Coronavirus: divieti e problemi legati al virus

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

teoullrich

Pedivella
22 Settembre 2005
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Brembate Sopra (BG)
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Bici
Trek Emonda SL7 Disc 2018
Ciao a tutti, vi volevo rendere partecipi di un'altra mia considerazione. Come ho scritto in un precedente post la scorsa settimana all'interno di questo thread, sono un giovane docente universitario di Statistica Medica ed Epidemiologia di un'università lombarda del Nord Italia, sita in una delle province più colpite dall'epidemia. Preferisco non citarla, sarei facilmente identificabile.

Detto questo, credo che sia ovvio per chiunque pensare che un docente/ricercatore di Statistica medica ed Epidemiologia (quindi sottolineo un dipendente statale) fosse in prima linea in Italia per partecipare in qualità di esperto della materia, dando il contributo a quanto sta succedendo, spaziando dalla raccolta dati, alle analisi statistiche sui casi, proiezioni etc.. fino ad arrivare alla partecipazione agli aspetti decisionali.

E invece, qua arriva il bello, tranne qualche sparuto caso, nessuno, ripeto nessuno, ha coinvolto e dato ascolto, a livello locale e nazionale, agli statistici medici.

A livello locale (provinciale), ci è stato categoricamente negato (e a malo modo) di aver accesso ai dati del contagio, perché a detta dell'"Azienda Socio Sanitaria Territoriale" (ASST) ci sono già persone che si occupano di questo. Ma la domanda che sorge spontanea è: chi più di un docente universitario di Statistica Medica possiede le competenze necessarie su certi aspetti? Di fatto, nessuno. Ma andiamo a vedere chi si occupa di statistica in questi contesti: direttori ASST, medici stessi, qualche tecnico che "figura" (si spaccia) come statistico nelle ASST, tutta gente che notoriamente di statistica medica ne sa poco o nulla, ma che in un niente si trova ad essere l'esperto di turno, i tuttologi di oggi.

Passiamo a livello nazionale. Le due società che rappresentano gli accademici italiani di statistica medica ed epidemiologia, con un'azione congiunta, hanno scritto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per far sentire la propria voce e proporre un contributo. Risposte: (ovvio) zero!!!!!!
Di fatto viene impedito l'accesso ai dati (i dati con la D maiuscola), soprattutto di mortalità (cause etc..), limitando la libera ricerca scientifica, il motore del paese (sancito art 9 costituzione).

Ovvio poi che, come qualcuno sopra ha postato, taluni esperti di diverse figure creano canali YouTube e altri mezzi di comunicazione per fare arrivare la propria voce e la propria opinione. Perché purtroppo oggi non si ascoltano tutte le campane di esperti, al di là di quella autorevole e rispettabile dell'ISS (organo del ministero della salute di nomina politica) e di quelle di pochi eletti.

Buona Pasqua a tutti,
augurandoci tutti insieme, e il prima possible, che le nostre bici torneranno in strada..
 

vulcan

Apprendista Scalatore
29 Ottobre 2011
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Albino (BG)
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Colnago M10
Concordo a parte l'ultima parte dove dici che praticamente dobbiamo stare in casa perche' loro cosi' hanno spostato l'attenzione sulla gente per coprire i loro danni. Mi e' piaciuto Gino Strada perche' e' andato diretto al problema senza giri di parole e mi ha fatto riflettere quando ha detto che neanche l'andrangheta sarebbe riuscita a lottizzre la sanita' Lombarda cosi' bene.
Si chiama rimbalzo delle responsabilità, strategia nella quale la politica dei nostri tempi è maestra.
 
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sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
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TREVISO
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bella è bella...
Per la risposta che avrei in mente mi ci vorrebbero tre pagine - che non leggerebbe nessuno, perciò cercherò di essere il più sintetico possibile.

