beh no, quando ne avevo 40 ero già molto contaminato da musica ed arte varia, ed ero sempre in montagna, poi lavoro, letture, famiglia...spero che tanti 30-40 enni percorrano già queste strade, che non escludono né il lavoro, né altri interessi, né fare sport.
Le nostre tante divagazioni possono essere, e credo lo siano, parte della vita dei "vecchi" la metà di noi!
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I nostri interessi non sono certo preclusi ai ventenni, con l'età credo che si spostino solo le percentuali, e cambiano i tipi di impegni, il lavoro ci mette del suo, la famiglia...e poi vuoi mettere l'evoluzione-involuzione ormonale...?
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