Ciclisti over 50

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lechuzo2008

Apprendista Passista
24 Gennaio 2018
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sassuolo
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colnago
Ma secondo me il commento su Naomi era riferito ai bagnini ed al Covid... Almeno io no. L'ho proprio collegato all'episodio del fesso che non si è fermato...

Esatto!!! Era riferito al messaggio sopra del bagnino
lungi da me solo il pensiero di voler offendere qualcuno. Sicuramente è sfuggito a Redbaron, non era riferito in nessun modo al fatto capitato a Pantanina
 

lechuzo2008

Apprendista Passista
24 Gennaio 2018
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sassuolo
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colnago
Benvenuto! Per completare la presentazione di uno della zona di Modena ed entrare nella materia di questo Forum occorre qualche dritta sul corretto consumo dell'Aceto Balsamico, dello Gnocco e del Nocino.

vabbè, possiamo iniziare dalla batteria di aceto balsamico di famiglia, disposta chiaramente nel solaio, dove c'è lo sbalzo termico più accentuato che favorisce la maturazione dell'aceto
io sono di sasssssuolo.......
IMG_20200428_124341[1].jpg IMG_20200428_124418[1].jpg
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Sono l'unico dal non essere particolarmente attirato da quel tipo di aceto che invece solitamente adoro :oops: tanto che se mi prende la frizza.. svuoto in un attimo il vasetto dei sottaceto.. qualunque essi siano, in particolare i peperoni verdi :mrgreen:
 

Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
ieri mattina sassuolo parma e ritorno + giretto sulla collina di montegibbio
137 km
vi metto una foto, dovete sapere che nel comune di gavasseto ( re ) hanno adibito i pali della luce a nidi di cicogne, che ormai sono stanziali da più di 30 anni ( saranno una ventina di nidi in totale )
uno spettacolo, ora che hanno anche i piccolini ( scusate se la foto non è un granchè )
Vedi l'allegato 204399
Assente da un po', rieccomi.
Questa tua foto, durante un giro di fatica a pedale, passando sotto al palo, e probabilmente con smartphone, .... è buona, hai fatto miracoli.
L'ideale è poter essere più in alto, sarebbe ok allo stesso livello del nido, ed usare fotocamere con buoni teleobiettivi.
Dalle mie parti c'è un cavalcavia di fianco a due piloni, a 50 m di distanza, su cui hanno nidificato le cicogne.
Foto da posizione più rialzata e tele mi han dato qualche risultato in più, dove ho ripreso non è ancora una posizione ottimale, e non ero in bici, bensì in auto con borsone di reflex e obiettivi, ci ero andato apposta, fresco e riposato.
Quindi onore al tuo documento.
 

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Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
Mentre guardavo e ascoltavo , stamattina su RaiSport - che, per inciso, sta trasmettendo al mattino dei programmi sportivi storici con un taglio di alto livello - Louis Godart, accademico dei Lincei, parlare di Fausto Coppi, sono arrivato alla conclusione, di cui ero convinto da tempo, che il ciclismo sia lo sport con il più profondo retroterra culturale, oggetto di riflessioni che vanno al di là della tecnica, della tifoseria, dei risultati.
Dietro al ciclismo si è sviluppata una cultura di grande livello, con autori importanti, che mi fanno pensare che sia l'unico sport 'filosofico', su cui poter imbastire ragionamenti universali. Potrebbe, forse, esserlo il pugilato, ma gli manca la coralità, i tempi, i luoghi, di cui, al contrario, il ciclismo si nutre, e oggi non meno di ieri. Paradossalmente, lo sviluppo della comunicazione mediatica non ha abbassato questo livello. Al contrario, è cresciuta una generazione di commentatori che, lungo il flusso ormai integrale che accompagna una gara, trovano modo di svolgere riflessioni, tra il serio e il faceto, che danno ulteriore spessore al semplice atto di percorrere una strada in velocità. E lo stesso progresso dei mezzi di ripresa, arricchisce sempre di più il fatto sportivo con l'esplorazione accurata e continua dei luoghi. Lo spazio e il tempo sono il teatro di uno sport che per sua natura non può perdere i contenuti antropologici della sofferenza, della testardaggine, del coraggio, dell partecipazione popolare diretta.
Ho scoperto tardi il ciclismo, forse unico sport che ho seguito sistematicamente in vita mia, e se questa scoperta si mantiene nel tempo è proprio grazie a questa eccezionalità, a questa unica qualità filosofica.
Non è un caso che in questo thread abbia trovato una educazione e una disponibilità che mai, nel lungo periodo, ho trovato in altri forum, blog o simili. La qualità intrinseca del ciclismo fa selezione dei migliori...
Una bella riflessione e ne condivido la parte per così dire intimistica ma guardando il ciclismo eroico in bn e quello a colori fino all'80 ca. trovo che la relativa arretratezza della tecnologia ci privasse di una fetta notevole di godimento, quella di sentirci dentro l'azione. Ricordo attese interminabili all'arrivo dove le fisse riprendevano solo il finale. Anni 60-65.
Poi le mobili, con perdita frequente di segnale e nessun stabilizzatore, a volte dovevo distogliere un attimo lo sguardo per recuperare un leggero capogiro...

