Il brutto (fra altre cose anche belle) di crescere nella provincia profonda della Toscana litoranea anni '70 è che, fra un bel mare e un mucchio d'arte, vivevi in una Shangri-la placida ma fuori dal mondo... con la viabilità che c'era allora (poi solo con i tardi anni '80 le cose sono cambiate) per una partita di serie A dovevi fare 4 ore di treno (per Firenze) o di auto (per Siena, io che amavo il basket), per un cine di 1^ visione dovevi farti 30 km (capoluogo), l'aeroporto era una cosa a cui passavi accanto 2 volte l'anno... perfino i disordini studenteschi li vedevi in tv (si, occupavamo anche noi... ma era roba da birra e salsicce): insomma, la vita era in un "altrove" di cui arrivavano echi attutiti... ricordo la rabbia per mio cugggino che stava a Milano e, con gli amici più grandi, i Deep Purple andò a vederseli a Zurigo (e io: a Zurigo? ma davvero si può andare a Zurigo per vedere un concerto? E dei Deep Purple, poi? Ma allora esistono davvero?), e intanto quando tutto andava bene riuscivo a vedere la Premiata Forneria Marconi (allora si chiamavano così) al Palazzetto, e quando tutto andava male erano star planetarie come Antonello Venditti alla Festa dell'Unità...
... e ora mi tocca di sentire quattro vecchi pedalatori spelacchiati che... i Weather Report
... Zawinul
... AcDc
... Clash
.... un sacco di altra gente
... 'mmmorì ammmmazzzzati, vah!!!