Ciao a tutti,
Sono nuovo del forum, nella presentazione ho scritto di essere un runner che ora vuole dedicarsi al ciclismo (non tanto su strada, ma più sui rulli con Zwift).
Avendo avuto una profonda dedizione con gli allenamenti di corsa (ho anche due patentini da preparatore atletico) volevo estendere le mie conoscenze anche al ciclismo. Motivo di questo thread.
La domanda che più mi sta a cuore è "come lavora l'organismo durante un'attività di corsa o bici?".
Vi faccio il mio ragionamento. Uno dei metodi più rinomati e studiati dell'ultimo periodo nel mondo del ciclismo è l'utilizzo del misuratore di potenza ed elaborare gli allenamenti in funzione di questo parametro.
Per tarare i riferimenti viene utilizzato il termine di "soglia", ovvero come riferimento si utilizza la massima potenza che si riesce a tenere in sforzi di 1h circa. Questo assomiglia molto alla cosiddetta "soglia anaerobica" e al mondo del running, in cui essa viene spesso utilizzata come punto di partenza.
Tralasciando la veridicità di tale soglia (nonostante sia un termine diffusissimo non vi è nessuno studio scientifico che ne dimostri la sua reale esistenza) è interessante notare che in entrambi gli sport si fa riferimento a questo valore.
Da ciò nasce la mia vera domanda.
L'organismo reagisce UGUALE nel compiere sforzi di uguale durata e sforzo dei due sport?
Esempio: correre per 40 minuti al proprio ritmo di "soglia", a livello organico si compierà lo stesso sforzo del pedalare per 40 minuti al proprio ritmo (o potenza) di "soglia"?
Se la risposta è sì, allora va ampliata la considerazione fino ad arrivare al: "per migliorare il proprio valore di soglia è necessario dedicarci gli stessi tempi?".
Ad esempio: correre 4 volte 10 minuti ad una intensità leggermente più forte della propria soglia comporta gli stessi benefici del pedalare 4 volte 10 minuti ad una potenza leggermente più forte della soglia?
Grazie a chi avrà la pazienza di commentare! :)
Sono nuovo del forum, nella presentazione ho scritto di essere un runner che ora vuole dedicarsi al ciclismo (non tanto su strada, ma più sui rulli con Zwift).
Avendo avuto una profonda dedizione con gli allenamenti di corsa (ho anche due patentini da preparatore atletico) volevo estendere le mie conoscenze anche al ciclismo. Motivo di questo thread.
La domanda che più mi sta a cuore è "come lavora l'organismo durante un'attività di corsa o bici?".
Vi faccio il mio ragionamento. Uno dei metodi più rinomati e studiati dell'ultimo periodo nel mondo del ciclismo è l'utilizzo del misuratore di potenza ed elaborare gli allenamenti in funzione di questo parametro.
Per tarare i riferimenti viene utilizzato il termine di "soglia", ovvero come riferimento si utilizza la massima potenza che si riesce a tenere in sforzi di 1h circa. Questo assomiglia molto alla cosiddetta "soglia anaerobica" e al mondo del running, in cui essa viene spesso utilizzata come punto di partenza.
Tralasciando la veridicità di tale soglia (nonostante sia un termine diffusissimo non vi è nessuno studio scientifico che ne dimostri la sua reale esistenza) è interessante notare che in entrambi gli sport si fa riferimento a questo valore.
Da ciò nasce la mia vera domanda.
L'organismo reagisce UGUALE nel compiere sforzi di uguale durata e sforzo dei due sport?
Esempio: correre per 40 minuti al proprio ritmo di "soglia", a livello organico si compierà lo stesso sforzo del pedalare per 40 minuti al proprio ritmo (o potenza) di "soglia"?
Se la risposta è sì, allora va ampliata la considerazione fino ad arrivare al: "per migliorare il proprio valore di soglia è necessario dedicarci gli stessi tempi?".
Ad esempio: correre 4 volte 10 minuti ad una intensità leggermente più forte della propria soglia comporta gli stessi benefici del pedalare 4 volte 10 minuti ad una potenza leggermente più forte della soglia?
Grazie a chi avrà la pazienza di commentare! :)