dimagrire si può, andando piano

bolivar

Velocista
30 Settembre 2004
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Civitanova Marche
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just ha scritto:
quoto camoscio
il miglior modo per bruciare i grassi è fare delle passeggiate a ritmo svelto, in modo da portare la propria frequenza cardiaca intorno a 110.
Se si riesce a fare un lavoro quotidiano, i risultati sono assicurati.
E secondo la mia esperienza personale, è sufficiente anche un'ora al giorno, o anche a giorni alterni. Ovviamente, maggiore sarà il tempo maggiori saranno i risultati.
Certo, molto dipende alla propria condizione fisico-atletica.
Una persona che ha una percentuale di massa grassa di almeno un 20-25% riuscirà ad ottenere risultati più immediati e visibili rispetto a chi, invece, è intorno al 10-12%.
Per quanto riguarda invece il lavoro fatto in bici, dubito che due ore a ritmi medio-bassi riescano a dare risultati altrettanto validi. Non perché non sia giusto il metodo, ma perché è insufficiente, a mio parere, il tempo dedicato. Bisogna puntare a percorrenze superiori.

Non ti accorgi dela incongruenza che esiste nella tua affermazione?
Un'ora di passeggiata a 110battiti fa dimagrire di più di due ore in bicicletta a 110 battiti?

Ribadisco il concetto: non è importante per perdere massa grassa il battito in più o il battito in meno, ma la quantità di calorie consumate.
Il corpo non funzione a camere stagne: i carboidrati che sostituiscono il glicogeno consumato e i grassi che rimpiazzano i grassi.
Se fosse come dite voi un corridore professioniste che inizia il giro d'Italia con qualche kilo in più di percentuale di massa grassa se la dovrebbe ritrovare anche alla fine delle tre settimana , ma sapete che non è cosi.
 

Volatino

Apprendista Scalatore
22 Febbraio 2005
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finalmente... AP!!!
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non capisco bolivar...abbiamo due riserve, il glicogeno e i grassi...se vado piano intacco i secondi, se vado forte i primi....

certo che se vado forte per un certo numero di ore, alla fine non ne ho più di glicogeno e il corpo deve mettersi a convertire i grassi in zuccheri con un processo un pò più complicato.....

quindi, se vado piano intacco i grassi, me ne riporto a casa un pò meno con le riserve di glicogeno intatte.

Sbaglio qualcosa?
 

bolivar

Velocista
30 Settembre 2004
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Volatino ha scritto:
non capisco bolivar...abbiamo due riserve, il glicogeno e i grassi...se vado piano intacco i secondi, se vado forte i primi....

certo che se vado forte per un certo numero di ore, alla fine non ne ho più di glicogeno e il corpo deve mettersi a convertire i grassi in zuccheri con un processo un pò più complicato.....

quindi, se vado piano intacco i grassi, me ne riporto a casa un pò meno con le riserve di glicogeno intatte.

Sbaglio qualcosa?

Dico semplicemente: che più calorie consumi a parità di quelle introdotte, più dimagrisci.
Se consumi tutte le riserve di glicogeno e poi ne introduci la metà di quello che hai consumato con l'alimentazione, ecco che il nostro metabolismo per ristabilirle mobilizza i grassi
 

just

Apprendista Passista
5 Settembre 2005
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bolivar ha scritto:
just ha scritto:
quoto camoscio
il miglior modo per bruciare i grassi è fare delle passeggiate a ritmo svelto, in modo da portare la propria frequenza cardiaca intorno a 110.
Se si riesce a fare un lavoro quotidiano, i risultati sono assicurati.
E secondo la mia esperienza personale, è sufficiente anche un'ora al giorno, o anche a giorni alterni. Ovviamente, maggiore sarà il tempo maggiori saranno i risultati.
Certo, molto dipende alla propria condizione fisico-atletica.
Una persona che ha una percentuale di massa grassa di almeno un 20-25% riuscirà ad ottenere risultati più immediati e visibili rispetto a chi, invece, è intorno al 10-12%.
Per quanto riguarda invece il lavoro fatto in bici, dubito che due ore a ritmi medio-bassi riescano a dare risultati altrettanto validi. Non perché non sia giusto il metodo, ma perché è insufficiente, a mio parere, il tempo dedicato. Bisogna puntare a percorrenze superiori.

Non ti accorgi dela incongruenza che esiste nella tua affermazione?
Un'ora di passeggiata a 110battiti fa dimagrire di più di due ore in bicicletta a 110 battiti?

