Club assemblate (seconda parte)

sheik yerbouti

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Lo sceicco è insofferente alle critiche "facili" verso i prodotti cinesi.. ma in fondo è un bravo ragazzo ;-)
Tornando al tema proposto da @Rone69.. tanti credo abbiano pensato di utilizzare quei mozzi per farsi un bel paio di ruote, anch'io ai tempi chiesi ad alcuni trader dagli occhi a mandorla se potevano fornirmi cerchi forati in quel modo, ricordo solo risposte vaghe e ambigue tanto dal farmi decidere di svendere le C24.
Ritornando a bomba sulla raggiatura per me attualmente l'optimum è straightpull 1:1 cerchi asimmetrici, solo in quel modo di riesce ad avere un ottimo bilanciamento e tensionamento (raggi non sovrapposti ovviamente :mrgreen: )
Si chiama ironia.
Questo forse spiega a noi, seguaci di @sheik yerbouti (che il Signore delle Bici ce lo conservi), molte più cose di quante non possa io spiegare sull'uso dell'ironia.
A lui comunque passiamo tutto, anche qualche rudezza, evidentemente insopprimibile.
quelli che parlano tanto per parlare e per partito preso senza avere dati in mano fanno ridere, sono più di 10 anni che compro in cina, ho comprato di tutto, sono stato il primo che ha ordinato ruote da yishun e si conosceva solo miracle, ho avuto 11 paia di ruote cinesi in carbonio, sia tubolari che copertoncino, a partire da ruote da 20 mm con cerchi che pesavano 205gr a ruoite da 50 mm che pesavano 1100gr alcune fatte da loro, altre assemblate da vianelli, da tcp tsunami carbon project, da spada e da blow racing, nessun cerchio mi si è sbriciolato sotto al culo,
ora che qualcuno metta in discussione materiali di cui non ha nessuna conoscenza buttando frasi a casaccio non mi sta bene,
in più di 10 anni ho imparato a selezionare i vari venditori,
se chiedo a farsporto o ad yishun una foratura 16 fori e farsport o yishun me la fanno non vedo perchè non prendere un cerchio con quella foratura, non avrei assolutamente la paura che mi si sbricioli o altro,
chiudiamo qui la polemica e lasciamo spazio agli assemblatori,
 
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golias

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Ma mi spiegate questa ostinazione nel non allacciare? Capisco se è esigenza estetica, ma strutturalmente l'allacciatura conferisce migliore risposta alla dinamica della ruota, sopratutto quando il numero dei raggi scende.
Cosa intendi per maggiore risposta dinamica ?
sovrapporre i raggi con quel tipo di mozzo che impone una determinata raggiatura obbligherebbe il raggio a lavorare storto (lo è già un pò nelle ruote di Rone.. forse ha usato raggi dal diametro troppo abbondante, o almeno a me dà questa impressione dalla foto)

Screenshot_2020-01-18 Club assemblate (seconda parte).png

Figuriamoci se li avesse fatti accavallare cosa ne usciva.. magari una cosa del genere ? :roll:

Schermata 2019-06-18 alle 09.36.26 copia.png

Vorrei capire come raggi posizionati in questo modo possano rendere in misura maggiore come risposta dinamica e nel tempo.
 

leandro_loi

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Cosa intendi per maggiore risposta dinamica ?
sovrapporre i raggi con quel tipo di mozzo che impone una determinata raggiatura obbligherebbe il raggio a lavorare storto (lo è già un pò nelle ruote di Rone.. forse ha usato raggi dal diametro troppo abbondante, o almeno a me dà questa impressione dalla foto)

Vedi l'allegato 194038

Figuriamoci se li avesse fatti accavallare cosa ne usciva.. magari una cosa del genere ? :roll:

Vedi l'allegato 194039

Vorrei capire come raggi posizionati in questo modo possano rendere in misura maggiore come risposta dinamica e nel tempo.

E' del tutto evidente che @CiccioneInBici intende la sovrapposizione dei raggi nell'incrocio più vicino ai nipples, non in quello più vicino alla flangia. Cose che non si fanno nemmeno con i raggi J Bend.
 

golias

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E' del tutto evidente che @CiccioneInBici intende la sovrapposizione dei raggi nell'incrocio più vicino ai nipples, non in quello più vicino alla flangia. Cose che non si fanno nemmeno con i raggi J Bend.
Comunque sia.. vai sempre a stortare il raggio e personalmente non ne comprendo il motivo.. visto che appunto sono raggi e come tali dovrebbero lavorare per dargli lunga vita e poi si evitano flessioni, un raggio dritto lavora nella giusta tangente senza molleggiare. se lo pieghi anche solo leggermente gli fai fare da molla perchè la distanza dei 2 punti aumenta.
 