L'Italia è stato il primo paese occidentale ad essere colpito dal contagio. Primo paese democratico. Ad dire il vero, prima di noi, ci sono stati Giappone e Corea del Sud, ma per lontananza geografica e per differenza sociale non è possibile fare un paragone col nostro sistema di vita. E comunque, sono laggiù, una distanza troppo elevata per ritenere il contagio una minaccia.
Primo paese democratico, dicevo. La differenza con la Cina è sostanziale. A mio parere le misure che abbiamo visto tutti a gennaio si pensava che fossero inutili da noi, perché sarebbe bastato del buon senso per tenere a bada il contagio. E forse - tranne qualche scienziato - tutti abbiamo pensato che la Cina ingigantiva le cose e si comportava così perché era una dittatura.
Il risultato è stato che il contagio ci ha colpiti del tutto impreparati. Ad aggravare la cosa i primi focolai si sono manifestati nel cuore economico del paese, che ha reso difficile - e solo fino all'ultimo - la decisione di chiudere le attività produttive per non aggravare una situazione economica già debole di suo.
Dopo, ci sono stati errori iniziali (comprensibili, di tutti) e colpe gravi, soprattutto a livello locale. Ha giocato un ruolo evidente il contrasto fra il primo partito di opposizione e il Governo centrale. Il Governo locale anziché fare fronte comune di fronte al contagio ha cercato di proporre soluzioni in antitesi, che alla prova dei fatti si sono rivelate contradditorie e fallimentari. Mi riferisco al chiusura sì/chiusura no, influenza sì/influenza no, estensione della zona rossa nella bergamasca, dove - è acclarato - che la Regione Lombardia si è piegata alle esigenze economiche di Confindustria Bergamo.
In quanto alla sbandierata eccellenza lombarda nella sanità, che ci hanno propinato a gran voce negli ultimi 20 anni, si è rivelata nient'altro che una balla colossale. È sì, un'eccellenza, ma per merito dei suoi operatori: medici e infermieri, i quali hanno pagato un prezzo altissimo. Non certo per l'organizzazione e la sua struttura. La tanto sbandierata eccellenza è collassata dopo una settimana, e questo basta a capire quanto fosse disastrata la situazione in partenza.
E se non era per le altre regioni o per la vituperata Germania che si prendevano in carico i malati da terapia intensiva i morti sarebbero stati ancora di più.
In quanto al dettaglio delle inefficienze @vulcan è stato molto più esaustivo di quanto potessi essere io.
Lo ringrazio per avermi permesso di essere più breve.

Edit: In Veneto e Friuli Venezia-Giulia, governate dallo stesso partito che governa la Lombardia hanno dimostrato in modo inequivocabile le manchevolezze della Regione Lombardia. Stesso partito, risultati diversi, molto migliori.

Mi spiace confermare che, da Veneto, ho ascoltato alcuni interventi e conferenze stampa di Fontana in questo ultimo mese e... ho ringraziato che non fosse il presidente della mia regione. Ho avuto l'impressione di veder parlare lo studente interrogato a sorpresa e che chiaramente non è preparato a sostenere un'esposizione con le necessarie conoscenze, soprattutto quando invitava la gente a rimanere a casa lo faceva come se fosse un favore richiesto!!!!
Per quel che conta secondo me ha già le valigie pronte.
 

Miche89

Pignone
12 Marzo 2020
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Toscana
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Bianchi
Macché niente di speciale, ma da martedì si comincia a fare sul serio! Oggi 15 km e 500D+ ma ho sviluppato un giro di circa 1000D+.
Cioè, vado a prendere il pane e scendo, se non mi ferma nessuno risalgo da un altro versante con la stessa motivazione.
Sapevatelo.
Il mio giro 12 km, di più non posso perché sconfino. Anch'io mi porto la borsa della spesa dietro, anche se mi serve solo per camuffarmi mentre attraverso la città. In caso mi fermassero in collina per me non sarebbe credibile la scusa della spesa. Oggi non sono andato.. Ho paura ci sia intensificazione dei controlli fino a lunedì ed evito.
 