Ribadisco il concetto: non è importante per perdere massa grassa il battito in più o il battito in meno, ma la quantità di calorie consumate.
Il corpo non funzione a camere stagne: i carboidrati che sostituiscono il glicogeno consumato e i grassi che rimpiazzano i grassi.
Se fosse come dite voi un corridore professioniste che inizia il giro d'Italia con qualche kilo in più di percentuale di massa grassa se la dovrebbe ritrovare anche alla fine delle tre settimana , ma sapete che non è cosi.

bolivar, non volevo apparire incoerente con le mie opinioni.
E' evidente che posso sbagliarmi, riportavo semplicemente alcune impressioni basate sull'esperienza personale
Anch'io capisco che dovrebbe essere la stessa cosa, ma a me non é parso così.
Nulla di scientifico, solo un qualcosa riscontrato sul proprio corpo .
 

Guest
1-Non possiamo parlare di professionisti e giri d'italia. 21 giorni cosi strutturati: colazione, 5-6 ore in bici, trasferimento e cena dopo i massaggi ti fanno dimagrire a prescindere che vai a tutta o al medio o a fondo lento.. è uno stress in generale quindi non prenderei un giro o un tour come esempio in questo caso

2-Mi spiace contraddirti bolivar, ma il discorso che fai non sta in piedi. Il metabolismo dei grassi e quello degli zuccheri sono sostanzialmente diversi. Fino a determinate frequenze si riesce ad agire sulle scorte di grasso, oltre certe frequenze vengono metabolizzati solamente gli zuccheri presenti nel sangue dando la precedenza a quelli raffinati..

Poi ne possiamo discutere quanto vogliamo, ma è così e non ci si può far nulla..
Non per niente a qualunque persona competente chiederai riceverai la medesima risposta: attività a ritmi medio-blandi cercando di arrivare almeno alle 2 ore per dimagrire. Cosi è..
Ciao!
 

Emanuele

via col vento
16 Settembre 2005
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Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
Poi ne possiamo discutere quanto vogliamo, ma è così e non ci si può far nulla..
Non per niente a qualunque persona competente chiederai riceverai la medesima risposta: attività a ritmi medio-blandi cercando di arrivare almeno alle 2 ore per dimagrire. Cosi è..
Ciao!

entro solo ora nella discussione e quoto Omar.
 

ramolaccio

Pedivella
31 Agosto 2005
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Concordo con Camoscio.
Non esiste che del grasso venga mobilizzato per diventare... glicogeno. Non ha senso. Il grasso è una riserva da utilizzare in caso di emergenze (= non mangio) o attività blanda. Ci vuole molto tempo per trasformare il grasso in energia e a frequenze cardiache basse il tempo c'é tutto.
A frequenze + elevate (= sforzo maggiore) il tempo non c'é e si usa il glicogeno.

E per puri motivi energetici non ha senso convertire grasso in glicogeno perché avrei delle perdite energetiche enormi in tale conversione e il nostro corpo (a differenza di noi :smile:) è molto ma molto intelligente.

Ciao ciao.
 
ramolaccio ha scritto:
Concordo con Camoscio.
Non esiste che del grasso venga mobilizzato per diventare... glicogeno. Non ha senso. Il grasso è una riserva da utilizzare in caso di emergenze (= non mangio) o attività blanda. Ci vuole molto tempo per trasformare il grasso in energia e a frequenze cardiache basse il tempo c'é tutto.

Ma quando si parla ad esempio della carnitina non si dice che favorisce la trasformazione dei grassi in energia?

Poi avevo sentito dire che negli sport di resistenza anche i grassi possono essere utili come riserve energetiche... non penso che ci si riferisse solo in caso di emergenza o in caso di attività a blanda...

Chiaritemi un po' le idee.
 

Guest
Megalon AKA biciticino ha scritto:
ramolaccio ha scritto:
Concordo con Camoscio.
Non esiste che del grasso venga mobilizzato per diventare... glicogeno. Non ha senso. Il grasso è una riserva da utilizzare in caso di emergenze (= non mangio) o attività blanda. Ci vuole molto tempo per trasformare il grasso in energia e a frequenze cardiache basse il tempo c'é tutto.

Ma quando si parla ad esempio della carnitina non si dice che favorisce la trasformazione dei grassi in energia?

Poi avevo sentito dire che negli sport di resistenza anche i grassi possono essere utili come riserve energetiche... non penso che ci si riferisse solo in caso di emergenza o in caso di attività a blanda...

Chiaritemi un po' le idee.