Rone69

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Bisogna salutare sempre la nascita di una nuova coppia, auguri.
Pregevole la scelta del doppio raggio. Apprezzo anche la scelta della bilancia, la stessa mia.
Ma mi spiegate questa ostinazione nel non allacciare? Capisco se è esigenza estetica, ma strutturalmente l'allacciatura conferisce migliore risposta alla dinamica della ruota, sopratutto quando il numero dei raggi scende.

La mia scelta è frutto di mera curiosita, oltre a @golias anche un mio amico ha intrapreso questa strada ed è molto soddisfatto.
Il mio amico è leggero e non sbaglio anche @golias lo è, io invece sono pesante, per cui dono il mio corpo alla scienza e testiamo questa soluzione con un overweight sulla ruota ;).

Aggiungo che nell'unica foto dei mozzi Yuniper Nitro versione 2:1 che ho reperito in rete, si vede adottata questa soluzione.

r55-carbon-700c-road-rear-rim-2-to-1-spoke-pattern.jpeg
 
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... e comunque se la ruota non mi soddisfa, posso sempre rifarla con i raggi intrecciati.
Sui raggi straightpull non allacciati ho visto amici fraterni sfidarsi a duel :-)xxxx:-)xxxx
Non è marginale questo discorso, né totalmente opzionale secondo me, perché ne va delle caratteristiche della ruota, sia dal punto di vista strettamente prestazionale (la rigidità laterale) sia da quello intrinsecamente strutturale (la durata o, come dicono gli americani la "forza" della ruota).
Faccio intanto presente che ruote tradizionali allacciate con raggi tondi producono l'effetto di piegare il raggio, di poco ma piega. Intanto, come maestro @leandro_loi ricorda, la prima intersezione partendo dal mozzo è pacifica, sono quelle dopo che fanno slalom tra il primo raggio che incrocia e il successivo prima di arrivare a nipple.
Questo nulla toglie alla capacità di risposta del raggio a ulteriore trazione, poiché (spero che questo sia pacifico) il raggio resta sempre in trazione, anche quando viene sollecitato nel verso di compressione. Quando il raggio viene sollecitato ad ulteriore trazione, per effetto dell'allacciamento trasferisce un po' della sua sollecitazione ai raggi che incrocia e questi a loro volta agli altri raggi, fino ad arrivare al cerchio con una sollecitazione che risulta in questo modo uniforme, in ogni caso ben distribuita. Tutto questa coralità strutturale rende la ruota rigida, e comunque: certamente più rigida rispetto ad una ruota che non presenta allacciamenti. Ora, può anche darsi che la ruota sia comunque "forte", cioè durevole, ma in ogni caso se si cerca la rigidità laterale, cosa non assurda, c'è un vulnus...
 
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come sono venute le tensioni dei due lati al posteriore? sono comunque molto differenti? perchè con raggiatura 2:1 (che non ho mai assemblato nè avuto) mi sarebbe sembrato più logico usare raggi uguali nei due lati

I lati sono venuti uniformi, non ho un tensiometro con comparatore ma uno a molla, il Par Tool TM-1, usando la sua scala di di riferimento i risultati sono:
lato dx 18,5 punti
lato sx 14,5 punti
 

Rone69

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Sui raggi straightpull non allacciati ho visto amici fraterni sfidarsi a duel :-)xxxx:-)xxxx
Non è marginale questo discorso, né totalmente opzionale secondo me, perché ne va delle caratteristiche della ruota, sia dal punto di vista strettamente prestazionale (la rigidità laterale) sia da quello intrinsecamente strutturale (la durata o, come dicono gli americani la "forza" della ruota).
Faccio intanto presente che ruote tradizionali allacciate con raggi tondi producono l'effetto di piegare il raggio, di poco ma piega. Intanto, come maestro @leandro_loi ricorda, la prima intersezione partendo dal mozzo è pacifica, sono quelle dopo che fanno slalom tra il primo raggio che incrocia e il successivo prima di arrivare a nipple.
Questo nulla toglie alla capacità di risposta del raggio a ulteriore trazione, poiché (spero che questo sia pacifico) il raggio resta sempre in trazione, anche quando viene sollecitato nel verso di compressione. Quando il raggio viene sollecitato ad ulteriore trazione, per effetto dell'allacciamento trasferisce un po' della sua sollecitazione ai raggi che incrocia e questi a loro volta agli altri raggi, fino ad arrivare al cerchio con una sollecitazione che risulta in questo modo uniforme, in ogni caso ben distribuita. Tutto questa coralità strutturale rende la ruota rigida, e comunque: certamente più rigida rispetto ad una ruota che non presenta allacciamenti. Ora, può anche darsi che la ruota sia comunque "forte", cioè durevole, ma in ogni caso se si cerca la rigidità laterale, cosa non assurda, c'è un vulnus...