Poi venne un gran miglioramento di ripresa steady, stabilità anche dei collegamenti, elicottero, divagazioni storico-geografiche su paesi e città del percorso, i servizi a latere... tutto ha contribuito a farmi immergere di più, dentro la corsa e non solo spettatore lontano di un tubo catodico.
Altro è il percepire abnegazione, sopportazione della sofferenza, resistenza tra chi trova energie non si sa dove e chi cede, la spettacolarità di questi momenti però se non supportata dalle riprese, era per forza un vissuto interiore immaginario provocato dal poco che si vedeva e dalle tante parole di commento.
Sofferenza nel resistere che percepisco anche nei documentari di grandi scalate in montagna o nel fondo e mezzofondo di atletica.
Avendo provato a correre e scalare a livelli lontanissimi o ridicoli, posso però immaginare cosa prova uno di quei campioni extraterrestri, mentre lo fa, laddove l'immaginazione poi viene distrutta dall'incredulità di fronte alla prova... 3 ore la nord del Cervino...
Sono mondi lontani, capacità fisiche da altro pianeta, ma grazie alla incomparabile miglior documentazione attuale riesco a goderne e immedesimarmici, non importa se il mio max ( di anni fa, sigh...) è di un centesimo, ma funziona.
 
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lechuzo2008

Apprendista Passista
24 Gennaio 2018
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sassuolo
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colnago
@lechuzo2008 : adesso cominciamo a ragionare. Quindi puoi confermare una volta per tutte che l'Aceto Balsamico NON si usa a condire l'insalata verde o mista che sia?


guarda, l'unico motivo per cui non ci si condisce l'insalata è che ci vorrebbero almeno dieci di batterie per una famiglia
personalmente, avendo vissuto a cefalonia , in grecia , lì ho imparato ad apprezzare 'insalata con olio e origano ( niente aceto ), da quando l'ho scoperta almeno due volte la settimana la mangio ( insalata, cipolla,olive,origano,feta,pomodorini )
l'aceto lo utilizzo con i formaggi vari , riso , tortelli ecc ma sopratutto con le fragoleeeeeeeeeeeeeee con la panna :sbavon:
 