albasnake

Apprendista Velocista
14 Settembre 2016
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Vicenza
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Colnago V2R Disc
spero di fare cosa utile, per chi fosse interessato, segnalando questa interessante iniziativa per salvare l'economia italiana

si tratta di una proposta per finanziare lo stato con 350 miliardi di euro, solo per partire, senza indebitarsi con l'estero, come sembra stia cercando di fare il nostro governo, ma andando a lavorare risorse interne all'Italia, che ci sono e sono enormi

per i più scettici, sul sito è riportata la lista di promotori, e anche un link per la petizione online, la proposta è già stata inviata alle istituzioni e alle principali testate giornalistiche
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
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Fiorentino ai 100%
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Questi italiani che si sono fatti infilare cetrioli e banane nel di dietro per decenni su qualsiasi questione
Poco poco, piano piano, tanto basta che posso andare in bici o stare sul divano
E ora vogliono fare la rivoluzione davanti a una emergenza sanitaria
Questi sì che sono ridicoli :yoga:
Ognuno la pesa come vuole amico, è sempre la troppa convinzione che rende le persone ridicole
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Siena
www.sembola.it
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verde
Oddio...non è che in Italia i dibattitti manchino, più che altro non producono nulla
Quindi apprendiamo un cartello (simbolico) con scritto “qua non si fanno ragionamenti" (cit.) , che tanto si sa che i ragionamenti non producono nulla, e tutti obbediamo al pifferaio di turno, senza farsi alcuna domanda o valutare i maravigliosi risultati del "decisionismo".
 
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SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
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Fiorentino ai 100%
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
si fosse scatenata sui social una battaglia sui diritti costituzionali, invece della caccia all'untore, tu veramente pensi che non sarebbe cambiato nulla? pensi davvero che i virologi non ci avrebbero detto che uscire si può? perché negli altri paesi europei dicono che invece uscire si può e fa anche bene? in Italia abbiamo una virologia diversa dall'Europa, chi ha ragione?
ieri sera ho visto un video di Paolo Barnard, sugli aerosol, si è letto anche tutti gli studi virologici cinesi e giapponesi sull'argomento, contattando anche chi li ha scritti e pubblicati, citando nomi, studi, tutto documentato; il virus all'aperto cade a terra e il sole lo sterilizza, punto
(il video si trova sul canale youtube di Paolo Barnard, chi vuole se lo vada a vedere)
Lo so ma qui siamo in Italia, cosa vuoi fare e ripeto per l'ennesima volta, non è la bicicletta il problema, ma il lavoro occhio , la cosa fondamentale e più importante correlata alla salute
 

caneve77

Apprendista Passista
3 Giugno 2008
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Trek Domane SL6 Disc-Canyon Aeroad CF 8.0
Dopo pranzo sono andato a far spesa in city-bike,approfittando dell'occasione ho allungato il giretto di un paio di km e ho constatato che,a parte un paio di anziani a spasso col cane e qualche persona con borsa della spesa,non vi era in giro praticamente anima viva..poi ho capito perchè...tutti assatanati dentro all'iper alla faccia del distanziamento sociale e delle più elementari norme del buon senso!Morale della favola...girato la bici e altro giretto alla ricerca di market meno affollato..o-o
ps. non so da voi ma qua in mezzo alle alpi giornate a dir poco estive!( notare temperatura bike computer,roba da grandi giri..meglio non pensarci o mi vien voglia di martellarmi le palle stile Tafazzi..)

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SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Ciao a tutti, vi volevo rendere partecipi di un'altra mia considerazione. Come ho scritto in un precedente post la scorsa settimana all'interno di questo thread, sono un giovane docente universitario di Statistica Medica ed Epidemiologia di un'università lombarda del Nord Italia, sita in una delle province più colpite dall'epidemia. Preferisco non citarla, sarei facilmente identificabile.

Detto questo, credo che sia ovvio per chiunque pensare che un docente/ricercatore di Statistica medica ed Epidemiologia (quindi sottolineo un dipendente statale) fosse in prima linea in Italia per partecipare in qualità di esperto della materia, dando il contributo a quanto sta succedendo, spaziando dalla raccolta dati, alle analisi statistiche sui casi, proiezioni etc.. fino ad arrivare alla partecipazione agli aspetti decisionali.

E invece, qua arriva il bello, tranne qualche sparuto caso, nessuno, ripeto nessuno, ha coinvolto e dato ascolto, a livello locale e nazionale, agli statistici medici.

A livello locale (provinciale), ci è stato categoricamente negato (e a malo modo) di aver accesso ai dati del contagio, perché a detta dell'"Azienda Socio Sanitaria Territoriale" (ASST) ci sono già persone che si occupano di questo. Ma la domanda che sorge spontanea è: chi più di un docente universitario di Statistica Medica possiede le competenze necessarie su certi aspetti? Di fatto, nessuno. Ma andiamo a vedere chi si occupa di statistica in questi contesti: direttori ASST, medici stessi, qualche tecnico che "figura" (si spaccia) come statistico nelle ASST, tutta gente che notoriamente di statistica medica ne sa poco o nulla, ma che in un niente si trova ad essere l'esperto di turno, i tuttologi di oggi.