Sarebbe bello poter approffondire l'argomento, io mi rendo spugna per assorbire le vostre cognizioni .... ;)
 

Fitzcarraldo

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I lati sono venuti uniformi, non ho un tensiometro con comparatore ma uno a molla, il Par Tool TM-1, usando la sua scala di di riferimento i risultati sono:
lato dx 18,5 punti
lato sx 14,5 punti
se ben leggo la tabella di conversione (ho anche io il tm-1) la tensione è simile tra i due lati, leggermente maggiore a sinistra.
quindi come mai ha scelto raggi diversi, più grossi a destra? rifaresti la stessa scelta?
 

Rone69

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se ben leggo la tabella di conversione (ho anche io il tm-1) la tensione è simile tra i due lati, leggermente maggiore a sinistra.
quindi come mai ha scelto raggi diversi, più grossi a destra? rifaresti la stessa scelta?

Forse sbagliando, me lo direte voi, ho pensato che, essendo io pesante, mettere un po' più di "materiale" sul lato destro avrebbe conferito maggior rigidità laterale alla ruota.
Sbaglio?
 

CiccioneInBici

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Forse sbagliando, me lo direte voi, ho pensato che, essendo io pesante, mettere un po' più di "materiale" sul lato destro avrebbe conferito maggior rigidità laterale alla ruota.
Chiariamo, ma sappiate che è una delle tante questioni su cui gli assemblatori si dividono. Non si mette più massa sulla raggiatura lato drive, ma se ne mette meno sulla raggiatura non-drive. Si fa per assicurare maggiore elasticità (e quindi costanza di tensione) sul lato dove le tensioni sono più basse, in modo che il nipple sia sempre in tiro. Sono storicamente convinti di questa soluzione (che io ho adottato sulle mie 1:1) Sheldon Brown e Jobst Brandt, e per me tanto basta.
A proposito - mi faccio i complimenti da solo - oggi ho tirato giù la coppia ammiraglia fino a ieri (24/28 raggi tondi a doppio calibro, cerchi H Son Archetype, mozzi Powerway) per un po' di manutenzione e l'ho trovata incredibilmente ferma dopo 11.000 km. Anzi, stranamente era appena fuori campanatura l'anteriore, ma la posteriore mi stava alla grandissima...
 
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Fitzcarraldo

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Chiariamo, ma sappiate che è una delle tante questioni su cui gli assemblatori si dividono. Non si mette più massa sulla raggiatura lato drive, ma se ne mette meno sulla raggiatura non-drive. Si fa per assicurare maggiore elasticità (e quindi costanza di tensione) sul lato dove le tensioni sono più basse, in modo che il nipple sia sempre in tiro. Sono storicamente convinti di questa soluzione (che io ho adottato sulle mie 1:1) Sheldon Brown e Jobst Brandt, e per me tanto basta.
sì sono d'accordo, ma in questo caso parliamo di una posteriore 2:1 dove il lato non drive è risultato a tensione maggiore (leggermente, o comunque non minore) del lato drive.
questo dovrebbe annullare il vantaggio di una differenziazione nei raggi. o no? resta il diverso angolo di lavoro, ma compensato dal numero di raggi che si prendono il carico.
 

CiccioneInBici

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sì sono d'accordo, ma in questo caso parliamo di una posteriore 2:1 dove il lato non drive è risultato a tensione maggiore (leggermente, o comunque non minore) del lato drive.
questo dovrebbe annullare il vantaggio di una differenziazione nei raggi. o no? resta il diverso angolo di lavoro, ma compensato dal numero di raggi che si prendono il carico.
Concordo, per quello che conta. Infatti, se la ruota regge, trovo la soluzione 2:1 perfetta. I miei raggi non-drive stanno a qualcosina meno del 90% della tensione drive.
 

