Dal mio punto di vista, parlo a titolo puramente personale, trovo che il sito web Colnago sia più soddisfacente per un normale utente come me. Tendenzialmente non giudico mai prodotti guardando siti web perchè li ritengo strumenti puramente da markettari. Però mi ha incuriosito la discussione e sono andato a vedere sia
Pinarello che Colnago.
Ho trovato il sito Pinarello molto standard e con informazioni tradizionalissime, foto ecc. Fatto bene-
Belle foto ambientali.
Vedi l'allegato 295436
Informazioni tecniche sono presenti, mi ha un po' stupito la presenza di Whitepapers con addirittura delle informazioni si modelli di analisi FEM che ritengo assolutamente inutili per la massa: siccome lavoro con analisi FEM mi posso anche orientare nel capire certe cose ma mi metto nei panni di normali utenti. Alcuni grafici li ho trovati interessanti solo a livello industriale ma inutili a livello utente.
Vedi l'allegato 295438
questo per esempio, molto interessante ma sfido a trovarne un significato reale a livello di vendita. Tra l'altro questa è la dimostrazione della classica produzione industriale di massa.
Vedi l'allegato 295439
Ma in realtà non ho trovato niente di quello che mi serviva per capire da profano come fosse fatto realmente un telaio per esempio della Dogma F: si c'è una sezione per ognuna con foto normalissime, belle. Però non dettagliatissimo.
Nel sito Colnago invece mi ci sono ritrovato un pochettino di più. Per altro non mi è sembrato per niente brutto esteticamente e comunque quello che mi serviva sapere del telaio l'ho trovato in formato di filmato con particolari e dettagli molto utili per un utente che pensa di acquistare, guarda un sito, si fà un'idea e poi sceglie-
C'è un filmato molto carino
Vedi l'allegato 295440
si vedono dettagli che nell'altro sito non ho visto e che possono aiutare a prendere decisioni.
Vedi l'allegato 295441
C'è una sezione che mi fà vedere pezzo per pezzo come è fatto il telaio e come è montato. Quasi interattivo come effetto
Vedi l'allegato 295442
A me piacciono molto queste renderizzazioni che mi danno l'idea complessiva del che cosa si sta parlando, per altro mi spiega cosa intende trasmettere il costruttore.
Vedi l'allegato 295443
Per quanto riguarda la questione della produzione di massa, riferendomi alla menzione sul settore automotive (che per altro è il settore in cui lavoro) devo dire che il paragone corretto sarebbe stato piuttosto gruppo Stellantis e gruppo VW: ad esempio Audi è un Brand VW che sviluppa auto di categoria superiore rispetto a brand principale e che infatti è categorizzato in una fascia di produzione con volumi completamente diversi. L'estremo in questo senso è Bugatti con una produzione di qualche pezzo all'anno. Costi di produzione tra VW, Audi e Bugatti completamente diversi e direttamente proporzionali al volume di vendita. Stessa cosa vale per Stellantis dove Fiat Citroen rappresentano dei marchi da battaglia/volumi e dove per esempio Maserati e Dodge sono i marchi iconici.
Così vale per altri. Nella produzione di bici esiste lo stesso approccio alla condivisione delle attrezzature di produzione, che in automotive sono piattaforme mentre in BDC sono semplicemente stampi per produzione monoscocche: la condivisione degli stampi, anche parziale, aiuta la produzione di massa (si riducono investimenti in test e validazioni, con sharing di analisi FEM ) ma connota una produzione di massa prettamente di tipo industriale.
A mio parere, solo opinione personale, credo che Colnago attraverso quell'intervista volesse far trapelare un messaggio abbastanza preciso sul trend di produzione e su come vogliano e intendano portare avanti il mercato.