Permettetemi di dire il mio parere, da inesperto, ammirato da tanta conoscenza.
Io sono un metalmeccanico, lavoratore precoce e studi serali. Ho avuto fin da ragazzo la passione per l'arte e la musica.
Per imparare compravo e leggevo libri di pittura, che allora mi costavano parecchio.
Da lavoratore, ho sempre pensato che qualsiasi opera d'arte, oltre alla genialità, deve includere anche tanto lavoro, mentale ma molto spesso anche manuale.
Dopo l'età dell'adolescenza, mi sono imposto di seguire sempre l'istinto nel valutare le cose da apprezzare. Magari prendevo tempo prima di dare un giudizio definitivo.
Così spesso si và fuori dalla maggioranza e dagli esperti.
Un grande pittore non può dare qualche pennellata, e lasciare tutto il lavoro di comprensione, all'immaginazione dell'osservatore, che spesso può essere a piacere.
Questo vale per la musica e perfino per la fotografia.
Van Gogh negli ultimi mesi di vita dipingeva un quadro al giorno, è una media da partita iva, possono essere tutte opere apprezzabili?
Vale anche per le opere di tanti impressionisti, per me ampiamente sopravvalutati.
Gogh dipingeva in pochi giorni un quadro, ma poi nulla per un po' infatti sono pochi i V.Gogh.
In generale vale il nuovo, l'idea avuta per primi, sempre che sia buona.
il Monet all'inizio era qualificato come imbrattatele veloce perché il modello d'arte fino all'800 imponeva un mese di lavoro per un quadro che fosse come una foto.
Ma Monet fu tra i primi a fregarsene di soldi ed apprezzamenti perché quel fuoco lo aveva dentro. Veloce sì ma per afferrare una luce, non per far tante tele, cioè soldi.
Anch'io ho sempre pensato che c'è più merito laddove c'è tanto lavoro, poi le eccezioni che ho accettato sono diventate sempre più numerose.
Certamente il pericolo di approfittare di una fama già consolidata, per ripetersi "da partita iva"... è dietro l'angolo per tutti.
Il Picasso anziano, per esempio, sempre secondo me e per quel che ho visto in alcune mostre. Croste spesse a decine sempre uguali... qui sarò accusato di eresia, gulp!
Ma è chi copia il Monet o il Picasso che, spesso, lo fa davvero per prendere un treno in corsa... e per me sono questi che non valgono.
La contemporanea attuale sembra un ammasso di ricercatori dello shock, più che artisti con qualcosa dentro che spinge e guida i gesti.
Senza sollevare fazioni, dico solo le mie sensazioni, non sarò abbastanza avanti per sottoscrivere un Achille B.Oliva, che spesso mi fa inc- - - - re appena apre bocca.
Ma lui "sa", e fa parte di un mercato, io sono meno di nessuno.
Credo infine che nessuno sia obbligato a diventare esperto per costruire il proprio gusto estetico, né che il gusto debba essere dipendente solo da una profonda cultura specifica, in fondo tutti proviamo emozioni e, cultura o no dell'arte, teniamocele strette, ben liberi di dire "mi piace" o "non mi piace".