Sulla carnitina non ho esperienze se non il fatto che penso sia uno dei tanti integratori in commercio.
Per il fatto che il grasso possa essere utilizzato come energia ci hai preso in pieno. Diciamo che al momento, le nuove diete "a zona" e, cmq, in cui proteine e grassi superano la quota di introito calorico rispetto a quella ottenuta per mezzo dei carboidrati, mirano proprio a ottimizzare il fisico e ad abituarlo ad utilizzare i grassi come principale fonte di energia.
Però, a riguardo, c'è un dibattito (aspro e molto sentito) che ha portato a tutt'altro che a una soluzione definitiva.. Gli esperti sono molto divisi in materia
 

sepica

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scusate mi intrometto forse bruscamnte:
La mia non ra una teoria o un dubbio il mio post scusate la presunzione e' una certezza una realta provata sulla mia pelle e pancia, tanti discorsi si possono fare m la realta e' questa
 

ramolaccio

Pedivella
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Credo che molto dipenda dallo sport a cui si faccia riferimento.
Esempio: il + grande scalatore di tutti i tempi Messner (spero di averlo scritto giusto) era sempre notevolmente grassottello all'inizio delle sue scalate. Pur essendo un fenomeno della natura (ad 8000 e passa metri senza bombole di ossigeno devi essere un fenomeno della natura!!!) per le imprese che faceva doveva essere "grassottello", altrimenti addio durata. Il suo sforzo si basava sulla costanza, mai sulla velocità pura di ascensione. Quindi costanza = grasso bruciato in questo caso.
Per un ciclista invece non è lo stesso, pur calcolando che un po' di grasso c'é sempre e cioè non si arriva mai a massa grassa = 0% pena la morte.
Se il grasso c'é ci sarà un motivo!

Per quanto riguarda la carnitina, se fai una ricerca in internet vedrai come essa favorisca la mobilitazione dei grassi verso energia, non verso glicogeno.
I grassi e il glicogneno sono "contenitori" per così dire, di energia. Uno richiede + tempo (grasso) per essere mobilitato, l'altro (glicogeno) è + prontamente disponibile.
 

ramolaccio

Pedivella
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Pardon, leggo ora di Sepica dopo aver inviato il messaggio precedente!
Concordo... anche per me non si tratta di teoria ma di verità provata sulla mia "pancia".
11 kg in 5 mesi senza diete dissociate, associate, scombinate, sbomballate.
Attività costante e comunque un okkio a quello che si mangia ma senza privarsi assolutamente di nulla.

Ciao ciao.
 

markus

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anche io facendo attività costante (bici,corsa,passeggiate) aritmi non troppo elevati sono riuscito da gennaio di quest' anno a perdere 16kg.
inoltre finiti gli allenamenti e le uscite la sensazione di fame era minima e non avevo come capitava prima così fame da sbranare qualsiasi cosa! o-o
 

ciclettico

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Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
ma è così e non ci si può far nulla
Sepica ha scritto:
tanti discorsi si possono fare ma la realta e' questa

Bolivar, anche se siamo contro la "realtà", sono d'accordo con te.
Più aumenta il deficit calorico, più vengono demolite le riserve, più si dimagrisce.
Il fatto è che il presunto "trasferimento" energetico fra grassi e carboidrati forse non è possibile, ma in realtà non è richiesto. Il dimagrimento non avviene durante l'attività fisica, ma durante il resto del giorno. Se in un giorno qualsiasi si è consumato energia per 2500 calorie e se ne assumono con il cibo solo 2000, il resto è grasso che cola. Un altro motivo per cui bisogna alzare la velocità almeno a tratti è che le pulsazioni, per il resto della giornata saranno più alte (es. 75 invece di 50) che se si fa solo attività a bassa intensità, il che fa aumentare il consumo calorico.
Un altro ancora è quello che, aumentando la velocità, diminuisce sì la % di grassi utilizzati a scopo energetico ma, per effetto del fatto che il consumo complessivo aumenta di parecchio, aumenta anche la quantità assoluta di grasso utilizzato.
Ovviamente questo non significa ogni allenamento a scopo dimagrimento debba essere fatto a tutta, per vari motivi e tutti ovvi. Però sarà più efficace facendo diversi tratti a ritmo allegro, piuttosto che tenendo un ritmo basso e costante.
Riguardo alla fame che viene e al suo rapporto con l'intensità, è un fatto individuale; a me per esempio viene comunque.
Su cyclingnews.com si trovano un sacco di articoli che parlano di questa roba, e molti sono decisamente convincenti. Queste considerazioni sono tratte da lì.
Poi siccome si sa che la dietologia come disciplina è appena più evoluta dell'astrologia, ma molto più diffusa di questa sulle riviste, tutto si può dire, e il suo contrario, senza poter essere smentiti del tutto.
 