Passiamo a livello nazionale. Le due società che rappresentano gli accademici italiani di statistica medica ed epidemiologia, con un'azione congiunta, hanno scritto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per far sentire la propria voce e proporre un contributo. Risposte: (ovvio) zero!!!!!!
Di fatto viene impedito l'accesso ai dati (i dati con la D maiuscola), soprattutto di mortalità (cause etc..), limitando la libera ricerca scientifica, il motore del paese (sancito art 9 costituzione).

Ovvio poi che, come qualcuno sopra ha postato, taluni esperti di diverse figure creano canali YouTube e altri mezzi di comunicazione per fare arrivare la propria voce e la propria opinione. Perché purtroppo oggi non si ascoltano tutte le campane di esperti, al di là di quella autorevole e rispettabile dell'ISS (organo del ministero della salute di nomina politica) e di quelle di pochi eletti.

Buona Pasqua a tutti,
augurandoci tutti insieme, e il prima possible, che le nostre bici torneranno in strada..
Ho letto con attenzione il tuo post e mi complimento con chi studia, matematica abbinata alla medicina
La domanda che ti pongo è questa:
Il motivo, quale motivo reputi adducibile a questa mancanza di risposte e accesso ai dati?
Pensi sia un fattore vessatorio, oppure per cercare di non creare caos aggiuntivo a quello già esistente?
Misurarsi sarebbe l'unica cosa che possa sortire dei benefici, nella convinziione di capire il problema e sopratutto l'origine di esso , nella fattispecie nelle tue zone,, maledettamente colpite
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Modena
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sempre una in meno...
Non ho capito!...e non hai risposto alla domanda del perchè ci dovrebbe essere la volontà di tenere chiuso...?
scusa, non avevo capito che chiedessi il motivo per cui qualcuno, potendo e dovendo fare il contrario, avrebbe interesse a tenere chiuso.

se la domanda è questa la risposta è molto semplice: mancanza di palle ed impreparazione. Mi spiego meglio.


Però, permettimi, di tutti i professori virologi etc, che si sentono i TV non ce ne è uno che dice che si potrebbe uscire, che il pericolo è passato.
L'unico è stato quello da cui prese spunto Sgarbi, dicendo a "modo suo" di uscire, che ci stanno prendendo per il sedere....
Tutti scemi i nostri esperti? Boh....

col clima che si è creato, con gli errori che sono stati commessi (ormai è innegabile) e con la Magistratura che sta cercando di fare luce è evidente che tutti (appunto) si muovano camminando sulle uova e che quindi tendano ad adottare le risposte più conservative e procrastinanti..
ma così trascuriamo un fatto fondamentale: non è che tra due mesi non si finirà più in icu per covid..
dunque o ci dicono che si chiude fino a vaccino. o si prova a superare emergenza e si tenta di fare quello che, a mio avviso - ripeto - a mio avviso, dovrebbe essere fatto:

a) sensibilizzazione della regola del distanziamento sociale (basterebbe che al posto di #iorestoacasa il Governo ed il Viminale avessero già tempo iniziato a far girare #iostoadistanza , tanto per fare un esempio. Ai cinni di 14 /15 anni devi spiegarglielo bene che non si può limonare in giro random, così come agli adulti va spiegato che la promiscuità sessuale (random) è comportamento sessuale forse ancora appagante, ma ora mortale. Tanto per fare due esempi che vadano al di là del politico di turno che si faccia vedere con una caçço di mascherina, magari pure montata male...

aii) divieto assoluto di assembramenti, mercati (incredibilmente ancora aperti), mezzi pubblici, fiere, sagre concerti, spettacoli al chiuso in palazzetti o stadi

b) attuazione di NUOVI protocolli di sicurezza sui posti di lavoro: distanziamento, cancellazione mense, accesso filtrato agli spogliatoi, orari ridotti, smart workining, dpi per tutti, tamponi in ingresso, test temperatura e quant'altro possa servire a prevenire accensione di focolai. Sei in grado di assicurarli? Riapri. Non riesci? chiudi.