Husqymax

Passista
19 Giugno 2019
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Nebbiano Montespertoli
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Bianchi Infinito CV Disc 2019
Oggi tentativo di giro, parto nonostante il vento veramente forte, vabbè andata controvento ritorno a favore, nuvole nere e pioggia da una parte decido di andare dall’altra, tanti il vento le spinge nella direzione opposta, col catzo, faccio meno di dieci km e comincia a piovere, mi sono lasciato fregare dal vento a terra e non guardare le nuvole... dietrofront e riesco a non inzupparmi, erano circa le 14, ovviamente ora si è calmato il vento e sole a iosa...:-(
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
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Cagliari
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Dogma F disk
guarda, l'unico motivo per cui non ci si condisce l'insalata è che ci vorrebbero almeno dieci di batterie per una famiglia
personalmente, avendo vissuto a cefalonia , in grecia , lì ho imparato ad apprezzare 'insalata con olio e origano ( niente aceto ), da quando l'ho scoperta almeno due volte la settimana la mangio ( insalata, cipolla,olive,origano,feta,pomodorini )
l'aceto lo utilizzo con i formaggi vari , riso , tortelli ecc ma sopratutto con le fragoleeeeeeeeeeeeeee con la panna :sbavon:
Il problema principale dell'aceto balsamico (naturale o tradizionale) è di chiamarsi aceto e di essere facilmente 'falsificabile'. Così è finito sulle tavole come fosse aceto di vino o di altro, considerato 'migliore' sull'onda della fama e del prezzo di quello vero (naturale o tradizionale). Così non solo non ha nulla a che fare con l'aceto balsamico (che a tavola a quello condizioni non dovrebbe starci) ma funziona anche malissimo da aceto di vino o altro, quando quest'ultimo fosse richiesto. Non si dimentichi quello vero con la mortadella o con i fritti...
L'aceto balsamico (tradizionale o naturale) non solo è costoso (molto) ma ha anche un valore culturale. Per esempio, nella cultura di quei territori, nei testamenti chi eredita l'acetaia di famiglia è considerato il nuovo capofamiglia. Non si dimentichi che dentro le botti vivono famiglie di batteri antiche quanto la famiglia.
Ultimo punto. Si trovano in vendita ottimi aceti balsamici seri in via di formazione (IGP ), ancora inadatti a prendere la DOP, ma con un rapporto qualità prezzo veramente vantaggioso, prezzo certamente superiore a quel liquido agrodolce e maleodorante, inadatto a qualunque cosa, che finisce sulle tavole dei ristoranti (magari con improbabile spruzzetta) e di chi crede faccia più fino di un buon aceto normale, ma che consente di avvicinarsi alle sensazioni del DOP e in grado di accompagnarsi senza far danno.
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
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Dogma F disk
Oggi tentativo di giro, parto nonostante il vento veramente forte, vabbè andata controvento ritorno a favore, nuvole nere e pioggia da una parte decido di andare dall’altra, tanti il vento le spinge nella direzione opposta, col catzo, faccio meno di dieci km e comincia a piovere, mi sono lasciato fregare dal vento a terra e non guardare le nuvole... dietrofront e riesco a non inzupparmi, erano circa le 14, ovviamente ora si è calmato il vento e sole a iosa...:-(
Anche qui vento e pioggia, fortunatamente lo avevo previsto e mi ero già fatto lunedì e mercoledì...
 
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TOL@93

Pignone
8 Marzo 2010
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Una bella riflessione e ne condivido la parte per così dire intimistica ma guardando il ciclismo eroico in bn e quello a colori fino all'80 ca. trovo che la relativa arretratezza della tecnologia ci privasse di una fetta notevole di godimento, quella di sentirci dentro l'azione. Ricordo attese interminabili all'arrivo dove le fisse riprendevano solo il finale. Anni 60-65.
Poi le mobili, con perdita frequente di segnale e nessun stabilizzatore, a volte dovevo distogliere un attimo lo sguardo per recuperare un leggero capogiro...

Poi venne un gran miglioramento di ripresa steady, stabilità anche dei collegamenti, elicottero, divagazioni storico-geografiche su paesi e città del percorso, i servizi a latere... tutto ha contribuito a farmi immergere di più, dentro la corsa e non solo spettatore lontano di un tubo catodico.
Altro è il percepire abnegazione, sopportazione della sofferenza, resistenza tra chi trova energie non si sa dove e chi cede, la spettacolarità di questi momenti però se non supportata dalle riprese, era per forza un vissuto interiore immaginario provocato dal poco che si vedeva e dalle tante parole di commento.
Sofferenza nel resistere che percepisco anche nei documentari di grandi scalate in montagna o nel fondo e mezzofondo di atletica.
Avendo provato a correre e scalare a livelli lontanissimi o ridicoli, posso però immaginare cosa prova uno di quei campioni extraterrestri, mentre lo fa, laddove l'immaginazione poi viene distrutta dall'incredulità di fronte alla prova... 3 ore la nord del Cervino...
Sono mondi lontani, capacità fisiche da altro pianeta, ma grazie alla incomparabile miglior documentazione attuale riesco a goderne e immedesimarmici, non importa se il mio max ( di anni fa, sigh...) è di un centesimo, ma funziona.
Mi piace leggere quello che scrivete. C'è passione, competenza e leggerezza. A volte mi capita di sentirmi come il brigadiero Cafiero Pasquale, appena dopo che gli hanno spiegato quello che pensa. Non è bello, alla mia età, per consolarmi ora mi bevo nu belu cafè.
 

Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
Mi piace leggere quello che scrivete. C'è passione, competenza e leggerezza. A volte mi capita di sentirmi come il brigadiero Cafiero Pasquale, appena dopo che gli hanno spiegato quello che pensa. Non è bello, alla mia età, per consolarmi ora mi bevo nu belu cafè.
Lo so che è una battuta .... o-oma nessuno di noi vorrebbe sicuramente spiegare quello che c'è in testa agli altri, bensì solo condividere il vissuto, a volte riferire quanto letto da pubblicazioni... ma nessuna presunzione di saggezza da diffondere, solo vissuto personale testimoniato, appunto, con leggerezza.
Fatti e sentimenti che per altri potrebbero essere totalmente diversi. Ma questo è il pregio del bar del forum.