leandro_loi

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Per me mettere dei raggi differenti sui due lati è una questione di lana caprina. Semplicemente se la ruota è montata bene con raggi di qualità, tirata tanto e in maniera omogenea (soprattutto tirata tanto, non mi stancherò mai di ripetere quanto sia necessario avvicinarsi ai valori massimi previsti dal produttore del cerchio), non si notano differenze di nessun tipo a seconda che i raggi tutti di un tipo, tutti di un altro, o metà per sorte.
 

leandro_loi

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Non è marginale questo discorso, né totalmente opzionale secondo me, perché ne va delle caratteristiche della ruota, sia dal punto di vista strettamente prestazionale (la rigidità laterale) sia da quello intrinsecamente strutturale (la durata o, come dicono gli americani la "forza" della ruota).
Faccio intanto presente che ruote tradizionali allacciate con raggi tondi producono l'effetto di piegare il raggio, di poco ma piega. Intanto, come maestro @leandro_loi ricorda, la prima intersezione partendo dal mozzo è pacifica, sono quelle dopo che fanno slalom tra il primo raggio che incrocia e il successivo prima di arrivare a nipple.
Questo nulla toglie alla capacità di risposta del raggio a ulteriore trazione, poiché (spero che questo sia pacifico) il raggio resta sempre in trazione, anche quando viene sollecitato nel verso di compressione. Quando il raggio viene sollecitato ad ulteriore trazione, per effetto dell'allacciamento trasferisce un po' della sua sollecitazione ai raggi che incrocia e questi a loro volta agli altri raggi, fino ad arrivare al cerchio con una sollecitazione che risulta in questo modo uniforme, in ogni caso ben distribuita. Tutto questa coralità strutturale rende la ruota rigida, e comunque: certamente più rigida rispetto ad una ruota che non presenta allacciamenti. Ora, può anche darsi che la ruota sia comunque "forte", cioè durevole, ma in ogni caso se si cerca la rigidità laterale, cosa non assurda, c'è un vulnus...
L'incrocio non serve in fase di flessioni laterali della ruota ma durante il trasferimento del moto, quando con l'azione della catena sul pacco pignoni si crea una coppia torcente sulla ruota che va a mettere in tensione i raggi pull e diminuire lievemente la tensione dei raggi push, o al contrario quando con un freno a disco agiamo rallentando la ruota e causando il fenomeno opposto.
Inoltre l'incrocio garantisce una maggiore clearance fra i raggi del lato drive e il gambo del cambio.
Ricordo di aver letto riguardo a questa questione Jobst Brandt nel suo "The Bicycle Wheel" e averlo trovato molto chiaro.
 

leandro_loi

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Ricordavo di aver letto altro, lo avrò letto in qualche blog, comunque l'autorevole Brandt dice così:

"INTERLACED SPOKES
Spokes in a crossed pattern are usually interlaced at their last crossing before reaching the rim. Spokes coming from between the flanges are laid over those from outside the flanges. Interlaced spokes take up each other's slack during severe radial loading and reduce the chance of spokes becoming loose. If spokes become loose, their nipples can unscrew. Radial spokes cannot be interlaced and therefore, lose alignment from road shock more easily. Interlacing also gives more clearance between the spokes and the derailleur on rear wheels."

Mi sento di appoggiarlo in tutto e per tutto. Specie oggi che con le 11v c'è sempre meno spazio nelle ruote assemblate fra i raggi lato drive e la gabbia del cambio.
 

golias

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L'incrocio non serve in fase di flessioni laterali della ruota ma durante il trasferimento del moto, quando con l'azione della catena sul pacco pignoni si crea una coppia torcente sulla ruota che va a mettere in tensione i raggi pull e diminuire lievemente la tensione dei raggi push, o al contrario quando con un freno a disco agiamo rallentando la ruota e causando il fenomeno opposto.
E proprio in virtù di questo e di quanto da te citato nel tuo post precedente (tensione dei raggi vicino alla loro massima) gli straighpull non sormontati garantiscono* un comportamento cerchio-raggi-mozzo più omogeneo (*diciamo che dovrebbero ma dipende dalla qualità del cerchio)
Inoltre l'incrocio garantisce una maggiore clearance fra i raggi del lato drive e il gambo del cambio.
Ricordo di aver letto riguardo a questa questione Jobst Brandt nel suo "The Bicycle Wheel" e averlo trovato molto chiaro.
La maggior clearance o inclinazione oggi si raggiunge appunto con i cerchi asimmetrici dove, inoltre, si riesce a stabilire anche un migliore bilanciamento delle forze in atto lato dx-sx del mozzo, tanto che -se non vado errato- i mozzi odierni disc hanno lo stesso diametro base testa raggi.