c) predisposizione servizi alla persona dedicati alle fasce più deboli (da fare con i Comuni). Spesa a domicilio, passeggiate individuali guidate, socialità programmata e controllata in attesa che venga distribuito vaccino. Contatti sociali ridotti e tracciati

d) creazione di centri di cura specializzati covid con personale sanitario dedicato (benissimo l'ospedale nuovo in Zona fiera a Milano, a patto che sia dedicato solo a covid.) Ermetizzazione ed isolamento dei malati covid

e) controllo sistematico e quotidiano del personale sanitario, con test tampone ed avvio alla quarantena retribuita non appena positivo. Ovviamente dpi come se piovesse. sempre disponibili

f) obbligo di quarantena per i viaggiatori in ingresso ed in uscita.

g) potenziamento test sierologici ed attività di mappatura popolazione a fini statistici ed epidemiologici (ovviamente per i positivi, obbligo di quarantena )

questi sono alcuni punti che mi vengono in menti, i primi.

per prevederli in legge ed attuarli non servono premi nobel né nuovi comitati di tecnici, che evidentemente, pur di non assumersi alcuna responsabilità, esattamente come sta facendo l'Uomo delle dirette fb, procrastineranno il via libera all'infinito.

Del resto la ragione della nomina di Colao e degli altri tecnici risiede proprio nell'incapacità di assumersi una qualche responsabilità e nella volontà, quindi, di adottare soluzioni di rinvio del problema e più conservative (seppur per nulla risolutiva).


Pensa: tra un mese, quando e se ci lasceranno (ne dubito) che bel pranzetto si farà il VIRUS con 50 milioni di soggetti da aggradire (ammesso che i contagiati siano ad oggi 10 milioni....). Secondo me è meglio che si inizi a fare gli anticorpi altrimenti saremo sempre punto e capo. Scordiamoci che il virus se ne vada come è venuto. farà altri morti, purtroppo. Il vero tema è diluirne il numero ed organizzare, razionalmente, il contenimento della sua espansione.

I virologi, l'ho già sottolineato, brancolano nel buio. tutti o quasi. Nessuno che sappia dare risposte convincenti ed univoche ad eccezione di Crisanti che, guardacaso, quando è stato il momento ha cavato le castagne dal fuoco ad una regione che è già pronta per ripartire.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Sara anche vero, ma allora e un totalitarismo mondiale e gli idioti non sono solo gli italiani ma tutti, perche tutti i paesi piu o meno hanno adottato gli stessi provedimenti. Chi ha tentato un piano B ha rinunciato ben presto ed e tornato al piano A. Poi l'italia sta male, ma altri peasi dove ce piu "liberta", vedi USA, stanno pure peggio...
Non è vero che tutti i paesi hanno adottato gli stessi provvedimenti. La maggior parte dei paesi hanno adottato provvedimenti atti a mantenere le distanze interpersonali, non hanno vietato anche di andare al cesso a cacare se il corridoio era troppo stretto.
Chi ha detto che gli USA stanno peggio? Peggio dell'Italia? Quanto sono grandi gli USA? Quanti cittadini hanno? Quanti morti ha l'Italia e quanti gli USA? Se rispondi a te stesso, non serve qui, a queste domande, capisci da te che gli USA NON stanno affatto peggio....sempre prendendo per paragonabili numeri che possono risentire di metodologie di conteggio diverse.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
A Roma il tampone lo fanno solo se vai in ospedale da malato e penso che nel resto d'Italia sia così. Finchè stai male ma non hai problemi respiratori ti tengono a casa, solo quando ti senti morire viene l'ambulanza e ti porta in un reparto Covid. Dopo fanno i tamponi ai conviventi e li isolano. Quindi se tu sei leggermente infetto e vai al lavoro puoi infettare i colleghi, tanto non lo sai se hai il virus, perchè il tampone non te lo fanno. Questo è quello che è successo a due mie cugine. Una finita in ospedale a 42 anni per 15 giorni e l'altra con lievi sintomi a casa come i mariti del resto. Agli altri familiari, non conviventi, non hanno fatto nessun tampone.
E questa è la maniera di contenere una epidemia? Tenere a casa gli sportivi e non verificare che gente potenzialmente infetta non vada in giro? La hanno fatta anche negli ospedali, all'inizio questa genialata. Il risultato lo abbiamo visto: luoghi di principale contagio, gli ospedali (e le case di cura, dove mandavano gli infetti). Ma bravi, proprio bravi!!!!! #buonsenso un par de ciufoli.
 