Comunque io avevo meno di dieci anni (fine anni 50) e le tappe del giro erano al 99% raccontate, magari per oltre mezzora, poi arrivavano, magari in volata, e... zac, via con le dissertazioni di Zavoli e ospiti. Era un po' meglio nelle tappe di montagna, dove causa distacchi la cronaca del solo arrivo durava di più.
Di Zavoli ricordo l'impressione di grande intelligenza, ma di bici si vedeva spesso pochissimo.
Questo è il mio ricordo di tutto il ciclismo in b.nero, purtroppo.

Ho amato alcune edizioni recenti in cui si iniziavano le riprese mobili fin dalla partenza, se casa tua era sul percorso ti beccavano per un millisecondo... ma soprattutto facevi il tuo percorso in tv...

Partenza Ivrea, la Serra, il Biellese poi Sostegno, Crevacuore, Noveis, giù a Coggiola, su a Bielmonte, giù a Biella e fine a Oropa.
Conoscevo tutto metro a metro... ma poi mi sconcertava il pensiero che io in bici facevo una salita per volta, di tutte quelle fatte da loro in una sola tappa !!!,
Arrivato a casa mi sentivo Messner dopo un ottomila, loro non solo han fatto tutto quel po-po' in una volta, ma con le medie doppie delle mie....io Coggiola Bielmonte a 12/h, come unica fatica, loro a 24 come particella di una serie di ben altre salite e km.... lì ti rendi conto che in bici devi e puoi solo divertirti, anche se talvolta sei in giormata e vuoi la tua racioncina di "sofferenza", in letizia, però!
Ciao
 

fabiopon

Maglia Rosa
19 Novembre 2009
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Rifacendomi a ciò che detto da @alvan a riprova del potente motore evocativo tipico (forse solo) del ciclismo, vi invito
caldamente :twisted: :twisted:
a https://senzagiro.com/
che, come si recita in homepage,

SENZAGIRO: il Giro d'Italia che non c'è
IMMAGINATO E RACCONTATO OGNI GIORNO COME SE CI FOSSE

In pratica un gruppo di giornalisti e illustratori (veramente belli i poster di tappa!) a scopo benefico commentano tappa per tappa, come se queste avvenissero in tempo reale, con tanto di fughe, distacchi, vincitori e vinti.
Una "diretta" molto realistica di un Giro che, appunto, non c'è stato.
 

Bert5quant1

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Rifacendomi a ciò che detto da @alvan a riprova del potente motore evocativo tipico (forse solo) del ciclismo, vi invito
caldamente :twisted: :twisted:
a https://senzagiro.com/
che, come si recita in homepage,

SENZAGIRO: il Giro d'Italia che non c'è
IMMAGINATO E RACCONTATO OGNI GIORNO COME SE CI FOSSE

In pratica un gruppo di giornalisti e illustratori (veramente belli i poster di tappa!) a scopo benefico commentano tappa per tappa, come se queste avvenissero in tempo reale, con tanto di fughe, distacchi, vincitori e vinti.
Una "diretta" molto realistica di un Giro che, appunto, non c'è stato.
Grazie della segnalazione, una bella sorpresa.
Leggendo la 21a tappa a cronometro dimenticavo la finzione, una verità (verosimile) e il giallo di Camilleri (la bimba sul percorso) commisti in un racconto trascinante.
Peccato che ha vinto Yates, un regalino a Vincenzo ci stava...
Molto, molto bello!!!!
:ola:
 

Bert5quant1

Viva il lupo
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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
31.512
21.999
Bugliano
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qualunquemente
Adesso che mi hai stimolato i succhi gastrici, ti chiedo in ginocchio... dov'è? Non ricordo questo pezzo, ma dopo assenza di anni sono confuso... ci sono passsto? Si? No?
Respiro quell'aria, intanto, con la mente.
sicuramente ci sei passato... sella di San Bernardo, da Cavaglia, prima dell'ultimo strappo, ad un chilometro dello scollinamento
 
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Bert5quant1

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sicuramente ci sei passato... sella di San Bernardo, da Cavaglia, prima dell'ultimo strappo, ad un chilometro dello scollinamento
Purtroppo no, pur abitando a ca 20-25 km, mai battuto la zona Cellio - Breia, lacuna imperdonabile, nemmeno a piedi... è grave stu fatto!
Grazie mille per l'info
 
Stato
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