bolivar

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In un uomo di 70 Kg ad esempio il glicogeno è pari a 1600 Kcal, una volta terminate; l’organismo per mantenere la glicemia a 50 mg/dl provvede alla neosintesi endogena di glucosio a partire da precursori non carboidratici.
Quindi se abbiamo consumato tutti i carboidrati, per forza in deficit calorico
dobbiamo utilizzare i grassi e le proteine.....
Per altro è vero quello che dice ciclettico che nell'attività a più alta intensità
si alza anche il consumo anche una volta terminato lo sforzo fisico.
 

sepica

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@ciclettico Io ho aperto questo topic proprio x smentire le dicerie e le convinzioni che "si va beh andando piano si brucia grassi ma per consumar di + bisogna andare forte altrimente il consumo e' basso"

Durante il periodo agonistico dove sicuramente il ritmo e' piu' alto non riesco a smaltire il grasso in eccesso come vedo ripeto vedo in qeusto periodo dove le uscite sono blande.
Forse sara che abbiamo delle riserve energetiche nn grassi abbastanza esaurienti per i nostri allenamenti.
 

bolivar

Velocista
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sepica ha scritto:
Durante il periodo agonistico dove sicuramente il ritmo e' piu' alto non riesco a smaltire il grasso in eccesso come vedo ripeto vedo in qeusto periodo dove le uscite sono blande.
Forse sara che abbiamo delle riserve energetiche nn grassi abbastanza esaurienti per i nostri allenamenti.

Ma non è che ti succede perchè mangi di più ?
 

sepica

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bolivar ha scritto:
sepica ha scritto:
Durante il periodo agonistico dove sicuramente il ritmo e' piu' alto non riesco a smaltire il grasso in eccesso come vedo ripeto vedo in qeusto periodo dove le uscite sono blande.
Forse sara che abbiamo delle riserve energetiche nn grassi abbastanza esaurienti per i nostri allenamenti.

Ma non è che ti succede perchè mangi di più ?
sicuramnte No, anzi direi il contrario in questo periodo avendo mollato anche con la testa nn mene frega nulla d quello che mangio e cio nonostante nn ingrasso con sole due uscite settiamnali di 150 200 km
contro i 300 d'estate
 

sabby

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3 Febbraio 2005
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kp-02 daccordi mitico 91 Battaglin 97 caad 8 scapin s8r
bisogna tener comunqu presente he in inverno anche stando fermi si brucia di più...perchè il corpo deve lavorare per mantenere la sua temperatura...infatti io ho molta fame
 

IL CICLISTA DELLA TERRA D

Apprendista Velocista
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SCOTT R2
Andare piano fa dimagrire. Comunque andare sotto soglia fa bruciare i grassi. Questo per una motivazione meramente biochimica: se siamo sopra soglia siamo in una condizione di scarsità di ossigeno, e stiamo producendo acido lattico, che è prodotto dalla scissione del glicogeno in glucosio ,(questo processo avviene in assenza di ossigeno) il quale si trasforma in acido lattico appunto rilasciando energia, cioè ATP. Questo processo rilascia grandi qtà di energia ma può durare poco tempo perchè si accumula ben presto acido lattico che impedisce la contrazione muscolare. L'acido lattico sarà poi degradato dal fegato attraverso il ciclo di Cori,finchè il fegato ce la fa riusciamo ad andare avanti quando le capacità del fegato vengono saturare ci dobbiamo fermare o rallentare.
Se siamo sotto soglia cioè in aerobiosi si attiva il ciclo di krebs in cui le molecole di acidi grassi in presenza di glucosio e di ossigeno vengono ossidate per produrre energia. Questo processo essendo pulito, senza la produzione di acido lattico può durare teoricamente all'infinito.

Ecco perchè andando piano non ci si stanca e si dimagrisce, perchè si produce energia dai grassi. questo è un processo lento. Invece per sforzi brevi si attiva la scissione del glicogeno in glucosio e poi in piruvato e lattato e grandi qtà di ATP, ma questo processo, come detto, può durare "poco". Tutte queste attività comunque sono modificabili e migliorate con l'allenamento.
Ciao a tutti.

Ah sono sempre disponibile per i piani alimentari a zona.

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