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bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Per la risposta che avrei in mente mi ci vorrebbero tre pagine - che non leggerebbe nessuno, perciò cercherò di essere il più sintetico possibile.

L'Italia è stato il primo paese occidentale ad essere colpito dal contagio. Primo paese democratico. Ad dire il vero, prima di noi, ci sono stati Giappone e Corea del Sud, ma per lontananza geografica e per differenza sociale non è possibile fare un paragone col nostro sistema di vita. E comunque, sono laggiù, una distanza troppo elevata per ritenere il contagio una minaccia.
Primo paese democratico, dicevo. La differenza con la Cina è sostanziale. A mio parere le misure che abbiamo visto tutti a gennaio si pensava che fossero inutili da noi, perché sarebbe bastato del buon senso per tenere a bada il contagio. E forse - tranne qualche scienziato - tutti abbiamo pensato che la Cina ingigantiva le cose e si comportava così perché era una dittatura.
Il risultato è stato che il contagio ci ha colpiti del tutto impreparati. Ad aggravare la cosa i primi focolai si sono manifestati nel cuore economico del paese, che ha reso difficile - e solo fino all'ultimo - la decisione di chiudere le attività produttive per non aggravare una situazione economica già debole di suo.
Dopo, ci sono stati errori iniziali (comprensibili, di tutti) e colpe gravi, soprattutto a livello locale. Ha giocato un ruolo evidente il contrasto fra il primo partito di opposizione e il Governo centrale. Il Governo locale anziché fare fronte comune di fronte al contagio ha cercato di proporre soluzioni in antitesi, che alla prova dei fatti si sono rivelate contradditorie e fallimentari. Mi riferisco al chiusura sì/chiusura no, influenza sì/influenza no, estensione della zona rossa nella bergamasca, dove - è acclarato - che la Regione Lombardia si è piegata alle esigenze economiche di Confindustria Bergamo.
In quanto alla sbandierata eccellenza lombarda nella sanità, che ci hanno propinato a gran voce negli ultimi 20 anni, si è rivelata nient'altro che una balla colossale. È sì, un'eccellenza, ma per merito dei suoi operatori: medici e infermieri, i quali hanno pagato un prezzo altissimo. Non certo per l'organizzazione e la sua struttura. La tanto sbandierata eccellenza è collassata dopo una settimana, e questo basta a capire quanto fosse disastrata la situazione in partenza.
E se non era per le altre regioni o per la vituperata Germania che si prendevano in carico i malati da terapia intensiva i morti sarebbero stati ancora di più.
In quanto al dettaglio delle inefficienze @vulcan è stato molto più esaustivo di quanto potessi essere io.
Lo ringrazio per avermi permesso di essere più breve.

Edit: In Veneto e Friuli Venezia-Giulia, governate dallo stesso partito che governa la Lombardia hanno dimostrato in modo inequivocabile le manchevolezze della Regione Lombardia. Stesso partito, risultati diversi, molto migliori.
Mah,sarà anche come dici tu... io continuo a pensare che ci sia dell'altro ,senza voler minimamente difendere le amministrazioni locali della Lombardia di cui ho ben poca stima e considero davvero poco capaci anche nella gestione di situazioni ben più semplici...però secondo me non si puo' nemmeno paragonarle a Veneto e Friuli che hanno ben altre realtà a cominciare dal numero di abitanti e dal movimento di persone che circolano in generale.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Mah,sarà anche come dici tu... io continuo a pensare che ci sia dell'altro ,senza voler minimamente difendere le amministrazioni locali della Lombardia di cui ho ben poca stima e considero davvero poco capaci anche nella gestione di situazioni ben più semplici...però secondo me non si puo' nemmeno paragonarle a Veneto e Friuli che hanno ben altre realtà a cominciare dal numero di abitanti e dal movimento di persone che circolano in generale.
Per esempio?
 
Stato
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